sabato 30 giugno 2012

L'età è relativa, il ritorno

-Togliti dal sole! Che poi ti bruci!
-Mè, lasciami stare!
-Tu non mi ascolti mai! Almeno la vuoi un po' di frutta?
-Non mi va.
-Devi mangiarla che ti fa bene! Almeno bevi! Copriti la testa, ho un fazzoletto qui, dai, lo bagniamo e lo metti come bandana.
-Oh mamma, ti ho detto di no, che sto bene!
-Iiiiiiiiih, emmè.
-Mamma, ho quarantasette anni, saprò badare a me stessa sulla spiaggia!

Vi abbiamo presentato: Nonna P e Mutti. Come prima, più di prima.
                                                                                                                   Midori

L'età è relativa

-Midori, il segreto della felicità è non sposarsi.
-Come sei giunta a questa conclusione, mia dolce cuginetta nel fiore dei suoi 15 anni?
-Vedi, hai presente zio, il fratello di mio padre?  Non è sposato e si sta facendo i migliori viaggi.
-Effettivamente...
-A questo punto io non mi sposerò mai ed amen.
-Mah, guarda, però si potrebbe anche essere sposati e non avere bambini...secondo  me anche così funziona. Ed, indipendentemente dal lavoro, puoi farti i fatti tuoi.
-Mi piace questo discorso.
-Già.
-A proposito, l'anno prossimo inizio a studiare cinese, così arrivo avvantaggiata all'università.
-Figo. Ma quanto sei matura? A volte non sembra proprio tu abbia quindici anni, sembri mia coetanea! Bella mia!

Più tardi al mare...
-Midori, io devo venire più spesso al mare con te e con zia. Ma li hai visti quegli è due? Proprio a sciacquarsi gli occhi...
-Tesoro, erano un po' sbarbatelli per me, avranno avuto la tua età.
-Ah già, dimenticavo che tu sei vecchia. A volte fai così la stupida che mi dimentico che hai cinque anni più di me.


Quoque tu cuginetta...
                                                                                               
                                                                                                    Midori

Non posso più tacere

Nel 2050 saremo tutti bisessuali
Parole di Umberto Veronesi. 
Peccato che per il 2050 io sarò sdentata e rugosa, se non sottoterra (facendo i debiti scongiuri). Quindi non posso più tacere. E parlerò, eccome se parlerò!
Quindi, adesso, qualcuno mi spieghi perché i più GNOCCHI sono sempre gay. Immancabilmente, indiscutibilmente. Ormai ho una sorta di gay radar anch'io, me l'ha attaccato  uno dei miei amici storici. Gnocco, anche lui. Gnocco in maniera irreprensibile. 
E pure sadico:
- guarda guarda chi mi ha contattato oggi...*fotognocco*
- O.O
Oppure:
- guarda guarda con chi sono uscito ieri...*fotognocco*
- !!!
- Looklooklook! *fotognocco*
- No vabbè ma allora lo fai apposta...
No, è che lui si diverte a farmi vedere che lui può e io no. E che anche se non ci fosse il MioUomo, non potrei comunque. 


Gli uomini pensano al sesso in media ogni 28 secondi. 
Gli etero, ovvio. 
I gay ci pensano ogni 9 secondi
Inizio di Queer as Folk*, simpatico telefilm passatomi dal mio amico (e che ho girato a Midori) che, oltre a piacermi, mi fa anche parecchio rosicare. In senso buono. 


Ti ho aperto un mondo, eh?
Sono anni che il mio amico mi ripete queste cose,e io anni che gli rispondo che questo mondo me lo fa vedere da dietro un vetro, tipo voyeur...


Filosofeggiando, sono arrivata a una domanda conclusiva-paradosso:


La vera questione è: sono i più gnocchi ad essere gay oppure sono i gay ad essere intrinsecamente comunque più gnocchi, in quanto impossibili?


Alex V


ps: quanto sta gongolando l'amico mio in questo momento...che vacca...


*: Midori vi informerà poi meglio di questa serie, visto che lei è già alla seconda stagione

venerdì 29 giugno 2012

Me lo prendi papà?

Stamattina il suplizio che temo diverrà quotidiano. Per fortuna anche oggi c'era l'adorabile pallotta di pelo. 
-Baba, ma non ti piacerebbe sentire quattro zampettine in giro per casa?
-Il problema poi è che tu parti ed il cucciolo rimane.
-Dai, gli insegniamo ad usare la lettiera ed è fatta, c'è il cane della cugina del Rufo che ha imparato a fare così.
-Il problema non è portarlo fuori. Rimarrebbe da solo con Nonna P e Mutti.
-Anche io sono cresciuta con loro e sono sopravvissuta. Magari sono un po' isterica, ma il cucciolo avrebbe il vantaggio di non avere Lucia che lo chiama Panda Cicciolardoso.
-Temo non funzionerebbe.
-Dai, secondo me imparerebbe anche a scansarsi, dopo la terza o quarta volta che nonna p non vedendolo gli cammina sopra.
-No.

-Mutti, non avresti mai voglia di sentire quattro zampettine per casa, che camminano e giocano e sono dipendenti da te?
-Tu e tua sorella mi siete bastate sotto questo punto di vista.
-Ma noi non eravamo animali!
-Dici?

                                                                                         Midori

Pirle di saggezza vol. III - Europe(t)i

Immaginate: metà condominio (la metà giovane, si intende) stipato in un salotto, con due soli divani e un televisorino di dimensioni discrete (ma neanche effetto cinema, siamo una ventina scarsa di persone).  
Verde, rosso e bianco a profusione, a cominciare dalla mia carnagione (indovinate quale parte del tricolore sono io). 8 e un quarto siamo lì, nel "piso" degli erasmus, 4 spagnoli e si, ebbene si, un tedesco (l'abbiamo fatto apposta a presentarci lì). Il Crucco sorride nervosamente, vuole dissimulare la sua ansia, siamo pur sempre venti persone contro lui solo! 
Formazione: il divano nr.1, quello di fronte alla tv, è naturalmente destinato ai Prandelli del gruppo: Spippo (mio collega, tra l'altro!), Batman, il Gigante, il Crucco, El Guapo e 4 fedelissime bionde. Divano nr.2 : le ragazze ponpon, più sono sceme e colorate, più  la partita porta bene. Per quanto riguarda i poverini, miseramente buttati sul tappeto (ovviamente io e Renzo rientriamo nella categoria). Più o meno sempre la stessa gente, ma questa volta c'è una new entry: il Merlo. Il Merlo è un'incantevole sarda taciturna e con tendenze stalkeristiche, che ha pensato bene di provare a sedurre tutta la popolazione maschile della palazzina, senza rendersi conto che andarsene in giro con tre bustine di noccioline aperte  e svuotarsele in bocca a turno non è molto sexy. Tra l'altro, adora i vestiti attillati e corti pur essendo una 101-102-103 (non è cattiveria, lo dice il suo book fotografico online). Ormai ho perso il conto delle volte in cui ha sbattuto le tette in faccia a Renzo. E adesso si china a raccogliere la spesa, e ora le sono cadute le chiavi...e io lì, impassibile, a fingere di essere Pamela Anderson, dall'alto della mia prima. Comunque. Decide saggiamente di piazzarsi davanti al divano dei SuperTifosi, chissà che qualcuno segna e nel momento di euforia generale ci scappa un bacetto o una strizzatina. 
-Mòòò Cassaaaaaa! Si proprj u' megghj- (questo è il pugliesissimo Batman).
- mmm, bella partida, ma creo que la Spagna ha giocato melio, ieri. Como se dice, è una partita piata-
-'zzo dici, sfigato di mmerda, domani al campetto di faccio vedere io!-
-Chi èèè quel giocatore tedesco???? Nooooo cèèè, troppo bono!-
-SSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHH SILENZIO. FOLIO FEDERE PARRHTITA.-
E così per i primi, diciamo, 20 minuti. Fino a quando non succede. La palla saetta da un piedino azzurro all'altro, avanza sempre di più verso l'area nemica. Avete presente quel momento, il secondo prima del gol, in cui c'è un silenzio surreale, e viene spontaneo alzarsi, quasi per vedere meglio, per essere pronti a esultare?
PPPPPPPPPPUUUUUUUUUUUFFFFFFFFF! Una di quelle flatulenze a trombetta. Da chi? Dal Merlo, ovvio, che era già scattata in alto per arraffare un bacio che neanche Buffon. Ma questo l'abbiamo capito solo perchè i SuperTifosi hanno distolto lo sguardo dallo schermo per guardarla e si sono persi IL GOL. "Maaaaaaaaariooooooo Balotelliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" 
E loro lì, come degli allocchi, a fissare il Merlo che cercava di nascondersi la faccia nella sua immensa scollatura. Inutile dire che lei è scappata via, poverina, ma forse nutrirsi esclusivamente di kebab e patatine non giova molto al nostro alvo. Quindi ragazze, non disperate quando la gattamorta di turno fa la splendida (o almeno ci prova) coi vostri uomini e voi vi mangiate il fegato. Prima o poi andrà in putrefazione. E fidatevi che puzza. 
                                                                                                             Azzurrissimamente vostra, Lucia

Euro 2012- Numeri e tradizione

70- 82- 06- 12 
(e speriamo che questa serie sia destinata ad allungarsi all'infinito... ;))
Come da tradizione, anche quest'anno quegli oriuoli perfettini dei tedeschi sono stati mandati a casa da quei passionali artisti degli italiani. Come definirci altrimenti, noi, sempre sfavoriti, che ci re-inventiamo ogni volta (e, io credo, non solo sul campo da gioco)..  Che goduta! 
2
come i 2 goal di SuperMario. Sul primo eravamo talmente galvanizzati che anche il mio telefono si è messo a saltare di gioia (Midori, adesso capisci perché la corrispondenza si è interrotta)...
Tante
Le germanissime lacrime versate negli spalti e negli spogliatoi. Stavolta la Merkel non l'hanno inquadrata, eh?

Bella partita, tanto più che ormai pizza+birra+posto per terra sono un rito (e lo rimarranno fino alla fine! Come il vestito che indossavo contro l'Inghilterra, che portavo anche ieri sera e che rimetterò domenica...perché non siamo scaramantici, ma tanto che male può fare?)


Piccolo Spazio Gnoccaggine:
Perché Italia-Germania era sì la semifinale dell'europeo del pallone, ma era la finalissima dell'europeo dello gnocco...e per questo il MioUomo ha esultato doppio!


 Mats Hummels , accorgendosi di non avere possibilità nella partita di calcio, sperava almeno di vincere la partita della gnoccaggine ....
...arrapante come l'unico
inimitabile
Mario Nazionale
*sbav*


"Scheisse"
Mats si accorge che non sarà mai
così...


Ma sempre Lui ========>>
l'ha fatto cadere dall'alto dei suoi sogni di gloria:




       






Anche se, sinceramente, a me Mario mi fa impazzire ancora 
di più quando, dopo un goal, sorride...
 
...che poi è come le caramelle Lupo Alberto:
duro fuori e morbido dentro
ché ha abbracciato mammà prima e dopo la partita ...


E domenica ci aspetta l'ultima partita, e quindi basta festeggiamenti...inizia l'attesa...

Alex V

Meno male che Amando c'è

La partita è stata vista dalle nostre eroine in sedi diverse, ma per fortuna esistono i messaggi gratis della Wind, che consentono anche ad una persona che ha il cellulare a manovella, come me, di comunicare a costo zero con i soci. Durante la partita c'è stato un fitto scambio tra me, Amando ed AlexV. A dire il vero è stato di più con Amando, perché ormai AlexV è un'esperta di calcio e fa il commento tecnico delle azioni al suo uomo ed ai suoi amici. Infatti, il mio primo lacrimevole messaggio era: "Mi mancate. Qui il tifo è cosa seria e non si commenta neanche la manzaggine dei giocatori". AlexV mi ha subito rispoto: "Manchi anche tu. Io sono dal Mio Uomo e ne so più dei suoi amici. E so soddisfazioni". Dopo altri due messaggini lampo sulla bellezza del nemico (chiamateci pure le Mata Hari del calcio), da AlexV silenzio radio.
Per fortuna che Amando c'è.
"Those Germans are Pussies".
"Si tesoro. La Germania si riconferma come un popolo di pornodive e basta".
"Per questa frase ti adoro ancora di più".
"Lo so tesoro. Ricorda che i miei alter ego sono Amanda Lear, Justin di Q as F, Rossella  O'Hara, la Madrina ed il Pizzettaro bono".
"Amando, sei tutto il mio pantheon personale, i miei numi tutelari della famiglia".


E poi il più bello, sentito per caso mentre fuori impazzava il carosello, mentre il Rufo mi abbracciava e mi faceva volteggiare, mentre si saltava tutti su e giù.


"Si vola a Kiev".


Breve, conciso e migliore di qualunque telecronaca.


                                                                                                Midori
P.s. Mi sono imbattuta anche io nella fantomatica Italia-Germania dei Mondiali del 70. Mentre il Rufo mi faceva vedere un video riassuntivo e commemorativo dei Mondiali del 2006, alla fine, quando io ero lì con i brividini, sul più bello, sul rigore...mi chiude il video. Io lo guardo basita.
-Preferisco il commento di Italia-Germania del 70.


P.P.S.perdonatemi se il titolo riecheggia altre tristi memorie. Chiedo venia.

giovedì 28 giugno 2012

Vengo anch'io!-No tu no!

-Amore, allora oggi la partita la vediamo da te?
-Noi si, tu non so.
-Scusa?
-L'ultima volta che l'hai vista con noi abbiamo pareggiato...oggi non si può pareggiare e rischiamo...
-Quindi?
-Eeeeeh....
-Stai dicendo che porto sfortuna?
-No, io veramente...
-Aspetta, porto sfortuna secondo te?
-Ma veramente...
-E SONO ANCHE GRASSA?
-Non l'ho detto...
-MA L'HAI PENSATO!
-Ma...ma...
-Ecco. Lo sapevo. Ti odio.

Il Rufo è rimasto dieci minuti ad interrogarsi su che avesse fatto di male. Poi nel dubbio è venuto a chiedermi scusa. Dopo altri cinque minuti ha capito che lo stavo prendendo in giro. Ed ha cominciato a rincorrermi per casa. Ah, l'amour.

Nel frattempo incrociamo l'incrociabile.

Forza azzurri :)


                      Midori



Mens sana in corpore sano

Per non soccombere all'afa e alla depressione pre-esame io e Dude abbiamo deciso di andare in piscina. 


Lui si prepara mentre io parlotto con il brasiliano, che non fa che ripetere:
- Se sbalio, coregimi, no fa male, no fa male...
e mi saluta con una voce profonda e un:
- Buono nuoto, principessa
- Sì, sul pisello...muvt
- Sono pronta...Poi non chiederti perché trovo il tuo nuovo coinquilino una persona piacevole, Dude.


- Sei sicura che è aperta?
- Sì, perché dovrebbe essere chiusa?
ndr: trovare una piscina vagamente decente, che faccia degli orari decenti a un prezzo decente, a Roma, è quasi impossibile. Chiedere che continui a fare tutto questo anche d'estate è qualcosa di molto vicino all'eccessivo.


Ma alla fine eccoci lì, costume-cuffiette-occhialini. E vecchi, vecchi ovunque. Questo significa che la corsia rapida è nostra. No, un momento,ci sono anche i bimbi agonisti. Ok, gettiamoci nella mischia.


E 1,2,3,4...ok, un attimo che mi fermo che sono già morta. Dude continua. Poi alla sesta vasca si ferma. 
- Mmmmal di testa atroce
E' bordeaux. 
- Ok, sta calmo, togliti cuffia e occhialini intanto. Vuoi uscire un attimo?
- Mmm no è che mi fa male la testa...
- Sono troppo stretti gli occhialini? 
- Mmm no...
Illuminazione.
- Dude, ma tu stamattina l'hai fatta colazione?
- No, non ho mangiato niente
- EH, ma allora lo vedi che sei un furbo noto: 2 anni che non metti piede in una vasca e subito vuoi fare il figo che va e non si ferma mai..tské!
- Sono un vecchio, 'orca troia...una volta facevo 30 vasche rana di seguito...
- Una volta i treni arrivavano in orario..
- Stronza
- Intanto per svecchiarti potresti comprarti un paio di infradito, anziché andare in giro con quelle ciabatte che sono orrende
- E' la moda delle infradito, queste non sono orrende
- Non è un fatto di moda: sono sempre state orrende. Punto.
Mentre ci dilunghiamo in questi discorsi da fescionisti, una vecchia a dorso lo arpiona all'uccell...alla coscia.
- Signora, mi scusi, signo'...SIGNORA E' FINITA LA VASCA!
- Ah, e mi scusi, mi scusi, non avevo capito...


La piscina mi mette in pace con il mondo, come il caffelatte la mattina.
Continuiamo a fare vasche a velocità crociera e poi usciamo.


- Mmm, Dude, mi sa che abbiamo qualcosa in comune...
- Cosa?
- Io sono tampinata dai brasiliani, tu dalle vecchiette
- Vaffanculo.


Ehehhehehe


Alex V

Istantanee di jogging

Da stamattina è entrato in vigore il programma della Generalessa pensato appositamente per me. Sveglia alle sei meno venti del mattino e si va a correre in villa.
Quale persona sana di mente accetterebbe mai di farsi svegliare all'alba, d'estate, libera dagli esami? Io no di certo. Ma se avessi provato a fermare Mutti, si sarebbe ripetuta la scena di Piazza Tien An Men del 90. Io davanti ad un carrarmato. Ed evoglia ad evocare i diritti umani.
"Mens sana in corpore sano", ha trillato stamattina, dopo che aveva mandato Baba a stanarmi dal letto. I miei emisferi hanno ringraziato. Anche quelli di nonna P, a quanto pare. Sentito il trambusto si è alzata, ci ha dato un'occhiata spezzante. Baba vedendomi sconvolta, ha provato a consolarmi: "Dai, quando torni ti fai la doccia e ti rimetti a letto". Illuminata da questo faro di speranza vado a vestirmi in camera. La PARANONNAL acticvity ha già colpito. Il mio letto è scoperto fino al nudo materasso, "p' pighgjà jaar" (prendere aria). Dopo aver compiuto questo atto di terrorismo psicologico, se n'è tornata a dormire, lei.

Quella dell'andare a correre in villa è una moda che nella nostra amena cittadina hanno lanciato i miei. Non che i miei siano dei trend setter, ma nella mentalità di provincia c'è un modo di pensare tutto particolare. Non appena una persona "perbene" fa qualcosa di nuovo gli altri la seguono a ruota. I miei sono considerati gente particolarmente perbene. E di qui... Il dottore manda le figlie di cinque anni e mezzo e sette anni a scuola d'inglese? Non possiamo essere da meno e ci mandiamo anche le nostre figlie che hanno la stessa età! La preside porta le figlie in piscina? Dobbiamo farlo anche noi! I coniugi Pa vanno a fare jogging in villa? Jogging in villa? No, aspetta, loro in villa CAMMINANO, camminano velocemente, perchè il dottor Pa ci ha proprio spiegato l'altra sera: "Camminando si ha più resistenza e si bruciano più grassi, tra l'altro la pavimentazione della villa non è adatta alla corsa: si rischia di rimettersi le ginocchia".
Per molto tempo i miei sono stati i soli ad andare a camminare. Si portavano anche Lucia, che voleva essere la figlia sprint. Qualche volta andavo pure io. Il tempo di arrivare alle giostre e mi installavo sull'altalena, a pensare ai fatti miei (grande atleta che ero, fin dall'infanzia).
Adesso i tempi sono cambiati ed in villa ci si trova tutta la gente "perbene", che un po' corricchia, un po' cammina e TAANTO si ferma a parlare e spettegolare.
Non vi dico che gioia, quando si è una persona che è fuggita da tutto questo.

Stamattina in effetti non ero proprio la rappresentazione della bella e spumeggiante gioventù. Vestita di nero, occhiali da sole impenetrabili, cuffie ed un muso lungo da qua a Roma. Sprizzavo evidente felicità da tutti i pori. Mentre io mi concentravo sul mio mondo interiore, i miei camminavano, tutti contenti che io fossi con loro.

Baba in queste occasioni si diverte a giovare  a Bob l'allegra guardia forestale. Zompetta allegro allegro da un'aiuola all'altra, controllando lo stato delle piante, leggendo e commentando tutti gli avvisi di potatura, disinfestazione ed altro. Si dedica anche a fare l'ornitologo.
-Guarda Midori, una ghiandaia!
-Quale?
-Quella specie di piccione beige.
-Rimane un piccione colorato.
-Ma dai.
-Lo sai che mi fanno schifo tutti.
-Anche le colombe?
-Le colombe sono piccioni next level.

Mutti trotterella tutta contenta, dilettandosi a salutare gente in giro come il papa dalla papa mobile. Ogni tanto la ferma una qualche sua amica e lei si prodiga nel ruolo che le è più congeniale: Cornelia la madre delle (G)racchie. Io e Lucia siamo i suoi gioielli ed andiamo esposte e rimirate. Le amiche di Mutti non sono da meno, e poi scon la bocca atteggiata a culo di piccione per esprimere dispiacere, esclamano: "Ma come fai, con tutte e due le figlie fuori!". Perchè loro la prole non l'hanno voluta mandare lontano. Tra l'altro non è che la loro prole proprio schiumasse all'idea di andare a fare la vita da fuorisede.
In genere i ragazzi e le ragazze (ma sopratutto le ragazze) in questione, declamano per tutta l'adolescenza il bisogno di andarsene in una qualche grande città, di vivere la vita come i ragazzi di Gossip Girl, a  New York, Londra, Parigi, a Milano! Poi sotto la botta si rendono conto che una vita alla Gossip Girl non esiste. Ed allora nicchiano, abbozzano e si iscrivono a Bari, passando il decennio tra i venti ed i trenta sempre con le stesse persone, nelle stesse discoteche, a farsi lavare i vestiti da mammina e continuando a lamentarsi di non essersene andati a studiare fuori. Fino a quando non incontrano una persona "perbene" (e di solito ci hanno fatto almeno un grado di scuola insieme e/o è stato/a con un loro amico), non si sposano e continuano il circolo vizioso.

In tutto ciò stamattina io trottavo, adombrata da questi cupi pensieri. Ed ecco che davanti a me si prospetta la più tenera tra le creature esistenti al mondo: un cuccioletto di cagnolo. Piccolo, una palletta di pelo che mi trotterella incontro.

Istantaneamente mi accuccio a giocarci come se fosse il mio ultimo giorno sulla terra. Nella testolina del cane, a quel punto si realizza l'equazione: andare incontro a persone che corrono=coccole, e riprova il trucco con Mutti. Piccolo particolare: Mutti ha paura dei cani.
Negli annali della famiglia è trascritto il giorno in cui, in campagna, la cagnolona di mia Cuginona aveva figliato, generando sei adorabili palline di pelo. Mutti scese dalla macchina, vide queste pallottole di pelo che le venivano incontro, salì in piedi su una panchina e si rifiutò di scendere fino a quando qualcuno non li portò via.
Oggi più o meno stessa scena.
Ho riso, tanto.
Mutti di meno. 

Ha pagato il giusto fio per avermi trascinato in villa a corretre-anzi-camminare.
E domani tutto di nuovo.

                                                                       Midori

Buongiorno...

Niente, e poi vai da Dude a chiedere di farti una doccia e ti apre un moraccione muscoloso in mutande e con l'asciugamano sulle spalle, che ti saluta un po' in portoghese e un po' in italiano. 
- Ma...ho sbagliato appartamento?
Spunta Dude:
- Lui è il mio coinquilino momentaneo, è qui per un dottorato. Presentatevi, ignoratevi o copulate: qualunque cosa facciate fatela in silenzio perché io c'ho da fare.
- Che vol dire "copulate"?
- Niente, te lo spiego un'altra volta.


Jorge (che ho scoperto pronunciarsi giorge e non iorghe come ho sempre pensato) parla molto bene l'italiano, sta facendo una cosa simile a un dottorato sandwich ma non proprio uguale, e intanto fa il dentista. Viene dal Brasile, ma non è un appassionato di calcio. Peccato ora che potevo intavolarci una discussione con cognizione di causa...
Mi parla dello sviluppolo pieno di contraddizioni del suo paese e mi chiede dell'università qui, degli esami e di tutto un po'. Intanto mette su una bossa nova di tutto rispetto.
Sono ancora un po' shockata. 


Alex V


*Brazilpapapapapapaparàpapapapapapaparàpapapararà!BrazilBrazil*

Demotivazione e kamikaze

Oggi sono andata a vedere gli orali di una materia che ho in programma di dare a luglio.


7 professori, 2 interrogazioni ciascuno.


Roba tranquilla insomma. Del mio anno nessuno ha avuto il giusto mix di forza volontà e pazzia per presentarsi al primo appello. 


Da quello che ho potuto vedere, domande tranquille su un programma immenso. Almeno, questo succede 6 volte su 7.
Poi c'è quella settima volta in cui capiti con quello che a mio avviso è il miglior professore del corso. Peccato che non sia anche il miglior professore all'orale.


1 domanda. 5 minuti per farti bello della tua (presunta) sapienza in materia. Se non ce la fai sei fuori. 
L'ultimo orale che ho visto si è svolto così:
-Professò ma...che è...mica mi starà bocciando
- EHhh
- Professò no, la prego, avevo confuso la domanda, la prego me ne faccia un'altra, io ho studiato, la prego
- Per piacere, smetta di implorarmi. Adesso se ne vada.


Molti dei miei amici manderanno quest'esame a settembre. Io no, perché sono una kamikaze*:
Perché se all'esame non ci vai, non puoi nemmeno sapere come andrà a finire.


Alex V


*: intendiamoci, ci vado perché studio, e non sarà una banale esamefobia a farmi rimandare a settembre. Anche se potrei essere comunque rimandata a settembre.

mercoledì 27 giugno 2012

Ospedaletti

Da brava fuorisede i miei orari dei pasti e della vita in generale sono abbastanza sballati. 
Tornare a casa è sempre uno shock, quindi.

Mentre quando ero bambina si avevano orari abbastanza meridionali (ovvero pranzo verso le due, due e trenta, cena dalle nove in poi), man mano che sono cresciuta i nostri orari sono arrivati a coincidere con quelli della latitudine milanese.
Penso che quest'anno abbiamo raggiunto il colmo: i nostri orari non sono più milanesi, neanche di quelli da ospedale. Sono quelli da ospedaletto dei bambini gestiti dalle suore. Alle dodici, cascasse il mondo, si pranza. Alle sei e mezza nonna P reclama la cena, a quel  punto, allora ceniamo tutti.

Se in più aggiungiamo che i miei pasti consistono in passati di verdure per non tirare i punti, il quadro è completo.

Un giorno di questi mi aspetto che passi anche la suora a darci il cucchiaio di olio di fegato di merluzzo. 

                                                                       Midori
P.s. Scusate il piccio che emerge prepotente dai miei ultimi post, è che sono fastidiosa come un lattante che sta mettendo i denti. Solo che io li sto togliendo.
P.p.s. Nonna P si è appena precipitata in camera mia, sorridendo a trentadue denti (finti).
"Midò, è chiamata Lucia! Renzo ha fatt u esaàm! Ha vinto!". E se ne tornata in cucina trotterellando.

Iniziazione #2

Per la prima notte d'iniziazione vedere qui.


Seconda notte: 
- Allora Alex, hai capito perché usiamo questo schema e non quello classico?
- mmmm sì...
- Dai, allora...non ti addormentare però!
- mmm
- Guarda che stai andando bene! E poi ne sai più del portiere della Germania
- Chi è il portiere della Germania?
- Neuer, e ha dichiarato ieri che "Io so tutto sui giocatori italiani" e poi quando il giornalista gli ha chiesto "Allora dove gioca Diamanti?" "..." "e Bonucci?" "..." ha fatto una figura di merda! E poi si è difeso dicendo "Però conosco bene quello che è mezzo tedesco*, è uno dei più forti, si vede che ha sangue tedesco!"...Cioè capito?
- Eh
- Questi sono proprio nazionalisti! 
Il discorso sui tedeschi, di come se la credono e di quanto sono forti ma noi dobbiamo batterli è durato mezz'ora. Dopodiché il sonno ha fatto la sua, infrangendo una delle regole di coppia non scritte (e pentendomene amaramente, ma un po' se l'è cercata):
- Insomma, i giocatori tedeschi...
- Senti, io ne conosco UNO SOLO di giocatori tedeschi, e so chi è solo perché è bono.
- E chi è?
- Mark...no Mats Hummels, o qualcosa del genere
- Cioè TU ti sei spulciata tutta la nazionale tedesca solo per vedere chi era bono?
- No, non è andata così è capitato che mentre vedevo le formazioni...
- TRADIMENTO! ALTO TRADIMENTO! DELLA PATRIA! AL ROGO, GERMANICA!


Che poi mica è finita lì. Ha preso il computer e ha cercato il rivale della nazione (e non solo):
- Cioè, tu mi stai dicendo che questo qui è bello? 


Cioè, questo qui ti sembra bello? 


Con questa faccia da scemo?

Non può piacerti uno della Germania! E' il NEMICO!
Quindi se vince gioisci? Che poi non è manco forte, sta mezzasega...RISPONDI!
-No, macché, non sarei contenta...preferirei batterlo e poi dirgli "Non ti preoccupare che ti consolo io!"

- Ma scusa? Non eri tu che volevi che io mi appassionassi al calcio? 
- AL CALCIO, NON AI CALCIATORI! Tu mi hai usato per arrivare a Hummels, io lo so!
- Ma no, ci fossero 100 Hummels io preferirei te
- TU MENTI!
- Ma dai, non prendertela così, è bello ma ha una faccia da scemo, è come le tue ex (che però sono anche bruttine)
- MA CHE GUSTI HAI?
- Bhè considera che sto con te...:P
- BASTA! Tu non guarderai mai più un calciatore in mia presenza! E questo significa che non guarderai più partite! Così è deciso!

Era destino che questo abominevole esperimento finisse così. Del resto, anche il mostro si ribellò al Dott. Frankenstein, no?

Alex V


*: quello con la mamma tedesca è Montolivo