In una Termini incredibilmente semi-deserta (per quanto possa essere semi-deserta Termini), mi sono regalata prima di partire una giacchetta arancione, e poi più nulla, per preparare lo stomaco ai piatti di mammà che mi aspettano al di là dei confini del Lazio (parecchio al di là del Lazio, a dire la verità).
Treno semivuoto anch'esso (boh, si vede che o non va a votare nessuno o son tutti partiti molto prima), libro bellissimo a tenermi compagnia (appena iniziato e già quasi finito: grazie Midori, è "Tentazione", di quell'ungherese eccezionale), i baustelle nelle orecchie, vengo colpita da un'incredibile sensazione di già visto a vedere il ragazzo davanti a me, con quella faccia pulita, il golfino pastello, e quell'odore di acqua di colonia misto a familiarità. Non era nessuno che conosco, poi, ma mi è venuta in mente la mia ultima conquista prima di venirmene a Roma a fare la fuorisede. Mia madre dice che l'Amaryllis che mi regalò ancora fiorisce a primavera.
-Allora, tutto bene?
-mmm...sì, ho due esami settimana prossima, ma mi sento preparata
-Il tuo uomo? Ha gli esami?
-No, si laurea la settimana prossima
-Già, è vero...e Midori e Amando?
-Loro tutto bene, Amando ha finito, Midori ha esami, come me
-E quell'altro ingegnere, Dude?
-Lui si lamenta ma va avanti
-E invece quell'altro di Milano?
-Lui non lo sento più
-Ah, ma non stava in apprendistato in quello studio
-Sì ma ha smesso a settembre, non lo pagavano
-Eh, io glielo avevo detto: o ti sposi con la figlia del capo, oppure ti sfruttano e basta...oddio che neanche così hai più le garanzie di una volta...
-Eh sì, babbo, e poi t'immagini com'è peso il Ricciolo da sopportare?
Poi cena e partitone a Risiko con Crozza in tv.
Casa è casa.
Che ti alzi la mattina e la mamma ha fatto le brioche (chè qui i cornettari non esistono).
Alex V
Quando il ritorno ha un sapore magico... io i miei ritorni, invece, li vivo quasi con rassegnazione: sono fisiologici nella mia vita. Tante volte ne avrei fatto a meno.
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