venerdì 8 marzo 2013

Tutto e niente

Bitchy is back, e molto meno Bitchy. Che lo so, sembra impossibile, eppure, è successo. Almeno per ora. 

Si sta creando questo nuovo equilibrio, tra me, lei, Watusso ed Orso, anche con la Bedda. Comunque rimane che io e la Bitchy ci stiamo riprendendo le misure, circospette, dopotutto io sono diventata il polo femminile con Watusso ed Orso durante la sua assenza, adesso il polo è doppio. Siamo tutte e due abbastanza intelligenti e mature da aver capito che questo territorio di amicizia non è esclusivo. Che bisogna decidere di convivere io e lei, al massimo allearci, perché così noi ragazze siamo di più.Certo ogni tanto le frecciatine ce le mandiamo, non è che adesso l'Erasmus diventa la via di Damasco. Ogni tanto stiamo anche lì un po' a fare a gara a chi ha più attenzione dai maschietti, sono abitudini dure a morire.

Adesso vedremo. Ha imparato addirittura a vestirsi meglio,che sia vero che i cardigan siano stati abbandonati nella fredda Tedeschia? Lo speriamo tutti.

Tutto quindi sembra volgere per il meglio, in un orizzonte idilliaco in cui questa sera andremo a bere. Se...

Se io non avessi la predisposizione ai casini.

Se quindi non mi fossi presa una cotta per un amico. Per Watusso.

Perché questo cambia tutte le carte in tavola.

-Non è che ne sia stupita, mi ha detto AlexV serafica, rosicchiando un biscotto, alla fine ti sei presa una cotta per tutti i tuoi amici maschi.

-Me ne ero accorto, cara, credevi forse mi sarebbe sfuggita una cosa del genere? mi ha apostrofato Amando, servendomi una tazzina di caffè.

-Watusso? Ma è un cesso, ha invece sentenziato Lucia dalle brume meneghine.

Fatto sta che non s'ha da fare. Troppi casini. Poi Midori, devi un po' impararli a gestire i rapporti con i maschi, che il fatto di aver vissuto praticamente in un gineceo tutta la vita ti ha un attimino deformata mentalmente.  

Che tra le altre cose io in questo periodo non so neanche cosa voglio dalla mia vita, se cerco una storia, un pene o un abbraccio. Forse ho solo bisogno di staccare il cervello e sorridere di più, senza arrovellarmi ad cazzum su cose quali il senso della vita o l'importanza di farsi la ceretta una volta al mese.

Forse è tempo che io mi concentri anche un attimo sullo studio, sull'occitanico, per dire, o sul teatro moderno. Magari è anche giusto che io mi metta a disegnare, senza fare altro per un giorno intero. 

Fatto sta che questo post non sa dove andare e si vede, poverello, zoppicante sulle sue pretese del voler parlare di tutto e niente, di vita e morte, di Bitchy e Watussi, di cotte e crude.

Ma forse, chi lo sa, va bene anche così.

                                                                               Midori

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