mercoledì 21 dicembre 2011

Telefonate

Telefonata con AlexV.
-Ciao bella. Come va?
-Sono immersa nella vasca da bagno con la stufetta. Mi sono svegliata alle 12.20. Sto da Dio.
-Bello, io ho appena finito di mangiare, la nonna mi vizia. Ma fammi capire stai come le dive americane? Bolle e ci manca la sigaretta con bocchino chilometrico?
-Oddio, le bolle le potrei fare... per il resto che dici?
-Aspè, aspè ho questa frase stupenda da leggerti: "Se i pesciolini tropicale mantengono da anni i loro colori sgargianti per far contente le femmine, come mai voi andate ancora dal parrucchiere senza consultarvi?". 
-Ma è bella! Stanotte ho fatto dei sogni assurdi. Sono un paio di notti che sogno il mio ex, Ricciolo, il MioUomo e mio padre.
-Tutti gli uomini della tua vita.
-Già.
-Sei evidentemente sottoposta ad un clash emotivo.
-Lo so, lo so. Intanto permane l'isolamento telematico. Maledetto cambio di gestore.
-Vabbè dai, che manca poco ed arrivi.
-Grazie ad Amando. Se non mi spediva i documenti non potevo prendere l'aereo.
-God save Amando.
-Peace. 

                                                           Midori

martedì 20 dicembre 2011

Aggiornamenti

Cose successe dall'ultimo post:

  1. Sono riuscita a far raggiungere ai miei bagagli una dimensione apprezzabile. Sono passata dalle 2 valigie+borsone+zaino+tracolla dell'anno scorso ad un modesto valigia+zaino+borsa. L'esperienza insegna.
  2. Ho affrontato un viaggio in treno circondata da bambini urlanti. Seriamente, un piccolo ha iniziato a piangere quando il treno è partito e quando sono scesa non aveva ancora smesso.
  3. Ho riabbracciato nonni, Mutti e Baba, venendo coccolata in maniera sconsiderata ed esagerata, tornando a pieno titolo nel ruolo di figlia di famiglia. Ruolo che comporta dormire in un letto rifatto come dio comanda, venire coccolata gastronomicamente e rispondere al telefono.
  4. Fatto il nido tra le braccia del Rufo. E scusate se è poco.
  5. Assistito ad una recita di Natale di bambini di scuola materna. Penso che per uscire dalla crisi bisognerebbe affidarsi alle maestre di asilo. 
Casa dolce casa .

                                          Midori

domenica 18 dicembre 2011

Zibaldone natalizio

Posto che sono in hangover pesante, vo a cominciare.
Ieri io ed AlexV abbiam fatto le Babbe Natale. La cosa brutta del fare i regali è comprarli, ma consegnarli è invece una delle cose più belle. Come ogni anno siamo andate con i regali in serie: ovvero a gruppetti uguali tra loro. Alle bimbe del nostro anno dei rossetti carinissimi (ovviamente con colore personalizzato, siamo gente seria noi), ai ragazzi ed alle altre segnalibri molto carini con delle citazioni, a Dude dei calzini (quando li ha aperti ha detto: "Ci credete che è il primo paio vedo di calzini che ho? Ho sempre usato quelli di spugna." E si è anche lasciato abbracciare, cucciolo). Anche io ed Alex V ci siamo scambiate i regali. Io le ho preso una carinissima scatola di latta per conservare i suoi numerosi te, infusori usa e getta ed una miscela di te artigianale. Lei invece mi ha regalato un correttore (regalo utile), eye liner, collana e segnalibro. Gli ultimi tre elementi sono tutti verdi. E già questo mi avrebbe reso felicissima se non fosse che sono tutti stupendi.
Ieri sera poi festa di Natale. Non vi dico la soddisfazione di rimanere tutta la serata a ballare su un tacco 13 senza rompermi osso alcuno. 
Stamattina è partita AlexV. Pianti, dolore, abbracci da parte mia.
-Midori, ti vengo a trovare tra una settimana.
Oddio, me ne ero quasi dimenticata :) AlexV scende in P ^^uglia

venerdì 16 dicembre 2011

Sveglia

Ieri sera.
- Allora Midori, domani mattina non ci sono scuse. Usciamo! Alle 8 ti chiamo così ti svegli ed alle 10 siamo in strada!
-Ok Amando, ok, però ricordati, eh?
Stamattina. Ore 11. Mi squilla il telefono in camera.
- Amore, e mai ci vogliamo alzare?
Il Rufo non sentendo miei segni di vita mi ha chiamato. Mi ricompongo  chiamo Amando.
-Pronto?
-Amando sono le 11!
-Non me ne frega niente. Io torno a dormire.

                                                                                            Midori

martedì 13 dicembre 2011

Cena

La tristezza della cena della domenica sera in un collegio universitario può essere superata solo con un po' di sani frizzi e lazzi.
Così si finisce a parlare dei matematici e delle loro pazzie, fino a scoprire che un amico del Gigante Buono, nei ringraziamenti della sua tesi di laurea, ha scritto qualcosa come "A te, egregio professor X, venuto a mancare un mese prima di questa discussione: ci vedremo in Paradiso" e da lì lascio immaginare i commenti di Mmio Cugino, bestemmiatore seriale, e di Cavallo Pazzo in tandem.
Il Virgineo Acidone no, lui ha un'anima candida. Ed è cattolico. Molto. Cioè, Molto, ma solo quando gli pare. Poi quando qualcosa (di solito sotto Natale e le Festività, questo qualcosa diventa tutto) non gli va bene, siccome gli scoccia esternare i suoi reali sentimenti, si contorce in facce decisamente esilaranti. E noi giù risate.
Il momento più alto si è raggiunto quando finalmente il Virgineo è riuscito ad articolare due parole di biasimo verso Mmio Cugino. Non si aspettava però, una replica di questo tipo:
- Eh, allora Virgineo, quando bestemmio è perché bestemmio, quando faccio qualcosa per i Santi è perché faccio qualcosa per i Santi! Oh, ma lo sai come si dice a Napoli:
"Moscio non ti piace, duro ti fa male, ora dimmi: Che cazzo vuoi?"
Il trionfo: gente (Dude) che si rotolava per terra, altri giù dalla sedia a tenersi la pancia.
- Eh, Virgineo Acidone, quando ce vò, ce vò!

Alex V

Telefonata con Mamma 2

Suona il telefono
- Oh, tesoro, sono la Mamma, sono 2 giorni che non mi chiami, iniziavo a preoccuparmi!

Parentesi sui miei genitori e le loro preoccupazioni: quando c'è stata il bordello di Fukushima l'anno scorso, io dovevo partire per la Cina il giorno dopo: i genitori di Midori quasi piangevano al telefono per la preoccupazione, dicendo frasi sconnesse come "Non andare!Non andare!". Mia madre non ha sollevato neanche lontanamente il problema di partire o no, e quando io (desiderosa di avere un po' di considerazione) le ho detto
- Mamma, hai visto quello che è successo in Giappone?...
la sua risposta è stata:
- Embè? Tu vai in Cina no?
Chiusa parentesi.

Ricominciamo:
- Oh, tesoro sono la Mamma, sono due giorni che non ci sentiamo, cominciavo a preoccuparmi!
- Eh, mami, ho avuto un po' da fare e non sono riuscita a chiamarti
- Bene, novità?
- Inizio un breve corso di fotografia, quando vengo a casa devo prendere la macchina fotografica
- Ma non ti servirà una macchina fotografica seria?
- No, ma', è più che altro un corso su come ritoccare le foto con un programma che non è photoshop tranquilla
- Ma guarda che tuo padre ha una reflex, con tutte le impostazioni manuali, il grandangolo e tutte le cose così, semmai prendi quella, mi sembra più adatta
- FIGO! Sì sì prendo quella! Ma com'è che il Babbo ha una reflex? No perché non ci ho mai fatto caso... Nella mia mente intanto emerge nebulosa l'immagine di una splendida vecchia macchina fotografica analogica con tutti i suoi gadget e la sua borsina tanto anni '80...
-No, perché sai, sono quegli acquisti di 30 anni fa che
- Mamma, non è digitale
- Ovviamente no, è a rullino!
- Ecco...
- Ah, giusto, eh mi ero dimenticata il piccolo particolare
Di nessuna importanza.

Intolleranza

Sarà che sono in sindrome pre-mestruale, ma io questa settimana sto avendo seri problemi a tollerare la gente. Cioè, non la gente, quanto le mattane della gente. Sono intollerante. E dire che di solito mi circondo di persone, ascolto problemi, dò abbracci a destra e a manca; insomma, sono socievole verso la moltitudine umana. Quando qualcuno mi sveglia nel bel mezzo di una dormita riesco perfino a sorridergli. Questa settimana no. Non tollero le stronzate, e non riesco a trattenermi dal rivelarlo. Sarà il mal di testa, la pancia gonfia, che ne so, sono intollerante anche verso me stessa. Insomma, come si dice, in questi momenti io preferirei non incontrarmi.
Gli elementi più stretti della mia cerchia di amici e conviventi generalmente fanno finta di nulla, sanno che 2 o 3 giorni di insopportabilità al mese è fisiologico, sotto le feste diventano 4 o 5 perché devo stridere con l'atmosfera di finta bontà generale.
Il mio uomo è l'unico che riesce a prendermi con dolcezza e a farmi dimenticare che sono intollerante (è anche per questo che è il mio uomo ;) ), il Ricciolo invece non fa altro che ripetermi:
-Sai che quando hai le tue cose sei veramente insopportabile?
Acuendo ulteriormente la mia parte intollerante, e così fa la maggior parte dell'umanità maschile.
Poi che Dude, che invece apprezza i miei momenti di intolleranza:
- Sai, dovresti essere più spesso in fase pre-mestruale: saresti una persona migliore. La tua intolleranza ti conferisce un'oggettività verso il resto del mondo che di solito non hai. E' il tuo momento migliore del mese: si può pure scopare come ricci!
Ahahah, come ricci! Non importa se il contesto è un altro, quando sento le parole "come ricci", io non ce la faccio a non sbellicarmi.

Alex V

lunedì 12 dicembre 2011

Come i ricci

Dopo ogni sessione d'esame io ed AlexV l'anno scorso ci concedevamo un pomeriggio di shopping, più o meno sfrenato a seconda delle condizioni economiche del momento. L'anno scorso a giugno eravamo in giro, sguinzagliate alla ricerca di costumi da bagno. All'incrocio semaforo pedonale giallo. Macchine rombanti pronte a partire. Ho un raro slancio di rapidità, io che ho la velocità media di un bradipo insonnolito. Allora con una faccia audace e voce cattiva le dico:
- Forza AlexV, veloci come ricci!
AlexV comincia con la sua falcata ad attraversare, quando mi si impala al centro strada. Io  proseguo, realizzo d'esser sola, mi giro e la guardo. Lei lì, perplessa.
-Midori, ma i ricci non sono sempre spiaccicati a centro strada?
Scatta il rosso, AlexV accelera e mi è accanto. Ci guardiamo. 
-Veloci come ricci?
E ci scompisciammo dalle risate.
Un metodo sicuro per far ridere AlexV oggi è anche solo dirle "come ricci". provare per credere ;)

                                                Midori

Favoletta della nanna

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.



Un ragazzo, posato il libro, si sentì ispirato: ecco cosa fare per conquistare la ragazza del suo cuore! Cominciò ad andare ogni giorno alla stessa ora davanti ai suoi occhi. Dopo due settimane lei lo denunciò per stalking. Fine.
                                                                                 Midori
P.S. Lo so, lo so è scandalosa. Ma ho sei bicchieri di negramaro salentino in pancia. Chiedo venia.

venerdì 9 dicembre 2011

Gli uomini non cambiano. Ma ciò si può discutere

Il mio uomo è ripartito oggi. Sono stati 5 giorni bellissimi.
A 17 anni (sono tre anni... stranissimo) mi innamorai di lui a prima vista. Sissignori, queste cose esistono. Lui ai tempi era tutto quello di cui io avessi bisogno. Era più grande, spiritoso, forte. Mi sono innamorata della sua risata. Del resto mica lui si innamorò al primo sguardo. Le prime volte lui a malapena mi notava. Ha cominciato a registrare la mia presenza ad una scampagnata, quando ubriaca e stesa sotto un ulivo tenevo una specie di simposio. Si è innamorato di me completamente dopo due mesi che stavamo insieme. 
L'anno scorso non mi bastava più essere la pupilla dei suoi occhi. Pupilla deriva dal diminutivo del termine latino Pupam, bambola, effige, proprio come il riflesso di una persona in una pupilla, una piccola immagine. Ed all'improvviso non mi bastava più vivere nell'orizzonte ristretto dei suoi occhi. Mi disinnamorai di lui, o lo dimenticai, non lo so. Non era più il ragazzo che amavo e la sua risata mi irritava. Lui se ne accorgeva e provava ad ingabbiarmi. 
Abbiamo rotto. Non siamo stati insieme per 5 mesi.
Poi io sono tornata da lui. 
Durante l'estate abbiamo litigato praticamente ogni giorno. Idem a settembre ed inizio ottobre. 
Il provincialismo cronico mi sembrava insormontabile ostacolo tra noi. Io leggevo molto e lui a malapena i giornali, non ascoltava la mia musica, io non capivo la sua.
E sapete che ha fatto?
Per me, lui ha deciso di provarci. Adesso legge, legge tanto, si è appassionato dei miei stessi gruppi, io dei suoi.
Mia Martini forse sbagliava quando cantava che gli uomini non cambiano. 
Cambiano, lo fanno.
Alla fine è solo questione di fin dove ci si spingerebbe per una persona. Io per lui ho ignorato il mio orgoglio, lui ha allargato i suoi orizzonti. Alla base di una storia c'è questo tentare il tutto e per tutto da entrambe le parti.
Non sono brava come AlexV ad analizzare le situazioni generazionali. Certamente ho cugini trentenni che mantengono le relazioni in una fase di latitanza da anni . Certamente ho una sorella che mollerebbe tutto per un pargolo (ed ha 22 anni). Ho compagne delle medie in dolce attesa. Ho amiche della mia stessa età che non vogliono ragazzi per concentrarsi su quello che vogliono veramente.
Io che voglio? Non lo so.
So, però, che con il mio Rufo sto bene ed ogni giorno è stupendo.
So che ridiamo come i pazzi, che fare l'amore con lui è gioia.
So che potrebbe finire, perché a vent'anni c'è ancora un mondo da scoprire.
So che io non sono più la ragazzetta di 17 anni e sono cresciuta, ma anche lui lo ha fatto.
Allora, la smetto di analizzare e ma la godo. Prenderò tutto come viene.
So quale è la mia meta, lui conosce la sua. Il viaggio lo si può fare benissimo insieme.
Cambiano, se ti amano, gli uomini cambiano.
                                                                                Midori

La cognizione del dolore

Oggi il Ricciolo si è superato. Dopo essere stato mandato male 2 volte nell'arco delle ultime 12 ore, si presenta da me con la coda tra le gambe dicendo:
- Sei ancora incazzata con me? (se avesse aggiunto "mamma" non avrebbe fatto altro che confermare a voce ciò che i suoi comportamenti affermano e confermano da tempo)
- No, non ti preoccupare
- Sicura?
- Sì, tranquillo
-Ah, ok, perché ti volevo chiedere...non è che mi faresti i peli sotto le ascelle?
- Se vuoi ti accompagno dall'estetista
- Ma fa male?
- Sopportabile
- Ma cosa ti mettono, la cera delle candele?
- E' cera per la ceretta, cera fusa
- Ma perché?
- Perché deve aderire al pelo in modo da strapparlo poi alla radice e non spezzarlo
- Ah, ma poi se mi faccio la ceretta mi ricrescono più duri
- No, crescono più radi semmai, alla fine dopo vent'anni che ti ceretti hai più poco. Almeno, a mia madre è così
- E' sì, ma io sono un maschio, ho il testosterone
- -.-'...La vuoi fare sì o no?
- Eh, sì
- Dai, mettiti la giacca che andiamo
- Ma si può fare? Cioè, non è che è controindicata dopo pranzo?

-.-

Andando:
- We, ma ora che mi fanno?
- Niente, ti danno l'appuntamento oppure se c'è posto ti fanno subito
- Come mi fanno subito! Ma io devo fare pipì!
- -.-'

Lo spettacolo comunque è stato imperdibile: il commento dell'estetista è stato:
- Voi uomini non partorite perchè sennò vedi che la razza umana da quel bello s'era estinta!

Alex V, anima sadica



giovedì 8 dicembre 2011

Amico sì, fesso no

Mentre studiavo in stanza ho alzato gli occhi al muro e non ho potuto non sorridere a guardare i ritratti e le foto che Midori mi ha fatto: sono disegni e fotografie che gridano felicità, ci sono io con vari amici, tutti conosciuti con la mia nuova vita universitaria. Ci troviamo come raramente mi era successo. Penso a Dude, a Midori, alla Bedda, al Ricciolo, a Le Figarò e tutti gli altri e allora per associazione penso anche agli amici storici, quelli lasciati a casa che vedrò a breve, nella pausa natalizia.
Prima di tutto penso alla Orange (l'articolo è d'obbligo, perchè io penso in termini di articolo più nome) e penso a tutte quelle che abbiamo passato insieme, alla nostra amicizia che ancora resiste, anche se lei non mi chiama mai, non ha per nulla la fissa del telefono. Un po' me la prendo, poi penso che probabilmente se litigassimo per questo (o anche per altro) lei non verrebbe a scusarsi, lei non prende in considerazione di poter sbagliare, è troppo orgogliosa, a volte irritante. Però alla fine è come in amore: bisogna valutare se ci interessa di più l'orgoglio o quella persona, e da lì è facile.
Poi penso alla I liceo, e a come fu difficile quell'anno in termini di amicizie. A scuola, per lo meno, fuori avevo i miei gruppi, del Muretto e del Teatro, e mi trovavo benissimo. A scuola no, quello fu un anno, o almeno un inizio anno terrificante. I primi d'ottobre Orange mi telefonò e mi disse che quelle mie care amiche con cui avevo passato l'estate e con cui ero pure andata in vacanza studio a Dublino su fb (che io all'epoca non avevo) avevano scritto "Spodestiamo Alex V". All'epoca ero rappresentante di classe, a breve sarei stata rappresentante d'istituto, ero una personalità forte a scuola. Il colpo fu che una cosa così me la sarei aspettata dalla Magnamerda (sul nome tornerò un'altra volta..), o dalla Svampita, non certo dalle mie amiche. Terribile.
Siccome ho una faccia di bronzo non indifferente andai subito a parlare con le interessate, una per una, separatamente, per capire perchè. Nessuna mi diede mai una spiegazione e io mi sentivo come nel Processo di Kafka.
Io sono sempre stata più che brava a scuola, non ho mai trovato difficoltà, per cui se c'era da parlare con i professori incaricavano me, godevo di un certo ascendente, passavo pure i compiti in classe, gli appunti, però non mi sono mai vantata, non ho mai detto niente, tenevo un profilo basso, cercavo di minimizzare le mie competenze. Però questo non bastò a tenermi al riparo dall'invidia della gente. Anzi, delle altre donne. I maschi se ne fregavano altamente, e i miei amici continuarono a parlarmi senza problemi. Forse neanche si accorsero di quello che stava accadendo. Le ragazze no. Le ragazze (che poi neanche tutte, e so che a fomentarle era una sola) eressero un muro di silenzio verso di me, mi sparlavano dietro, mi ostracizzavano insomma. Orange salava spesso, e quando non c'era la mia mattinata era solitaria.Avevo anche pensato di cambiare scuola, ma poi mi ero detta che non l'avrei data vinta a nessuno. E infatti più si andava avanti e più la gente aveva bisogno di me, dei miei compiti, delle mie verifiche, della mia disponibilità e soprattutto del mio cervello. Non mi negai mai e dopo Natale le cose si erano attutite. Tutto tornò alla normalità, la tartassata non fui più io, ma la Svampita come sempre (notare che io l'avevo sempre difesa e aiutata; lei, proprio come una bestia, non appena mi presero di mira diede man forte: quando fu di nuovo presa di mira non mossi più un dito), e le cose tornarono alla normalità.
Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi: JFK, quanto hai detto bene!
Io cambiai taglio di capelli, uomo e modo di fare:
- Scusa, puoi dire alla prof di rimandare il compito di una settimana?
- No
- Perchè no? a te cosa ti cambia? tanto sei brava, io invece in una settimana studio di più
- A me cambia eccome: via il dente, via il dolore. Tu piuttosto, dovresti chiedermi di far anticipare il compito anzichè posticiparlo: tanto in quella settimana in più non faresti un cazzo come al solito, se fai il compito prima almeno hai la scusante per dire "mi serviva più tempo"
Anche nelle discussioni, non mi seccava più far vedere quanto sapessi più delle altre e nè mi seccava più dire che in realtà io uscivo tutti i pomeriggi, per le mie svariate attività e per vedere l'allora mio ragazzo. Alludevo neanche troppo velatamente alle gioie di una attività sessuale soddisfacente e regolare, aumentando l'invidia di quelle frigidone che morivano dalla voglia di scopare e si chiedevano come "un cesso come quella potesse avere uno che era anche carino". "Per lei è anche troppo" sentenziò la Smorfiosa vedendo l'allora mio ragazzo, che ora è il "caro estinto".
Mi rendo conto di aver peccato di ubris e di essere stata veramente odiosa alle volte: però almeno mi son levata la soddisfazione di far rosicare fino in fondo quelle che tanto avrebbero rosicato e sparlato di me ugualmente. Sarebbe comunque accaduto, e allora mi levo io lo sfizio di darvi il motivo per parlarmi dietro, stronze!
Le mie poche vere amiche sono rimaste (con loro comunque non facevo l'acida, non sono un'ingrata) le altre andassero tutte al diavolo.
Chi trova un amico, trova un tesoro: io ho i miei ori, pochi ma dannatamente buoni e belli. La bigiotteria non mi è mai piaciuta.

Alex V

mercoledì 7 dicembre 2011

Il Natale ai tempi della crisi

Mi sono accorta che siamo a dicembre grazie allo zampognaro che oggi suonava "tanti auguri a tutti quanti trallalalalàlalalà" nel quartiere. Per le temperature tropicali di questo posto poteva anche essere maggio, ma insomma. Così, era tempo ormai della fatidica domanda:
- Alex, che si fa per i regali?
Ammetto che quest'anno il budget sia mio che di Midori sia decisamente ridotto rispetto all'anno scorso, ma fare regali è un piacere, e quindi ci siamo organizzate per tempo onde limitare gli sperperi e ottimizzare il tempo. Della serie: se non compri le cose subito, finiscono.
Così buonine buonine ci siamo messe lì a far due conti e a fare le liste dei regali comuni: Madrina, Zietta, Bitchy (sì, ho insistito io), Bedda, Lombarda, Pitagorica, CattoKamikaze, Cassatina e Felina per le donne, e Dude, Amando, Le Figarò, Gunther, Virgineo Acidone e Mio Cugino per gli uomini.
Neanche a dirlo che le persone che ci stanno più a cuore sono la Bedda e Dude. In ordine di importanza seguono Amando e Mio Cugino.
Quindi suvvia, per gli altri è stato semplice: alle bimbe un rossetto natalizio (che fa sempre bene, soprattutto alla Bitchy, così la smette il sabato sera di sembrare una prostituta moldava di bassa lega con quel rossetto rosso vinile e i leggins in simil pelle) e ai bimbi un segnalibro con frase personalizzata. Oh, sta la cresis, mica tutti gli anni si posson regalare le calze gallo!
Amando e Mio Cugino vorrebbero la fiaschetta da alcool portatile, quindi problema risolto.
Il problema sono la Bedda che, diciamolo, non è certo tipo dai gusti facili e Dude che è ancora più difficile da soddisfare. L'anno scorso fu un colpo di fortuna:
In centro, negozio chic ma non troppo, Le Figarò a scegliere l'annuale golfino natalizio
- Dude, che c'è
- Questa cravatta è bellissima...
Occhio furtivo al prezzo: 15 £, fattibile.
- Dude, la vuoi veramente la cravatta?
Occhioni da cerbiatto.
- Midoooriiiii.....
E quindi il regalo andò. No, perchè se canni con la Bedda, lei ti fa un sorriso stitico e incassa, se canni con Dude quello non è capace a mentire,e prima o poi se ne uscirebbe con un "Che schifo!" con tanto piacere mio e di Midori.
Quest'anno del regalo per la Bedda se n'è occupata Midori: non so ancora cos'è, ma mi fido.
A me il compito di soddisfare il Dude: orecchie ben aperte, per capire se c'è qualcosa che gli aggrada, o quantomeno gli possa esser utile.
- In camera mia ci starebbe bene però un tappeto, no? che dici? A parte che tu odi i tappeti...
- Bhè, sì però ammetto che ci starebbe bene, tanto è camera tua...però i tappeti non mi piacciono, sono degli accattapolvere, tutti pelosini..
- I tappeti che ho a casa non sono pelosi, sono intrecciati fittissimi, sono tappeti sardi! Quelli pelosi sono orribili!
Bene, a meno che un tappeto sardo non costi sulle 15 o 20 euro, Dude avrà dei calzini. Giusto ieri si lamentava che non ha calzini decenti ma è troppo pigro per comprarli...

Alex V e l'ansia regali

martedì 6 dicembre 2011

Sbloggeggiando

In pausa studio, leggendo qua e là, mi ricordo che, anche se ho amiche ventenni che fanno figli come conigli, c'è anche chi deve affrontare un iter non proprio facile e veloce prima di averne uno.
Mia Zia prima di avere l'agognata primogenitA ("chi vuole una bella famiglia, cominci da una figlia" cit. mia madre) ci ha messo tre anni e un aborto, non proprio una cosa allegra ma comunque, è stato 12 anni fa, adesso di quel periodo si ricorda solo questo:
All'epoca dei fatti (cioè quando voleva un bimbo) aveva 37 anni e aveva in riabilitazione (è fisioterapista) una Vecchia un po' nobile, una vecchia Contessa, di quelle che parlavano anche con la R moscia, più simile a una v che non a una r:
- Cavissima, lei ha figli?
- Eh, per il momento no, però insomma, lo stiamo cercando...
- Ahhh non me ne pali!Ma sa qual è la cuva? Un bel viaggio
- ...Sì?...
- Guavdi, quando mi sono sposata evo talmente stvessata che pvopvio non venivano! Poi ho fatto il viaggio a Capvi, e sono vimasta subito incinta della mia Beatvice! Io glielo consiglio pvopvio!
- Ah, guardi, se mi dice così...in effetti anche io sono molto stressata...sa, quando vado a casa lo dico a mio marito che potremmo farci un bel viaggio per rilassarci...
- NOOOO! Ma mica deve venive suo mavito! Deve andave SOLA!
L'hai capita, la Contessa ...

Alex V (che ancora ride)

Fiocchi rosa e abiti da sposa 2

Con tutta questa gente che alla mia età o meno va incontro a figliolanze e sposalizi, due domande su me e la mia vita alla fine finisco per farmele. Allora, ricapitoliamo:
- sposalizi giugno- agosto: 5
- lieti eventi in arrivo: 4 (1 maschio e 1 femmina certi, gli altri ancora non si sa)
- promessi sposi in vista di nozze: 2
- convivente con figli: 2
Devo dire che l'età delle 7 sposine tutte insieme non arriva a 143 anni. Per fortuna un paio di sposi invece i 30 anni da soli li ha superati, mentre le conviventi stanno sui 22 anni (però una ha due figli) ...ma insomma, adesso ricapitoliamo me stessa:
- 20 anni
- università
- stato sentimentale: decisamente instabile
Ora, guardo a loro e mi sento improvvisamente sull'orlo della zitellaggine. Tra l'altro, studi genetica e ti si imprime nella mente quel 3% di rischio di specie che non puoi abbattere in nessun modo, e che dopo i 32 anni inizia ad aumentare esponenzialmente e...AAAAARRRRGGG!DEVO PROCREARE PRIMA DEI 30!! Anche perchè sennò quando poi mi riproduco più? Cioè, quando lo trovo il tempo? E se mi riproducessi durante la specializzazione? E se congelassi gli ovuli? E sì, e i soldi dove li trovo? E partono i deliri vari...anche perchè, ammesso e non concesso che io abbia uno stipendio una casa e del tempo da dedicare alla prole, per figliare a 28 / 29 anni (età perfetta sotto molti punti di vista) dovrei anche avere un uomo pronto all'esperimento. Che, una volta partito, non si ferma.
Onde non ritrovarmi a 28 anni con la smania "Oddio devo fare un figlio, chiunque va bene" , si presume dunque che la selezione debba iniziare prima, in base a carattere, estetica, prospettive, affidabilità etc. Il fatto è che programmare una cosa come questa è FOLLIA.
Morale della favola: succederà come ha detto il mio amico testimone di Geova: diventerò un grande medico, non mi sposerò mai, andrò in Africa e salverò tante vite senza fare bambini.
Ma alla fine neanche questo. Who knows...
Come dice mia madre: se una cosa deve accadere, accade.
E quello che dice mia madre è legge.

Alex V

lunedì 5 dicembre 2011

Fiocchi rosa e abiti da sposa

Io non so se sia la nuova moda del momento, ma ormai sposarsi e far figlioli prima dei 20 è diventata la nuova moda del mio paese. Che proprio paese paese non è, anzi. Com'è come non è, quest'estate ho visto un sacco di baby matrimoni, e intorno a ottobre l'annuncio dell'ancor più lieto evento: tra 9 mesi saremo in 3. Il tutto ovviamente arriva via facebook / twitter, come del resto ogni ecografia, visita medica, movimenti, sbocciamenti di pance eccetera. Il top però è stato indiscutibilmente la rivelazione del sesso su social network vari e la richiesta d'aiuto per il nome:
-ma perchè non la chiami desiré
- no, no, consuelo è meglio
- dai, perchè non sophie?
Scusate ma un cazzo di nome italiano no? E ok che le bimbe non si devono chiamare tutte giulia, claudia e francesca, però suvvia!
In tutto questo io mi sono mantenuta garbata ma distaccata: tanti auguri a tutta la famiglia, congratulazioni, tanti auguri, ma che bella notizia, tanta felicità e tante belle cose. Trovo la gravidanza una cosa bellissima, certo, ma le ragazze in questione non sono mie amiche, semmai conoscenti, che al matrimonio mi hanno invitato sì, ma perchè veramente era l'evento dell'estate...E comunque non posso fare a meno di pensare che dopo meno di un anno che stai con una persona ti sposi e ci fai un figliolo. Non lo capisco, non a vent'anni almeno.
Soprattutto se non verti in condizioni disagiate e fai l'università. Ho visto crearsi così la separazione netta tra quella fascia generazionale dei trentenni che convive e magari ancora è indecisa su cosa fare nella vita, e al posto del figlio si compra un cane, e la fascia delle non ancora ventenni con la cicogna in arrivo. Poi c'è la fascia di transizione a cui appartengo io, che si compone di spiantati senza un progetto familiare per i prossimi 15, 20 anni, e di elementi che invece più si allontanano i vent'anni più si sentono zitelli/e e troppo vecchi per riprodursi serenamente (perchè prima ci sta l'università, poi il lavoro, poi il mutuo della casa)
Io non so nemmeno cosa mangerò a pranzo, figurarsi se sono pronta ad avere un figlio!
E' sicuramente un fatto di maturità, certo. Oddio, anche di predisposizione. Una di queste neomamme è stata mia compagna di classe al liceo, e per 5 anni non ha fatto altro che dire che voleva un bambino. Ne ha voluto uno con tutti gli uomini che ha avuto, che sono stati 5 in 5 anni. Bene, ce l'hai fatta con il sesto uomo e sei tanto felice. Anche noi lo siamo. Per te. E anche per noi. Perchè come noi 20enni idiote che pensano solo a divertirsi e,neanche troppo saltuariamente, a studiare, non giudichiamo te e le tue scelte, tu non giudicare noi se ci interessa più un nuovo vestito, o un nuovo uomo, che non emularti. Perchè se è vero che nelle situazioni, prima di parlare o giudicare, bisogna trovarsi, non ti preoccupare che sappiamo tutte come ritrovarci nella tua. Solo, noi lo faremo più in là. That's all.

Alex V

Ps: i matrimoni e la maternità mi piacciono. Sono alcuni talenti scriteriati di certe interessate che ti fanno decadere la magia.

sabato 3 dicembre 2011

Sindrome di Stendhal ed altre amenità

Tea serale da AlexV. Siamo i soliti, io, Dude ed AlexV. Ci sono anche Amando, ed Asperger, la ragazza strana. Arriva la Bedda.
-Ma ti ricordi il viaggio dell'anno scorso?
-Mo si, che risate, come ci divertimmo...
-Che poi sai che mi ha raccontato la Longobarda?
-Cosa?
-Che lei praticamente entra nei musei e sviene!
-Come sviene? è la sindrome di Stendhal! è chiaro!
- Si, praticamente venne da me e con la sua vocina mi fa "Mmmm, Bedda, mmm domani potrei sentirmi male al museo...mmm mi succede sempre". Tipo mi ha raccontato che ai sassi di Matera è crollata per terra.
-Ai sassi di Matera?!
-Midori tranquilla, non c'era bisogno di sbrodolarti col te!
-No, è che ai sassi di Matera, proprio, ok la sindrome di Stendhal, ma me pare esagerato...
-Oh, che in Padania hanno solo la nebbia! E grazie al cazzo che si emoziona!
-No, momento momento momento, qualcuno mi dica che non può essere possibile...
-No, aspetta senti è sindrome di Stendhal, senti la descrizione di chi colpisce:Fra i più interessati vi sono individui di formazione classica o religiosa, cazzo ci siamo, è lei! Wow...
-Assurdo...
-Poverina lei. Tipo l'anno scorso aveva gente che scopava nella stanza accanto, sopra e anche dall'altro lato. Arrivava da me e diceva "Ho studiato fino alle 7, poi mmmm, hanno cominciato, mmmmm e allora non sono più riuscita a concentrarmi, mmm, da sopra oggi.
- E chi c'era sopra?- domanda Amando incauto.
Tutti volgiamo la testa verso AlexV.
- Bhè, per lo meno ho capito perché non mi parla più.
-Dai, almeno tu avevi Scrooge come vicino di stanza. Lui ed il tuo uomo si coprivano a vicenda. Quest'anno abbiamo il Virgineo Acidone. Non appena sente un minimo rumore, batte sul muro. Oppure spara la musica classica. Non la posso sentire più. Basta!!

In tutto ciò gli occhi di Amando, e di Aspenger erano grandi come piattini pet l'imbarazzo. Dimenticavo che se non ci si è abituati queste conversazioni possono disturbare.
Midori
P.S. Avete mai notato quanto è più bella la mattina se inizia co una sorpresa? La mia vicina di casa, la Cassatina, mi ha portato un cornetto nutelloso. Io adoro questa ragazza.

venerdì 2 dicembre 2011

Imbarazzi

Oggi mi sono sentita con mia sorella Lucia, più grande di me di un anno e mezzo. Studia medicina a Milano. Abbiamo un bellissimo rapporto, almeno a  chilometri vari di distanza. Lei ha una missione: mamme e bebè. Vuole fare o la ginecologa o la pediatra. O anche l'anatomopatologa, ma penso che queste spinte alla Kay Scarpetta lascino il tempo che trovano.
-Midori, se mai sarà, ti farai curare da me?
-In quale ambito? Pediatria, ginecologia o aprirai le mie spoglie?
-Ma come ginecologa, è ovvio!
-...
Nella mia mente flash di tre anni fa. 
-Midori, mi fai vedere come si mette il Tampax? Io ho qualche problema!
Dopo la dimostrazione (sulla quale sorvolerò), lei trotterella a metterselo. 
-Midori ho capito il problema! Sbagliavo buco!
Flash del Natale scorso.
-Midori, Midori! Papà mi ha insegnato a fare le siringhe! Mi faresti da cavia?
-...
-Brava! Dai scopri il gluteo... ops, mi è scivolata! Non ti ho fatto male, vero?
Gluteo livido fino alla Befana.
-Non penso Lucia. No, non credo.
- Perchè sarebbe imbarazzante, vero'
-Si, proprio per quello.
                                                                           Midori

Crisi, gnoccaggine e demenza

Ieri Midori ha fatti irruzione in camera mia:
- Alex, ma tu trovi utili le lezioni all'università?
- Per nulla
- E le segui
- Sì, ho obbligo di frequenza
- Ecco, io è un mese che non seguo, perchè mi viene l'ansia a star lì a prendere appunti senza senso ascoltando uno che parla ed è ancora più scazzato di me...e poi son cose che sul libro son dette anche meglio
- Bene, tranquilla, è normale, se non ti va tu che puoi non seguire, guadagni tempo e ti porti avanti no?
- No perchè non mi va più di fare niente! Tutto quello che studio mi sembra stupido! E inutile! E io mi sento inutile per il peso che sono per i miei genitori! Almeno avessi fatto medicina!
- Non lo dire neanche per scherzo! Bimba, questa è la tua strada!. Però tu ti devi rilassare un attimo: ti sei sobbarcata di studio ma soprattutto dei problemi di tutti da ottobre ad oggi. Non ti sei fermata un attimo
- Sì, ma che devo fare? Ormai studio per dovere non più per piacere!
- Tesoro è perchè sei satura. Fermati un attimo, trova un diversivo, qualcosa d'altro da fare per un po'. Tu ti senti statica, è ora di muoverti!
- MMM
- Vieni qui, fatti abbracciare...Lo sai cosa ci vuole per farti passare il malumore?
-...
- Gli occhi tuoi belli brillano...


Il video di Light Blue con David Gandy è stato seguito da tanti altri video con David Gandy.
Sbav.
In caso di crisi un po' di gnoccaggine e demenza non fanno mai male.

Alex V

Vocabolario

Strinare: [stri-na-re] (strìno) v. tr. : bruciacchiare alla fiamma viva l'ultima peluria dei volatili già spennati, prima di cucinarli.

Faccio questa precisazione lessicale perchè da fuorisede mi sono accorta che parole per me quotidiane sono alla stregua dell' arabo per chi mi sta intorno.
Esempio classico:
Con il mio uomo (lui viene dal "nord del sud") passandogli il caffè:
- Occhio che strina
- Che cosAAAAHHHH BRUCIA
Ecco.
E poi io adoro il verbo strinare in tutte le sue declinazioni:
il caffè strina ma non solo...
Presente il fatto della Bitchy?
- E poi Midori con Amando si deve dare proprio una calmata, si vede che se lo vuole scopare!
- Guarda che si potrebbe dire la stessa cosa di te e il Ricciolo.
S-T-R-I-N-A-T-A.
Fuck yeah

Alex V


2gust is better than one

Frasi a doppio senso sentite ieri da Alex V (nel giro di 10 minuti)

  1. "Ho avuto  due uomini dentro tutto il pomeriggio...in camera"
  2. Quando l'ho fatto, lui non se ne è manco accorto (parlando del vaccino a Dude)
  3. Fammi scappare, che devo tagliare i peli delle ascelle a Ricciolo (!!!!)  Domani si va a fare la ceretta.
Ora sul punto tre mi è partita l'associazione con questo video...
Penso che la mia mente debba fermare queste associazioni. Più che altro perché ho riso da sola per un'oretta. Non so come riuscirò a guardare il Ricciolo in faccia.

                                                                                                     Midori

giovedì 1 dicembre 2011

La Bedda e le Bestie

La Bedda è veramente bedda. Ovale perfetto, ricciolo definito raccolto alla greca,occhio nero e incarnato mediterraneo, di quelli che sembri sempre abbronzata anche se è 10 anni che non vai al mare. La Bedda è pure intelligente, e non mi stupirei se scoprisse qualche nuova legge che regola la vita, l'universo e tutto il resto.
E che è veramente bella se ne accorgono tutti. E tutti è decisamente troppo, soprattutto quando a chiederti di uscire è il professore cinquantenne della classe a fianco, o un gruppo di uomini d'età incerta sulla metro.
Ma oggi si è arrivati al fondo. La Bedda non è una persona sensibile, anzi è un peperino, se c'è da esser duri lo è, e di certo non è facilmente impressionabile: non importa chi tu sia, se non sei nelle sue grazie, è sicuro: prima o poi ti strina.
Per noi era una sorpresa vederla sconvolta quando ieri sera è tornata a casa dopo l'università, ma dopo il racconto...
- No, non potete capire, ero sul 3, stavo rientrando e insomma c'era un posto vuoto e mi sono seduta. Poi vedo che quello davanti a me si sta dando una gran grattata alle palle, che però continua continua...allora mi alzo per andarmene e quello aveva un buco nei pantaloni e se l'è steso fuori! Capito? AAAAAAAAaaaaaaa (semiurlo isterico)
Io e Midori come due statue di sale. Ricciolo commenta:
-We, succede anche in Lombardia
La Bedda:
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Io:
- Ah bhè, perchè? se succede in Lombardia allora è una cosa civile?
Arriva Scrooge (ragazzo della Bedda, economista incallito, finirà proprio come il protagonista di Canto di Natale):
- Amore, amore come stai? Vieni qui fatti abbracciare!...Ma scusa, posso chiederti quanto ce l'aveva lungo? No per capire se quello che si dice dei neri è vero...

Sono questi i momenti che mi fanno pensare che la zitellaggine sia un dono del cielo.

Alex V
Ecco a voi il nuovo look di Alex V:)
SPIEGAZIONI SULLA STRANEZZA DELLA FOTO:
1. AlexV ed il suo pc hanno una relazione molto particolare. Si odiano e si amano, ma lui è geloso e non vuole che lei carichi foto. Per questo l'ho dovuta caricare io.
2.Il viso è ovviamente sparito perchè l'anonimato è un lusso che ci piace troppo^^

Midori


Le mutande barocche

Cenetta tranquilla tra amici: solo io, Midori e Dude. I 3 dell'Apocalisse e vino a volontà.
E com'è vero che quando mi ritrovo io e 2 ingegneri si finisce sempre a parlare di matematica fisica o ponti sullo stretto, così quando mi trovo con 2 pugliesi, anzi, con i miei 2 pugliesi, si finisce sempre a parlare di Puglia. La conversazione cui ho assistito mi ha vista totalmente in veste di ascoltatore, e merita d'esser riferita così com'è stata pronunciata:
Dude:- Vedi, perchè i film di Ozpetek non sono capolavori, sono film carini, non dico di no, neanche filmetti come Colpo d'Occhio, ma solo perchè in Ozpetek di notevole sta la fotografia! Se non ci fosse la fotografia, sarebbe solo una storiella di un gay che in realtà è incerto se è gay o no. Ozpetek è così da Saturno Contro in poi. Si rivolge a quel pubblico medio del cinema delle 7 della domenica sera, che poi il giorno dopo a cena dice " Sai cava, ievi seva ho visto l'ultimo di Ozpetek"
Midori:- E' esattamente quello che fa mia madre!
- E allora mi dispiace avertela demolita, ma è esattamente così, cazzo! I film di Ozpetek in quanto a trama copiano in maniera soft Brokeback Mountain. Che poi è un bel film, anche se non mi posso levare dalla mente che abbia vinto l'Oscar solo perchè c'erano 2 che si inculavano. Eh mi dispiace, ma è così!
- Sì, ok, però in Mine Vaganti un po' è vero l'atteggiamento ad esempio dei genitori...
- Maddai che ormai in Puglia l'omosessualità da Vendola in poi non è nemmeno un tabù! E lasciami dire che Mine Vaganti è fatto apposta per dire perchè ogni notte c'è un leccese che non dorme sconvolto dal vivere nella città del grande barocco!
- E dire che non vengono neanche fuori i colori della Puglia! L'ulivo pugliese è grigio, non beige come la cattedrale di Lecce! E che dire della scena iniziale? Messa apposta per far capire che c'è lu ientu!
- vabbè, senti, il massimo è il richiamo al terriccio. Cioè sta cosa che devi per forza tornare alla terra. Che poi, la roba che cresce in Puglia cresce sulla roccia. Dopotutto cos'è la Murgia per chi non è cresciuto lì? 4 pietre, e al diavolo la nobiltà del terriccio!
- E poi il pastificio del film: un pugliese se ha un'impresa è alimentare, o pasta o olio.
- Che invece alla fine son tutti mutandari. Magari si ingrandiscono, fanno la griffe e diventan famosi, ma sempre mutandari sono. Mutandari che vanno allo spettacolo della domenica sera alle 7.

Io ascolto, sono incantata. Più ascolto e più imparo. Che poi ormai sono pugliese d'adozione, io che ormai mi commuovo a sentir Caparezza che canta "O Puglia mia ti porto sempre nel cuore quando vado via!". E poi, wannè, so più io dei dolci pugliesi che la mia amica d'università leccese!

Alex V

Ps: Mine Vaganti è piaciuto a tutti e tre, come tutti i film di Ozpetek. E I segreti di Brokeback Mountain è uno dei miei film preferiti.
Ps2: non posso fare a meno di ridere pensando alla prima volta che dude mi parlò dei mutandari e dei perizomi delle sue compagne di classe che spuntavano dai pantaloni dicendo "Risveglia i sensi"

Ma diciamola tutta

Alex V si è tagliata i capelli e tutti giù a dire che bellina, ma sono stupendi, e vabè. 
Ma la volete sapere la verità?  Avrà anche i capelli alla Valentina, ma ha l'animo di Norman Bates.
Scena: io tranquillamente in doccia, lavandomi i capelli e ghorgheggiando felice per il ritorno dell'acqua calda. ero riuscita a ricreare in bagno una temperatura vagamente sopportabile, per una volta la tenda di plastica non stava provando ad avvolgermi nel suo abbraccio mortale, insomma, un paradiso.
Knock, knock.
- Chi è?
-Midori! Midori!
- Alex V sono in doccia!
Porta della stanza che si apre. Porta del bagno che si apre, scorrimento della tenda della doccia. 
io gelata con le mani nei capelli. Alex V che si produce in una mezza giravolta per farmi vedere il taglio.
-Ehi stai bene. -brivido ghiacciato- Freddo. Freddo. Chiudi, CHIUDI!
Inutile dire che la temperatura perfetta non è più stata recuperata.
Ed anche questa barriera del pudore fu infranta.
                                            Midori
P.S.Inutile dire che trovo il taglio di AlexV divino. E vi preannuncio un post su un amore improvviso entrato nella mia vita.