Naivetè

Abbiamo cambiato antifurto a casa. Il nuovo modello prevede dei sensori antisfondamento in una parete della camera da letto dei miei.

Dopo due giorni con gli elettricisti che giravano per casa, si può dire siano quasi diventati di famiglia, anche perché nonna P non si è sentita frenata dal fatto che ci fossero  estranei ed ha dato il meglio di se con i suoi capricci. 

I lavori alla fine si sono conclusi, con tanta polvere e tanto successo. Oggi è venuto il capo elettricista a spiegarci il funzionamento del suddetto allarme. Il tipo in questione non poteva avere che una trentina d'anni e si sentiva abbastanza in soggezione davanti a Mutti, Baba ed i loro 50 anni (mi correggono dalla regia "Io ho solo 48 anni, signorina! Tuo padre invece ne ha 51!").

-Allora, qui dovete mettere il codice...e poi c'è la chiava...e dovrebbe essere tutto...

-Perfetto allora. La prossima volta ci porta la fattura e siamo a posto.

-Ehm, ecco, ci sarebbe un'altra cosa...

-Dica, dica.

- [una lieve sfumatura purpurea risale dal collo fino alle orecchie del malcapitato] La parete con l'allarme, no, quella...

-Quella dove è poggiato il letto con i comodini.

-Ecco, quella, beh... [il rossore si estende a tutto il viso] il sensore è molto sensibile, no, allora bisognerebbe, come dire, no, evitare urti sulla parete...per esempio con i mobili, ecco, evitare di sbattere contro la parete con i comodini, ad esempio, oppure [il tono della voce diventa quasi impercettibile, gli occhi fissano le scarpe] ...il letto...

Saluti, strette di mano ed il giovanotto  si scapicolla giù per le scale andandosene. Io, mutti e baba scoppiamo a ridere. Lucia è perplessa.

-Lucia, che c'è?

-Perché mamma e papà dovrebbero sbattere il letto al muro?

Silenzio glaciale.

-Baba, ma ai tempi a Lucia l'hai fatto il discorsetto sulle api ed i fiori?

                                                                                                                  Midori