A me piacciono i cappelli, ma la colpa non è mia.
La colpa è di Francesco De Gregori.
In origine ero una bambina normale. Poi in macchina di baba comparve un'audiocassetta con i più grandi successi di De Gregori, che il suddetto uomo proclamava essere il suo cantautore preferito. Essendo ai tempi nel pieno del complesso di Edipo, decisi che De Gregori meritava di diventare il mio cantante preferito. La motivazione vincente era che aveva il mio stesso nome. Ora, nella mia mente da bambina, se al mio babuzzo piacevano le canzoni, io dovevo essere come il testo di quelle canzoni, per essere sempre all'altezza di tutto.
Come quando fuori pioveva e tu mi domandaviEd ecco che in tutte le mie foto da bambina sfodero uno sguardo storto, malefico e quasi strabico, condito da un sorrisetto quasi maligno. In tutte. E mica l'avevo capito che la canzone parlava di una tipa che se ne andava, lasciandolo lì. Ma che ne sapevo io.
se per caso avevi ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi.
E di seguito ho imparato ad andare in bicicletta per Il Bandito ed il campione. Ho provato ad imparare a giocare a calcio grazie a La Leva calcistica del '68. Ho cominciato ad apprezzare i gatti grazie ad Alice.
Ma i cappelli, direte voi.
La colpa è di Titanic.
Ci sta mia figlia che ha 15 anni e da Parigi ha comprato un cappello.Il danno era fatto.
E per il resto della mia vita non ho fatto altro che comprare cappelli e comparire in foto dove sorridevo ma non guardavo.
Midori
Questa cosa è... di una dolcezza e di un romanticismo... unici *____*
RispondiEliminaOddio che tenerezza!
RispondiEliminaDavvero un post tenero. Che dire... tanto di cappello! ;)
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