domenica 17 febbraio 2013

Il mondo sotto-sopra

Alla fine mi sono vestita da Spirito Senza Faccia della Città Incantata. Riscuotendo successo tra i più nerd dei miei amici e tra quanti amano Myazaki. Le restanti 100 persone non m'hanno capito, ma va bene lo stesso. La maggior parte ha pure faticato a capire chi si celasse dietro la maschera: io lo prendo come score positivo ---> il travestimento è riuscito bene!
Per una sera, anche se è già Quaresima ce ne sbattiamo e fingiamo che sia ancora Carnevale, e che i padroni diventino servi e i servi padroni, ma soprattutto facciamo finta di non essere studenti universitari ma liceali, e di poter fare quello che ci pare a oltranza.

Ora, visto che è Carnevale, decidiamoci una buona volta, e godiamoci finalmente l'immunità dal giudizio: che ognuno si vesta come cacchio gli pare, e che nessuno gli scassi la minchia.

Una cosa che mi ha stupito e che riscontro da quando sono in questo covo di meridionali (sempre con affetto), è la riluttanza con cui i maschi si vestono da donna, e le donne da maschio! Per me, abituata ai rioni di Viareggio, ma anche solo alle feste a scuola dove regnava l'anarchia più totale, questo è quasi inconcepibile.
E' Carnevale: ogni scherzo vale! 
Una parrucca bionda, tette finte, calze a rete e barba incolta di tre giorni ed è subito simpatia.
Invece gli uomini fanno parti da uomini, le donne da donne. Rigorosamente sexy. Perché se non è sexy non è bello. Midori la chiama "la regola porno": a Carnevale, Halloween o a qualunque mascherata, è lecito il vestirsi da zoccola. Invece tutto il resto dell'anno no, perché sennò non puoi puntare il dito contro gli altri. 
Dude mi ha detto che è normale: la donna del profondo sud se la tira, dev'essere ontologicamente seria, e che io queste cose non le posso capire perché sono toscana. Tanto valeva mi desse direttamente della zoccola, ma comunque.

Boh. Sarà che son polemica io, ma a me il travestimento di porno-principessa, sexy-coccinella, troian-infermiera e bottana industrialA mi ha stufato: è originale come una tazza dell'Ikea, che avrà anche un bel design ma le producono in serie.
Che poi cheppalle, c'è sempre la gnocca di turno che è vestita guarda caso da gnocca e che guarda storto quella che s'è vestita da gnocca pure lei ma si vede che è un fake (riuscito male, d'accordo, questo lo concedo, ma ancora una volta: chissenefrega).

Guarda, cara gnocca, che se pure è vero che "non se può permettere", Carnevale va di pari passo con l'idea di un mondo sotto sopra, dove sono i freaks a regnare, e i "normali" (ammesso che questo termine abbia un significato pratico) a essere emarginato. Quindi, se devo additare una stranezza a questa festa, tra le due, scelgo te.

Alex V


5 commenti:

  1. Ahahahah nel mio angolo di Puglia le non-zoccole tutto l'anno rimangono santarelline anche a Carnevale, mentre le zoccole diventano - se possibile - ancora più zoccole :)

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  2. Ah, comunque, ti amo per il costume che hai scelto (ovviamente non solo per questo, ma la cosa influisce molto). <3

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  3. La regola porno XD si, la odio anch'io, che sabato ho sfilato orgogliosa nel mio travestimento da donnina cocacola (più tenera e adorabile che sexy pin up), circondata da angioletti e diavoletti col culo di fuori... erano tutte uguali...
    Ma il tuo costume da Spirito!! Da studentessa di animazione, avrei amato e apprezzato. Dobbiamo scambiarci i consigli sui travestimenti XD

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