mercoledì 1 agosto 2012

Bici e cicli

Vivo da due anni a Roma, dove mi sposto un po' a piedi, un po' in metro, un po' a scrocco sulle macchine altrui (a scrocco no, ché a Dude pago sempre la benzina), e tutte le volte che torno a casa mi dico che un inferno peggiore di questo non ci può essere.


Invece no. Non si può sfuggire in nessun posto ai nemici della pubblica e corretta viabilità.
Non è l'automobilista.
Non è (tanto meno) il camionista.
Non è neanche il motociclista (anche se a quelle motorette truccate forerei le ruote!) 
Ma è il ciclista medio. Seguito dal pedone medio. 
E con medio intendo di mezza età. Sì, perché capirei se fossero bambini: quelli invece sono belli tranquilli e ligi ai cartelli stradali. Il pedone e il ciclista medio invece, no. 
Anche perché, di solito, in inverno, questi loschi quanto molesti figuri sono dei discreti automobilisti, di quelli che non tagliano la strada a nessuno, si fermano al giallo e tutte quelle cose belle lì.
Io non so se intendono il motore come una prigione, e senza si sentono liberi e abilitati a fare tutto quello che in inverno non possono fare, ma gli vorrei dire una cosa:

NON E' COSI'!


TU, PEDONE RIMBAMBITO DI 50 ANNI CHE FAI IL FIGO CON IL CELLULARE ALL'ORECCHIO URLANDO (PERCHE' SEI MEZZO SORDO) E ATTRAVERSI CON IL ROSSO, EVITANDO LE STRISCE PEDONALI CHE SONO A 100 METRI DA TE E SBUCANDO DA DIETRO UN SUV PARCHEGGIATO, GUARDANO DAL LATO DA CUI NON VENGONO LE MACCHINE...


E ANCHE TU, CICLISTA SPENSIERATO CHE VIAGGI IN MEZZO ALLA STRADA E IN CONTROSENSO, FREGANDOTENE DI TUTTO E DI TUTTI, ANDANDO PLACIDO AI DUE ALLORA E FINGI ANCHE DI NON CAPIRE QUANDO TI CHIEDO DI SCANSARTI...


SAPPIATE CHE NON VI INVESTO 
SOLO
e
UNICAMENTE 
PERCHE' MI DISPIACE FAR MUOVERE I VOLONTARI DEL 118 ALLE 2 DI POMERIGGIO DI UNA CALDA GIORNATA DI AGOSTO.


Perché se non fossi così premurosa, vi avrei già fatto fuori tutti.


Alex V

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