Così dice una vecchia canzone dei Marta sui Tubi, "La spesa", appunto. E stamattina ho deciso anch'io di fare la spesa. Una spesuccia da niente, poche cose, comprare giusto l'essenziale, che poi nel mio caso sarebbe comunque il superfluo. Insomma, una cosa veloce, facile facile: zucchero, assorbenti e earl grey. Midori vuole cioccolata e deodorante, li prendo io.
Invece di andare al supermercato sotto casa, vado al centro commerciale, che tanto è a 15 minuti da qui. Così cammino anche un po'.
Mi piace fare la spesa, perdermi tra gli scaffali a cercare lo zucchero e dimenticarmi puntualmente qualcosa, prendendo dell'altro di totalmente inutile.
Sono come mio padre: vado, cerco, poi mi distraggo, vedo qualcosa in promozione e puntualmente lo prendo. Eh, la spesa!
Se poi sono nel centro commerciale, la cosa diventa ancora più complicata, coi negozi fuori. Coi saldi poi!
E così, alla fine mi è rimasto appiccicato anche uno smalto fuori programma. Meno male che oggi non mi andava di comprarmi un vestito, sennò guai! E' che anche lo shopping deve essere un piacere: bisogna essere nella disposizione d'animo. Oggi mi andava solo di fare un giro e guardare.
Sarà che io non riesco a fare la spesa ai supermercati sotto casa: mi metton tristezza. Io quando compro mi devo sentire a mio agio, già devo spendere dei soldi, figurarsi poi se lo devo fare mal volentieri! Almeno mi rilasso, valuto, vedo, penso, mi perdo. E poi al centro commerciale ci andavo sempre con il caro estinto (mio ex storico). Ci divertivamo un sacco e prendevamo sempre qualche stronzata. Così si fa girare l'economia, diceva all'epoca. Anche quando ero piccola mio padre per fare la spesa grossa (quella dove si va da piccoli con tutta la famiglia una volta al mese) mi portava all'euromercato. Sì sì, fare la spesa quando e come dico io è un piacere.
E poi adesso ci sono le casse self-service dove passi la roba da sola...Che ficus!
Alex V su di giri
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