-Ciao Lucia.
-Ciao Midori.
-Che mi racconti?
-Sono altamente crucciata.
-Perchè?
-Ti rendi conto? Ho le piantine del balcone infestate di afidi. Non c'è tregua, non c'è pace, sono piene. Maledetti. E le mie piccole soffrono, soffrono dannatamente.
-Capisco.
-Che puoi capire tu, che non hai mai accudito una pianta e quando ci hai provato alla fine loro chiedevano pietà?
-Il tuo dolore è struggente.
-Non puoi capire quanto. Ma al mare stai?
-Si.
-Ecco, il mio dolore aumenta ancora di più.
-Vabbè dai, se ti può consolare ho uno smalto verde che metterò a giro quando ci incontriamo.
-Che verde? Se verde pistacchio io ce l'ho già.
-No, verde foglia di pianta di fragole.
-Carinissimo, dovremmo scambiarceli la prossima volta che ci incrociamo.
-Baba mi guarda con tanto d'occhi e so che si sta chiedendo come noi facciamo a vedere tante sfumature di colori.
-Baba è un uomo, la sua vista si riduce ai colori fondamentali. Ma dimmi com'è il mare.
-Piatto, pulito e gelido. E penso mi farò legare le tube di Falloppio. Bimbini urlanti ovunque.
-Sei senza cuore, poi ci credo che non sei empatica con le mie piantine con gli afidi.
-Sono un mostro.
-Ecco, sì. Ti salvi solo per lo smalto.
Midori
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