martedì 28 febbraio 2012

Here comes the sun...

Può capitare una mattina ed un pomeriggio di stare a studiare in poltrona, vicino alla finestra. Il tempo è bello, la finestra è aperta, non sembra neanche il 28 febbraio, fa caldo e c'è una fresca brezzolina. Può capitare, allora, che al tramonto una strana pace ed una strana contentezza planino nell'animo, in maniera quasi evanescente. Il cuore allora si ripiega su se stesso per poi espandersi di nuovo, in ondate di serenità che da tanto non arrivavano. Viene naturale ricoccolarsi i ricordi più belli e sentire nell'aria già un po' di primavera e che il peggio è passato. 

Little darling, it's been a long cold lonely winter, little darling, it seems like years since it's beeen here... it comes the sun, here comes the sun, it's alright...

                                                                          Midori

lunedì 27 febbraio 2012

Trash

-Ragazze vado a sentire un gruppo trashissimo in discoteca venerdì.
-Quale?
-Quello trasshissimo che ascolto sempre.
-Non vorrai dire...quello?
-Quello. Ve ne venite? AlexV? Midori?
-Io vedo a quando mi scala l'esame e ti dico, Amando caro.
-Ma certo che ci vengo. E questo sapete cosa vuol dire?
-Cosa AlexV?
-S.C.A.R.P.E F.U.C.S.I.A
Vediamo Amando perplesso. Molto perplesso.
-Amando, gioia, che c'è?
-Perché io dovrei mettere delle scarpe fucsia?
-Ehm, Amando, le scarpe fucsia le metto io, quelle col tacco, sai...quelle.
-Ecco, si, mi pareva un po' spinta come cosa.
Durante la pausa di metà pomeriggio non ci si annoia mai.
                                                                             Midori

Caffè

Io, la Cattokamikaze ed AlexV
-No, io per supplire allo stress da esame ho scoperto  i video di Lory Delsanto
-Scusa, che video fa?
-Tipo lei da consigli su come essere misteriosa.
-Come?
-"Non parlare dei tuoi ex e devi sembrare intellettualoide, vai mostre sexy, tipo il David di Michelangelo." Roba che ti chiedi se in testa ha qualcosa.
-Perchè la poesia per Berlusconi?
-E quelle per Casini e Fini dove le metti?
-E le pagelle di bellezza per Vespa, Mentana e Saviano?
-Saviano?
-Vespa?
-Almeno quando fa i video si è tolta i capelli orribili che aveva, ricci e crespi. Ora li porta lisci.
-Non capisco questo strapotere dei capelli lisci.
-Senti ma lei era inguardabile. Poi se fare i video per Lory Delsanto è un incentivo a tenere i capelli in ordine ben vengano.
Subentra Dude.
-Chi è Lory Delsanto?
-Una velina di Drive In.
-Ha partecipato all'isola dei famosi
-Un suo ex-marito è Eric Clapton.
-Non la conosco.
-Ma non è stata sposata anche con Dodi Al- Fayed?
-No, ci è solo stata inseme.
-Dodi era il padre del tipo che stava con Diana?
-No, era proprio lui. Il nome del padre non me lo ricordo.
-Che poi se vai a vedere ad Harrods la sala egizia con le sfingi con la sua faccia capisci che il gusto del trash era di famiglia.
-Vabbè, Diana non era trash.
-Ogni uomo deve pur elevarsi, no? Lei è stata l'escalation da Lory del Santo.
-Se Diana è stta con uno che è stato con Lory Delsanto perde punti.
                                                                                                         Midori

I'm back

Tornata nella capitale, un esonero alle spalle ed un ultimo esame alla fine di questa sessione. Gioia.
L'accoglienza più bella, AlexV non me ne voglia è stata quella della Gatta.
"Tesoro ma se dimagita! E che belli quegli occhiali! Sei tornata molto più bella e chic!"
Il mio regno per un complimento.
                                                Midori

Hic sunt leones 2

Mi hanno rimandato l'orale a domani. Pazienza, già che sono qua, fammi vedere come va l'esame del MioUomo. Trallallerò trallalà, vado al dipartimento di ingegneria meccanica e cerco l'aula giusta.
Occhi che mi guardano da sotto gli occhialoni, incuriositi, dai margini dei corridoi (bhè, forse anche perché ho fatto avanti e indietro un paio di volte..). Fermo uno e chiedo:
- Scusa, sai dov'è l'aula 9?
Ma chi? Dici a me? -E'...è...al secondo piano...
- Grazie
Vedi che l'aula che cerco è l'unica senza numero. Vabbé, aspettiamo, magari è dentro a fare l'esame.
Dopo un po' fermo due che stanno lì fuori dall'aula.
- Scusate, ma è questa l'aula 9?
1 secondo (tette) 2 secondi (tette), 3 sec...
- Sì, ma dentro stanno a fa' gli orali
TETTE
- Ma sapete per caso chi stanno interrogando?
Tettetettetettetettetettetette
- Ehm no
Tette che se ne vanno!
- Aspetta! Ma che, cerchi qualcuno?
-Sì, *********
Il loro sguardo finalmente si sposta dalle mie tette alla mia faccia
- Ma chi, *****?
- Esattamente
- Sta dentro.
- Grazie

Alex V, la leonessa

sabato 25 febbraio 2012

Messaggiando



AlexV: Sto stalkerando e sputando sentenze su quelle che piacciono a mio fratello...mi diverto troppo.

Midori: Sarai una cognata di cui avere paura.

Hic sunt leones

Due anni fa, quando ero una donzella innocente (cof cof), il Rufo mi chiese di accompagnarlo a verbalizzare un esame (pratica che lo galvanizza e che lui vuole sempre condividere con me). Quella fu la mia prima volta alla facoltà di ingegneria. Dato che il Rufo mi aveva promesso che dopo saremmo usciti mi ero messa tutta carina, truccata e con un grazioso vestitino. Arrivati sul posto mi sento un po' osservata. 
Arriviamo di fronte all'aula della verbalizzazione. Il Rufo scatta avanti per guadagnare un posto in fila, io lo seguo a poca distanza. Sulla soglia mi incrocio con un tipo, il classico studente di ingegneria. Questo mi guarda, mi sorride, si fa da un lato per farmi passare e poi mi dice
con sguardo lascivo,
aria galante
e pesante accento barese
"Attenta signorina, che qua ci stanno le belve".
Io faccio una scatto felino e sono al fianco del Rufo. Giro lo sguardo attorno.
Un'aula da trecento posti. Tre quarti di essa occupati. E l'unica altra donna era l'assistente del professore. Sguardi pseudo famelici.
-Ehm Rufo, io vado a farmacia qui accanto a salutare un'amica...vienimi a recuperare da lì.

Le altre volte che sono passata da ingegneria mi sono vestita da uomo. 
                                                                                   Midori

Bioi paralleloi

Vite parallele. Eh già, perché anche con chilometri e chilometri che ci dividono, ci unisce, tra le altre cose, l'amore per un ingegnere. Intendiamoci: lei il suo, io il mio.

Alex V: giorno 24/02, da qualche parte nella Capitale
Io e il MioUomo abitiamo nella capitale, solo che in parti completamente opposte, che se mi metto in viaggio con i mezzi perdo praticamente mezza giornata. E pure lui, a seconda del traffico. La sessione ci divide: esami io, esami lui.
Oggi scoppio, non ce la faccio più, non importa se devo farmi 1 ora di bus con davanti un mostro di donna che mastica chewin gum (o, come dicono qui, la cì-gomma) guardandomi male sotto un paio di sopracciglia suffurrigne (termine inesistente coniato da mia zia - quella della contessa- per intendere sopracciglia nere e folte oltre misura) , non importa se lo vedrò per 5 minuti nei corridoi dell'università perché è appena uscito da fare un esame e deve lavorare a un progetto, non importa se poi io ho il treno per casa perché è pure il compleanno di mio fratello, non importa se ho un esame lunedì: IO VADO.
A metà viaggio mi accorgo che fa caldo e il cappotto non serviva. Quasi arrivata mi si scarica l'mp3. Pazienza.
Lo chiamo. Non risponde. Chiamo Jon, il suo amico con cui fa il progetto:
"No, non è ancora arrivato, ma vieni in aula, lo aspettiamo assieme"
50 minuti ad aspettare fuori dall'aula dell'esame. Poi esce, stravolto. E mi vede.
Mezz'ora con gli occhi a cuore.
Ritornando a casa, tanto per fare qualcosa, chiamo Midori...
- Midori, cosa non si fa per amore!...
E scopro che

Midori: giorno 24/02, da qualche parte in terra di Puglia.
-Midori vieni con me a verbalizzare l'esame?
E si parte. Dopo aver perso un treno, poi una corsa sfrenata fino all'università, mi trovo col mio Rufo alla fine di una coda lunghissima di studenti di ingegneria, tutti trepidanti per la verbalizzazione. Il corridoio è stretto, il professore è lento e gli altri studenti son tutti ciospi. Ma il Rufo mi ha chiesto questo favore e da bravo soldatino sto ritta lì, a ripassare mentalmente le pecche del metodo di Lachman in filologia (ripetere sempre e comunque). Dopo anni, finalmente arriva il turno del Rufo, che entra nello studio.
Mi arriva un messaggino di AlexV. Cosa non si fa per amore?
-Non so tu, ma io ho passato un pomeriggio in un corridoio di ingegneria per fare un favore al Rufo.
Poi lei mi ha chiamata e nei corridoio di ingegneria hanno visto una tipa ridere come la dannata.

                                                                                    AlexV& Midori

venerdì 24 febbraio 2012

Malati immaginari

ore 6.59: Toc toc toc
Faccio la gnorri dalla camera da letto e ignoro il bussare ripetuto.
Toc toc toc.
Va bene, vado ad aprire.
- Ricciolo? Che ci fai qui a quest'ora? Non dovevi non parlarmi più?
- Sto male
Voce dall'oltretomba, riccioli scomposti, faccia cadaverica.
- Ok, tu vai che io ti raggiungo da te
Mi vesto, faccio un thè caldo e scendo
- Che hai?
- Mmm la nausea...mi gira la testa...è che ieri sera ho mangiato pesantissimo,stamattina mi sono alzato, ho mangiato un cornetto e poi ho fumato un cigarillo
- Ma perché hai fumato un cigarillo dopo la colazione? che manco fumi tu!
- Perché sono stato scemo, non riuscivo più a dormire, non sapevo che fare...
- E meno male te lo dici da solo! Lo vuoi un the?
- No, sennò vomito
- Ma se ti vien da vomitare, vai a vomitare, che poi ti senti meglio
- NO! Non mi piace vomitare, l'ultima volta che ho vomitato avevo 8 anni...
- Eh, forse è il caso che ricominci...
- NO! Mi fa schifo, poi sto malissimo, mi sento male
- Sì, la nausea l'abbiamo avuta tutti... Ti faccio una borsa dell'acqua calda
- Ma cosa può essere, sto malissimo!?
- Ma niente, hai mal di stomaco, ti ha di sicuro dato fastidio il fumo
- Ma non è che è congestione?
- Può essere, comunque stai a letto, dormi, vedrai che ti passa
- Sto malissimo...Ma non è che muoio?
- -.-'
- La mia mamma dice che si può morire
- Sì, se ti viene in mare e vai giù come un sasso puoi morire affogato. Oppure se sei un vecchio obeso con problemi al cuore che ha mangiato troppo. Non muori, stai tranquillo. Dormi
- Sei sicura? Sto malissimo!
- Sì, sono sicura: hai 20 anni, sei nel tuo letto con un po' di nausea e una borsa dell'acqua calda: non muori
- Voglio la mamma
- Non sono io.
- No, infatti, quando sto male la mia mamma è più brava
- Ricciolo: ma va' a quel paese che è meglio.
- Lei mi capisce...Dove vai?
- A recuperare un'oretta di sonno che poi mi devo alzare e devo studiare
- Ma io sto male
- Non ti preoccupare che sopravvivi, e se muori almeno non dovrai preoccuparti dell'università

Alex V (cosa mi tocca vedere e sentire)

Nel caso ve lo stiate chiedendo, il Ricciolo non è morto e va in giro fresco come una rosa

Un posto al sole

Quando Martone disse che chi a 28 anni ancora non è laureato è uno sfigato, ci potevo anche stare;
sei sfigato, nel senso che hai perso tempo e ora ne perderai altro perché:
- la tua laurea vale poco di suo (vale per tutti i tipi di laurea)
- figurati se ci metti più tempo del previsto, quanti lavori trovi, ché non ce n'é neanche per chi si laurea in tempo!
Ecco, se forse Martone l'avesse messa in questi termini, sarebbe risultato più simpatico. Comunque, passiamo oltre.
E arriviamo a Monti, che la gioventù dovrebbe ringraziare per aver eliminato il rischio più pericoloso al mondo: la noia del posto fisso. Ottimo esempio di humor inglese. Peccato che qua siamo in Italia e lo humor inglese non piaccia a nessuno.
Ma che l'amico di mio padre se ne esca con "dovreste ringraziare che vi levano il posto fisso" e "ma perché uno a 27 anni deve per forza voler aprire un mutuo per farsi la casa?Io non lo capisco..." Eh no, proprio non lo posso tollerare.
Perché è facile a 50 anni suonati, quando hai una famiglia, un lavoro redditizio, una (anzi, più di una) casa, andare da un ventenne e dirgli: ma che te ne fai del posto fisso.
Uno: tu HAI SCELTO di cambiare lavoro ogni tot
Due: tu ti sei laureato quando LA LAUREA VALEVA
Tre: tu hai avuto CULO di entrare in un settore all'epoca assai redditizio anche per i novellini, senza contare il NoN problema pensioni
Quattro: vogliamo parlare del fatto che il lavoro te lo sarai anche cercato da solo, ma vieni da una famiglia alto-borghese??
Vogliamo parlare di tutte queste cose, anziché delle opportunità che ha un laureato dell'anno 2012 e seguenti in questo paese?
Soprattutto (e non è il mio caso) se si prende una bella laurea di serie lavorativa Z, una di quelle che ti aprono sì la carriera, ma nel mondo della ricerca? Il che significa che in questo paese non ti caga nessuno?
Ma uno può vivere con la certezza di arrivare a 30 anni e non avere certezze, o meglio avere la certezza di non poter mettere su casa e famiglia?
O uno è raccomandato, o ha fortuna. Oppure entrambi. Perché da quel che vedo in questo paese essere bravi non conta nulla, se davanti a te c'è un "figlio di".

Io neanche mi dovrei lamentare: studio medicina, mi piace, lo faccio volentieri, e un lavoro (dicono) lo trovo ancora.
Ma sentire cazzate sparate da un cazzone in giacca e cravatta mi fa ribollire il sangue comunque.

Alex V



giovedì 23 febbraio 2012

Parentesi (perché spettegolare fa bene al cuore)

#1
Con Amando, di fronte a un caffè:
- Ma, Amando,chiedo a te che te ne intendi, il Santo è o non è?
- E', ha' voglia se è! Solo che è represso...represso come un istone non metilato!
-Ahahah!
- Dico sul serio, quello sembra me durante la pubertà: guarda che dopo la laurea si accorgerà di essere solo e comincerà a farsi domande su se stesso, si accorgerà di aver sbagliato sponda e allora ne vedremo delle belle!!!

#2
Con Dude, di fronte all'ennesimo caffè:
- Comunque c'è il Pappagallo che è proprio 'nu scem! Ma sai che una volta gli han detto: "Muoviti che quello finisce di mangiare prima di te!" e lui a momenti si strozza per far vedere che non finiva prima?
- Oddio...è proprio un coglione...tutti 30 e lode ma un coglione...
- Ma non sei contento di esser con la tua bella media del 27 e non esser coglione?
- NO!
- Ma come no??
- Quello è coglione ed è felice? Non lo vedi? Ha la sensibilità della mia suola ed è felice
- La tua suola è più sensibile
- Certo che è più sensibile! Ha me che ci cammino sopra!

#3
Con il Doc, al telefono:
- Scherza poco tu, che una mia amica ha sognato di scoparci con Kant, altroché neuro!
- Sì, Alex, lo so, si chiama sindrome aviopenica cronica

Ahhh...il Doc!

Alex V

How I met your platypus

In un momento di ozio con AlexV si fantasticava su cose avremmo voluto essere invece di noi stesse. Mi pare fosse uno di quei momenti di sclero assurdo dovuto allo studio, all'università o alla domenica sera. 
-Tu che vorresti essere Midori?
-Un ornitorinco che sciagatta in una pozzanghera.
-Sciak scaik... si, mi sembra abbastanza logico.
-E poi sai come si dice ornitorinco in inglese?
-Come?
-Platypus. Prova a dirlo con la bocca larga e sfiorando appena il palato con la lingua... è piacevolissimo.
-Oddio è vero.
Da allora l'ornitorinco sciagattante e il platypus sono il nostro mantra. 
Qualche settimana fa...
-AlexV devo parlarti. Cosa serissima.
-Dimmi.
-L'etimologia di platypus. Platy, per le zampe palmate, pus, le zampe. Zampe palmate. Spero che non te la prenda, dato che ti ho chiamato solo per dirti questo.
-Quando si tratta di platypus è sempre una faccenda seria.

E l'ornitornico divenne l'immagine personale di AlexV.
                                                   Midori 

Dolcezze

Momenti di dolcezza random da Amando. Sms di ieri sera:
"Quando torni ? :("
"Domenica. Che è successo tesoro?"
"Nulla. Manchi".
@.@

mercoledì 22 febbraio 2012

TheDoctor

Nel mezzo dello studio serale, mi ha telefonato il Doc. Batticuore e adrenalina a 2000.
Tutte le volte che lo sento/lo vedo vado in brodo di giuggiole. Non scherzo, divento come una tredicenne isterica al cospetto di Robert Pattison o come si chiama quello di Twilight. E' imbarazzante, ma non ci posso fare niente: è il mio mito personale. Cioè, ho il numero di telefono del mio mito!
Il Doc rappresenta tutto quello che vorrei essere "da grande", ovvero un gran medico. E che medico! Adesso si sta specializzando e passa 20 ore al giorno in corsia. Ed è FELICE.
Io voglio diventare così. Oddio, magari un po' più sorridente, ma la sostanza non cambia.
Adoro quell'uomo, è il mio mentore. L'unico uomo più basso di me di 20 cm che mi farei. Ed è strano, perché io per karma (come dice mia zia) tendo verso il più rude ingegnere, come testimoniano le mie conquiste dai 17 anni in su...Eh, ma lui è diverso.
Lui questo lo sa benissimo e se la tira da morire. Quando parliamo mi tratta con benevola distanza e sufficienza, lo sa, se lo immagina che io pendo dalle sue labbra di medico ormai fatto e finito. Però poi se io non lo cerco mi telefona e mi manda mail: eccome se mi cerca.
E devo dire che in confronto a come tratta gli altri (anche se con i pazienti è impeccabile), la considerazione che ha per me è tutta speciale.
Ahhh....
Ha detto che a marzo viene a trovarmi, così mi racconta un po' di cose...
Ahhh....

Alex V



How I met your daddy

Come spero avrete notato, abbiamo cambiato un po' look. E questo sembra molto più "profescional", diciamocelo. Non sono ancora arrivata al punto di poter smanettare al pc con una mano sola, snocciolando termini in inglese che ora come ora mi sembrano arabo, ma ci sto lavorando. 
Anche a Mutti e Baba è piaciuto un sacco. 
-Midori è proprio bello! Anche la foto, ecco perché pasticciavi con le mie teiere!
-Mutti ha ragione! Ebbrav la mnenn
-Ma lo sai che quando eravamo fidanzati io chiamavo baba elefantino?
-Già, mi chiamavi proprio così.
-Scusa mutti perché lo chiamavi elefantino?
-Beh, con sto naso enorme e le orecchie a sventola come lo potevo chiamare?

Vi abbiamo presentato "How I met your father".
                  
                                                                                                   Midori
P.s. Non paga mutti ha rincarato la dose: "Che poi è strano... tè agli elefanti, al nostro elefante baba qui piace il tè. Sei proprio sua figlia". Ah l'amour

Strascico del post precedente

Ho detto che il MioUomo mi pretende struccata.
Pensandoci, tutti i ragazzi che ho avuto apprezzavano tantissimo il fatto che non mi truccassi. Era, mettiamola così, un punto in più. Cioè: alle medie quelli della mia età non mi si filavano neanche per sbaglio, appunto perché non ero per nulla appariscente. Però compensavo con quelli dei primi anni delle superiori, che invece mi apprezzavano proprio perché ero "una faccia pulita". Andavo alla grande soprattutto l'estate: la mia faccia non rischiava di sciogliersi dopo un bagno in mare.
Ho assistito a un sacco di shock da prima volta senza trucco. Tremendi.
L'unico che mi avrebbe voluto "tirata a lucido" è stato il mio primo ragazzo ufficiale, uno stronzo di prima categoria, che è stato prontamente mandato a quel paese. Anzi, con il senno di poi, avrei dovuto essere più rapida.
Comunque il MioUomo mi vuole struccata. E va bene così. Anche perché io ho fatto di tutto per essere apprezzata senza trucco e senza inganno. Quando ancora non si stava assieme e si usciva in gruppo con gli amici, ci fu una scena come questa:

Suonano alla porta
Io, dal bagno, mentre cerco di togliermi il mascara (e senza uno struccante la faccenda è complessa)- Sìììì? Chi ééé?
- Sono Io
- Ah, un...un attimo
Pensa, Alex, pensa: gli dico di ripassare? Ma magari sta uscendo, o va a letto, o non può o che so io...mi guardo allo specchio...sembro un panda...
-Eccomi
-Niente ti volevo dire che...aahahahah!!
- Eh, ridi ridi che a te struccarti non ti tocca mica!
Scuote la testa.
Più avanti ho saputo che ha apprezzato molto, e che l'ho fatto ridere. Nessun'altra si era mai fatta vedere in fase di struccaggio, e non era ancora il MioUomo!

Alex V

Riflessioni esistenziali togliendo lo smalto

Io non mi truccavo e non possedevo trucchi. Non avevo neanche il correttore, per intenderci, e non tolleravo nessun tipo di smalto, di qualunque colore. Il mio massimo era il mascara.
Mentre mi tolgo lo smalto color verde preparandomi a mettere il prossimo (viola), ripercorro mentalmente la strada che mi ha portato in meno di sei mesi a far sì che nel mio parco trucchi spiccassero un eyeliner verde e un rossetto arancione.
Sì, l'incoraggiamento di Midori è stato l'inizio. Anche la mia amica d'università che diventa rappresentante di trucchi ha aiutato molto. Ma poi è scattato qualcosa nel mio cervello e adesso sono in fase sperimentazione. Moderata dalla mia imbranataggine (per fortuna) ma è pur sempre sperimentazione.
Bisogna capire che io ho saltato del tutto la fase tra gli 11 e i 14 anni in cui le femmine pastrocchiano con i trucchi di mami e le prime trousse PUPA, essenzialmente per tre motivi:
1 mia madre non possiede trucchi, perché mia madre non si trucca (eccetto un filo di fondotinta- fard e mascara d'inverno)
2 nessuno mi ha mai regalato trousse PUPA
3 tutti i parenti più o meno della mia età con cui passavo le feste comandate sono maschi
Soprattutto, il fatto che MiaMadre non si trucchi e sia sportivissima devo dire mi ha influenzato parecchio: non sono mai andata in giro con occhi arcobaleno e guance piene di strass. Anche lo smalto era qualcosa di inconcepibile. Più in là, il fatto di non aver mai imparato a truccarmi mi ha un po' escluso da tutti quei meccanismi "Vado in bagno a rifarmi il trucco", e per fare di necessità virtù ho reso il mio "non truccarmi" qualcosa di alternativo.
Però adesso ho scoperto che truccarsi è divertente non solo a Carnevale! E siccome mi son fatta prendere la mano sono arrivata al rossetto arancione. E agli smalti multicolor. Che quando mia madre mi vede abbozza un sorriso e mette su il suo sguardo da compatimento. Yeah.
Devo dire gli uomini sono sempre d'aiuto, nel senso che non capiscono se ti sei tagliata i capelli, figurati se hai un po' di matita agli occhi. Solo Dude, nel suo alternativismo, è capace di notare qualcosa e dare giudizi. Ah, e ovviamente Amando.
Il MioUomo aborre invece il trucco. Qualsiasi tipo. Quindi siamo arrivati al paradosso che se devo uscire con le amiche, mi metto davanti allo specchio e invento qualcosa, se devo uscire con lui no. Anche se a me il correttore ormai non me lo leva più nessuno.

Alex V

Telefonate

Telefonata con Lucia, la sorella maggiore-ma-non-di-tanto.
-Ciao Midori. Che racconti alla tua stanca sorella?
-Nulla di che. Non fare psichiatria dopo la laurea. Sono pazzi ed antipatici.
-Ok. Si può fare. Come è andata la visita?
-Mah. Mah. Mah. Ribadisco: non fare psichiatria. Comunque mutti vedessi come va d'accordo con i pazienti di psichiatria. Si amalgama bene nell'ambiente.
-Beh, effettivamente delle volte...ma non glielo dire!.
-No, non glielo dico.  E poi tipo c'era un'infermiera che mi ha trattato molto alla "shono shubito da lei". due palle.
-Meh dai dai. Dobbiamo fare al più presto una videochiamata.
-Perchè? Che hai combinato ai capelli stavolta, Lucì?
-Stupida. No, ho sistemato la stanza. Ho buttato via un po' di roba vecchia, appeso nuove cose. Ho anche sistemato in una cornice la foto di famiglia, dove io, tu e mutti siamo vestite di bianco.
-Non quella dove ho il doppio mento, vero?
-Aspè che guardo... un po' di doppio mento c'è, ma poco pochino...
-Ti odio, i tuoi amici penseranno che sono una rospa. 
-Dai piccola, non è tragica. E comunque ho adottato due piantine. Non lo dire a baba, che è contro e non vuole che io mi lasci consumare l'ossigeno.
-E che piante sono?
-Una primula ed una di razza ignota, forse una bastardina.
-Lucia, le piante non possono essere delle bastardine come i cani o i gatti.
-Boh, non lo so. Io le ho comprate morenti a  cinquanta centesimi l'una. Ora sono di nuovo belle rigogliose.
-Lucia, ma le primule non le devi ripiantare o simili? Non sarà complicato?
-Che me ne frega, quando muoiono via.
-Sei senza core. Prima le adotti e poi le butti via.
-Per cinquanta centesimi farei lo stesso con te.
-Ti passo mamma, mi fa i segnali di fumo per parlare con te. Ciao scimmia.
-Ciao maiala.

                                       Midori-oink oink

Carnevale

Parrucca bionda lunghissima, cappello nero con piume, vestito argento e oro tutto lustini, tacco 12 fucsia e calze a rete con la riga dietro. Trucco verde improponibile e occhialone
- Cosa sei, una prostituta del Tuscolano?
- Virgineo Acidone, sei solo geloso perché mentre tu non hai un costume io sono vestita da Lady Gaga.
C'ho pure Dude bassista maledetto con due occhi neri pesti di trucco che fanno impressione!
Basta, anche quest'anno il Carnevale è andato. Bene, con gente che si trascina per terra, ma è andato.
Oddio, si potrebbe quasi fare una puntatina a Viareggio...

Alex -GaGa - V

martedì 21 febbraio 2012

Mutande e radiazioni

Oggi giorno di bucato.
- Dude, ma queste mutande?
- Non sono mie! Io ho solo mutande nere, della coop, comprate da mia madre. Ora sai il mio segreto
-Wow, e queste di Tommy Hiflinger o come cacchio si dice?
- Quelle le ho prese dai cinesi a 2 euro!
- Ma come? Tu, dal paese dei mutandari, ti compri l'intimo dai cinesi?
- E si, e tanto chi cazzo le deve vedere?
- Nooo! Ma non ti irritano il sottopalla?
- Macchè? e poi non lo sai che ho il sottopalla radioattivo?
- Cosa?
- Sì, se mi metto il cellulare sotto le palle non prende più
- Ecco, lo sapevo che starti vicino mi avrebbe rovinato, quanto meno la salute!

Alex V

Tedeschiando

Tedeschiando lezione 5 (Lektion Funf, che già di per sé fa ridere - anche se non riesco a mettere l'umlaut sulla u perché sono impedita, scusate):
cosa si può fare (nel senso di "è permesso", perché i tedeschi hanno varie sfumature per i verbi "dovere" e "potere" che noi italiani ce le sogniamo, perché la lingua è lo specchio della Nazione)
e cosa non si può fare nel condominio:
- Si può "fare musica" o esercitarsi con il proprio strumento per 90 minuti al giorno ma non bisogna disturbare i vicini. Della serie: scordati la carriera da musicista se non hai una villa in mezzo al nulla.
- Si può fare la griglia alla finestra, ma senza disturbare i vicini
- Una tantum, si può fare festa di notte, però prima è bene avvertire i vicini
- Dopo pranzo e di notte non si può fare casino o stare in giardino (ma la sentenza sopra allora?) e i bambini devono giocare piano
- Si può dare da mangiare agli uccelli sul balcone, basta che non siano piccioni, perché sporcano troppo.

Su quest'ultima affermazione in particolare c'è stato un particolare dibattito, terminato con grande stile dal Madrelingua:
- E penzate che in Nord della Cermania, da dove vengo io, la gente dà da mangiare ai gabbiani!

O.O

Alex V

domenica 19 febbraio 2012

Wendy, sono a casa cara

Come saprete da precedente post, ieri il Rufo  si è fermato a pranzare da me, per riprendere a studiare nel pomeriggio. Come da copione ha mangiato da scoppiare e così dopo pranzo è scattato automaticamente il sonnellino. Dato che siamo una coppia romantica, anche il letto striminzito da una piazza-ma-in-realtà-mezza di camera mia è un giaciglio regale. Allacciati romanticamente abbiamo iniziato a vedere la prima puntata di "The game of thrones". O meglio io l'avevo già vista, ma volevo che anche lui apprezzasse. Ed infatti ha apprezzato fino al minuto 13, quando ha iniziato a russare sonoramente, bontà sua. Da lì in poi è iniziato il mio piccolo calvario personale. Date le dimensioni del letto ci eravamo sistemati in una via di mezzo tra Tetris e Twister e lui aveva trovato la sua pace abbracciato al mio fianco. Quindi io ho dovuto mettere in salvo il pc, rimettermi la coperta e stendermi senza poter muovere la parte destra del corpo. Fin qui tutto ok. Se non fosse che a me di prendere sonno proprio non andava. E allora mi sono messa a guardarlo, bello mio. Ho resistito circa venti minuti, poi il braccio mi si è addormentato. Nel frattempo il mio miele e zucchero si era appropriato di tutta la coperta, mentre io crepavo di freddo. Già cominciava quel processo di espansione che lo coglie ogni qualvolta si stende a letto: gradualmente guadagna centimetri su centimetri, fino a quando io non mi trovo raggomitolata in uno spicchietto di letto. La situazione diventava così critica. Freddo, braccio addormentato, niente sonno e niente spazio. Sono riuscita a sfilare il braccio e gli ho rincalzato le coperte. Istantaneamente lui ha occupato tutta la superficie disponibile del letto. Libera. 
Incauta avevo pensato di potermi mettere a lavorare al computer, scrivere qualcosina sul blog, MA non era destino. Ogni 5 minuti sono stata chiamata alla corvè domestica. E quando finalmente tutto in casa taceva, mi sono seduta al computer, ho posato le mani sulla tastiera ed il Rufo si è svegliato, reclamando la mia attenzione. 
Penso che questa scena di Shining possa descrivere più o meno quello che è accaduto in quel momento. Anche se non sono finita a rincorrerlo in giro per casa con un'accetta. Che poi secondo me Jack Nicholson non aveva tutti i torti.
                                                      Midori
P.s. E sempre per la serie "oggi volevo scrivere ma anche no" sono attese orde di parenti da varie parti di Italia per prendere un tea. Spero non sia Natale bis. O prego.

sabato 18 febbraio 2012

Un pranzetto veloce

Ieri
-Mutti, domani viene il Rufo a pranzo.
-E che gli devo cucinare?
-U zit vein (trad. La tua metà della mela verrà?)
-Aspetta nonna. Ma no mutti, nulla di che, quello che avremmo mangiato noi, un pranzetto veloce che dobbiamo studiare.
- Sicura?
-E c' amà mangjà? (E cosa mangeremo?)
-Nonna non ti preoccupare, si mutti, va bene qualunque cosa.
-Mmmm. Vedo quello che riesco a fare...
-O, avà mangjà assej cur wagnoun, m raccman (Quel putto dovrà mangiare di più, per cortesia!)
Stamattina mi sono alzata e in forno c'era la parmigiana, NonnaP mi ha fatto assaggiare riso, grano e piselli per vedere a che punto della cottura erano e se erano dolci di sale, erano pronti sei panini, le verdurine erano state grigliate, i bastoncini findus erano pronti su un'altra teglia da infornare, i formaggi erano affettati in frigo.
-Che è successo qui?
-Ho fatto giusto qualcosina, però non avuto tempo per un dolce...dici che se la prenderà il Rufo?
-Si, perchè dice di stare ingrassando e se la prenderà con me che ne sono la causa.
-Jè mascu, avà manjà!(è un uomo deve mangiare!)
-Ma così è troppo!
-Tanto gradisce!
-Secondo me è esagerato...
-Stavo pensando di fare un'altra confezione di bastoncini, ancora questi 16 non bastano...
-Sò fatt nu penzir...amà fà n'altra statola dd bastoncini? (I had a dream, perché non cuciniamo un'altra confezione di bastoncini?)
-L'ha già detto mutti, nonna.
-Allor sò penzat giust à la nonna!( Allora ho pensato una cosa calzante, tesoro mio!)
-Quindi li facciamo?
-Non ho detto questo!
-Io li faccio, non sia mai che si alzi da tavola ancora affamato.
-Brav. Nu mascu,u ada fà manjà!(Brava, figliola. Un maschio lo devi nutrire).

In tutto ciò il Rufo ieri si è lamentato che da quando sono scesa è ingrassato, perchè mia nonna e mia madre lo rimpinzano. Non ho cuore di dirgli cosa lo aspetta per pranzo.
                                                                                           Midori

Dottore dottore 3

-Rufo, non hai idea. L'uomo di AlexV non sai che ha combinato, mi ha fatto crepare dalle risate quando me l'ha detto.
-Cosa?
-Era convinto ci fosse una correlazione tra il calo della vista, le seghe ed il sesso!
-Ma guarda che è vero.
-...
-Non sto scherzando! Verissimo!
-Come?
-Senti, è vero. A noi maschi quando veniamo si appanna la vista. E può sembrare di stare per diventare ciechi.
-...
-Midori, che c'è?
-Siamo nel ventunesimo secolo, porca.... ed ancora con ste chiacchiere da preti per non farvi i seghini?!
- Senti vabbè... che a proposito devo andare dall'oculista, ora che me lo ricordi.
-Io domani chiamo AlexV e piangiamo insieme.
                                                                                                       Midori

venerdì 17 febbraio 2012

Capelli e commenti

Dicono dei miei capelli:
- Adesso ti manca solo la tromba e sembri un paggetto (Superman dagli addominali e pettorali cascanti, quindi da che pulpito!)
- Adesso puoi travestirti da Androgino a carnevale (la mia madrina - a cui vorrei tanto dire che l'androgino lo può fare lei, con la sua prima scarsa, e non io con la mia quarta tonda tonda)
-Stai proprio bene così (Dude, che apprezza le particolarità- e quindi anche il mio naso)
-Ma sono corti! (il Ricciolo, no-comment)
-Ma li hai tagliati? Comunque sei sempre bellissima (il MioUomo, che si riconferma essere uomo fino al midollo)
- A me sembrano come l'altra volta (MiaMadre su Skype;del resto, non ha assistito al periodo di mezzo, in cui i capelli mi sono ricresciuti)
-Ti stanno alla grande! Molto meglio di prima, avevi proprio bisogno di un taglio (Amando, e che sennò?)
- Ma sai a chi somigli? L'hai visto il film Chicago? Perché adesso sei uguale a Catherine Zeta-Jones che fa Velma! (io adoro letteralmente il PiccoloPrincipe)
E io? che dico dei miei nuovi capelli? Con questo taglio ancora più corto mi sento proprio ancora più a mio agio di prima, pronta a spaccare il mondo!!
E quasi quasi li farei ancora più corti...

Dimmi, Dottore...2

Dude in fase depressione-acuta-post-esame. Inconsolabile e irrecuperabile.
-Non ce la faccio, sono stupido, non ci arrivo, avevo studiato così tanto...
Fase consolatoria:
-Non sei stupido, è un esame, si ridà, non sai neanche com'è andato con certezza, stai tranquillo...
Risultato: Dude sul letto che guarda la parete. Però almeno non si lamenta.
- Senti Dude, ti faccio ridere
-Mmm
- Sai che il MioUomo l'altro giorno mi ha chiesto (ma sul serio eh): << Io sapevo che c'era un legame tra farsi le seghe e la vista che cala, ma non è che c'è anche con il sesso? Perché mi è un po' calata la vista...>>!!!
Sorrido, visibilmente compiaciuta. Lui mi sorride ed esordisce con:
- In effetti ho sempre pensato che fosse una cazzata...
-Cioè, mi stai dicendo che TU avevi il DUBBIO che ci potesse essere un legame tra il calo della vista e il farsi le seghe???
-Oh, pensavo fosse una cazzata, ma la sicurezza è degli ignoranti, e quindi mi rimaneva il dubbio...
-E ho capito caro mio che la sicurezza è degli ignoranti, ma adesso che sia vero
-Oh, io non mi occupo di queste cose, dimmelo te che sei dottoressa
-E aridajela con 'sta dottoressa! Comunque mettiamola così: tra il calo della vista e l'atto della masturbazione non c'è nessuna correlazione medica. Punto.
-Oh, e poi magari dipende...tipo magari la miopia è dovuta a farsi tante seghe o scopare tanto e...
-Come spieghi allora che io ho la vista di un'aquila?
-Ok, hai ragione tu. Però ora smetti di ridere!
-Non ci riesco, siete troppo divertenti! C'è pure una puntata di American Dad...geniale...
-Vabbè, mo' la faccio io una battuta: ma se Newton moriva la gravità era verso l'alto?
-Sei tristissimo.
-No, sono ingegnere

Alex V

Di fatine della casa ed altre facezie

Ieri ho fatto un dolce per il Rufo. Ogni tanto la fatina della casa che è in me si sveglia e prepotentemente decide che devo essere l'angelo del focolare anni 50, quella classica da manifesto pubblicitario americano. La scelta del dolce non ha richiesto particolari ragionamenti: doppio pan di spagna al cioccolato farcito con crema al cioccolato. Una robina che ti fa salire il conto delle calorie alle stelle. Non mi è uscito neanche male. Se non fosse che per fare la crema ho quasi fuso il fondo del pentolino. Pentolino che ora è in rianimazione e bolle con acqua ed aceto. La Mutti mi ha già fatto presente che se il paziente non migliora sta a me ricomprarlo. Ouch.  Del resto non sono nuova a disastri di questo genere. L'anno scorso mentre preparavo la pasta al forno (sempre la fatina della casa ch'entro mi cinguetta) ho quasi dato fuoco alla casa. La cosa esilarante è che nonna P non si è accorta di nulla mentre le fiamme si alzavano dal piano cottura, bruciando una tovaglia, a perenne memoria di quella mattina scellerata. 
Non essendo io un tipino casalingo, o pratico, ogni mia impresa culinaria è da nonna p considerata come eroica ed essenziale, convinta che non appena il Rufo si accorgerà che non so cucinare, mi lascerà impietosamente, come alla "svergognata". Santa nonna p. 
Per quanto riguarda le faccende domestiche in generale, beh, oserei dire che stiamo messi peggio. Sono assolutamente inetta e sbadata. A ciò non ha contribuito il fatto di aver sempre avuto la signora delle pulizie ed ai tempi, la nonna. Per quanto riguarda la signora delle pulizie abbiamo sperimentato i vari tipi: quando ero molto piccola veniva una signora più anziana di nonna. E finiva sempre che la nonna lavorava più di lei. Ci ha mollato quando ci siamo trasferiti in una casa più grande. La seconda era energica (anche troppo), impicciona  e non voleva farsi mettere in regola, altrimenti avrebbe perso la pensione del marito. Ci mollò da un giorno all'altro. E poi, circonfusa di alone divino, è arrivata Maria Midori. In regola e palleggiata tra tutto il nostro clan. Si perché il lunedì, martedì e sabato viene da noi, il mercoledì e venerdì da mia zia ed il giovedì dai nonni. Si chiama come me, Midori e questo causò parecchi problemi nelle conversazioni dei nonni, fino ad arrivare alla salomonica decisione di chiamarla con il nome completo, Maria Midori, appunto. Decisione che a me pare quella presa dalle datrici di lavoro vittoriane, del tipo :"Ti chiami Eleonor mia cara? Ma non è un nome adatto ad una cameriera! Ti chiamerò Mary, d'ora in poi". Ma comunque.
Maria Midori è più di una signora delle pulizie. Oltre a discutibili abilità, quale il generare campi elettromagnetici che fanno smettere di funzionare qualsiasi attrezzo elettrico al suo passaggio o staccare cavi o invertire meticolosamente l'ordine degli scaffali quando spolvera, Maria Midori si prende cura di scarrozzare nonni e nonna p, di cucinare se necessario, di consolare, redarguire e portare giustizia, di assumersi insomma tutti quei compiti che in un clan con età media  46 anni saranno utilissimi. in sintesi si prepara a fare il salto di qualità da signora delle pulizie (nome con il quale nessuno la chiama. Lei è Maria Midori che ci da un aiuto) a badante ufficiale del clan.
No wonder che io sia inetta, anche se da quando studio fuori sono migliorata, ed anche tanto.
God bless Maria Midori. E le torte al cioccolato.
Sperando che la mia fatina della casa interiore abbia ricevuto abbastanza sfogo dopo ieri
                                                            Midori

Sangue e freddo

Discussione intima
-Dude, guarda che io non mi chiamo Belen, le mutande le porto
-Come sei scema quando dici 'ste cose, io mica ti guardavo le mutande, ero a vedere gli stivali
-Uh son fighi eh?
-Me la sono presa
-Eddai che dicevo così per dire
-No davvero, me la sono presa
-Scusa, non volevo urtare la tua sensibilità, facevo solo una battuta, non pensavo quello che ho detto...camomillina?
-Mm sì
-Bene
-...
-...
Abbraccio
-Ora non dici che ti sto guardando le tette?
-No, sono coperte
-Già
-Scusa ma quanti strati hai?
-I soliti 3
-Io ne porto a mala pena due e mi sento ingolfata!
-Oh, ma io ho freddo! E pensa che oggi non ho nemmeno la canottiera antiproiettile di lana!
- -.-'
-Oh ma mi chiedevo: il reggiseno riscalda o no?
-No, fa solo caldo d'estate.
-Ah. Immagino che tanto non ci siano problemi di freddo
-No, infatti non ci sono, è uno dei distretti più caldi del corpo
-Immagino il ristagno
-Non c'è nessun ristagno
-Ma scusa, se a una arrivano alle ginocchia non c'è nessun ristagno?
-No, è comunque torace, il sangue refluo è pure aiutato dalla gravità a tornare al cuore!
-Ah, già
-E' molto più facile che ti ristagni il sangue a un coglione, e poi ti viene un varicocele
-Oddio, sai che a un amico mio si sono attorcigliate le palle e si è dovuto operare?
-No, com'è successo?
-Non lo so...però a me una volta si è addormentato un coglione
- ?!
- Sì, tu non puoi capire perché non ce l'hai, è stato bruttissimo, ho un ricordo traumatico: è come se fosse avvolto da un cubetto di ghiaccio, e te lo senti risalire nel ventre, ed è bruttissimo perché allo stesso tempo è come se si fosse staccato, capisci?
- Oddio, dev'essere una cosa bruttissima!
-Sì, e la cosa più brutta ancora è che percepisci il dislivello con la palla sana!
- Sai che la mia amica conosce uno che è in grado di richiamare i testicoli nell'addome e tenerceli per ore?
- Che cazzo di gente conosce la tua amica?
-Lo so, è ora che io cominci a farmi delle domande serie sulla sanità mentale mia e della gente che mi frequenta.

Alex V

Alex V


giovedì 16 febbraio 2012

Dedicato a tutti gli esaminandi

Con 1 esame da dare sabato, 1 da recuperare, il MioUomo, Dude e tutti i miei amici con l'ansia da "ho 4 esami in 3 giorni come posso fare" un post dedicato specificatamente a questo argomento era d'obbligo. Soprattutto se poi l'esame non va bene.
Io non sono adatta agli esami, li devo di solito dare due volte per ottenere il risultato sperato. Ormai ci ho fatto il callo.
Oggi parlavo con la Gatta, al suo primo esame e al suo primo anno, con le sue ansie e le sue paure...
Quello che c'è da capire è che l'esame non è una questione di studio ma una questione di culo: puoi aver studiato metà libro e prendere 30 perché ti fanno domande solo su quella metà, o aver studiato tutto e poi fare comunque un orale disastroso (grazie, amica ansia che mi sei sempre al fianco in questi casi).
Il voto dell'esame è burocrazia. E' lo stesso discorso dell'abito che non fa il monaco. Ho visto gente che non sapeva una beata mazza prendere voti altissimi perché o copiava o beccava l'assistente buono.Poi è chiaro che un bel 30 fa sempre piacere,e così dev'essere, però non sono certo i voti sul libretto a fare una persona.
Soprattutto, il voto dell'esame non quantifica quello che sai, quello che sei o quello che sarai.
Una sessione sbagliata non ti condanna a essere fuoricorso. Parola mia che l'anno scorso a febbraio feci un disastro, disastro che ho pagato a furia di lacrime e studio (non che prima non avessi studiato, solo che l'ingegner mio padre si era convinto che me la fossi solo spassata, da brava fuorisede nullafacente) e che mi ha portato a finire TUTTI gli esami del primo anno a settembre.
Ma anche se così non fosse stato, NESSUNO ha MAI il diritto di giudicare il nostro modo di fare l'università.
Come ama ripetere il mio amico Buddha: "E' un esame, non è mica un tumore!"
Tanti in bocca al lupo a chi deve affrontare un esame di qualsiasi forma o specie, e che i 30 e lode vengano giù come la manna. E se così non fosse, chissenefrega, Io sono felice lo stesso. :)

Alex V

Ultimi aggiornamenti

Dopo infinite lotte con il gestore internet abbiamo cambiato il router. Oh che gioia, di nuovo essere connessa. Le cose nella mia mente vanno meglio, le rotelline hanno ripreso a girare nel verso giusto, risolveremo anche questo problema.
Sono reduce da una settimana da criceto, ovvero con una guancia gonfia che più gonfia non si poteva. Ho detto infatti addio a due denti del giudizio, con quanto ne consegue. In più ho vinto un nuovo bite notturno, perchè (rullo di tamburi) a quanto pare soffro di bruxismo da stress. Olè. 
Dato che ero qui giù a casa ho deciso di farmi controllare tutta, così oltre al dentista sono andata a porgere i miei omaggi all'oculista. Ho avuto l'ennesima conferma di essere cieca come una talpa, ma questo ha dato a me e mutti la scusa per fare quello che ci piace di più, ovvero andare dall'amico ottico a scegliere una nuova montatura. 
Dovete sapere che io e la mutti ci annoiamo sempre con gli stessi occhiali, o meglio lei si annoia a vedermi sempre gli stessi occhiali sul naso e me li fa cambiare. Sono così diventata l'orgogliosa padrona di un paio di occhialoni molto anni Cinquanta che fanno emergere molto gli occhi. In più ho rotto quelli vecchi, o meglio, il Rufo mi ha rotto gli occhiali vecchi, mentre, con la sua consueta delicatessen, giocava a fare la lotta con me (nessun sottinteso erotico, stavamo veramente giocando a fare la lotta). Per fortuna l'amico ottico è molto solerte nel suo lavoro e sono stata con gli occhiali monchi di una stanghetta solo mezza giornata.
Sempre con la mutti ho iniziato un percorso di "benessere" ovvero faccio esercizi. Sapete, addominali e simili. La mutti sfrutta qui il suo potenziale da sergente dei marines o da generale o anche da allenatore di pugile. quasi ogni sera ci piazziamo col tappetino in cucina e via con le simpatiche serie. Nonna p ci guarda e ride deliziata dallo spettacolo, poi si lascia prendere dall'ardire e zampettando allegra prova a fare piroette che le risulterebbero mortali se io o mamma non ci precipitassimo a prenderla. Una via di mezzo tra il notaio degli Aristogatti ed il vecchio banchiere di Mary Poppins, giusto per dire.
Per quanto riguarda San Valentino non ho storie di pizzi e reggicalze (il fatto di essere figli di famiglia qui giù pone molti limiti ad ardite invenzioni ed acrobazie erotiche). 
Per avermi rotto gli occhiali il Rufo ha dovuto organizzarmi la serata. Mi passa a prendere e mi dice la destinazione: ristorante arabo. Bello, molto bello. Peccato che lui non avesse prenotato, altrimenti avrebbe scoperto che il posto aveva chiuso. Per trovare il posto e scoprire questo, però, ci abbiamo impiegato un'ora e mezza. Il tempo di andare in un altro posto e mangiare che si era fatto tardi. Di corsa a casa, quindi, senza avere il tempo di appartarci in macchina. Si signori, qui in mancanza di casa libera vige la love car. Ed immaginate quanto sia tutto limitante in uno spazio estremamente ristretto. Quelle chance. Devo dire anche grazie che il povero Rufo non si stia lamentando della scarsa frequenza degli incontri d'amore. Io nella mia mente mi lamento e bestemmio per due, però.
Questi sono gli aggiornamenti degli ultimi giorni. Ora vado, dato che Nonna p ha deciso che ha fame. Il nostro rituale è sempre questo: pranzo all'uno, tg, simpson e dragon ball, per il quale la nonna sta sviluppando una certa passione.
Bacioni
                                        Midori

Dimmi, Dottore...

- Senti, tu che sei dottoressa, mi puoi dire che cos'ho se...
Il bello di studiare medicina è che tutti i tuoi amici parenti e conoscenti ti trattano come se fossi un dottore fatto e finito e chiedono cose che spaziano da come curare il mal di gola a consulenze ginecologiche vere e proprie. Per non parlare delle sedute psichiatriche.
Oggi è stata la volta del MioUomo:
- Mmm...mi sa che mi è di nuovo calata la vista...
- Magari, MioUomo, se qualche volta ti mettessi gli occhiali non ti farebbe male...
- No, non è per gli occhiali...
- Forse sei solo affaticato dallo studio
- Senti ma, tu che sei dottoressa, non è che mi è calata la vista a forza di fare così tanto sesso?
- Cosa?
- Eh, io sapevo che c'era una correlazione tra il calo della vista e farsi tante seghe, quindi dovrebbe esserci anche con il sesso...perché RIDI????
Giuro che ha detto così.
Giuro anche (non so se ridere di più o mettermi a piangere) che era serio.

Alex V che non si capacita e, non capacitandosi, se ci pensa si mette a ridere più forte



mercoledì 15 febbraio 2012

Olimpiadi...sì...no...forse...NO

Monti ha detto No alla candidatura di Roma come città ospitante le Olimpiadi del 2020.
Reazione istantanea: "Nooooooooooooooooooooooo!" seguito da un bel "Cheppalle!" (perché come dice mio padre noi giovani non parliamo, semmai grugniamo monosillabi inframezzati o seguiti da parolacce).
Insomma, una bella delusione, che brucia ancora di più perché non siamo stati scartati da una commissione, ma perché, pensa un po' te, è il nostro stesso Governo a non ritenerci al momento in grado di ospitare i giochi olimpici.
Lucius Day nel suo ultimo post (che non so come linkare perché sono del tutto inabile e quindi incollo direttamente tutto l'indirizzo http://paginadiciassette.blogspot.com/) porta Barcellona come esempio di città rinata grazie alle Olimpiadi del '92, e io dico che il ragionamento non è per nulla sbagliato. Anzi, senza andare così lontano nel tempo, aggiungo l'esempio di Torino, che è diventata, grazie alle Olimpiadi invernali de 2006, "una vera chicca!" (parole di un'amica mia che a Torino vive da quando è nata).
A me sarebbe piaciuto tantissimo anche il solo pensare che la mia capitale avrebbe potuto ospitare i giochi olimpici, davvero, ma capisco (una tantum) la scelta di Monti.
Guardiamo in faccia la nuda e cruda realtà: i soldi non ci sono. Le Olimpiadi sono un investimento,è vero, ma è anche vero che per fare un investimento i soldi da investire devi pur averli prima!
Mi viene il mal di testa a pensare alla cifra astronomica che servirebbe SOLO per finanziare uno show d'apertura degno di questo nome! Io mi ricordo bene le inaugurazioni dei giochi a partire da Sidney 2000, e ho un'espressione sola per descriverli: WoW!
Scelta impopolare, ma si è visto da subito che a Monti della popolarità importava poco, anzi, niente. E poi, tutto sommato, fa parte di un governo tecnico,non mi sembra che voglia candidarsi e quindi: a lui che importa di imbonirsi il popolo a furia di panem et circenses?
Io credo che se ci fosse stato un Governo "regolare", di qualsiasi genere o partito, Roma sarebbe stata candidata. Perché ospitare le Olimpiadi è un onere/onore ed è sempre bello mettersi in mostra. E poi si può sempre dire in clima elettorale "Oh, ma Io/Noi abbiamo candidato Roma per i giochi olimpici! Noi sì che ci crediamo in quest'Italia, noi sì che vogliamo darle il valore che merita, agli occhi nostri e agli occhi degli altri!".
A costo di fare delle grandi figure di cacca. No, perché io mi ricordo i Campionati Mondiali di Nuoto a Roma nel 2009...e mi ricordo ancora meglio la Città dello sport e la Vela di Calatrava. Sì, perché il tutto doveva essere pronto nel 2008 a non so che prezzo. Però so bene che il prezzo è raddoppiato se non triplicato, e la Vela non è ancora finita. E siamo nel 2012. E nel progetto approvato le Vele dovevano essere due.
Penso che se nel governo Monti c'è qualcosa di buono, sia proprio nel non fare promesse che poi non mantiene o mantiene male, di non agire solo per aumentare il consenso.
Poi, di chi faccia gli interessi, è un altro discorso.

Alex V

ndr: "queste Olimpiadi non s'hanno da fare"...vero...giusto...l'ho scritto adesso che è giusto perché "Ma papà, non è che non c'abbiamo i soldi?"...ehh...però dispiace...

V-Day

Prendetemi in giro, maleditemi, ridete e scherzate e odiate San Valentino finché vi pare, ma lasciatemelo dire: ieri è stato il miglior San Valentino della mia vita:
ore 9: estetista con tanto di commenti (in ritardo) sul blocco della città per neve (Aò, me sta neve m'ha proprio stufato! E poi uno scandalo! L'hanno detto pure a Blob...c'hai presente no? Quello su raitre prima di Un posto al sole...)
ore 11: acquistati stivali con pelo + stringate al modico prezzo di = 35 euro (mi sto ancora stringendo le mani da sola per aver trovato scarpe del mio numero in saldo al 70%)
ore 12.30: Intimissimi...
ore 15.oo: taglio di capelli. Corti. Molto Corti. Mi hanno detto che sembro Catherine Zeta Jones in Chicago. Mi piace.
ore 17.00: libreria. Con quello che ho risparmiato sulle scarpe ho comprato Infinite Jest e la Pelle. Oh yes.
ore 19.oo: MioUomo con un mazzo di miei fiori preferiti.
Il resto è una storia fatta di pizzi, calze nere, reggicalze e affini e (finalmente dopo tanto tempo posso dirlo) tanto amore.
Ehh lo so, dovrebbe essere la regola, e non "perché è San Valentino allora facciamo qualcosa per forza"...Ma in tempo di esami, ogni pretesto è buono per ritornare alla normalità ;)
E per l'occasione, (era ieri ma ho avuto una giornata molto intensa) vi suggerisco questa perla della musica italiana, che non capisco come abbia fatto a non finire a San Remo (rispetto a quello che finisce sul palco dell'Ariston, questo ci crede, ha il suo stile, non è raccomandato e...insomma, a me piace ;) )


Alex V
Ah, l'AMMMMOREEEE....

martedì 14 febbraio 2012

Filosofia spicciola

- Cioè, fammi capire, quello ti ha detto in poche parole che lui si è preso una seconda laurea in filosofia per riuscire sempre a mettere in difficoltà l'altro nelle discussioni e quindi vincere sempre? Anche quando non ha ragione?
Ma come fa uno a pensare e a dire queste cose? Ma si rende conto dell'assurdità che spara?
Che poi, io la laurea in filosofia non ce l'ho, però l'arte di rigirare la frittata la conosco. Eccome se la conosco.
- Ma è diverso: tu hai le tette.

Inutile. Ci ho pensato su. L'analisi di Dude non fa una piega.

Alex V

Dolce-amaro

Giornata amara perché (nel caso qualcuno se lo stia chiedendo) ho cannato l'esame.
Non proprio del tutto, ma in maniera tale da farmi rifiutare e tornare la prossima volta.
E' la mia maledizione: la prima volta che vado a dare un esame, mi sale un'ansia pazzesca e mi incasino. Mi fanno la prima domanda e puntualmente io sto già nel pallone.
Ma non me la sento di colpevolizzare nessuno, neanche me stessa. Studiato ho studiato, e andrà meglio la prossima volta. E con questo si chiude il capitolo amaro.
Sì perché il MioUomo non poteva stare con me (doveva lavorare a un progetto) e allora mi ha affidato alle sue nuove vicine di casa.
Che si sono conquistate subito la mia simpatia portandomi a fare shopping!
Devo dire che il merito del mio umore tutto sommato buono stasera è in buona parte loro.
Quindi grazie, simpatiche semi sconosciute! Che, spero, diventino sempre meno sconosciute.
Tra l'altro il modo rapido in cui le "femmine" entrano in intimità ha sconcertato il MioUomo e il suo coinquilino:
-Ma, scusa, Alex e Pimpa neanche si conoscevano e lei la fa entrare in casa anche se è mezza nuda!?
-Io le femmine non le ho mai capite.

Alex V

che ha acquistato finalmente il suo rossetto arancione

domenica 12 febbraio 2012

Qua lo dico e qua (non) lo nego

Basta. Il giorno prima dell'esame studiare è una depressione.
E poi è sempre la stessa roba. E' sempre la stessa roba quella che sai e quella che non sai. E in testa non entra più niente. Du' balle!
Insomma, ho deciso.
Faccio anche io un "voto" pro-anatomia.
Anzi ne faccio due, uno serio e uno scemo, che così è più completo.
Perché signori è in uso presso la mia facoltà fare i cosiddetti "Voti anatomici", della serie:
Se passo anatomia alla prima...
-vado a lezione con un kilt per una settimana
-vado a lezione con il pigiama per un giorno
-seguo una lezione sui pattini a rotelle
-mi tingo i capelli di blu
- parlo in rima per 3 giorni
- mi trucco da battona/non mi trucco a seconda del personaggio
Insomma, questi per ora sono quelli che ho visto e chi più ne ha più ne metta.
Io ho deciso che:
SE passo Anatomia con un voto decente Vado a donare il sangue
Sì, lo so, dovrei farlo comunque, ma io, che ho più volte trafitto Midori con siringhe di varie dimensioni per farle passare i malanni di turni, non sopporto che mi si tolga il sangue. Non ho problemi con il sangue in sé, cioè non ho problemi con il sangue degli altri. Sono stata sulle ambulanze, ho visto ginocchia spiaccicate, teste rotte, nasi sanguinanti, e anche qualcosina in più...Io ho problemi con il MIO sangue. Dannazione, non sopporto che me lo si porti via.
Che poi il problema non è la siringa o il sangue, ma lo svenimento che ne segue tutte le volte. Oh, mi tolgono il sangue, mi mandano via, faccio due passi e vedo letteralmente le stelle.
E non è neanche lo svenimento (quando sei svenuta sei svenuta, è un attimo che si ferma) ma il senso di nausea e il brusco abbassamento di pressione che lo precedono. La salivazione che aumenta, la testa che gira, la faccia cenciata ("bianca come un cencio lavato"). Insomma, non adoro farmi le analisi.
Ma il punto non è questo. Il punto è che se passo anatomia vado a donare il sangue. Oh.
Ho anche deciso che:
Se e solo SE il voto è più che decente, non solo dono il sangue, ma mi faccio pure il caschetto biondo PLATINO.
E per me, mora convinta da una vita, non è roba da poco.

Alex V

Momenti

Dopo la litigata dell'altro giorno (cioè di stanotte) il Ricciolo fa finta di niente.Anzi, è più simpatico del solito. Mi sorride, mi offre i caffè. Io gli sorrido ma tengo le distanze. I buoni rapporti mi vanno bene, le degenerazioni periodiche no.
- Mi sono visto Mystic River: bellissimo ma caspita che pesantezza ti lascia dentro!
- Mmm di che parla?
- E' una storia un po' complicata, c'è un cast stellare, a me è piaciuto
-Ok, guardo su ibdm e mi informo da sola...
- No, ma guarda che è bellissimo, è un po' lungo, però
- Ma c'è Sean Penn!! Lo devo vedere assolutamente, Sean Penn mi piace tantissimo!
- Ma che film ha fatto?
- La sottile linea rossa, Carlito's way, Mi chiamo Sam, Milk ...poi non so...
- Vedi su wiki perché io di questi non ne ho visto nessuno
-Ah, sì, ha fatto anche This must be the place
-Ma è produttore di Into the wild! L'hai visto?
-No, non lo visto
- Lo devi vedere assolutamente, è troppo bello
- Lo so, me lo dicono tutti.
- Perché è così: devi vederlo
- Lo so. Ma ora non sono pronta
- Cosa vuol dire "non sono pronta"?
- Vuol dire che non mi va, che non è il momento adatto.
- Ma come fa a non andarti? Non l'hai mai visto
- Lo so ma non è il momento.
Per quanto possa sembrare stupido, non sono ancora riuscita a guardare Into the wild perché tutti a dire quanto è bello e "oh ma che bello è!" e se mi dicono tutti così mi smorzano l'entusiasmo.
La formula per farmi vedere un film e farmelo apprezzare in tutta la sua bellezza (o bruttezza, a seconda) è quella che usa Dude:
- Mo' vedi.

Alex V

A volte ritornano 2

Quello che la mia breve e felice vita mi ha insegnato è che gli uomini ritornano sempre.
Oddio, in realtà mia madre me l'ha sempre detto, e l'esperienza le ha solo dato ragione.
Per meglio dire: l'esperienza si modella su quello che dice mia madre, e così mia madre finisce per avere sempre ragione. Mamma, come ti voglio bene!
Comunque il fatto è che il Ricciolo è tornato ed è stato rifiutato più volte; l'ultima volta, ieri, ha fatto tutto da solo, è passato da casa mia, mi ha citofonato e mi ha detto (cito testualmente):
- Ho finito di perdere tempo con te
- Fai bene.
Non ho fatto in tempo a dire "A", che alle 8 di sera era già a suonare a casa mia. Senza speranza.
Ora, ripensando alle mie passate esperienze, ho potuto in effetti constatare che i maschi hanno la tendenza a riproporsi nel tempo. E va bene che quelli che frequento io sono evidentemente squilibrati, però a giudicare anche dalle esperienze delle mie amiche non è che le cose siano tanto diverse.
Ora, va bene tentare il tutto per tutto per amore, non demordere, superare le difficoltà.
Ma se alla terza volta che ti presenti quella ti manda a spigolare, alza i tacchi e guarda oltre, perché non è proprio cosa.
La verità è che non le piaci abbastanza. E' inutile che dai la colpa ai suoi amici, agli esami, a sua madre: incassa il colpo e sparisci. E con sparisci intendo Non farti più vedere. E neanche sentire.
- Guarda che poi ci starai male!
- E fammici stare!
Non è cosa e non ci puoi fare niente. Oh, succede. Le cose bisogna volerle in due, se la vuoi solo te, vedi che è unilaterale.
I film e la letteratura insegnano che alla fine, se non altro per sfinimento, la controparte cederà.
Invece non succede: la controparte si scoccia e non fai altro che peggiorare la sua disposizione nei tuoi confronti. Soprattutto se fai tutto questo in periodo d'esame.
Imparate a non perdere tempo con persone che vi rifiutano. Fa bene a voi e a loro.

Alex V

venerdì 10 febbraio 2012

SuperOtto

Io sotto esame sono lunatica, agitata, impaziente.
"Mi sa che tu, in pronto soccorso, non ci puoi lavorare proprio"
E con questa affermazione il Ricciolo bruciò ogni sua possibilità di avere un qualsiasi tipo di rapporto con me. Complimenti, tu sì che sei molto sveglio.
Per scaricare la tensione pre-esame e il nervoso da adesso-ti-strappo-tutti-i-riccetti-scemo-tronco-che-non-sei-altro, io e Dude, seguiti a ruota dalla Bitchy e da il Santo, ci siamo ritrovati a guardarci un filmetto tutti assieme.
Premessa sui gusti cinematografici di Dude: adora i fratelli Coehn e i mattoni, ovvero i film pesanti. Che per fortuna piacciono anche a me. Ieri sera però dovevamo distendere gli animi tormentati e quindi a messo su Super 8, di J.J Abrams, film del 2009 per bambini.
Per me che sono cresciuta a pane e Jurassic Park è stato il massimo. Tra neve fuori e scene molto alla Spielberg-maniera sono tornata ai miei otto anni.
Insomma, che dire di SuperOtto:
Fine anni '70, cittadina americana di pochi abitanti, un gruppo di amici sui 12 anni che vuole girare un film sugli zombie e assiste al deragliamento di un treno. Da quel momento, cose strane succedono nella cittadina, che viene evacuata e isolata dall'esercito...
Non male, devo dire, non male: film pervaso da un entusiasmo un po' naif, ma ben venga l'ottimismo! E poi le citazioni sonore e non solo di Jurassic Park erano il massimo!

Alex V e i film (non) impegnati di Dude

Memento della Generazione 0

- Oddio, oggi è la giornata delle foibe
- Marò, è vero...
- Caaaazzucazzu
-Tutti a condividere roba e a darsi dei fascisti o comunisti...
-Wow, bella roba...
- Vabbè senti io non ho festeggiato Auschwitz e per correttezza non festeggio neanche le foibe...
- Forse perché delle idee non so più che farne...

Una volta avevo dei sentimenti, una volta avevo anche una coscienza politica, una volta non ero così presa dalle piccolezze della mia vita (felice) di studentessa. Poi non so.

A volte mi sento in colpa verso la società per essere così disinteressata.

Non è che sono disinteressata, è che metto i miei problemi davanti al resto.

Già, anziché evolverci, ci stiamo involvendo.


Forse se ce ne rendiamo conto siamo ancora in tempo per cambiare e migliorare.

Alex V


Vagabondaggi post esame

Quando un amico sbaglia un esame, ti senti male con lui. Tanto più se quel tuo amico è il tuo migliore amico. Oh, a volte capita, anche se sei preparato al meglio. In questi casi si porge una spalla su cui piangere, si ascolta, si empatizza. E si fa di tutto per tirargli su il morale.
Io e Dude siamo finiti quindi a zonzo per il quartiere, al freddo, muti ma con un mutismo un po' cameratesco, di gente che si intende con gli occhi, o a gesti.
Ogni tanto una spallata, un abbraccio un sorriso, per far vedere che ci sei, che anche se sta pensando e non dice niente stai capendo, sei lì con lui, sei un appoggio. Sei nella scia dei suoi pensieri più cupi.
La tappa dall'indiano alle 2 del mattino, giusto prima che chiudesse era d'obbligo: 2 bombe al cioccolato, mangio subito. Il cioccolato agisce sul metabolismo facilitando la produzione di endorfine, che sono ormoni opium-like. Insomma, ne esci ristorato e rilassato.
E' a questo punto che inizia il flusso di pensieri, e allora si risponde, si chiacchiera, addirittura si ride. Oh, alla fine, è un esame: il bello degli esami è che si ridanno.
E poi che ci frega, domani è un altro giorno, e tu sei bravo lo stesso.
L'importante è capire che gli esami si sbagliano. Anche se la maggior parte delle volte non si sa come.
Vagabondiamo ancora un po', si parla d'altro, siamo amici, si scherza e si spettegola.
Fa freddo, torniamo a casa.
Ti ricordi quando abbiamo dormito assieme? Non abbiamo dormito, siamo stati svegli a fare l'after. Sì, è vero, me lo ricordo.
E così via.
Avrei potuto perdere l'intera nottata a parlare di niente con Dude per tirarlo su di morale. Ma non serve, già ci sono riuscita.
E allora buonanotte amico mio.

Alex V