Adesso non resta che occuparmi di tutte quelle faccende lasciate indietro, ma non per questo meno incombenti: i regali di Natale.
Ogni anno, io e Midori ci adopriamo a dovere per far contenti tutti i vicini di casa, nel nome delle regole della buona convivenza. E poi è Natale e siamo tutti più buoni, ma soprattutto: quale occasione è meglio del Natale se si vuole migliorare un po' il proprio Karma?
Per le bimbe, per fortuna ci siamo organizzate in largo anticipo: pensierini stereotipati ma carini, e non resta che darli. Adesso rimangono: Dude, LeFigarò, Amando, Orso e...basta, perché se è vero che è Natale è anche vero che c'è la crisi e nessuno ha voglia di far piangere il portafoglio più del dovuto. E poi il bello di fare i regali deve stare nel piacere di farlo, il regalo. Sennò, che regalo è?
Insomma, mi organizzo e vado a svaligiare i negozi in centro, a colpo sicuro almeno per due:
il papillon per Dude, una mutanda per Amando...ok, posso a cuor leggero dire che dopo il cervello dei maschi, la cosa più introvabile a Roma è un farfallino nero. NON PRECONFEZIONATO.
La cosa più bella sono i pacchetti, fatti da me (ma quant'è bello arricciare i nastri???)
Questi sono solo la metà dei pacchetti che ho fatto (notare quanta arte c'è dietro...) |
VERDE E ROSSO E' L'AGRIFOGLIO
TRALALALALALALALA'
Adesso non resta che sperare che la fine del mondo sia un po' in ritardo, ché mi scoccerebbe non riuscire a vedere la faccia di chi li riceve, che è più rivelatrice di mille parole!
Alex V
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