Ultima settimana di sessione. Tosse dannata e raffreddore, perché una sola delle due cose mi sembra poco.
Sul pianerottolo incontro il "simpatico" Dinkelecceh.
-Midori, ciao.
-Ciao. [Tosse].
-Ma stai facendo qualcosa per questa tosse? Da una settimana e più ti sento!
-Si, propoli e sciroppo come se piovesse.
-Che poi ti prende male, cioè, io ti sento.
-Già.
-Specialmente la mattina presto. Molto presto.
-uhm, uhm.
-E la sera tardi. Molto tardi.
-Già. Deve essere il fatto di stare stesa.
-Già. Sai, TI SENTO, LA MATTINA PRESTO E LA SERA TARDI [sottolinea sollevando le sopracciglia e calcando la voce]. Immagino tu stia avendo problemi a dormire, quei disturbi a quegli orari...
E allora a me sono girate le palle, perché se ho la tosse a quegli orari non è colpa mia, è inutile che lui provi a farmi sentire in colpa, che crede, che solo perché io ho il buongusto di non dirglielo, non sento cosa faccia in camera? Con la sua ragazza che miagola e mugola ed invoca il nome di Dio invano, invano perché tanto il tutto più di tre minuti non dura? E lui si sta lamentando perché io con la tosse non lo faccio dormire?
-A dire il vero, Dinklecceh, sto dormendo benissimo. Forse tossico nel sonno, capita, sai. Buona giornata.
Prima di partire, incontro sempre con Dinklecceh in portone. Tossisce come un disperato, il naso gli cola.
Karma is a bitch.
Midori
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