Ma soprattutto sintetizza bene come mi sento: NUOVA.
Sarà l'aria di primavera che si respira, sarà che il ciclo è lontano, sarà che dopo gli esami ho ricominciato a Vivere, ma sto veramente BENE. Sto bene con me stessa come non mi capitava da un po', e con un po' intendo 2 o 3 mesetti. Tra l'altro, questi 15 giorni tra vacanza e rientro sono stati densi di avvenimenti e mi sento attiva e frizzante. In una parola: F.I.G.A.
Poi in questi giorni mi è capitato di stare praticamente tutto il tempo in centro e muovermi in metro.
Io adoro la metro, mentre non mi piacciono gli autobus.
In metro incontro sempre gente interessante:
- all'andata: famiglia di zingari- non- accattoni. Posto vuoto. Io mica sono razzista, mi siedo. La bambina è bellissima, e si fa fare le foto dal cellulare della madre. Ride, sorride, fa le facce:
- Ma sei proprio una modella tu!
Lei inizia a parlarmi nella sua lingua: io non capisco un'acca, però sorrido e annuisco convinta. La gente intorno è estasiata e partecipa con sorrisi all'evento. I bambini sono oltre le differenze culturali, penso. Poi mi accorgo che in quel preciso angolo della metro oltre a noi ci sono 2 sudamericane, 1 africano, 1 cinese e un vecchio barbone italiano, che offre caramelle a tutti. Ci penso un po' su e arrivo alla conclusione che io e i bambini andiamo ben oltre le differenze culturali.
- al ritorno: entro nella metro piena, non mi siedo, mi appoggio al palo centrale (detta così è brutta ma non so in che altro modo spiegarlo). Intorno a me si raggruppa un gruppo di ragazzetti portoghesi. E quando dico intorno a me dico proprio intorno, nel senso che io ero al centro e loro parlavano tra di loro. Io sorrido anche stavolta, scambio due sguardi con il leader che stanno a significare:
- Ehmbè che ci vuoi fare? Io ascolto tutto anche se non capisco una mazza e ti do ragione
Al momento di scendere mi salutano tutti con bye bye e sorrisi.
Io in metro mi diverto sempre.
Alex V
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