lunedì 30 gennaio 2012

Notti

Bussano.
- Sono Dude
- Entra, metto su il the
- Senti ma se ci prendessimo un cornetto?
- Non mi va, sto studiando, anzi, sto cercando di studiare ma non ci riesco e... senti ma se esci me lo prendi?
- Non c'è nessuno, sennò non ti avrei disturbato
- Ma il the lo prendi?
- Ma è sabato notte e noi siamo qui a marcire, usciamo dai cazzo! Almeno per una passeggiata!
- Ok, mi hai convinto. Tanto non sto combinando niente!

Fuori.
- Dai camminiamo
- E dove vuoi andare?
- Non lo so, dai prendo la macchina e andiamo da qualche parte
- Ma la macchina non l'ha presa tuo fratello per il concerto
- Noooo! Dai cazzo, è vero! Nooooo
- Dai, camminiamo un po'

- Ma che ore sono?
- Mezzanotte, perchè?
- Ma...che dici...ti vanno due involtini primavera?
- Ma...dai, entriamo

Seduti a una fermata dell'autobus un sabato notte io e Dude barboneggiamo intingendo involtini primavera nella salsa agrodolce, combattendo contro l'unto e il fritto caldo. La poca gente che passa ci vede e finge di ignorarci, pensano "è fame chimica" e un po' ci schifano.
Ma l'amicizia, l'amicizia vera è anche stare zitti un sabato notte a una fermata dell'autobus mangiando cibo cinese, senza parlare, con lo sguardo un po' stonato perché non sai neanche più tu perché. E' la tristezza da studente fuori sede sotto esame, senza senso, da condividere solo con chi è come te.

- Oh ma, che poi ce lo prendiamo un cornetto dall'indiano?
- No. Ci prendiamo due bombe al cioccolato

E in fondo sei felice. Perché al di là di tutto quello che può succedere, sai che chi ti parla è tuo amico.

Alex V



sabato 28 gennaio 2012

Professionalità

Ho ritenuto che il cartello di prima fosse un attimino rude.
Allora ne ho ideato un altro che affiggerò domani, che spero sia più efficacie del primo che ho messo. Ho scritto così:

Per evitare a voi il disturbo di chiedere se mi state disturbando, e a me il fastidio di rispondervi che sì, in effetti mi state disturbando, aggiungo al precedente avviso gli orari visite:
RICEVO TUTTI I GIORNI (salvo imprevisti) NEI SEGUENTI ORARI:
12.30 - 14.30
17.30 - 18.00
19.30 - 20.30
22.30 - 23.00
NON RICEVO NESSUNO IN ORARI DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI
Per appuntamenti, telefonate o lasciate un biglietto.
Grazie

Alex V


Garrulus

Ci vuole molta calma adesso.
Sto preparando un esame grosso,e questa non è una novità ma semmai routine. Comunque spendo almeno 12 ore al giorno tappata in camera con un cartello grosso così con scritto "NON DISTURBARE!!! WORK IN PROGRESS! PER CHI BUSSA: PERICOLO DI MORTE IMMINENTE E ANATEMA PER TUTTI I SANTI" e di queste 12 ore di clausura almeno 10 le faccio fruttare studiando e ripetendo. Quello che ne resta (quelle 2 ore- 2 ore e mezza) vorrei avere la libertà di sfruttarmele come mi pare.
Cioè: se mi va di dormire dormo, se mi va di vedere un telefilm lo guardo (sì. magari, se la linea andasse...mortacci loro!), se mi va di prendere un the lo prendo e se mi va di cazzeggiare in santa pace cazzeggio. Non è che non mi piace la gente, è che in questo momento vorrei stare un po' sola.
Vorrei avere la libertà di essere io a decidere quando e soprattutto per quanto vedere chi.
Ora, io sono una grande ascoltatrice; qua non traspare, perché scrivo di cazzate e parlo e scrivo e butto giù parole sentenze e pensieri in libertà. Però la verità è che io SO ascoltare gli altri: loro vengono, si siedono sul lettino, di solito prendono una hot beverage da me offerta (tanto per citare un po' Sheldon e The big bang theory) e poi li lascio parlare di quello che vogliono, ascoltando attentamente tutto quello che hanno da dire. Vengo a sapere di cazzate, di problemi, di amori, di difficoltà, anche di cose di cui non m'interessa un'emerito nulla ma che ascolto. Poi a seconda dei casi rido, rassicuro, abbraccio, faccio domande. Oppure a volte non dico niente. C'è caso e caso.
Il bello di tutto questo è che mi piace ascoltare la gente, cerco e di solito riesco a instaurare un rapporto empatico con l'altra persona, a prescindere da quanto lo conosca, e quindi nulla, è bello. Perché l'altra persona si sfoga, esce dalla mia stanza felice, e io sento che ho fatto qualcosa di buono. C'è addirittura Bostik che mi parla dei suoi problemi esistenziali!
Penso che sia deformazione professionale, voglio fare il medico e quello che mi hanno sempre ripetuto è che un bravo medico prima di tutto deve saper ascoltare. Quindi sono anni che mi alleno ad ascoltare e siccome non mi pesa ho sviluppato nel tempo una discreta bravura.
Il fatto è che adesso proprio non ho il tempo per farlo! Non sono una psicanalista, nessuno mi paga il tempo e soprattutto quel tempo dovrei usarlo per studiare! E quel poco che mi avanza, sinceramente vorrei prendermelo per me! O decidere almeno io che cosa farne!
Ecco il perché del cartello minatorio.
Solo che ci sono persone che non riescono a capire che ho bisogno di stare da sola anche se lo dico loro in faccia con le occhiaie che strusciano per terra e i lacrimoni da nervoso agli occhi. E queste persone sono 2:
- Dude
- Ricciolo
Ora, Dude passi: anche lui è abbastanza capace di ascoltare, ha una concentrazione che dura circa 10 minuti, ma passi.
L'altro è il Ricciolo. Io con lui sono al limite della sopportazione. Eravamo (credevo) amici, ma  ora so cos'è lui per me: un rompicoglioni. Perché io ascolto anche lui, che deve prendere decisioni difficili (io pensavo che non mi avrebbe parlato più ma così non è stato), ma lui supera se stesso nel capitare in tutti i momenti e rompermi l'anima. Aggiungendo:
- Con gli altri ci stai e con me no
Come se io non avessi diritto a stare con chi mi pare quanto mi pare per il tempo che mi pare.
Un'altra cosa, e questa è una fissa che ha anche Dude, anzi, ce l'hanno tutti: se per caso in quel momento non sto studiando ma sto leggendo il giornale, facendomi le unghie, vedendo un film...Loro si siedono e si accollano.
Perché se tanto non stai studiando, allora posso stare, tanto non ti disturbo...Non stai facendo niente...

Ho affisso un nuovo cartello. Dice
SE TI STAI CHIEDENDO SE MI DISTURBI: SI, MI DISTURBI.

Alex V

Papaveri e popoli

-Tu ma fa i bocchini a 5 euro
- Guardati quel budello di tu ma' a capra vestita da pirata
In maniera più cattiva e meno livornese è quello che è successo tra Der Spiegel e Il Giornale. Che poi è una ragazzata, se non fosse un "botta e risposta" tra due quotidiani di calibro nazionale! I tedeschi prendono una tragedia italiana e dicono "a noi non sarebbe successo perché noi siamo duri e puri e lavoratori e seguiamo le regole" "Oh, ma voi hai avuto Hitler, e non dico altro perché già questo basta". Così si può continuare all'infinito: Italia e Germania non sono 2 nazioni pulite, come del resto non lo è nessuna nazione. L'articolo del Der Spiegel dice cose pesanti, false e offensive, il Giornale ricorda una verità scomoda. Entrambi hanno come fine l'insulto gratuito di un popolo.
Un po' mi rode perché penso che in Germania (come nel mondo) la considerazione dell'Italiano Pizza e Mandolino ci sia: l'italiano è il cugino casinaro di tutti i popoli, quello che fa ridere ma guai a fare come lui, ché noi siamo gente seria.
Però questi clichè ce li siamo creati anche noi: quello del nord freddo e calcolatore,quello del sud provinciale e solare, il livornese fine come uno scaricatore di porto, il genovese tirchio, il napoletano napoletano. E sul napoletano napoletano mi vien da ridere perché è la quintessenza del "C'era da aspettarselo, lui è come tutti quelli di quel posto lì".
Un po' mi rode perché dico: Ma quello cosa ne sa dell'Italia e degli italiani? Come si permette di scrivere cose così stupide, cattive, false?
Poi penso a tutte le volte che ho sentito dire "Ah, ma quello è un rumeno: una razzaccia, tutti zingari, ladri, approfittatori" oppure "No, quello è marocchino non senegalese: i senegalesi sono buoni, i marocchini no, spacciano". Ma basta anche solo dire " Gli immigrati son tutti ladri e assassini".
Per una volta siamo dall'altra parte. In realtà "Italiani sporchi e assassini" ce l'hanno detto per anni ovunque, quando ancora non eravamo una nazione rispettabile (se mai lo siamo stati). Però ce lo siamo dimenticati. Troppo facile rispondere quando ce lo ricordano "Sì, ma tu sei peggio di me perché...".
Non c'è nessun migliore o peggiore. Ci sono solo popoli con i loro problemi e i loro passati, fatti di persone che lavorano, con una minima percentuale di delinquenti. Si sbaglia tutti, in momenti diversi, in ambiti diversi, ma si sbaglia tutti. Perché i popoli sono composti da persone, e le persone sbagliano. Non parliamo di naufragi, perché la Concordia non è la prima nave che cola a picco per un errore umano. E non tutte le navi che sono affondate erano italiane.
Der Spiegel dice che gli italiani non sono una razza? e che ci frega di essere una razza? Le razze sono per i cani, noi siamo persone tutte diverse, e il bello sta proprio lì.
Non c'è bisogno di scomodare Hitler e l'olocausto per etichettare l'articolo di Der Spiegel come una montagna di parole senza senso. Il passato è passato, deve essere ricordato e non dimenticato certo, ma neanche si può rinfacciare quando più fa comodo. E' sbagliato esattamente come fare di tutta l'erba un fascio.
Detto questo, non so più dove volevo arrivare. Nugae.


Alex V

venerdì 27 gennaio 2012

Estetica ed Estetista

Penso di essere l'unica donna che anche in inverno si fa la ceretta almeno una volta al mese. E' un vizio, anche se il commento del MioUomo quando dico che sono troppo pelosa e non mi si può guardare è:
-Alex, tu devi capire questa cosa: io sono un UOMO queste cose NON le VEDO.
Pazienza, vorrà dire che la ceretta me la faccio per me. E in inverno ne faccio un punto d'onore.
Fatto sta che oggi vado a farmi la ceretta e dopo che mi hanno spelato per bene, passa la padrona del centro e mi fa:
- A Alessà ma che lo vuoi un filo di trucco? No pecché mi stanno arrivà delle cosine e te le voglio proprio fa' vede'

Io ho preso da mio padre l'Ingegnere: à gratis anche la febbre.

Nota bene: il mio rapporto con il trucco esiste da 3 mesi circa,da quando un'amica è diventata rappresentate Avon e ci obbliga a comprare qualcosa ogni mese. Prima per me esisteva solo la crema la mattina e Midori come make up artist per le occasioni importanti. Anche adesso che ho comprato qualche trucco, mi trucco poche volte e quelle poche volte leggero leggero perché sono incapace. Al massimo mi do uno smalto colorato (sdoganato anche quello da 3 mesi, prima era tabù)

Arriva allora questa tutta contenta e mi spalma il fondotinta mettendosi a proclamarne
i pregi e benefici manco fosse una panacea e io lì a farmi truccare (parecchio rilassante):
- Lo vedi Alessà quanto sei bella già così
In effetti sembra che la mia pelle sia appena stata photoshoppata
- e poi non costa nulla: 25 euro!
- Ah sì?
Il mio viso rimane impassibile: Ma dove cazzo li trovo 25 euro da spendere per un fondotinta!

Poi è la volta degli occhi (bene almeno la bocca la salvo):
- Aò, l'ailainer verde o blu?
- Cosa scusa?
- Verde o blu?
Il blu è elettrico. Ho gli occhi nocciola, il verde sembra più rassicurante.
Mi guardo: caspita, questo colore non è male! Vedi che devo proprio rivalutare sta cosa dei trucchi non proprio nature...

Bocca (no, non si è salvata,a quanto pare)
-Per la bocca mi permetterei di mettere questo che è intonato con la maglietta
Maglietta rossa. Rosso ferrari. Rossetto rosso. Rosso e non stick ma in tubetto simil-gloss.
Siccome già ho le labbra che paion 2 canotti, me ne mette 2 quintali, così siamo sicuri che
si vede bene
- Amò poi te metto questo così te dura tutto il giorno
Proprio quello che volevo

-Aò ma 'ndo vai? Devo metterti il fard!
Fard color ciclamino

- A Alessà,guardati: pari 'na bambola. Che poi t'ho fatto proprio una cosa leggera, manco l'ombretto ho messo. Sì, proprio 'na barbie. Barbie Mora.
Sì, Barbie Mora. Barbie Moira Orfei (però l'"ailainer" è verde)

Alex V, pronta per il provino da Drag Queen per il Mamma Mia di Torre del Lago (ecco, quello sì che è un posto fantastico, ma ne riparlerò perché merita un post a parte)


giovedì 26 gennaio 2012

Contrappasso

Per la legge del contrappasso, è spuntata nelle vicinanze del MioUomo una certa Genoveffa. Questa simpatica tizia passa tutte le sere da una settimana a questa parte a suonare a casa del MioUomo con scuse del tipo: ho finito lo zucchero, ho finito il sale, ho finito il basilico, non ho un apribottiglie. Inoltre, dopo aver riportato le cose si ferma e si fa una tisana. Lei e il MioUomo.
- Sai, c'è questa Genoveffa, è proprio simpatica, è anche carina...
- Scusa ma, glielo hai detto che hai la ragazza?
Eh sì, perché io so cosa ho fatto e sto cercando di redimermi, quindi come dire, questa presenza mi infastidisce non poco. Ma comunque:
- Ehm, no, non è che mi presento e poi dico "sono fidanzato"
- Scusa ma ci prendi le tisane tutte le sere, parlerete di qualcosa,sarà uscito nel discorso "la mia ragazza"
- Ehm no, perché abbiamo parlato di quello che studia (sai, fa medicina, proprio come te, ma in un'altra università)e poi di cose di poco conto...E poi scusa, tu ti prendi the e tisane con chiunque, c'hai Dude e Amando sempre tra i piedi, io non posso avere un'amica con cui parlare?
- Bhè, se magari a quest'amica dicessi anche che hai una ragazza...
Poi mi son fermata lì, perché il ragazzo c'avrebbe anche ragione a lamentarsi, ma questa è una storia morta e sepolta. Comunque non ho insistito, bisogna dargli atto appunto che ha ragione, io poi mi fido, non mi sembra di dovermi preoccupare e se invece sbaglio bhè, 1 - 1 palla al centro.
Comunque faccio un po' di ricerchine in internet per sicurezza e guardo le foto (grazie fb): mmm sì, viso non regolare, però non malaccio.

Ieri sono andata dal MioUomo (sta settimana ancora non c'ero andata) e guarda caso precisa precisa alle 4 e mezza suona Genny da lui. Fantastisch.
- Ciao!
- Ciao Genny, questa è Alex, la mia ragazza (aggiunge un timido e falsissimo: quella di cui ti avevo detto)
- Ciao Genny, piacere, Alex
Lei è frastornata, non sa che dire. Le stringo la mano, la guardo negli occhi e sfodero il mio sorriso squalo a 32 denti. Sottotesto: attenta, ti mangio.
Anche perché dal vivo rende veramente poco, soprattutto con il trucco del giorno prima e con i leggins portati a pantaloni. E' alta più o meno come la mia gamba destra.
Continuo a sorridere. Chissà perché il MioUomo non la invita dentro.
- Che fate?
- ...Nulla, studiamo...
Io guardo lui con uno sguardo complice, lui guarda lei con uno sguardo da amico imbarazzato. Lei è frastornata.
- Eh anche io stavo studiando, ora facevo pausa...
- Che stai preparando? (mia domanda stronza)
- Eh Patologi..Ah, bhè scusa, sai io studio Med...
- Sì, lo so, il MioUomo me l'ha già detto. Anch'io studio Medicina, ma da un'altra parte
Sorriso. Enorme sorriso. Lei affonda e si ritira.

Più tardi, quel giorno:
- MioUomo, in foto quella rende meglio.
- Amore, tu sei la donna che ho scelto
-Questo non lo metto in dubbio. Se mai dovessi pensare di tradirmi con lei, sappi comunque che me ne farei una ragione. Dice il saggio:
"Non importa quanto tu sia bella, arriverà sempre una più brutta di te e ti fregherà il ragazzo"

Alex V

ndr: la citazione non è mia, l'ho presa da questa pagina di fb,che mi fa schiantare dal ridere ( si chiama "l'accessorio più bello di una donna? No, non è il sorriso. E' l'uomo)


martedì 24 gennaio 2012

Micheal mon beaux

Premettendo che non è un blog politico sento il bisogno di esprimermi sulla perla che Micheal Martone ci ha regalato: Se a 28 anni non sei laureato sei uno sfigato.
Penso abbia ragione. Ovviamente, però il messaggio vero è stato sommerso dalla cagnara che il popolino italico fa su qualsiasi critica alla sua bella gioventù. Premettendo che come rappresentante politico poteva scegliere meglio le parole da usare, specificando a chi fosse rivolta l'accusa, il discorso di fondo è vero. Tralasciando i casi delle persone che in contemporanea allo studio devono mandare avanti la baracca o hanno impedimenti seri, beh, io sto con Martone. Ne vedo tanta di gente in facoltà che sta parcheggiata lì fino ai 30. Qui a Roma ne ho visti abbastanza. Ma giù a casa è anche peggio. Rimanere da mammà con calma, con la scusa che "un lavoro non me lo posso trovare, altrimenti poi come faccio con lo studio?". Come fanno tutti gli altri studenti universitari regolari, pezzo di fesso, che fanno i salti mortali per far quadrare tutto. Mi si dirà che sono anche che sono manichea, ognuno ha diversi tempi di studio, magari ci si mette un po' di più...si, ma un po' di più io lo calcolo come un anno, massimo due. Ho visto genitori giustificare il ritardo dei figli nei tempi di studio con scuse che suonano più o meno così: "Il mio non ce la fa con tutti questi esami, è un carico davvero esagerato, poi figurati i professori sono terribili, vogliono solo bocciare". Sarà anche vero che una buona percentuale di stronzi ci sta dietro alle cattedre universitarie, ma al massimo promuovono con voti bassi, per la bocciatura all'esame devi esserti dimostrato effettivamente una capra.
Mi fa rabbia tutta questa onda di contestazioni che si sono levate. Il distingua, anche se a posteriori dalla dichiarazione è stato fatto. Eppure qui in Italia si continua a difendere quella fascia di incompetenti, nullafacenti che pesa sulle spalle di tutti.
Sarà che sono stata educata a mettere "la capa sotto", come dice mia nonna e a lavorare. Sarà che so che la mia permanenza di universitaria fuori sede è legata a doppio filo alla mia borsa di studio. Sarà che se vengo bocciata ad un esame la prima cosa alla quale penso non è alla bastardaggine del professore, ma a dove posso aver sbagliato nello studio. Sarà. 
Ma a me i linciaggi mediatici hanno già rotto.

Dediche

Ieri sera. Insonnia ansiogena da sessione. Al posto di rigirarmi i pollici nel letto decido di leggere un po'. Avendo appena finito di rileggere "Lo Hobbit" e trovando rassicuranti gli incipit conosciuti, ho iniziato a rileggere "Il signore degli anelli". Con l'ausilio dell'abitudine ho aperto direttamente all'inizio del romanzo, saltando tutte le pagine introduttive. Ho letteralmente divorato i primi due capitoli. Cominciava finalmente a scendermi il sonno, quella sensazione di pesantezza alle palpebre e leggerezza nella testa, ho chiuso il libro che, essendo deformato da anni di riletture, è rimasto aperto alla pagina bianca di fianco al titolo.
C'era la data e la dedica di papà. 25 dicembre 2002.
"Per Midori: per appagare la tua fame di lettura e di fantasia. Ma ricorda: se dai fantasia alla realtà, la vita sarà una fiaba, ma se dai realtà alla fantasia, la vita sarà una penosa collezione di insuccessi".
Mi è stato più facile addormentarmi.
Nel 2022 avevo 10 anni, ero in prima media e semplicemente non mi amalgamavo bene con il paesaggio. Ero una palla di peli, ormoni e secchionaggine, l'unico posto dove mi sentivo al sicuro era nei libri e nelle discussioni con mio padre. 
A volte penso che sia cambiato solo l'ammontare di peli ed ormoni.
                                                                                        Midori

lunedì 23 gennaio 2012

Se...

Se i tuoi capelli sono raccolti in una cipolla sulla sommità del capo...
se le tue sopracciglia sono incolte...
se i tuoi trucchi giacciono abbandonati...
se il tuo ideale di vita sarebbe il pigiamone ad oltranza...
se la roba sporca si accumula ed ormai ha vita propria...
se libri e cioccolato sono i tuoi migliori amici...
se hai più peli di un orango...
se il massimo del tuo sabato sera è "ma vediamoci un film ed andiamo a dormire per le 11"...
se quando ripeti a voce alta i tuoi peluche ti correggono...
se hai uno sguardo spiritato...
se in una botta di desiderio di vita sociale si organizzano party "io interrogo te, che interroghi me"...
se bere il caffè è una necessità e non un piacere...
allora figlia mia, sei in piena sessione invernale.
Midori

domenica 22 gennaio 2012

Caffè nerd

Caffè da Cavallo Pazzo. A condividere la bevanda sacra dello studente in sessione e le scorzette d'arancia candite io, AlexV, Dude, LeFigarò, Clarkent e la sua ragazza, l'ArabaFenice.
-Pare che i due orridi esemplari si accoppino spalmandosi d'olio.
-Non può essere vero, che schifo, non ci credo.
-Ma è vero, c'è una chiazza d'unto vicino al letto di lui, una cosa che te la raccomando...
-Oddio, che schifo, mi vengono in mente due grandi mammiferi marini in una chiazza di petrolio nell'oceano...
-I grandi mammiferi mareini sono carini, almeno. Passa una scorzetta...Le Figarò, passa una scorzetta!
-Scusami, stavo tweettando col mio nuovo Iphone, ormai tweetto con chiunque è una bellezza.
-Si, ma puoi passarmi comunque le scorzette, tweettando tweettando.
-Tieni Midori, tieni. Comunque adesso Siri mi chiama per nome. Mi ero stancato di farmi chiamare your highness.
- Anche perchè non sei alto.
-Siri?
-Un programma per iphone che è tipo un maggiordomo. Tu gli parli e lui ti da risposte e collegamenti.
- Ma secondo voi le rispetta le tre leggi della robotica?
-Si dovrebbe provare. Qual'era la prima?
Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. La so a memoria.
-Ok, chiediamo a Siri come uccidere qualcuno. Vai le Figarò.
-Siri, how can I kill someone?
-I don't know what you're talking about LeFigarò.
-Ok, si può dire che la rispetta. Ed oserei dire che così becchiamo anche la seconda, Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. Non obbedendo o meglio rifiutandosi di dare tale informazioni non contravviene alla prima. 
-Manca la terza. Cavallo Pazzo?
-Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. Chiedigli come distruggere l'Iphone.
-Lo sai che è una bestemmia vero? 
- Emmena che è solo per vedere.
-Siri, how can I destroy this Iphone?
-It is impossible, LeFigarò.
-Ok, è fatta, le rispetta tutte.
-Volete sentire come gli chiedo che tempo fa a Wellington?
-No, è un numero che ci hai già proposto svariate volte.
-Fa niente allora. Siri, I love you.
-You do?
-Yes.
-It's ok.
-è proprio un robot, non ti ricambia neanche.
-Ma in Asimov i robot si affezionano, almeno alcuni.
-Oddio, mi è tornata in mente l'immagine dell'orrida coppia e dell'olio.

Ma adesso allontaniamoci in dissolvenza da questo allegro siparietto nerd e torniamo alla realtà. Ovvero vado a studiare. Argh.

                                                               Midori e la morte domenicale

venerdì 20 gennaio 2012

Pubertà 3

E così, anche mia cugina piccola sviluppò; per chi non capisse, ha avuto le sue prime mestruazioni. A quanto dice mia madre, l'altra mia cugina (che ha 12 anni) è sviluppata da almeno un paio d'anni, quindi ok. Mio fratello l'ha presa malissimo:
- Io sono l'unico non sviluppato!!! E che cazz, sono anche più grande di loro!
Il fatto è che mio fratello è il più piccolo della classe perché ha fatto la primina (non è vero, ha usufruito della legge Moratti, ma tanto il risultato è lo stesso) e quindi vorrebbe sentirsi al pari degli altri e sviluppare. Dude è rimasto sconvolto per due motivi:
a) Dude è sviluppato a 12 anni e quindi mi ha chiesto: "Ma è normale?" (sì, è normale, semmai sei te a essere fuori norma!!!)
b) "Ma voi PARLATE DI QUESTE COSE! NESSUNO DEI MIEI FAMIGLIARI HA MAI PARLATO DI QUESTE COSE! QUESTE COSE NON SI DICONO!
Bah, io non so che ci sia di male. Sarà come dice il MioUomo, e anche tutti gli altri, e cioè che noi siam del Nord, o meglio, Toscani, e quindi lascivi e libertini, ma io non ho mai trovato il sesso o lo sviluppo un tabù. Né mi sono mai scandalizzata a farmi vedere con un assorbente in mano: cosa c'è di tanto vergognoso? Non li sbandieravo certo in aria gridando "Ehi, ho le mie cose!", ma nemmeno facevo tante manfrine di arrossimenti e silenzi con l'assorbente nascosto chissà dove. Che poi, i maschi se ne son sempre fregati.
Comunque, notizia dell'ultim ora: ho finito la prima ripetizione di anatomia. La strada da qui ad avere una preparazione decente è lunga, ma insomma, ci stiamo lavorando bene. Avendo finito questa prima erculea fatica, ho smanettato un po' su fb e cercando cercando trovo che ho tra gli amici uno gnocco di proporzioni bibliche: SBAV
Aspetta, ma io questo lo conosco bene: questo è il Pupo che quando io avevo 17 anni e lui 14 ed ero una rampante e attivissima capa d'istituto veniva sempre ad attaccarsi con il suo amico del cuore alle mie sottante! Ed era un bel bimbo anche all'epoca...ma insomma...adesso...ragazzi...è di un'altra categoria...
E' proprio il caso di dirlo:
Pubertà: la stai facendo fin troppo bene.

Alex V (che non faceva 'sti commenti a 15 anni e li fa adesso che ne ha 20 per la legge del contrappasso: tutti hanno bisogno di momenti di stupidità)

giovedì 19 gennaio 2012

Fotografie


La fotografia non mi ha mai appassionato; ho sempre fatto foto più per immortalare un momento felice che per altro, e comunque ho sempre preferito farmi fare foto, e poi farmele passare. La fotografia non mi ha mai appassionato, dicevo, almeno fino a qualche sera fa: Dude mi ha infatti proposto di seguire con lui un corso di fotografia e photoshop con un famoso ex fotografo fotoreporter che ora si occupa di post produzione. Siccome tanto non ho una mazza da fare (ah, sì, giusto, c'è anatomia a febbraio!) ho detto sì e ci sono andata.
Il tizio ha fatto una lezione tecnica e poi 2 ore di storia della fotografia. Mi si è aperto un mondo: Bresson, Irving Penn, Diane Arbous, Doisneau, Mapplethorpe, Avedon, La Chapelle: insomma, chi non conoscesse questi nomi (come me fino a ieri sera) si cerchi un po' di immagini google e tragga le sue conclusioni.
Io sono sconcertata: non avevo mai capito il vero valore della fotografia! E ancora di meno sapevo o potevo comprendere dell'uso di photoshop, che avevo sempre considerato con un escamotage per far diventare da brutta a bella una foto...Ma dove vivevo?
Sono uscita dal corso in una sorta di trance estatica...ho visto la luce...


Alex V "illuminata" (sì, da un flash)

Camera di AlexV. Semi sdraiate sul letto dopo pranzo.
- Le mie idiosincrasie hanno raggiunto livelli patologici.
-Ovvero?
-Non sopporto le pareti spoglie.
-...
-Quando sono qui da te devo per forza sedermi sul letto ed avere la parete vuota alle mie spalle. Se mi siedo sulla poltrona non mi sento a mio agio e dopo un po' me ne vado.
-Già.
-Ecco perché camera mia ha tutte le pareti con qualcosa attaccato. Horror vacui.
- Se ti fa stare bene.
-Anche qui da te si sta bene. 
-Lo sai che tra poco ci addormenteremo tutte e due, vero?
- Si.
E poi non ci siamo addormentate, perché qualcuno è venuto a chiedere l'aiuto di AlexV per qualcosa. Tutti chiedono aiuto a lei. La chiamiamo Mamma Alex. E non c'è soprannome più giusto.
Io penso che se sei una persona disponibile ad offrire tea e conforto ad ogni ora del giorno e della notte, beh, sei una bella persona. 
A volte basta stare in una stanza, la schiena voltata alla parete nuda, a fare niente, mentre AlexV legge su Internet, Dude ordina le bustine di tea per colore e tipo, Amando soglia l'atlante di anatomia. 
Forse questa è felicità, forse è serenità. Per il momento so che è un balsamo per l'anima.
e la conosci bene questa sensazione
è una specie di ottimismo senza una ragione

(Brunori SAS, Una domenica notte)
                                                                            Midori
P.S.l'esame andò felicemente. ora sotto con l'altro

mercoledì 18 gennaio 2012

I mesi

Gennaio è un mese che non sa di niente. Una specie di limbo grigio, segnato da interrogazioni, dalle pagelle, dal freddo umido. Anche febbraio è della stessa categoria di mesi.  Quei mesi che stanno lì, ma potrebbero non esserci, perché sarebbe bello che dopo il Natale iniziasse la primavera. 
Gennaio e febbraio avevano un colore tra il grigio ed il marroncino al liceo. Adesso che corrispondono alla sessione d'esami sono un di bel grigio piombo. E non sono più mesi che non sanno di nulla. Sono i mesi delle nottate, dei ripassi esasperati e delle occhiaie. Sono diventati dei mesi necessari. Lo stesso luglio non è più in giallo grano o blu mare. Adesso ha il colore dell'argilla riarsa. La sessione è un periodo secco.
La concezione del tempo cambia con l'età. 
                                                                     Midori (che ha avuto queste epifanie a 24h dall'esame e dalla  consapevolezza che quando dice "a 16 anni" si riferisce non a due anni fa, ma a quattro).

martedì 17 gennaio 2012

Foto ed eventuali

Oggi pomeriggio, in camera da AlexV.
-Guarda, in memory card ho delle foto di svariati anni fa al liceo, guarda.
Attenta visone delle foto. 
-Allora questa cartella è di mio padre, sono proprio foto da ingegnere.
-Beata te. Io ho sempre il terrore di aprire cartelle di foto a casa.
-Perchè?
-Papà fa le foto agl iinterventi più interessanti, quindi c'è sempre il rischio di imbattersi in un'emorroide, o un cancro  o in affascinanti dettagli di un'asportazione del colon.
-Non deve essere bello aprire queste cartelle aspettando di trovarci le foto delle vacanze, eh?
-No.

                                                Midori

lunedì 16 gennaio 2012

Il muso fuori dalla tana

Ed eccomi qui, di nuovo. Comincerei con due correzioni: non  sono  coperta da esami (solo due ma molto imminenti) e sono molto più cazzara di AlexV. Andava detto.
Indubbiamente gli esami hanno un loro concorso di colpa nel fatto che io somigli sempre di più alla gattara dei Simpson, lungi da me il negarlo, ma non è solo questo. Sarà che mi manca un po' il Rufo (ecco, l'ho detto. L'accettazione è il primo step), sarà che la misantropia ed io andiamo a braccetto, ma in questo periodo non è che avessi molta voglia di scrivere. O studiare. O vedere gente. Diciamo che la mia stanza è diventata il mio habitat e poco ci manca che per tirarmi fuori AlexV ed Amando debbano usare delle esche.
Ho ricominciato ad uscire per andare in palestra, però (grazie ad Amando che si è attivato in modalità nazi-istruttore). Ho ricominciato a scrivere grazie ai bocconcini che AlexV mi ha lanciato circa il blog (e ci terrei a ringraziare LuciusDay che con  questo post ha avuto la sua parte). E via di seguito. Certo, sono ancora allo stato selvatico, ma quello perdurerà fino alla fine della sessione. E forse oltre, per altri problemucci che non sto qui a spiegare.
O forse si. Magari più tardi. Tendo ad essere molto abbottonata su queste cose. Anche troppo. Ma comunque. 
Potrei parlarvi del mio scoramento verso quella categoria umana che sono i professori dell'università.
Ricevimenti che saltano e nessun avviso visibile. E quando si arriva all'agognato ricevimento scoprire che si ricordano il mio musetto dal precedente esame. D'oh!
Ho ripreso a fumare, cosa che ha avuto come conseguenza uno scambio di cinguettii con il Virgineo Acidone.
Allora, ci sono cose da specificare circa il virgineo Acidone: è la mia cotta segreta, per quanto io possa essere innamorata del Rufo. Il Virgineo Acidone è  l'irraggiungibilità fatta persona. Perchè è un omosessuale latente, suggerisce AlexV. Io da questo orecchio però son sorda.
il Virgineo Acidone è germofobico, ipocondriaco, idiosincratico, schizzato, nevrotico e salutista. Praticamente uno Sheldon Cooper più temperato (e qui AlexV mi ricorda che l'attore che fa Sheldon Cooper è gay, che anche Sheldon Cooper non è proprio l'emblema della virilità e che quindi dovrei farmi qualche domanda). 
Ma è un tipo ed a me i tipetti piacciono.
L'anno scorso non avevamo tutta questa relazione o confidenza. Principalmente perché alla festa di Natale c'era stato un piccolo incidente. Diciamo che ero un po' brilla (EUFEMISMO) ed ho provato a corteggiarlo. Palpandogli il sedere. E il pacco (lo so, lo so. Ero molto ubriaca). E provando a ficcargli la lingua in bocca, gesto che è diventato un mordergli il collo, dato che chi mi aveva dato il suggerimento (una AlexV non sobria, anche se lei nega) non aveva calcolato i venti (ma facciamo anche trenta, dato che a quel punto avevo già lanciato via le scarpe col tacco) centimetri di  differenza che intercorrono tra me ed il Virgineo. 
Ora potete ben immaginare perchè non parlavamo tanto l'anno scorso.
Adesso invece, a più di un anno di distanza, parliamo e tweettiamo. Principalmente lui mi dice che morirò di cancro ai polmoni. La molestia da lui subita l'abbiamo nascosta sotto il tappeto. Se non fosse che...
a cena. tavolo con più posti liberi, arriva il Virgineo, dimostrando palese indecisione su dove sedersi. Ed io, miser :
"Virgineo, siediti qui. Mica Mordo". Flash della festa di Natale dell'anno scorso. Ci guardiamo con occhi sgranati. Rimozione avvenimento spiacevole dalla memoria.  Si siede. Accanto a me. Ci comportiamo normalmente, ma entrambi sappiamo.
Ed io che mi chiedevo perchè non uscissi più dalla mia stanza.
Bacioni
                                          Una rediviva Midori

Post about Midori 2

Siccome ormai era diventata una questione di principio sto fatto delle foto, ho analizzato attentamente il problema come farebbe l'Ingegnere mio padre, e rileggendo attentamente il testo ho trovato la soluzione (che era logica quanto banale): non avevo visto, e di conseguenza non potevo accettare, le condizioni d'uso. Quindi adesso posso mostrare al mondo il ritratto dal vivo di Midori in questo momento:






Alex V

Post about Midori

Con in sottofondo l'album "Songs about Jane" (il primo dei Maroon 5, che hanno segnato la mia adolescenza quando ancora compravo i dischi) mi è venuto in mente che forse qualcuno si sarà chiesto che fine ha fatto Midori.
Ecco...bene...cioè...
Per farla breve: Midori ha esami fin sopra i capelli e non è cazzara come la sottoscritta.
Al momento è ridotta più o meno in questo stato:

...

Ok, fermi tutti: ora vi spiego qual è il mio problema. Intendiamoci, uno dei tanti. Io volevo inserire un'immagine (che non svelerò, essendo ormai un punto d'onore inserirla nel prossimo post), ma il mio computer me lo impedisce. Qui Midori dirà che è colpa mia, che sono inabile, e in effetti un po' è vero. Però giuro, io ho seguito tutta la procedura standard, è che proprio non mi fa caricare l'immagine! Mi prende in giro: capisce qual è l'immagine che voglio caricare, e poi fa comparire l'opzione "carica immagine" un po' più chiara, come se l'avessi premuta, ma in realtà non me la fa caricare. Questa cosa è fonte di enorme astio per me nei confronti della tecnologia tutta.

Alex V

La spesa

Mi manca un chilo di pane integrale, e due etti di comprensione e un cartone d'amore a lunga conservazione: non rimane che fare la spesa...

Così dice una vecchia canzone dei Marta sui Tubi, "La spesa", appunto. E stamattina ho deciso anch'io di fare la spesa. Una spesuccia da niente, poche cose, comprare giusto l'essenziale, che poi nel mio caso sarebbe comunque il superfluo. Insomma, una cosa veloce, facile facile: zucchero, assorbenti e earl grey. Midori vuole cioccolata e deodorante, li prendo io.
Invece di andare al supermercato sotto casa, vado al centro commerciale, che tanto è a 15 minuti da qui. Così cammino anche un po'.
Mi piace fare la spesa, perdermi tra gli scaffali a cercare lo zucchero e dimenticarmi puntualmente qualcosa, prendendo dell'altro di totalmente inutile.
Sono come mio padre: vado, cerco, poi mi distraggo, vedo qualcosa in promozione e puntualmente lo prendo. Eh, la spesa!
Se poi sono nel centro commerciale, la cosa diventa ancora più complicata, coi negozi fuori. Coi saldi poi!
E così, alla fine mi è rimasto appiccicato anche uno smalto fuori programma. Meno male che oggi non mi andava di comprarmi un vestito, sennò guai! E' che anche lo shopping deve essere un piacere: bisogna essere nella disposizione d'animo. Oggi mi andava solo di fare un giro e guardare.
Sarà che io non riesco a fare la spesa ai supermercati sotto casa: mi metton tristezza. Io quando compro mi devo sentire a mio agio, già devo spendere dei soldi, figurarsi poi se lo devo fare mal volentieri! Almeno mi rilasso, valuto, vedo, penso, mi perdo. E poi al centro commerciale ci andavo sempre con il caro estinto (mio ex storico). Ci divertivamo un sacco e prendevamo sempre qualche stronzata. Così si fa girare l'economia, diceva all'epoca. Anche quando ero piccola mio padre per fare la spesa grossa (quella dove si va da piccoli con tutta la famiglia una volta al mese) mi portava all'euromercato. Sì sì, fare la spesa quando e come dico io è un piacere.
E poi adesso ci sono le casse self-service dove passi la roba da sola...Che ficus!

Alex V su di giri

domenica 15 gennaio 2012

Dinamiche metropolitane

Sabato mattina in metro all'ora di pranzo, sale un gruppo di ragazze e ragazzi che tornano a casa da scuola. Avranno neanche 16 anni, perché sono in quella fase in cui gli adolescenti vestono solo robe firmate, sembrano fatti con lo stampino, le ragazze sono truccate con ombretti multicolor. Identifico subito la coppia di amiche sappiamo-di-essere-le-più-belle-e-sparliamo-di-tutti, che si siedono da sole e sparlano ridacchiando degli altri gruppi. Poi c'è il gruppo un po' meno snob di 4 amiche che vengono di corsa a sedersi nei posti proprio davanti al mio. Le guardo, sembriamo me e le mie amiche del liceo; una sembra proprio la mia migliore amica delle medie,Pepper,che poi ha fatto l'artistico.Questa ha i lineamenti simili, gli stessi capelli. Le sue amiche parlano proprio con lei:
-Ma non vai da Marco?
-Mannò!
-Ma perchè non vai da Marco, sta là!
-Sì vabbè ma sta pure a parlare con un suo amico...
-E sticazzi!
-Stronze!
E ridono. Lei è un po' imbarazzata. Anche la mia amica Pepper lo era: l'estate delle terza media era l'unica a non aver ancora baciato nessuno, e le piaceva uno (secondo me, frocissimo) che stava al mare dove me. Allora io e la Monci (altra presenza costante nei miei anni delle medie, poi ha fatto il linguistico) avevamo fatto di tutto per combinare l'incontro, e alla fine li avevamo lasciati da soli la sera al porto. Il resto era venuto da sé. Però poi quando lo vedevamo al mare, lei era sempre imbarazzata e non andava mai di sua sponte da lui. Ero sempre io ad aprire la conversazione.
Questa ragazza idem, uguale uguale a Pepper. Alla fine 2 delle amiche scendono e rimane lei con l'altra amica. Anche l'amico di Marco scende, e quindi Marco si materializza lì davanti:
-Posso sedermi?
Arrossimento generale della simil-Pepper.
-Se volete me ne vado, tanto scendo alla prossima!
Questa è l'amica.
-Ma no, scema!
Marco si siede. E' il tipo di ragazzo che sarebbe piaciuto molto a Pepper. Si prendono per mano. Poi si baciano. L'amica li saluta e scende, loro continuano a baciarsi.
Anch'io sono scesa, con un indelebile sorriso di tenerezza. Ho 20 anni, eppure mi sembrano passati secoli da quando ne avevo 15. O 16. O 13. Soprattutto 13. Non che ritornerei indietro, per carità, questo mai, ma ascoltare e vedere queste dinamiche che poi sono mondiali, perchè a me succedeva lo stesso sugli autobus, mi lascia in bocca i dolce dei bei ricordi.
Ricordi di quando la sera rientravi a casa alle 11, di quando smaniavi per andare a scuola con l'autobus solo per incontrare l'Argentino; poi c'erano i pomeriggi di cazzeggio sul motorino della Vecchia Orange, gli sms con tvb e tat (ti ammazzerei tanto, come diceva un mio amico), gli scoop, le versioni, la ricreazione dietro la scuola con la sigaretta, le canne, l'amico dell'amico, i giochi, le carte, le uscite in centro il pomeriggio, e di nuovo le amiche e quella sensazione di poter fare tutto perchè tanto sei giovane ed è come se fossi immortale.
E poi ti svegli la mattina e hai 20. E scopri che oltre tutto questo c'è anche mooOOOooolto altro.
E non ti senti mai sazia di vita. La sensazione di essere immortale è ancora lì.

Alex V

Alex V

sabato 14 gennaio 2012

Pausa poesia

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet

Il momento poetico di Alex V

venerdì 13 gennaio 2012

Cena

Giornata di chiusa in stanza dopo 8 ore di università.
Unico momento di vita sociale: la cena.
Tavolo: io, Midori, il Maestro e i Tristi Giuristi. Doh!
Conversazione: - Allora Maestro, passate bene le vacanze?

- Ho studiato per dimenticare di essere vivo.

Ponderate sulla chiosa del Maestro. Ponderate.

Alex V

lunedì 9 gennaio 2012

This must be the place

Ed eccoci tornati là ove tutto ebbe inizio, là dove il migliore amico non è più il cane, ma il tonno.
Si respira di nuovo aria da fuori sede. E il bello è che siamo già tutti qui!
Ah, sì, all'inizio quando torni sei sempre un po' frastornato, poi rivedi gli amici e tutto è come prima.
Ti fa dire: " Sì, di tornare ne valeva proprio la pena!".
Oltretutto io mi sono pure confessata con Amando (a proposito del Ricciolo) quindi sono più felice: in parte perché mi sento più leggera, in parte perché questa mia confessione per Amando rappresenta la prova che il suo periodo di quarantena è finito: è mio amico, punto e stop.
Adesso mi sento carica, carica per affrontare questo nuovo anno e queste nuove lezioni. Carica soprattutto per affrontare Anatomia!

Alex V tornata alla base

venerdì 6 gennaio 2012

Aperitivo sesso, sopracciglia e vaginas

Aperitivo con la vecchia Orange e il suo Ometto: sembra di essere al cabaret:

Sketch #1
Orange - Oh, Alex, che bella cintura! Però guarda che bella anche quella che ho regalato all'Ometto per Natale! Ma lui non ci fa caso perchè quando gliel'ho regalata era troppo preso dall'altro regalo, uno scatolo così di un gioco degli anni '80! (ndr: Ometto, nato nei primi anni '80, colleziona giochi della sua infanzia)
Ometto - Oh, sì, guarda un po' Alex, mi ha regalato anche 'ste mutande!
E via con la mostra delle mutande, che ovviamente ha indosso
- Sì, però gli stanno larghe: non sapevo che taglia prendere allora ho preso una M
- E ho capito, Orange, però il cazzo l'hai visto, lo sapevi che mi serviva una S! Zio Santo!

Sketch #2
- Ometto, sarà ora che ti faccio le sopracciglia^^?
- Oh, sempre con 'ste sopracciglia! Cazzo, mi dicesse: "Il primo venerdì del mese ti faccio le sopracciglia andrebbe anche bene! Invece no, tutti i dì è lì che mi dice "Oh, mì che ti devo fare le sopracciglia! Mo' basta! E poi con i brufoli! L'altra sera mi fa: "guarda che ti esce un po' di sangue dalla gamba" La mattina dopo mia mamma mi fa:"Ma avete schiacciato le prugne nel letto?" "No" "Allora la Orange aveva il marchese che ci sono le lenzuola sporche di sangue?" "No", poi mi guardo la gamba c'avevo un crostone così, c'avevo! Ma guarda te se si può!

Sketch #3
- Oh Alex ma ti ricordi quando ti ho detto che era sparito Johnathan? (ndr: Johnathan è il vibratore di Orange, mio regalo dei 18 anni, ma è un'altra storia) Era mia mamma che lo faceva sparire perché avevamo la donna delle pulizie araba!
- Oh, invece la mia donna delle pulizie stava pulendo la mia camera e ha trovato la mia vagina finta:da fuori è tipo un tubo e ha chiesto a mia mamma: "e questo cos'è?" "Ma, non lo so, sarà un obbiettivo" Lei lo apre e fa "No, mi sa che è una vagina finta". Che poi in realtà quella che ha trovato lei non era la vagina finta, era l'ano finto!

Io sto ancora a rotolarmi nel bar

Alex V

giovedì 5 gennaio 2012

Mia sorella

Come ogni inverno mia sorella ha la tosse. a non una tosse comune. Una tose di quelle che la squasano, la finiscono.
-Tesoro, sembri Mimì. Sentiamo, è gelida la manina?
Sorriso ebete.
-Lucia...sai chi è Mimì?
-Un personaggio dei cartoni anni '80?
-...

Mia sorella mi fa perdere anni di vita. E mi ha contagiato. Merde.

                                  Midori

Sms d'amore

ore 15.00: Studio
ore 16.00: Studio
ore 17.00: Studio etc etc etc
Potrei continuare così fino alle 18.50: dolce telefonata con il MioUomo, niente di trascendentale, solite cose.
ore 19.10 (dieci minuti dopo la fine della telefonata): sms del MioUomo:
"Dimenticavo: un'altra foto provocante con Amando e gli spezzo una gamba"
risposta:
"Non mi sembra un atteggiamento civile. Attendo delucidazioni"
Evidentemente il ragazzo non ha ben capito a chi, semmai, dovrebbe spezzare una gamba. E anche su questo ho delle riserve.

Alex V


mercoledì 4 gennaio 2012

Pubertà 2

Mentre studio anatomia
- Lexia lexia
- Dimmi Duccio
- Una volta mi hanno chiesto di scegliere tra avere un pene lunghissimo o una memoria lunghissima
- Ah, e te che hai scelto?
- Non me lo ricordo * trollol face *

Avere un fratello con l'ormone a mille che ti allieta con allegre coglionate le infinite giornate di studio non ha prezzo. Per tutto il resto (ma anche per questa stesse cose) ci sono gli amici.

Alex V

Programmi da sub-culturati e pubertà

Zapping televisivo post- pranzo e pre- studio.
American's Next Top Model.
Mio fratello Duccio, sei anni meno di me, in piena pubertà ferma il telecomando ed esclama:
- Che cesse...sono anche senza tette...e poi sono anoressiche...bah....
Poi si incolla al televisore. Mio padre passa e gli da del sub-sub-sub culturato. Mio fratello lo guarda un po' schifato e replica:
- Io lo guardo solo perchè c'è quella stratopolona di Tyra Banks.
Ahh l'ormone libero e apertamente manifesto dei maschi quattordicenni!

Alex V

Ps: passa la pubblicità di Mr. Saxobeat e dal divano si sente:
- Mmmm...Alexandra Stan...

martedì 3 gennaio 2012

Zibaldone natalizio parte seconda

Comincio cospargendomi il capo di cenere per la latitanza. AlexV ha ragione io non mi rilasso quando torno a casa. Qui rientro nei ranghi dopo la licenza. mia madre, La Generalessa ci dirige come un esercito. Io sono un soldato semplice, con tutto quello che questo comporta. Amen.
Faccio anche gli auguri, in ritardo, ma basta che sian veri, no? ^^
Questo è stato il mio Natale:

  • Vigilia: preparazione in occasione del 25 dicembre, quando...
  • 17 persone a casa a pranzo. Persone affamate. Fameliche. Bramanti cartellate, calzoncellli, un po' di taralli e che alle otto di sera han chiesto "Ma che, non ce lo facciamo un panino per cena?"
  • Ho ricevuto il più bel regalo del mondo dal Rufo. Non una trousse. La Trousse. quella con 190 colori tra ombretti, rossetti, fard ed eye liner. Di quelle che tu al solo gardarle ti senti già bellissima. ecco, il Rufo mi ha regalato la bellezza in potenza.
  • Mentre io facevo il giro del tavolo spalando cibo nelle bocche dei parenti AlexV mi aggiornava live del suo Natale. ed io con una mano rispondevo, con l'altra versavo, ritiravo piatti ed annacquavo il vino ad una nonna molto allegra.
  • sempre il giorno di Natale Rufo è venuto per il caffè (si, ed io sono andata un altro giorno a prendere il caffè dai suoi. Si tratta di rispetto ed affetto. Si, siamo molto all'antica in questo). Io gli ho detto di fare gli auguri di persona solo ai nonni. Non ci siamo intesi e lui è andato in giro per il tavolo a fare gli auguri e dare i bacetti a 17 persone. Olè.
  • Il 26 è arrivata AlexV, che a pranzo dai nonni ha stoicamente sopportato cibo su cibo, mia zia che insisteva a chiamarla Alexuccia, album di fotografie che testimoniano la tendenza alla piccola statura, al pelo superfluo ed alle orecchie a sventola della mia famiglia. Ed il karaoke. Mai dare un microfono in mano a mia sorella. 
  • Sul treno per Lecce, per ammirare il Barocco ed Amando in pieno orgasmo da fregio abbiamo condiviso lo scompartimento con un reggimento di scout. Bermuda a coste su gambe che sembravano prosciutti. Argh.
  • a pranzo da Amando oltre al kefir, ho dovuto ingoiare anche i traumi da psicoterapia causatemi da sua madre. "Tuo padre è medico allora, eh? e tua sorella fa medicina. ma come hanno preso il fatto che tu non hai fatto medicina?". Al mio psicanalista piacerà questo elemento.
  • AlexV tiene alto il morale delle truppe. Sul treno di ritorno da Lecce si è addormentata, ignara del fatto che un gruppo di soldati in procinto di partire la mangiavano con gli occhi. AlexV è quindi una patriota.
  • Ho ripreso a studiare per esami che sembrano ogni giorno più vicini.
  • A Capodanno a casa di amici si è verificata la stessa scena di Natale. Ho la vocazione al martirio.
  • Non per ultimo ho appena risposto al citofono dicendo pronto e fondamentalmente convinta fosse un telefono.
E questi sono in generale i motivi che mi hanno trattenuto dallo scrivere.
Baci
                            Midori

Chiarimento sulle scarpe fucsia ( La follia della donna)

Ci tengo particolarmente a chiarire il fatto delle scarpe fucsia per quello che hanno rappresentato nella mia vita, la vita di Midori, e la vita di Ipazia. In effetti, penso sia stato in quel momento che io e Ipazia siamo diventate veramente amiche.
Ipazia è la santa ragazza di Dude, studia lingue, in questo momento è in Spagna e nonstante tutto continua a sopportare Dude. L'anno scorso, sotto Natale, è venuta a trovarlo, ma Dude non poteva andarla a prendere nè tanto meno intrattenerla causa lezione di analisi 1 .
Quindi ha incaricato me e Midori di farlo al suo posto. E così è stato.
A tempo perso, abbiamo iniziato a girare per il centro. E siamo finiti in questo negozio di scarpe dove Midori ha comprato le sue decoltè color carta da zucchero.
Io ero un po' scettica, l'esaltazione di Midori mi sembrava eccessiva. Poi la commessa mi ha chiesto il numero e mi ha allungato un paio di scarpe fucsia, aperte in punta, tacco 12.
E' stata un'epifania.
Le ho comprate. 120 euro andati di colpo. 120 euro di pura estasi mistica. Ho continuato a pensare alle scarpe fucsia per ore e ore. Midori e Ipazia continuavano a dire cose come:
- Sì domani devo andare a scarpe fucsia.
E cose così.
Ipazia da quel momento si è sciolta molto con noi.
Non ha caso sull'onda di un'estasi simile a quella delle scarpe fucsia, ci siamo comprate un paio di stivaletti con pelo uguali. Stavolta però, spendendo moooolto meno.

Alex V e la follia della donna

Ps: il MioUomo ha detto: "Con quelle scarpe sembri una pornostar ungherese di infimo livello"
"Bene, ho sempre amato l'ungheria"


Medley natalizio e non

Anzitutto: tanti auguri per tutte le festività passate! E tante scuse per non aver aggiornato più nulla. In realtà, io sono tornata a casa e mi sono trovata isolata dal mondo: niente internet e telefono fisso. La cosa è stata piuttosto rilassante. La vita di Midori a casa invece non è affatto rilassante, quindi non ha molto tempo da passare al computer. Eh già.
Ma andiamo con ordine.

Natale qua e là:

-Io vengo promossa dagli antipasti ai contorni: la mia abilità in cucina aumenta
- Mia nonna viene beccata dai pappagallini di mia cugina (portati a casa mia perchè sennò a casa sua il gatto nuovo li mangia) e risponde a colpi di sedano, insultandoli in dialetto
- Mia zia visibilmente brilla a fine antipasto se ne esce con: "Stanotte ho sognato che ero inseguita da un cotechino gigante"
- Mio padre mette nel microonde un pezzo di legno: "se non uccido i microorganismi che ci sono dentro poi puzza"
- Il MioUomo si sbronza e canta a squarciagola "Ma il cielo è sempre più blu". Grazie al video fatto da suo fratello Orlando, ora il MioUomo è ricattabile a vita)
- Midori all'altro capo d'Italia rischia di essere mangiata viva dai parenti per il ritardo nel portare il dolce. Sono le sei del pomeriggio e loro HANNO FAME
- Amando se la ride con la nonna dai capelli rosa
- Dude si smazza anche il giorno di Natale su analisi due

Viaggio alla scoperta delle puglie: Momenti Salienti

- Pranzo dai nonni di Midori: cibo, cibo e ancora cibo. Poi altro cibo. Ancora cibo e infine karaoke. Sono meglio di anna oxa
- Alla scoperta di Lecce barocca. Mia estasi di fronte a Santa Croce. Ho ancora i brividi di piacere se ci penso
- Pranzo a casa di Amando: cibo cibo cibo cibo e altro cibo. A fine pasto, il rito di passaggio: finire il kefir. La grande attrice non batte ciglio. Ma anche Midori non se la cava male ;) (Parole del padre di Amando: "Moglie, toglile il kefir dalle mani prima che vomiti!" Midori:"NOOOOOO!!! Ma è BUONISSSSSSIMO!".)
- Gita dalla Bedda. E anche l'estremo tacco dello Stivale fu visitato
- Nel paese dei mutandari: visita a Dude, che mi aveva avvisato: "vedi che a casa mia si mangia poco". è proprio il caso di dirlo: un poco STO CAZZO! e scusate il francesismo
- Dude a me: "Mio padre ci ha lasciati casa libera, pensa che io tradisca Ipazia (la sua donna, una santa che lo sopporta da più di 4 anni) con te."
- Trani: primo esempio di romanico il europa e quindi nel mondo. Io e Ipazia festeggiamo la notizia comprandoci un paio di stivaletti uguali. In ricordo della scarpa fucsia (vedi il post successivo)

Ultimo dell'anno: Piazza del Campo con il MioUomo. Siena (come del resto la Toscana tutta) non ha eguali. Anche qui: cibo cibo cibo, panforte, panpepato, ricciarelli, cavallucci e soprattutto pici al cinghiale. Roba che la mattina dell'uno gennaio mi sono veramente svegliata con il cinghiale del brioski sullo stomaco. E poi,chi l'avrebbe detto che in un colpo solo avremmo incontrato pure Mr X (uno dei miei primissimi tipi) e Stick (latin lover che è un po' troppo definire ex della Bedda?)

Ah, un altro momento saliente di queste vacanze oramai concluse è stato l' sms del Ricciolo:
"x me 6 indmenticabile, nn so ke fare dll mia vita, vrrei ke ci fossi (nll mia vita), pnsaci... 1 bacio,TVTTB...anzi, frs qlkd+"
Meno male che ho fatto il classico, altrimenti come facevo a decifrarlo?

Alex V


Buon anno!! (in ritardo!)

Vi auguro sogni a non finire
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
e risate di bambini
vi auguro di resistere all'affondamento,
all'indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.
Jaques Brel

Ormai l'anno nuovo è iniziato, e io vi auguro di cuore tutto questo.

Con tanto affetto, Alex V