La mia attività onirica è florida e fervida, fantasiosa, quasi mai realistica o fatta di ricordi. Visi che si deformano, oggetti che scivolano da un'apparenza all'altra, visi mai conosciuti che incarnano le persone con le quali interagisco ogni giorno. Affetta dagli eventi di tutti i giorni e dagli esami che mi attanagliano, a volte la notte partorisce sogni degni una fan fiction malata (tipo ieri mattina mentre vagavo stralunata AlexV mi ha chiesto che avessi. "Niente, ho sognato che producevo un film in cui Sansa Stark aveva una relazione di amore-odio con Bane di Batman". "Tu non stai bene", disse sfogliando i suoi appunti intitolati 50 sfumature di diabete. Da che pulpito).
Eppure stanotte no, sarà stato lo sciroppino per la tosse, la stanchezza o l'elettricità che c'era in casa (oggi sia Amando che AlexV avevano l'esame), la mia mente mi ha concesso un sogno tranquillo. O meglio un ricordo.
Sono in macchina, quella di mia madre, quella che usiamo per i viaggi. Ho appena aperto gli occhi, siamo partiti prestissimo stamattina e non ho fatto altro che dormire fino ad adesso. Baba sta guidando, hanno approfittato del fatto che io e Lucia fossimo addormentate per mettere un cd che noi non sopportiamo, ma sono ancora così intontita che non me ne ricordo. fuori, lungo ai bordi dell'autostrada campi sterminati di girasoli. Prendo la mano di Lucia e la scuoto. La Lucia di quindici anni si sveglia e si stiracchia facendo i versi che fa sempre in questi casi, stropicciandosi gli occhi con le mani, lo smalto sulle unghie smangiucchiato. rimane incantata a guardare fuori dal finestrino per un po'. Poi comincia a rompere le palle perché mamma e papà mettano un nostro cd, eddai, ne abbiamo fatti tanti, almeno uno. Mutti e Baba cedono perché quando Lucia si mette a fare la lagna è imbattibile. Ed insopportabile, ma in fondo anche a me va bene il cambio di cd. La prima canzone è Crazy di Gnars Barkley ed io e Lucia la cantiamo, in perfetta sincronia. Al momento della risata (ah-ah-ah bless your soul) raggiungiamo l'apice della perfezione, cosa che a casa non ci era mai riuscita, nelle nostre session in bagno ("posso lavarmi nel tuo bagno? nonna ha occupato il nostro.", "Ok, ma porta la musica"). E mutti e baba ridono, perché in fondo dobbiamo sembrare un po' ridicole, una quindicenne secca secca ed una quattordicenne dal viso ancora un po' tondo, che cantano e ridono.
E nel sogno, anche se sto rivivendo tutto, io so già cosa viene prima e cosa viene dopo. So che tre settimane prima ho dato il mio primo bacio, libera finalmente dall'apparecchio ai denti. So che Lucia ed io usciamo con lo stesso gruppo di persone, ma non sono amici e sono ragazzi con i quali non combineremo mai niente, perché noi per loro siamo troppo lente e comunque un minimo infantili. So che tra poco arriveremo a Mirabilandia, e poi da lì andremo a casa di una zia di papà al mare, dove zio D. ci preparerà la migliore insalata che io abbia mai assaggiato (zio D. che morirà durante il mio ultimo anno di liceo, senza che io lo abbia mai rivisto). So che la tappa più bella di questo viaggio sarà Verona, dove compreremo un sacco di scarpe e per la prima volta nella storia dei viaggi familiari avremo una stanza tutta per noi in bed & breakfast, dove avremo anche il lusso di riposarci un pomeriggio, vedendo le repliche di BeverlyHills 90210 e mangiando more e lamponi comprati a piazze delle erbe, andando poi all'Arena di Verona a vedere la Madama Butterfly.
So tutte queste cose, e appunto per questo motivo so che si tratta di un sogno. Eppure i girasoli sono così gialli, Mutti è così dole mentre ci guarda e sorride, che ecco, aspetto un altro po' prima di cominciare a svegliarmi.
Midori
:)
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