sabato 2 giugno 2012

Di ormoni e matite

Stanotte ho fatto un sogno. Stranissimo ed influenzato dai recenti avvenimenti.
Nel sogno c'eravamo io, Mutti, Lucia e Baba, in vacanza, come quando sei anni fa facemmo un viaggio on the road nel nord Italia. On the road nel senso che avevamo una serie di liste di B&B e solo una tappa fissa, i biglietti prenotati all'Arena di Verona per vedere la Madama Butterfly. Nel sogno si era giusto a Verona, dopo aver svaligiato tutti i negozi di scarpe di via Mazzini (questo elemento realmente accaduto...durante quel viaggio comprammo circa dieci paia di ballerine e scarpe). Mentre si faceva un giro per Piazza delle Erbe, baba si allontanava, Mutti ci prendeva per mano e ci portava in un sexy shop della Disney.
-Allora ragazze, sceglietevi il vibratore che più vi piace, così io e Baba saremo sicuri che non farete sesso prima dei diciotto anni. 
E passavamo del tempo a decidere dimensioni, modello, movimento, colore (!) e funzioni. Baba entrava solo per pagare.

Ora... posto che questo sogno mi porterà in psicanalisi e che non so per quanto tempo non riuscirò a guardare mia madre senza ridere istericamente, ho ripensato ai traumi che i miei hanno subito dall'avere due figlie CONTEMPORANEAMENTE in piena tempesta ormonale adolescenziale.
C'è da dire che pur essendo più piccola ho sviluppato prima di Lucia. Un giorno giocavo con le bambole ed il giorno dopo, ero in quinta elementare, chiamavo nonna p urlante dal bagno, perché sanguinavo come un maiale sgozzato. E da lì poi mi è esploso il seno. E sono arrivati i peli, i brufoli ed un periodo di bruttezza perennemente rinnovato. In tutto questo, mentre io giravo per casa con un muso lunghissimo perché avevo le tette, mia sorella girava per casa con un muso lunghissimo perché NON aveva tette e ciclo e mi invidiava. E quindi litigavamo. Nel frattempo io non sapevo più dove mettere il seno e con le cugine facevamo la prova della matita: se metti una matita sotto il seno e cade non hai bisogno del reggiseno. Se sta su è meglio comprarne uno alla svelta, se no prima dei tredici anni ti arriverà alle ginocchia, lo sanno tutte le ragazzine di prima media. Ecco, a me e mia cuginona stava su. A cuginetta (che all'epoca aveva sette anni) dopo una piccola scossa la matita cadeva. A Lucia, di anni dodici e mezzo, cadeva senza pietà.
Superata la fase dello sviluppo a entrambe il problema divennero i brufoli, che io non avevo e lei sei. Poi i ragazzi, che andavano tutti dietro a lei, ma alla fine venivano con me. In tutto ciò i miei genitori invecchiavano precocemente: mia sorella si circondava di amiche donne, tutte beneducate, buonasera signor Pa, signora Pa, io avevo due amiche ed un branco di amici. E non eravamo amici proprio fraterni.
Questi movimenti allegri continuarono fino a quando Lucia si mise seriamente con uno. Apriti cielo. Vedevo l'interrogativo muoversi sotto le fronti dei miei genitori, lo faranno, non lo faranno...la gentile uscita di scena del ragazzo in questione risolse i loro problemi. Io e Lucia avevamo rispettivamente diciassette e diciotto anni.Eravamo belle, in fiore e pronte ad una storia finalmente seria. Ed ecco che entrano in scena prima Renzo e dopo un mese il Rufo.
Arriva l'estate e c'è la formale richiesta di andare in vacanza con loro ed i loro amici.
-No! Non ci andrete!- tuonava il Baba.
-Guarda baba, che se io voglio farlo lo faccio anche rimanendo qua a casa.
Devo avergli tolto altri anni di vita. Fatto sta che in vacanza ci andammo, fingendo, per il loro buon cuore, di dormire insieme, io e Lucia.

Non deve essere stato facile per Mutti e Baba.
Onore alla loro eroica sopportazione.

                                                                       Midori

2 commenti:

  1. Nei miei sogni la Disney non ha sexy shop in giro per l'Italia, uffa, che sogni tristi i miei ._.

    Questa regola della matita è davvero istruttiva, mica la sapevo!

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    1. Eeeh...piccoli trucchi che ai tempi erano veramente hardcore per delle ragazzine delle medie. Adesso lo fanno le bimbine delle elementari. Ed io mi sento vecchia.
      Comunque il sexy shop della Disney non era mica tutto sta gran cosa, anche se mi ha dato delle idee. Potrei decidere di diventare designer di vibratori da grande.

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