venerdì 16 marzo 2012

Colpo di Fulmine-Midori

In famiglia siamo soggetti a colpi di fulmine. Questi amore a prima vista scendono dal ramo paterno. Mio nonno si innamorò a prima vista di una maestrina bella come Sophia Loren in un remoto paesino della Lucania. Lui era perito agricolo e più giovane e più basso di lei. La prima volta che le si dichiarò fu respinto. La seconda volta lei accettò, dando inizio ad una storia d'amore che dura ancora oggi, fatta di caffè a letto al mattino, manicaretti cucinati appositamente e casa disseminata di bigliettini di bentornati quando lei partiva. Baba si innamorò perdutamente di una bella ragazza con gli occhi di cielo mentre faceva lo scrutatore alle elezioni. Mollò la sua ragazza del tempo e si dedicò ad una corte serrata e rasentante lo stalking, con una buona dose di scene alla Troisi e Benigni (ovvero il giro dell'isolato per incontrarla un'altra volta). Mutti cedette per disperazione.
Il Rufo è stato il mio primo ed unico colpo di fulmine. Secondo la buona tradizione familiare lui ci ha messo un po' ad innamorarsi di me.
Non è stato amore a prima vista, sia chiaro. L'avevo già incontrato un paio di volte, a casa di un'amica, in giro, ma mi sono innamorata di lui una sera sul mare. Il 2 maggio 2009, a voler essere precisi. Eravamo usciti con degli amici di Renzo il ragazzo di Lucia, mia sorella. La serata mi sembrava un po' smorta. Nei miei ricordi ha colori viranti al seppia, almeno fino a quando è arrivato il Rufo. Da lì poi me la ricordo colori. In quel momento l'ho realmente guardato, è come se la terra si fosse fermata, è come in "Big Fish".

"Dicono che quando uno incontra l'amore della sua vita il tempo si ferma. Ed è vero. Quello che non dicono è che quando il tempo si rimette in moto va a doppia velocità per recuperare." (Edward Bloom)
E poi il tempo ha accelerato ovviamente. Ma io non sono mica stata ferma ad aspettare che il Rufo si innamorasse di me. L'ho corteggiato, mi sono fatta notare.
La mia prima sbronza anche la seconda
il poster nella stanza il viaggio in ambulanza
fu per arrivare a te (ARTICOLO 31, Senza Dubbio)
Mi sono seriamente sbronzata e proprio in quel frangente lui mi ha notato. E se un tipo ti nota mentre sbronza filosofeggi sotto un olivo, beh, potrebbe essere quello giusto.
Di lì in poi è stato un rincorrersi a vicenda, fino ad arrivare alla sera in cui andammo a ballare con tutti gli altri amici. Fu una sera fatta di mani strette nella folla per non perderci, di occhiate furtive mentre l'altro non guardava, fino a quando non ci trovammo a ballare assieme. Affondai il viso nel suo collo e mi sentii a casa. Aveva un odore buonissimo. Di lì baciarci fu un niente.
Ed il mio colpo di fulmine trovò la sua naturale conclusione.
Midori


3 commenti:

  1. Che belli che sono questi amori... ;-)

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  2. Bimbe care....c'è un premio per voi da me!!!
    Intanto sto cercando di starvi dietro con tutti questi post....sono indietro uff pant pant!!!

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  3. Che bel post! (senza contare che subito dopo averlo letto mi sono andato a riascoltare gli Articolo... quanti ricordi!)

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