sabato 30 marzo 2013

Ritorni e perdite

Scrivo dalla casa natia, guarita da un febbrone da cavallo buscatomi per la deviazione a Vienna. Perché ho scoperto la neve e mi è piaciuta, ma io non sono piaciuta a lei. 

Un viaggio meraviglioso, per la compagnia (nonostante gli inevitabili screzi interni), i posti, i costi contenuti dell'alcool e delle sigarette.

Nota dolente la perdita della mia amata macchinetta digitale, contente la migliore foto che mi fosse mai stata scattata, Midori con colbacco, una delizia.

Mentre oggi raccontavo a Mutti e Lucia gli avvenimenti, le serate con tre ore di sonno, mia madre mi ha guardato.
-Per tutti questi giorni hai dormito tre ore a notte?
-All'incirca.
-E allora vedi perché hai perso la macchina fotografica? Stavi rincoglionita!

Diagnosi migliore non poteva esserci.

E adesso senza raffreddore, ringalluzzita, posso dedicarmi a ciò che succhierà la ia anima fino a luglio: esami e tesi. Mon Dieu. 

                                                                          Midori

Nessun commento:

Posta un commento