Lasciate che i bambini vengano a me...

Un bambino sulla spiaggia, guardando mia madre stesa a prendere il sole.
-Mamma, mamma, guarda! La signora è morta! Possiamo buttare il cadavere in mare?




L'altra sera, in giro con gli amici. Seduta ad un tavolino. 

Si avvicina un bambino, bello, biondo, ricciuto, con due occhioni blu grandi quanto due tazze da te. Un cherubino.

Lo guardo.

Mi guarda.

Gli sorrido.

Lui fa una smorfietta.

Atteggia le labbra con grande concentrazione, due labbruzze rosse rosse e piene piene.

Continuo a sorridergli, aspettando che da quelle labbra infantili ed innocenti escano parole di una semplicità e purezza come solo i bambini.

Ulteriore piccolo sforzo del piccolo angioletto.

Continuo a sorridergli incoraggiante.

-Ciao puttana.

Lasciate che i bambini vengano a me. Così li sculaccio ben benino.

E poi la gente si chiede perché tra i miei miti ci sia Erode.

Certo a volte ci sono le eccezioni. Dal campeggio di fronte al lido escono due gemellini, sui tre anni. Biondi, sicuramente del nord Europa. Al guinzaglio due cani enormi, il doppio di loro.
Erano bellissimi, con questi occhioni fiduciosi, si muovevano a balzelloni, senza strattonare i guinzagli. Meravigliosi.
Anche i bambini non erano male

                                                                                                             Midori