lunedì 26 novembre 2012

Oggi si vota, oggi si va

Risultati politici a parte, andare a votare per noi si è rivelato molto più divertente di quanto non sia in realtà.
Si parte alla volta delle Primarie-Turno I, a braccetto di Dude col cappotto serio (quello da tutti i giorni si era dimenticato di averlo lasciato da noi).
Io, Amando, Midori e Dude. The Fab Four.
File chilometriche di vecchietti che dicono che non c'è più la gioventù di una volta, che i giovani non vanno a votare.
E poi noi, che scavalchiamo in maniera atletica divisori perché abbiamo sbagliato fila, neanche fossimo nella pubblicità dell'olio cuore. 
Alla registrazione i convenevoli di rito:
-Avete ricevuto tutti la mail per votare fuori sede?
-Io no. Non l'ho ricevuta.
Dude, peggio di un bambino di 6 anni, rompe sempre le palle.
E poi (sempre ringrazierò il cellulare di Midori, che ha svelato l'arcano) si scopre che l'ha ricevuta ma non l'aveva letta.
Intanto ti guardi in giro nella sede locale del PD e vedi una foto di Gramsci ("un Gramsci non si nega a nessuno" cit.Midori) e un manifesto di pessimo gusto che fa passare la voglia di votare a sinistra (o pseudo-sinistra):

vabbè, ora non riesco a trovare la foto esatta, ma comunque il manifesto era un collage di volti molto noti tra cui Gramsci (sempre lui), Gandhi, Indira Gandhi, JFK, Martin Luther King, Mandela e altri che ora non mi sovvengono (+ Bersani, ovviamente) e lo slogan:
Tante persone
Una sola anima
PD
Non so quante delle persone di quel manifesto sarebbero state contente di esserci, su quel manifesto. E con quello slogan.

Del resto, che il Pd non fosse molto fortunato con manifesti e affini me lo ricorda quello della Festa dell'Unità:
A parte che fu presa di mira dalle femministe (cosa che non condivido), per me la cosa grave fu lo slogan, perché più lo leggevo più nella mia testa cantavo:
cambia il vento 
MA NOI NO!
In effetti, non è che il Pd sia molto cambiato da allora.

Comunque, il momento di massimo disagio è stato alla registrazione, quando Dude ha iniziato a chiedere recapiti e numeri ad Amando, che si stava registrando nella sedia a fianco. A questo punto, è scattata la domanda di rito:
-Ah...ma quindi voi due vivete insieme...
Imbarazzo prontamente recuperato da Amando:
-Viviamo tutti e 4 insieme.Ognuno nella sua indipendenza.

A questo punto rimane solo da apporre una croce e mettere nell'urna il voto.
Che è segreto.

Per tutto il resto, ci si rivede domenica prossima.

Alex V

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