Mattina.Apro gli occhi. Ho sognato che dovevo uccidere la Bedda perché era una strega. Appena scivolata fuori dal sogno mi trascino in cucina per la colazione.
AlexV è ferma e perplessa davanti al frigorifero.
-Che succede?
-Il latte. Finito.
-L'avevo detto io che dovevamo prendere quello a lunga conservazione, ma tu no, vuoi quello in bottiglia.
-Fanculo.
-Che si fa?
-Bisogna andarlo a prendere.
-Ora?
-Si.
-Ce la giochiamo alla morra.
Il risultato della giocata è chiaro, perché sono io quella che aspetta l'ascensore in tutone e giubbotto.
Le porte dell'ascensore si aprono.
La Bedda.
-Ciao Midori.
-Ciao.
-Mamma mia, hai una faccia troppo sconvolta! Sembra quasi che tu abbia subito un trauma!
-[Senti, se tu di prima mattina sei attiva e già figa come non mai me ne sbatte un cazzo. Io stanotte ti ho accoltellato una decina di volte e non crepavi, tra l'altro da brava strega facevi i bagni nel sangue umano. Come se non bastasse sto uscendo con questo freddo a prendere il latte, mentre probabilmente Spadino ti ha portato la colazione a letto. Si, sono sconvolta. Non rompere il cazzo] Sai, mi sono appena svegliata.
Midori
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