-Basta. Oggi è domenica. Laviamoci, vestiamoci e trucchiamoci. Siamo donne! Pranziamo fuori!
-Ti sei dimenticata di fare la spesa, eh?
-Ssssh! Oggi si pranza col cinese, così ho deciso!
E così è stato fatto.
Peccato che anche mezzo quartiere abbia avuto la nostra stessa idea e che quindi nel nostro ristorante cinese di fiducia ci fosse una folla non indifferente. Per questo motivo io ed AlexV siamo finite in un angolino, con il nostro tavolo praticamente attaccato a quello di un lieto gruppi di amici ed amiche, muniti anche di un pupetto sui due anni.
Ora, dato che il pupetto era proprio vicino a noi, ci guardava, salutava e sorrideva, si sono fatte le battute di rito. Ma che bellino, come si chiama, quanto ha, ma non piange, che bravo etc. etc.
Il pupetto era veramente carino, diciamocelo, lo ammetto pure io che non ho esattamente la passione per i bambini (diciamocelo: non ho un briciolo di istinto materno).
Mentre noi consumavamo il nostro pranzetto domenicale, tutta la tavolata al nostro fianco andava in visibilio per ogni movenza del piccoletto che, glielo concedo, sapeva intrattenere il pubblico. Ad un certo punto il piccolo affonda le dita nella zuppa. E tutti grasse risate. Le zampette gli vengono sommariamente pulite su un tovagliolo. E poi...lui...passa...le...mani...sul...viso...e...sui...capelli...della...madre. Mani unte, che puzzavano di cibo cinese. E tutti lì a sdilinquiarsi, ma che carino,accarezza la mamma, non è un amore, non è un tesoro, è bellissimo. Si gira il solito vicino inopportuno e ci interroga: Non è un amore?
Io ed AlexV ci guardiamo.
-Delizioso.
Più tardi, uscite dal ristorante.
-So che tu hai pensato la stessa cosa che ho pensato io.
-Si, lo sai che è così.
-Aveva le mani untissime...
-A me ha fatto uno schifo che non ti dico...
-Non mi riusciva proprio carino...
-Ma tu hai presente la puzza di quella zuppa?
-...
-...
-Siamo delle persone orribili che non trovano deliziosi i bambini.
-Io mi farò legare le tube.
-Sei estrema.
-Ne riparliamo quando sarai piena di zuppa cinese fino ai capelli e sorriderai come un'ebete.
Midori la persona orribile
Non sono ancora arrivata agli involtini primavera nel naso ma di schifezze - ahimè - ne ho conosciute anch'io sulla mia pelle! Ho infranto più o meno la metà delle cose che avevo giurato a me stessa che non sarebbero MAI accadute una volta diventata mamma. Ora restano le più terribili!!! O_o
RispondiEliminaQuindi la conclusione di questo post non può che trovarmi d'accordo! :)
Ma non siete affatto orribili!!!! :D
RispondiEliminaIo francamente se avessi un figlio non lo porterei così piccolo al ristorante cinese (non sa ancora mangiare con forchetta e coltello, fugiramoci con le bacchette :P... senza contare che non è un cibo adatto ad un bambino)... e poi non capisco perchè lasciarsi insudiciare quando basterebbe lustrare le mani del pargoletto con una salvietta profumata...
Bu... l'estremo bisogno di farsi insozzare!
*figuriamoci
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