venerdì 29 marzo 2013

Home sweet home

Il viaggio è stato strepitoso, ma anche tornare a casa ogni tanto non è male. E visto che starò una settimana, me la sto prendendo comoda. Non che possa fare diversamente: diluvia e comunque quasi tutte le mie amiche sono ammalate. Ma tutto sommato non mi va neanche troppo di cercare gente, almeno per ora, appena arrivata.
Lasciatemi così, nel mio felpone da casa, ad aspettare di recuperare il sonno perduto in Ungheria, dove non c'era abbastanza tempo per dormire. Certo, la Orange l'ho vista eccome, lei e il suo Mario, ché sono tanto bellini insieme.
Mentre aspetto di uscire decido la distribuzione dei doni: la palinka a Lupetto, Klimt alla Valerì e alla Bionda, cioccolata per GossipBoy, ché un po' di dolce supporto allo studio serve sempre.
E mentre fioccano sui social le sparute foto della vacanza (fortuite superstiti nei cellulari), non posso non ripensare a quando, una notte, Midori era convinta di aver perso il cellulare, ma siccome erano le 3 e ci dispiaceva svegliare Orso e Watusso per farci accompagnare indietro al locale, siamo andate io e lei, in un nulla di fatto poi, perché il cellulare non si è trovato.
Ma quante macumbe a quella barista antipatica!
Quella come minimo ce la ritroviamo sulla coscienza che perde il lavoro ed è costretta a darsi al porno amatoriale...tutto per  colpa di Watusso, che ha voluto fare un pessimo scherzo a Midori!
Perché poi il cellulare l'aveva preso lui!
Ma dico, non poteva farlo anche con la macchina fotografica?
Che uomo inutile.
E poi penso al gulash caldo con la birra, giusto per scaldarsi nell'attesa di fare un salto a ballare, per poi scoprire che siamo capitati in un locale gay...se consideriamo tutto, di questo viaggio i racconti non mancano di certo!
Poi torni a casa, ne parli con la Orange e quella ride e ti regala un braccialetto con un ciondolo a forma di vulvetta.
Decisamente, questa settimana non poteva chiudersi meglio.

Alex V

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