giovedì 11 aprile 2013

Risvegli.

Non ogni rincoglionimento mattutino si assomiglia. L'epifania mi è arrivata stamani, mentre, convinta, usavo la schiuma per capelli al posto del deodorante. E no, non è la prima volta che mi succede.

C'è quel rincoglionimento appena svegli che è manifesto, anche l'ex dormiente ne è a conoscenza. L'occhietto è a mezz'asta, gli arti pesano quintali, a confronto un bradipo ha la mobilità e la velocità di un ghepardo. Si tratta del rincoglionimento che passa solo da una a due ore dopo la terza tazza di caffè. Il rincoglionimento di chi si è alzato perché doveva, se no avrebbe continuato per ore. Dai miei studi antropologici, direi che è il tipo di rinco da cui è afetto Orso.

Poi c'è il rincoglionimento da drama queen, chiaramente Amando. Consiste in una ventina di minuti a letto, in totale immobilità, fino a quando non sente voci in corridoio e comincia a miagolare reclamando attenzione. A questo punto gli occhi sono già aperti, la comprensione è un po' lenta, ma ogni scusa è buona per farsi coccolare. Ad un certo punto il soggetto abbandona le coltri e si attiva, molto lentamente ma in maniera perfettamente coerente.

In Lucia ho visto il rincoglionimento torvo. Fino a quando non ha eseguito la sua routine ti guarda male, ma male, tutta arruffata, tipo gufetto. Poi diventa affettuosa e normale, ma prima io la evito.

Il rincoglionimento fisso è abbastanza brutto. Il soggetto fa quello che deve fare, apparentemente sveglio, ma intervallato da pause di svariati minuti in cui fissa l'oggetto in questione. Oddio, fissa, in realtà sono delle vere e proprie ricadute di sonno ad occhi aperti. O quasi. Di solito è accompagnato dal ciuffo storto grazie al cuscino. 

Stamattina io invece ero un glorioso esempio di rincoglionimento attivo. Questa particolare categoria vede l'ex dormiente attivo, che fa tutto quello che deve fare, ma con danni considerevoli, frequenti vuoti di memoria e il soggetto che si stupisce di tutto questo. "Eppure sono sveglia!", pensavo, cercando la molla per legarmi i capelli, già legati con la suddetta molla. "Veramente non capisco!", togliendo la schiuma per i ricci da sotto le ascelle. "E dire che sono sveglia!" rifacendo il letto con i libri da studiare nelle coperte.

Mah.

                                                                              Midori

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