La tradizione prevede che l'albero di Natale si faccia il giorno dell'Immacolata Concezione, 8 dicembre.
La tradizione, appunto, perché in casa Pa le cose vanno in maniera differente.
L'albero si fa a fine novembre e si disfa il più tardi possibile.
Casa mia è una versione molto più elegante di Chinonso sotto Natale. E no lo dico perché è casa mia, ma perché è oggettivamente vero.
Noi non ci limitiamo solo all'albero. Noi abbiamo angeli che vengono sparsi per le mensole della casa, palle di Natale realizzate con il Patchwork di varie dimensioni appese sui vari stipiti, rami di vischio ed agrifoglio e finanche delle papere natalizie. In più n presepe di stoffa imbottito in camera mia e di Lucia, regalo di Baba quando lavorava a Londra.
Vabbè, direte voi, ad appendere due palle e due nastri son buoni tutti, che spirito del Natale è decorare la casa, proprio un'americanata con tutte le lucette.
In realtà dietro tutti questi addobbi c'è molto di più.
Il 90% degli addobbi in giro per casa e sull'albero li abbiamo realizzati noi nel corso degli anni.
Quando eravamo bambine da metà ottobre vedevamo gli occhi di Mutti indugiare sulle riviste di fai da te. E sapevamo che qualcosa di eccitante stava per succedere.
In origine furono le palline di spago, realizzate spennellando di colla dei palloncini, avvolgendoci sopra lo spago e mettendole ad asciugare una volta rispennellate di colla vinilica. Scoppiato il palloncino rimaneva la palla da spruzzare con lo spray dorato. Poi fu l'anno delle rose in carta da pacchi, piegate, ricomposte ed anche quelle spruzzate. Di lì in poi è stato un continuo, fino all'ultima fatica, ovvero le palline in patchwork, ultimo capolavoro dei miei dodici anni. Anche lì il colpo di genio definitivo fu quello di Mutti: invece di usare le stoffe scrause dell'occasione (fiocchi di neve, pupazzi e babbi natale obesi), prendemmo degli scampoli di broccato e simile dal tappezziere, guarnendo il tutto con dei nastrini. In preatica abbiamo realizzato le nostre uova Fabergè di famiglia.
Poi abbiamo smesso di fare addobbi, eppure ogni anno, ogni volta che stiamo lì a studiare la casa addobbata ci mettiamo a ricordare tutte quelle domeniche pomeriggio passate insieme, a ridere, scherzare e spalmare la colla vinilica più addosso a noi che sugli addobbi.
Midori
delizioso post prenatalizio :)
RispondiEliminaOh nessuno ti capisce meglio di me. Da noi l'albero si fa il 1 dicembre insieme all'esposizione del calendario dell'avvento. Poi si tolgono gli oggetti di uso comune per farfe spazio a quelli natalizi. E giù a decorare come pazzi ogni angolo della casa che fine operazione pare un bazar. Di quelli kitsch ovviamente. Ogni decorazione è stata fatta da noi. Mia madre è u genio in questo campo. Adoro il natale, l'attesa e comincio a freere come una duenne davanti ad ogni vetrina illuminata. Quest'anno ho modificato l'abero per mio figlio. Credo che a 20 mesi abbia il diritto di viverlo fino in fondo.
RispondiEliminaSono contenta di sapere che non sono pazza e che altri folli vivono il natale come me.
Raffaella
Il Natale è Natale anche per questo.Quando eravamo piccole io e Lucia davamo sempre il nostro personale contributo al presepe aggiungendoci le Barbie. Più kitsch di così si muore :)
Eliminami è piaciuto il tuo post
RispondiEliminala mia mamma incominciava i primo di novembre a preparare i decori per l'albero e che meravigliosi pomeriggi ad attaccare pastina o perline sulle palline
Ricordi di un meriaviglioso passato
E ora eccomi quà che ancora lo faccio anche se da sola perchè sono tutti lontani
Mari
http://bricieemicie.blogspot.it/
Anche a casa mia l'albero e il presepe sono una tradizione immancabile *_* Sono anni ormai però che non possiamo occuparcene io e mia sorella poichè sempre a Roma in questo periodo :(
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