E vado a tagliarmi i capelli. Tutto questo nell'arco di un'ora, dalle 9 alle 10. Un'ora che mi ha ribaltato la giornata.
Entro con un faccino sbattuto, mia madre si è raccomandata di aspettare di tornare a casa per tagliare i capelli. La parrucchiera mi guarda, anzi, mi squadra. Valuta tutto: occhi, naso, bocca, altezza, portamento, collo e deduce dalla fisiognomica il mio carattere, la mia vita, tutto insomma.
- Allora, che facciamo?
- Mah, giusto una spuntatina
- Ok...ma tu ci perdi del tempo dietro ai capelli?
- No, voglio una cosa pratica, voglio svegliarmi la mattina e averli a posto. E' un fatto di tempo.
- Ma, la spuma qualche volta la usi, tipo per fare effetto bagnato...
- eeeeeee No
- Ah
- ...
- Senti, guarda, tu hai un capello liscio liscio, ok, se lo vuoi far crescere ok, ha senso, sennò la tua lunghezza non ha proprio senso. Cioè io te lo posso pure scalare un po', darci un po' di movimento, ma non si vedrebbe che sei stata dalla parrucchiera. E poi tu puoi farci un bel corto, sei alta...
- Ma sì, guarda, in realtà...
- No, perchè secondo me è una cosa che si può fare, cioè se ti tagliassi così no..allora poi...perchè i capelli sono la cornice del viso
- Senti, fai tu
E mi ritrovai con un taglio alla Valentina.
Alex V
Post Scriptum: la maggior parte dei ragazzi che ho incontrato non si sono accorti che ho tagliato buoni 15 cm di capelli. Il Ricciolo mi ha parlato per 5 minuti buoni prima di interrompersi e dire "We, ma ti sei tagliata i capelli?". L'unico che mi ha dato soddisfazione è stato Dude: "Ma quanto sei bella?". Ah, e Amado ovviamente. Gli amici-fratelli e gli amici gay sono sempre delle certezze.