giovedì 31 maggio 2012

I soliti ignoti

Io su facebook mi attengo a regole ferree: aggiungo solo le persone che:
1- sono mie amiche nella vita reale
2- sono mie colleghe di studio
3- sono mie conoscenti che mi hanno mandato una richiesta di amicizia che mi sembra scortese rifiutare perché comunque se le incontro per strada mi salutano e mi chiedono come va
Va da sé che quando mi arriva un'amicizia da uno che neanche so chi sia mi pongo delle domande. Ad esempio: 
MA IO TI CONOSCO?
COSA VUOI DA ME E DALLA MIA VITA?
PERCHE' MI HAI MANDATO UNA RICHIESTA DI AMICIZIA?

E allora guardo le foto, guardo le amicizie in comune, cerco di riportare alla memoria dove posso averti visto/incontrato/parlato. Di solito, dopo attenta meditazione, lascio perdere e torno alla mia vita normale: l'unica spiegazione che trovo in questi casi è che c'è gente che non sa fare altro che farsi gli affari altrui nella vita.
Tipo: adesso c'è questa Rosemary qualcosa che mi ha inviato 'sta richiesta. Ma io penso: la tua faccia non mi dice niente, ci provo ma proprio Zero come Renato. Guardo le informazioni: no, non abbiamo la stessa età, non abbiamo neanche fatto la stessa scuola, lo stesso corso di musica, lo stesso catechismo, niente. Abbiamo una ventina di amici in comune: guardo chi sono, e sono gente random, che nemmeno magari si parla tra loro. Gente con cui ho avuto a che fare in periodi diversi della mia vita, di cui però ho ricordo. Di te, cara Rosemary, no. Quindi escludo anche di esser stata nella stessa tua compagnia. 
Cerco invano altre cose che mi accomunano a te, che mi facciano ricordare o quantomeno dire: sì, però c'è del materiale su cui lavorare, magari vuole chiedermi qualcosa, chissà. Niente, l'unica cosa è che veniamo dalla stessa città, dove lei per altro pare viva ancora.
Cerco, cerco e cerco ancora, perché io non sono il tipo che si scomoda random a mandare una richiesta di amicizia alla gente, e le rare volte che lo faccio mi dispiace anche esser cestinata o ignorata. Magari Rosemary è una persona sensibile.
Però il fatto è, cara la mia Rosemary come caro il mio Mr. Chiunque che mi manda richieste di amicizia a buffo, il fatto è che anche nell'ipotesi che la mia vita in un passato recente o remoto abbia incontrato la tua, io di te proprio non mi ricordo. La tua faccia, il tuo nome, le tue informazioni su fb non mi dicono niente. E questo significa una cosa sola: qualora ti incontrassi per strada, non ti saluterei, contravvenendo alla regola numero 3. 
E questo no, proprio non è possibile.
I'm sorry, Rosemary, se pensavi che condividere la cittadinanza fosse motivo sufficiente per stringere un'amicizia fatta di te che ti fai gli affari miei nel wide web senza parlarmi nella vita reale, bhè, ti sei sbagliata. Perché a me, di farmi gli affari tuoi proprio non interessa. Neanche a gratis.
E allora goodbye and so long.


Alex V


Alex V

Il segno

-Che quaderno è?
- Fisio, Dude
-OMMIODDIO ma tu sei una di quelle persone che non fanno la prima stanghetta della "e" dopo la "n"!
-Mm, fa vedere: già
-NO!!! Ma sei anche una di quelle persone che a volta la mette e altre volte no!
- Così pare
- No, scusa, è che sto maturando un'intolleranza progressiva alle cose che non presentano un ordine formale
- Non ti preoccupare, posso diventare un ottimo psichiatra
-No ma è colpa del mio professore, ci sta facendo diventare tutti matti
- Mah,il tuo amico Leo-nerd* sembra una persona così a modino...
- Sì, lui è quello meno smanettone del gruppo
- ...finché non gli fai una domanda e lui non ti risponde: è allora che ti rendi conto che ingegneria è realmente popolata di matti

Alex V

*: come capita sempre a fagiolo The Big Bang Theory:

La follia della donna

-Oi AlexV, belle quelle espadrillas. Però vaffanculo, così sei troppo alta, non vale.
-Oh, mica è colpa mia. Poi oggi tu ti sei messa anche i sandali raso terra.
-E se non li metto qui dove li metto? Ho realizzato che dopo l'anno scorso avrò seri problemi a metterli per uscire.
-Che è successo l'anno scorso?
-Semplicemente stavo andando da Miss Piggy a studiare ed alla fermata dell'autobus un coglion cretino ha rotto una bottiglia per terra. Cocci ovunque, anche tra il mio piede ed il sandalo. Sanguinavo come un maiale, Amando, non puoi capire. E l'autista si lamentava che gli sporcavo l'autobus.
-Povera...
-Poi mi sono anche dovuta medicare e togliere le schegge la sola, che a Miss Piggy faceva senso.
-Visto? Non c'ero io e ti succedono ste cose. Te lo dicevo di non andare a studiare da Miss Piggy, ma tu nulla.
-Secondo me tu di Miss Piggy sei un po' gelosa. 
-Ma figurati.
-Come vuoi.
-A proposito, ste scarpe mi stanno mezzo numero troppo strette, me le ha date la mia amica Orange ché le voleva buttar via: lei non le usa più e miracolosamente mi vanno.Solo che mi sembra di essere la sorellastra di Cenerentola nella favola dei Grimm. Le vuoi provare?
-Chi, io?
-Si dai, su Midori, calzala. Ecco, tieni.
-Mi va. Mezzo numeretto tropo largo ma mi va.
-Meglio larghe che strette. Io non le metterei mai, stringono. Ma tu puoi. E poi queste le ho uguali ma colorate e del mio numero.
-Ho sempre desiderato un paio di espardillas. Mi commuovi. Poi il mezzo numero in più mi garantisce che Lucia non le metterà.
-Perchè tua sorella non dovrebbe metterle?
-Perchè io ho già mezzo numero in più di lei. Le scarpe mi stanno più larghe di mezzo numero, e questo fa un numero in più de suo. Troppo grandi.
-Ma sei una stronza se non dividi le scarpe con tua sorella.
-No, Amando, tu lo dici perchè hai solo sorelle donne. Mia sorella Lucia è Attila. Presente le mie ballerine bellissime, con tutte le pietre, montate su quel supporto divino?
-Si, le meravigliose che non mi fai neanche guardare a momenti.
-Ecco. Una delle pietre mica è originale. Lucia mise le scarpe per mezz'ora e perse una pietra. Mezz'ora. La volevo uccidere. Sono dovuta andare da un orafo a farle sistemare, dato che erano così delicate.
-Comprendo il tuo dolore.
-Ma queste scarpe...sono solo mie! Grazie, grazie grazie!
-Basta poco per farti felice, eh?
-Si.

Adesso scusate, ma mi devo rimirare le scarpe nuove, che hanno un doppio fascino: belle ed un regalo. Il mio paradiso.

                                                                          Midori
P.S. E lo dico qui per onor di cronaca: oggi sono tre anni che io ed il Rufo stiamo assieme. Eppure sembra ieri. 

SoS- Vicini

Aiuto! Il vicino di casa canta a squarciagola le canzoni di Grignani da più di mezz'ora! E non è intenzionato a smettere!
Help!
Midori


Digli che no, non raserà l'aiuola proprio di nessuna, ma che se continua così potrà anche lui vedere la sua vita storia passare tra le dita. Le tue.
Alex V

mercoledì 30 maggio 2012

Because I love you is too mainstream



Apro la casella di posta.
Messaggio del Rufo con allegato. 
"Tu dici che sono poco romantico. Ma 
vedendo queste cose non ringrazi?"
Apro l'allegato.

                                    

Risposta: "Continua a trattarmi poco romanticamente. Grazie".


                                                                                                Midori

Le comari

Come una freccia dall'arco scocca, vola veloce di bocca in bocca

No, la realtà è che ho raccontato a MiaMadre che la sorella del MioUomo si sposa:


- Allora niente: Louise chiama il MioUomo e gli dice di venire da lei, che è importante...Io che sono mesi che ventilo questa possibilità sinceramente un po' me l'aspettavo...comunque andiamo e troviamo Louise che ci dice di andare da Thelma, così andiamo a trovare pure lei che è tanto che non la vediamo. Da Thelma troviamo che ci sono anche:
Walter, il fidanzato di Louise, Z, la coinquilina di Thelma che è anche la fidanzata del fratello di Walter, Y, che è il fratello di Walter nonché fidanzato della coinquilina di Thelma ma che contemporaneamente ci prova con la Gatta che ha conosciuto per caso mediante l'ignaro Walter, che è suo collega (ma questo loro non lo sanno, lo so io che conosco la Gatta), poi B, che è il fratello di Z (la coinquilina di Thelma fidanzata con il fratello del fidanzato di Louise, che poi è Walter) e poi mi sono un attimo persa: dov'ero? Ah, sì, B che oltre a essere il fratello di Z ci prova con Thelma. E poi Orlando, fratello di Thelma&Louise& MioUomo, da solo perché Angelica l'ha mollato...Tutto chiaro?
- Certo: continua...


Se questa è stata la ricostruzione di intrighi e parentele già all'annuncio del matrimonio, non voglio pensare a cosa sarà il racconto della festa del matrimonio vero e proprio!


Alex V

martedì 29 maggio 2012

Maggio ti da coraggio

Punti salienti di questo incredibilmente prolifico maggio:

1- La mia "amica" del mare, sposata, ha partorito un maschietto 2 settimane fa: neanche a dirlo, è bellissimo

2- La mia ex compagna di classe del liceo ha partorito ieri mattina (questa è femmina!)

3- Il fratello del mio migliore amico si sposa (tra un mese, dopo aver dato la notizia la settimana scorsa. So cosa voi state pensando, ma no, lei non è incinta: è una storia molto più avvincente che un giorno narrerò anche a voi come mi è stata narrata...)

4- La sorella del MioUomo ha dato l'annuncio ieri: E SI SPOSA PURE LEI! (e so cosa state pensando ma no, anche lei non è incinta, ma qui non c'è molto da dire, se non: son dieci anni che state insieme, sarebbe anche l'ora!)

Sono passata dal "Ah, che bello complimenti! Ma sai che io non ho mai partecipato a un matrimonio (quello di mia zia quando avevo 3 anni non vale)" detto alla Gatta quando mi ha detto che suo cugino si sposava qui a Roma, al "OMMIODDIO due matrimoni nel giro di 6 mesi! TOO COOL!!!!!".
Scherzi a parte, ho fatto le 4 con il MioUomo a festeggiare la notizia. 
Ah, comunque c'è 'sta moda da parte di tutti di dire: oh, sai che mio fratello/sorella/cugino primo/cugino di terzo grado (fino a settimo)/zia/zio/cane/gatto/canarino si sposa? Però non dirlo a nessuno! 
Oh, ma si sposa, mica va in galera! E comunque io non l'ho detto a nessuno. L'ho solo scritto qui.

LoL.

Alex V

Yeah

Dopo due esami in meno di ventiquattro ore e con una pausa di una settimana dal prossimo esame, posso dire di essere tornata alla vita. O quasi, perché ho i libri del prossimo che mi guardano con aria torva. Shit.
La cosa più bella di un esame fatto è tornare a casa e mettere via i libri. Bella lì, mi metto a svuotare lo zaino e li allineo sullo scaffale più alto, ormai solo a scopo consultivo. Belli loro, tutti allineati e colorati. Ad alcuni esami mi ci affeziono, tipo questi due li stavo preparando da Pasqua , capite bene che un certo feeling ce lo instauri, poi vabè, le cose finiscono, rimanete a vegliarmi dal libretto e dallo scaffale. O forse la cosa più bella è il pomeriggio intero di sonno che mi concedo, mi schianto sul letto e per le successive cinque ore ronfo da Dio. E non ci sono per nessuno.
Poi alla fine, io lo dico: a me fare gli esami non piace particolarmente, oddio, penso a nessuno. Però della fase preesame una cosa che mi piace c'è. Quando si sta ad aspettare, nel corridoio, con tutti gli altri, a seconda della compagnia può essere piacevolissimo. Io ormai sono due anni che faccio esami al primo appello: a questo punto si è arrivati che al primo appello ci vanno sempre le solite persone. Ormai siamo un team affiatatissimo: anche se durante le lezioni ci calcoliamo poco, fuori dall'aula ci aggiorniamo su vita, morte e miracoli. E ridiamo delle scope che inevitabilmente si sentono.
-Professoressa, ma io sono una studenta del secondo anno!

Ecco, magari se sentiamo cose come queste un po' ci disperiamo, perché siamo nel dipartimenti di italianistica e c'è Luca Serianni due porte più in là: praticamente come bestemmiare in chiesa davanti al Papa.

Il succo della vicenda, comunque, è che nonna p ha fatto bene i conti con Santa Rita e che ce l'abbiamo fatta, anche con i complimenti dell'assistente acido. Mi merito un premio. Stasera gelatone enorme.

                                                                                                  Midori

La terra trema

Siccome sono a Roma, il terremoto non l'ho (fortunatamente) sentito. L'hanno sentito però i miei da casa, che non è in Emilia ma nemmeno troppo lontano, e il Ricciolo da Milano, che mi ha tempestivamente avvisato che quando c'è stata la scossa lui era sotto la doccia e che ha avuto paura di far la fine dei topi.
Chiama il MioUomo:
- Ohi ma come stanno da te? Ho visto il Tg, ho visto che quel paesino è mezzo crollato: insomma tutto bene?
- Sì sì, da me si è sentito bene ma per fortuna solo sentito, pure le altre scosse minori: hanno evacuato le scuole per sicurezza, ma è ok, mi hanno chiamato per sapere se si sentisse anche qui, ma no, è solo al Nord
- Comunque anche quelle son brutte, io m ricordo quando sentimmo la scossa del terremoto di San Giuliano, pensa te: non è successo nulla, ma credevo mi venisse addosso la specchiera!
- Dai dai, stai tranquillo...ehi un attimo, ma perché ti sto dicendo di stare tranquillo, a te?
- Comunque mia sorella ha dormito con me per una settimana dopo, per la paura.
- Quale? Thelma o Louise?
- Titti (Thelma)
- Povera Titti
- Comunque sei stata bellissima quando l'hai chiamata Titti senza rendertene conto! Dopo ci abbiamo riso come matti
- Ehò, ma che vuoi, tu stai sempre a chiamarla Titti!
- ahahhaha
- E poi che ti credi? Che vi date i soprannomi solo voi 4? Io mio fratello lo chiamo Duccio, vedi tu!
- Ahahha, sei fantastica con quell'accento "nordico"
- :P

Alex V

E' un mondo piccolo

Quando l'altro giorno (domenica sera) per il bucio de culo nervoso sono uscita con Midori e ho trovato un banchetto che vendeva burrate non ho saputo se ridere o piangere per il risollevarsi della mia serata (oh, una burrata è una burrata, soprattutto se la mangi una volta all'anno). Più avanti poi c'era un altro banchetto , sempre di simpatica gente pugliese, che vendeva tra le altre cose olive e taralli. 
- Ohi Midori, ma quelli non sembrano i taralli che porta sempre Dude?
- Essì, sembran proprio loro
- Guarda guarda: sono proprio quelli della sua città! Dai, ne prendo un pacco ché gli piacciono, così quando torna* li trova ed è più contento


Torna Dude: passa a salutare. Vede i taralli sul tavolo, ed esclama:
- Ehi, ma questi sono MIEI!
- No, li abbiamo trovati ieri alla fiera della Pentecoste, c'erano due tipi della tua città che li vendevano assieme alle olive!
- Scusa ma chi erano?

- Come chi erano, che ne so chi erano?
- Dammi qua!
Agguanta il pacchetto, cerca la provenienza e alla fine:
- LO SAPEVO! Wagnè, questi con cui hai parlato son quelli del forno SOTTO CASA MIA! Leggi, leggi la via! Caspita, me lo dicevi, potevi dirglielo no? Ci sei pure stata! E' che questi li fanno solo a casa mia...


Un Dude così allegro** al ritorno da X non l'avevo ancora mai visto.
Ah, la magia del tarallo!


Alex V


*Dude è stato un week end a trovare Ipazia, la sua santa paziente unica intramontabile ragazza, che è in Erasmus a X
**leggi "non depresso"

lunedì 28 maggio 2012

AnZia

Come se non bastassero l'ansia da esame, la pioggia, i brufoli, il ciclo, la vicina che ascolta "non succederà più" di Claudia Mori fino a tarda notte, le unghie spezzate, ecco che vi presentiamo il Rufo al Poliba di Bari che mi manda questo tenero messaggino: Allarme bomba al Poliba ed all'Ateneo. Ci stanno evacuando.
Perché mica l'ansia dell'esame da sola bastava. Spero non sia nulla.
E chi si concentra più ora.

                             Midori

domenica 27 maggio 2012

Epilogo

E niente, ti dice che ti chiama dopo il GP montecarlo e poi ti tira un pacco di quelli da manuale. 
E' proprio il caso di dirlo: 

Come te nessuno mai

Magari,ti fossi degnato di dirmelo, avrei anche evitato di starmene in autoreggenti tutto il giorno e anche di pulire casa da cima a fondo. In effetti, potrei iniziare a sospettare che sia stato tutto un piano diabolico ordito da Midori per obbligarmi a pulire...
Ci sono anche dei lati positivi: ho studiato e mi sono comprata una burrata (di quelle original, che credete).
Poi ho riflettuto bene, e sono giunta alla conclusione che è meglio così, che non sia passato, ché poi quando uno ha aspettative troppo alte finisce sempre che la realtà è peggiore e ci rimani pure male. 
Poi ho riflettuto ancora, soprattutto in mezzo allo sfottò generale da parte di Amando e Midori, e sono giunta alla conclusione che le nostre rispettive nemesi (perché l'UNICA volta che succede a me, le due stronze invece di empatizzare sfottono- Bitches!) hanno almeno un punto in comune: sono tre medici.
E per me che studio medicina significa essere già nella tana del lupo...

Basta. Il Doc m'è proprio scaduto. Fino alla prossima volta.
Per adesso vado a consolarmi con la mia burrata.

Alex V


L'altra faccia dei dubbi esistenziali

AlexV ha i dubbi esistenziali ed io ne faccio le spese.
Lei seduta in poltrona, Amando sulla sedia. Io sul letto al centro.
-Secondo te Amando si devono vedere le autoreggenti?
-Scherzi? Volgarissimo, te lo dovevo già dire prima. Copriti.
-Secondo me invece devono rimanere un minimo visibili. Decisamente. 
-Coperte.
-Scoperte.
-COPERTE.
-SCOPERTE.
Si girano. Mi guardano mentre io cerco di diventare del colore della parte.
-Midori, a chi dai ragione?
Amando freme, AlexV mi fissa.
-Io...Io...
-Su, dacci l'opinione!
-Già non tentennare!Ho ragione io o lei?
-Lei se lo può permettere...una come la Bitchy no.
-Risposta di comodo.
-Già. Allora che dici?
-Che mi state torturando psicologicamente, come quando si vuole far dire ai bambini a chi vogliono più bene. Siete due mostri. Io domani ho un esame! Avevo solo bisogno di una pausa e mi trascinate in questo...
-Ma pausa da cosa, se hai dormito fino ad ora.
-Per stemperare lo stress.

                                                                                       Midori

Dubbi esistenziali (grossi almeno quanto un esame)

Oggi viene il Doc. Ancora in realtà non si è fatto sentire, ma considerando il GP e tutto posso ancora sperare che non mi stia tirando il pacco. Comunque mentre studiavo mi è venuto un enorme dubbio esistenziale  riguardante la mia mise appositamente studiata, che può essere riassunta con la seguente foto:
L'abito non è quello ma simile (sempre di Intimissimi si tratta) e le autoreggenti invece sono proprio quelle (comprate da Calzedonia insieme alle mie adorate calze a pois). Ovviamente, dato che è domenica pomeriggio e io sono pur sempre una trista studentessa di medicina che studia e non esce ho evitato accuratamente il tacco e ho una ballerina. Ma il punto non è questo.
Il punto è una domanda che mi sorge sempre quando indosso le autoreggenti (cioè ogni morte di papa, sennò avrei avuto cura di informarmi prima) e che quindi mi è sorta anche stavolta: 

le autoreggenti, quando una le indossa, si devon vedere o non si devon vedere?

Non mi fido della tizia della foto che le mostra perché io non sono la tizia della foto, e se lo fossi probabilmente non sarei qui a scrivere di questi dubbi esistenziali. Anzi, sicuramente non sarei qui a scrivere, troppo impegnata a far servizi di moda in quel di Zanzibar.

E' una cosa che mi lascia proprio in dubbio, e me la sono sempre chiesta, non è che adesso mi faccio questi problemi solo perché viene il Doc a trovarmi...

Stilisti, fashionisti, ma in generale inzisti di tutto il mondo: HELP!

Alex V (quando sarà scaduto l'effetto che il Doc ha su di me, ve ne accorgerete)


La studentessa che leggeva libri di filologia

Come Antonio José Bolívar Proaño ed il tigrillo, Santiago ed il marlin, San Giorgio ed il drago: l'uomo contro la natura, in un'ultima sfida contro un animale astuto, forse superiore all'essere umano. La natura che sta lì, osserva e colpisce.
Io sapevo che la bestia mi stava guardando. La vedevo, ci osservavamo a vicenda. So che sei lì, mi comunicava, so che sei lì ed io arriverò e non te ne accorgerai. Ed allora sarà troppo tardi.
L'attesa, cosa c'è più snervante dell'attesa? La solitudine, la solitudine dell'agguato. Io so che sta per colpire. O che mi vuole sfinire. C'è solo una cosa che posso fare.
-Amando! AlexV! Venite presto!!!
-Che c'è?
-Lì, nell'angolo. La bestia.
-...
-Fate qualcosa! Sto impazzendo! Ho una paura assurda, è enorme!
-...
-Ammazzatela!
-Ma che, quel ragnetto lì? Io i ragni non li ammazzo, porta male.
-Ma Amando...
-Dai, mo lo buttiamo fuori dalla stanza, non ti preoccupare, dammi quella scatola.
-Grazie AlexV, grazie.
-Tu la assecondi troppo.
-Non è colpa mia se mi fanno paura. AArgh! Allontanati con quella scatola da me!
-Non te lo butto addosso, tranquilla. Vabbè, la scatola la tengo un attimo io.
-Che te ne fai del ragno scusa?
-Nah, niente, passando  davanti all'appartamento dell' glielo infilo sotto la porta.
-Sei diabolico.

                                                                      Midori

sabato 26 maggio 2012

Come tredicenni con gli sbalzi ormonali

MI HA CONTATTATOOOOOO!!!
Bhè che c'è? Tanto l'avevo detto qui che l'avrei chiamato...Poi invece mi ha contattato lui! 
Yuuuu come sono felice.
Mi ritrovo a rotolare in stile panda tra i bamboo e a chiamare Midori in preda a un accesso di entusiasmo..a sì, ma questo lo sapete già.
Vorrei chiarire una cosa: anche se divento una sottospecie di deficiente quando lo sento, tanto da perdere a tratti la capacità di intendere e di volere, vorrei sottolineare il fatto che si tratta di pura stima professionale: theDoc è un gran medico, oltretutto laureato a pieni voti e in tempissimo, e soprattutto pieno di passione per quello che fa. Io lo adoro. Come modello, è chiaro. Anche perché, a suo stesso dire, non è proprio uno splendore. Ma io lo adoro lo stesso.
Avete presente JD di Scrubs e il suo rapporto con il Dottor Cox? Ecco, uguale. 






Vabbé,magari un po' meno a senso unico. Lui è più accondiscendente, essenzialmente perché non sono un maschio. Ma io sono esaltata uguale,e lo importuno con domande sul suo lavoro e tutto.
Oh, che ci devo fare, è il mi mito, mi accontento di poco. E DOMANI MI VIENE A TROVARE. Oh, me l'ha chiesto lui, cosa facevo domani pomeriggio. E visto che ha il week end libero, fa un salto qua. Anche se occhio a non cantar vittoria, lui è conosciuto come l'uomo dei pacchi, visto che li sa tirare con una non-chalance invidiabile.
Mi sembra di essere tornata ai tempi delle medie, quando c'erano tutte quelle grandi aspettative a dire "domani esco con il tipo che mi piace *.*". E pensare che mi ci prenderò un caffé parlando di malattie più o meno infettive!
No, sto svalvolando. 
Ora mi calmo. Magari mi faccio una camomilla. E penso a cosa mettermi domani. 
Ma forse è meglio che vada a dormire, ché se non sono riposata poi mi escono le occhiaie.
E io domani devo essere bellissima.
Sono proprio di fuori.


Alex V

ER medico

AlexV sta impazzendo. Mi piomba in camera saltellando con un sorriso idiota sul viso, battendo le mani come una bambina di 5 anni.
-Indovina chi mi ha contattato! Indovina!
-Il Ricciolo?
-Ma ti pare? Guardami! Non senti come sono felice?
Sorriso a trentadue denti, occhi sognanti, voce di due toni più alta. 
-Il Doc.
-Sii. E mi ha contattato lui, sono troppo felice, non sto capendo più niente.
-Che bello.
-Ora devo andare, gli sto scrivendo in chat.
Cinque minuti più tardi.
-Oddio, oddio, ci passerà a trovare! Dovrò essere bellissima!
-Ottimo allora.
-Mi sa che mi sono mezza sputtanata. Devo chiudere con una frase geniale. 
-Bhè, non so...
-Vado a scrivere, dopo ti racconto.

Doc, Doc, Doc ma che je fai a questa ragazzetta? Mi sa gestire una tachicardia con profeti di sciagure e me la sciogli per una chat su fb... Galeotto fu il camice.

                                                                          Midori

Consigli per gli acquisti

- Quando hai comprato quelle scarpe?
- Sono di mio fratello, avevamo lo stesso numero ma adesso è cresciuto e non gli vanno più
- Le converse sono terribili, ti spiattellano il piede
- Guarda che sono sformate perché ha la pianta più grossa, infatti mi vanno larghe
- Non c'entra, il tuo piede già fa così di suo e poi queste cedono
- Sei un fottuto feticista
- Lo sai che queste cose mi disturbano
- -.-'
- Ma stavo pensando: e se mi comprassi un paio di pantaloni di pelle?
- Come scusa?
- Sì...e magari dei come si chiamano...sì, i camperos
- No, guarda Dude, io i camperos li avevo a 14 anni e già erano grezzi allora
- Vabbè, ma li avrai avuti fucsia
- No, erano bianchi
- Eh lo vedi, neanche nei porno ungheresi!
- Oh, senti, comunque tu con i camperos e i pantaloni di pelle non ti si può sentire
- Oh, ma perché no? Ce li ha pure quello di Non è un paese per vecchi e mica è ridicolo
- Non l'ho presente ma già ti vedo con quel tacchetto
- Sì, infatti l'unica cosa che mi disturba è il tacco...Mmm però i pantaloni di pelle una volta usavano
- Si chiamavano anni ottanta, andavano i capelli cotonati e gli zatteroni
- No, gli zatteroni no, sono orribili...però un paio di stivali alti come si deve
- Guarda li aveva fatti la Lumberjack qualche anno fa
- Ma no! Ma la Lumberjack poi si sfondano
- Ma cosa dici! Sei peggio di una donna
- Ma dove li posso trovare un paio di pantaloni di pelle?
- Non so, magari al sexy shop dove abbiamo comprato il vibratore alla mia amica ce li hanno...
- Ma no, ma io non li voglio aderenti, sennò mi compro una tutina di lattice e faccio prima
- Allora caro non li trovi, ma domandati anche perché
- Fanculo...comunque, sai cosa mi piacerebbe anche?
- No
- Un paio di pantaloni pitonati
- Sei proprio un grezzo. Grezzo e feticista.


Se qualcuno volesse contraddirmi e sapesse dove si possono comprare un paio di pantaloni di pelle non aderenti, batta un colpo.


Alex V

Catalogo

Tutti abbiamo avuto quel tipo di ex lì. Quello che "No, ma non me la sento di avere una storia seria." Oppure: "Mi sento troppo immaturo/stanco/stressato/demotivato per continuare". Quello lì. Si, quello lì che poi tempo un mese te lo ritrovi innamorato cotto, perso nella relazione della sua vita. Con un'altra.
E a te non rimane che rosicare, e non poco.
Anche se magari poi è un bene che il tipo se ne sia andato  affan  verso altri porti.

E poi c'è l'altro, che non è stato mai un ragazzo vero e proprio, ma piaceva tanto a tua madre, ma te non ti convinceva, perchè avevi 15 anni e l'ormone a mille ed il bravo ragazzo non attrae quanto quello un po' ribelle. 

C'è gente passata di lì sol per un bacio, in Inghilterra in vacanza d'estate, che si sa come vanno queste cose, ci sentiamo, ci rincontriamo e poi alla fine c'è il beato non fregarsene.

C'è quello sofferto, quello avuto, quello che ti ha agganciato solo per avvicinare la tua amica/tua sorella, quello che usavi come zerbino...

Ok, direi che per oggi posso smetterla di cercare gli uomini della mia vita su Facebook.

                                                     Midori che dovrebbe studiare, ma invece non lo fa

E.R.- Medici in prima linea

In realtà assomigliava più a Scrubs- Medici ai primi ferri, ma va bene lo stesso.
Che poi, mancava più che qualcuno gridasse "C'è un dottore in sala?" e poi i clichè c'eran tutti.
Serata tranquilla: una biretta, un piatto di patatine, due chiacchiere tra amici...quando un'amica accusa una improvvisa e del tutto immotivata tachicardia. 
Avete presente WonderWoman o Sailor Moon quando si trasformano nel loro alterego di supereroina? Ecco, io uguale. Tipo sfodero la faccia da medichessa ok-go, che poi sarebbe il mio sguardo calmo ma deciso, la mia voce tranquilla ma autorevole, della serie "Tranquilli, So quello che faccio", e via con le manovre più adatte al caso:mi son costruita un bel personaggino che ispira fiducia. Di certo non mi metto a sbraitare in giro "Un'ambulanza! Presto! MORIREMO TUTTI!" che è già qualcosa. Insomma, del medico stasera avevo tutto meno l'abito. E se l'abito fa  il monaco, allora era tutto un programma: tubino rosso e decolletè tacco 12. Adesso sommate tutto e provate a immaginare che effetto fa una in queste vesti che, piegata più o meno a pi greco mezzi, prende il polso alla sua amica (appositamente fatta sdraiare su una provvidenziale panchina fuori dal locale) e chiede un bicchiere d'acqua a Midori e un taxi ad Amando. Il tutto con voce calma ma decisa.
Meno di mezzo secondo dopo questa scena, arrivano i famosi medici del venerdì sera, numerosa, anzi, sovrannumeraria categoria iscritta a un apposito albo, di solito laureati in scienze della terra o in informatica umanistica che però sanno tutto di medicina perché il fratello del cugino dell'uomo nudo aveva una cosa completamente diversa ma comunque le brutte notizie fanno lo stesso effetto. 
Gente con il cockteil in mano che si avvicina e ti chiede:
- Ma le avete dato acqua e zucchero?
- No, guardi, non è un calo di pressione, le cose vanno un po' diversamente...
- Ma le gambe le avete tirate su?
- Ma ha avuto una brutta notizia? No perché le brutte notizie lo fanno...
- Eh, no, questo è sicuramente il cuore, fammi prendere il polso
Io vorrei sapere come glielo misuri il polso se guardi nel vuoto e non guardi l'orologio. Ma va bene lo stesso. Alla fine qualcuno ti dice:
- Ma perché non chiami il 118? 
E tu vorresti dirglielo che tu studi medicina e il 118 ti fa una cippa perché sono le 2 di notte, la tua amica non ha nausea, né mal di testa, né dolori, ha il cuore in gola ma ha vent'anni e quelli al massimo ti fanno un ECG ma o la riempiono di farmaci o aspettano che la cosa passi da sola, ma poi ci ripensi e dici che il taxi è arrivato e ciao potete riprendere le vostre vite di medici del venerdì sera anche se l' anatomia l'avete vista se vi va bene solo a letto.
Che poi poverini, in fondo volevano solo dare una mano.

L'unica cosa da fare alla fine è un po' di pressione sui bulbi oculari e un leggero massaggio carotideo. Poi una bella camomilla e passa tutto. E infatti è passato. Lo sfingomanomentro e lo stetoscopio alla fine hanno ricominciato a segnare valori più che normali. Perché un po' ci faccio a fare il medico, ma poi per la restante parte ci so anche! Che satisfaction!
E devo dire che Amando in tutto questo ha fatto la sua bella figura come infermiera ausiliaria. A detta di Midori, come squadra funzioniamo proprio bene...
Prima annotazione: perché ho dovuto intervenire proprio io quando nel gruppo c'era anche un quasi medico vero e proprio? 
Seconda annotazione: Pubblica 1- Privata 0, e a buon intenditor...
In ogni caso adesso stacchettando me ne sono tornata a casa,mi metto a letto, ma tengo il telefono a portata: si sa, il vero supereroe medico non dorme mai.


Alex V - come sarebbe orgoglioso di me il Doc. Basta, ho deciso, domani lo chiamo!









venerdì 25 maggio 2012

Regali ed addii

La Madrina parte. Ha trovato lavoro altrove e di questi tempi non è che si possa fare tanto gli schizzinosi su dove o non andare. Vai dove trovi. Così lei parte, lasciandoci orfani della sua parlata livornese e del suo essere sboccatissima.
Non potevamo non farle un regalo.
La settimana scorsa quando si era esposto il Rabbit ne era stata entusiasta. 
-No. Non è un regalo da farsi.
-Ma Amando, si tratta di noi, i suoi migliori amici.
-No. Mi rifiuto.

La conclusione è prevedibile.

Abbiamo preso un autobus molto affollato per arrivare al sexy shop.
-AlexV?
-Si, Midori?
-Penso che la mia chiappa sinistra sia rimasta alla fermata, dato che sono incastrata tra le porte.
-Ottimo. Che altro?
-Esiste una qualche posizione sessuale che preveda il sedere dell'uomo contro il seno della donna?
-No, non credo.
-Ok, allora in questo momento io ed Amando la possiamo brevettare. E tu non sculettare.

Tra questi ed altri disagi si è compiuto il viaggio.
-Siamo arrivati?
-No.
-Tra quante fermate?
-Te lo dico io.
-Ma quanto manca?
-Taci.

In negozio è stato facile, era lì bello esposto. 
-Sicuri che non volete quello un po' più grande?
-No grazie, va bene quello.
Al momento di pagare anticipo io i soldi.
-Ww.
-Cosa, Midori?
-Quelli erano i soldi che la nonna mi ha allungato a Pasqua, dicendomi di comprarci qualcosa di bello.
-Brutto non è.

Il regalo comunque è piaciuto, Madrina ha cominciato a farlo vibrare e roteare in visibilio.
-Deh bimbi, ma è bellissimo! Così mi ricorderò sempre di voi! Bravi, bravi, l'avete proprio azzeccato!

-AlexV, secondo me se le cose ci andassero male dovremmo aprire un sexy shop.
-Mi sa di si.
-Roba raffinata eh. Chiaro.
-Ovvio.
-E prima di impacchettare i vibratori li spruzzerei con una goccia di profumo di Abercrombie&Fitch, in modo da ispirare la clientela con le immagini del modellume vario.
-Potrebbe funzionare.
-Roba che tira tantissimo.
-Ci si potrebbero fare i milioni.
-L'impero del dildo.
-Secondo solo all'impero delle scarpe.



                                                                                                   Midori

giovedì 24 maggio 2012

Riflessioni a margine della parità tra i sessi

Questa settimana sarà stata la settimana della riflessione sull'uguaglianza e le differenze tra i sessi, non lo so,visto che mi son successe cose che mi han fatto cadere la mente sempre lì, e cioè sulla differenza/uguaglianza tra uomini e donne. Al lavoro, nelle relazioni sociali, nella lingua, nel comportamento e altro.
Oggi la lezione di fisiologia dell'endocrino mi ha aperto gli occhi. E ha iniziato a darmi risposte concrete su questo argomento.

Rivelazione:
Il cervello degli uomini è diverso,anche anatomicamente, da quello delle donne.
Ve la faccio breve: durante lo sviluppo dell'embrione e feto maschile, il testosterone viene trasformato a livello cerebrale in estrogeni che fanno sì che il cervello sia orientato verso uno sviluppo "maschile".
Nella donna invece le cose vanno diversamente (per i dettagli dovrete aspettare la prossima lezione, quando faremo gli ormoni gonadici femminili):se inietto estrogeni in un embrione femmina, questo subirà una mascolinizzazione del suo orientamento cerebrale, che nel criceto di manifesta marcatamente nell'accoppiamento, dato che questa femmina mascolinizzata vorrà montare pure lei.
Ma a parte questo:la cosa più interessante secondo me è l'analisi del differente sviluppo di alcune aree cerebrali a seconda del sesso di appartenenza:
- amigdala e centri preottici (centri dell'aggressività)  = più sviluppati nel maschio
- sistema limbico (emozioni) corpo calloso (interazioni e collegamenti tra i due emisferi) e area del linguaggio (questa si presta a facile ironia) = più sviluppati nella femmina

La differenza è riscontrabile anche a livello delle aree corticali e prefrontali (queste ultime sede elettiva dell'elaborazione del pensiero): il maschio è più portato all'astrazione, mentre la femmina mostra una più sviluppata esterocezione, cioè è più attenta a ciò che le sta intorno e a interpretarlo. Che si tratti del famoso sesto senso femminile?

Queste differenze chiaramente influiscono anche sul diverso comportamento dei sessi, e forse anche sulle incomprensioni. 

Da qui potrebbe scaturire un'infinita discussione filosofica...Ahhhhh, ne parlerò con la mia prof di filosofia.

Sono galvanizzatissima.

Alex V

Impossible is nothing (Santa Rita's way)

-AlexV, Amando, è successo, venite qui.
-Cosa?
-Pacco da casa. Il periodo è quello, non possiamo stare a cavillare. Bisogna aprirlo.
-Io non capisco.
-Tu Amando non vivevi con noi l'anno scorso. AlexV forse ricorda...
-Veramente no.
-Allora io lo apro e poi vediamo se ti si rinfresca la memoria.
Apro il pacco.
-Allora...Cioccolatini...
-Olè
-Ostie
-Ostie? 
-Sono buonissime e sconsacrate, ovviamente.
-Aaah.
-Dolcini tipici...
-Olè
-Ed i santini di santa Rita.
-No!
-Si.

Anche quest'anno in occasione del giorno di Santa Rita, Nonna P ci pensa e prega per noi. Santa Rita è la santa dei casi disperati e dell'impossibile e nonna la prega prima di ogni nostro esame. In occasione della festa ordina a Mutti di fare un pacco per nipote: una mazzetta di santini arriva a Roma, un'altra va a Milano da Renzo e Lucia  ed un po' di santini vanno al Rufo, che viene convocato da nonna a casa.
Ora, ci sarebbe da chiedersi perché la nonna ci ritenga casi disperati ed impossibili, ma glisseremo su questo punto. 
Con Santa Rita non si scherza. Nonna P a quanto pare ha un filo diretto con lei. Ogni giorno le dice un vario numero di preghiere per i nipoti, i fidanzati, gli amici dei nipoti e se capita per Mutti e per la sorella ("Che loro mica sono disperate come a voi"). Ogni volta che ci sentiamo Nonna P si informa sul nostro calendario esami per intensificare il dialogo con la santa. E se qualcosa va storto nonna le pianta il muso. Ma veramente eh. La collera divina a confronto di quella di Nonna P è nulla.

Fatto sta che ormai io ho il portafogli foderato di santini. Perché mica c'è solo Santa Rita. E San Francesco non lo vuoi portare a nonna? La Madonna di Loreto? Ci si mette pure l'altra nonna, che mi aggiunge sempre Sant'Antonio da Padova, che fa ritrovare le cose perdute. Sai mai dovessi perdere qualcosa...e strizzatina d'occhio.

Io alle mie nonne non ho cuore di dire che non so se credere o meno alla presenza di qualcuno ai piani alti. E sarebbe stupido rifiutare quelli che per loro sono dei veri e propri amuleti o ricordi (basti pensare che ad ogni gita scolastica i trovavo sempre un santino nascosto nello zainetto).
Poi da quando Nonna P ci ha annegato nei santini a tutti qui gli esami stanno andando bene...ditemi un po' voi...

                                                              Midori

mercoledì 23 maggio 2012

Connessioni globali

Oggi, nelle mie ore nullafacenti, ho spulciato un pochino le statistiche sulla provenienza geografica del nostro pubblico. O meglio, su dove si trovano in quel momento.
I nostri aficionados stanno sparsi nel mondo: Italia, Francia, Grecia (che poi è soprattutto Manoel, perché da quando è a Creta le visite francesi sono diminuite- ma non sparite!), USA, Australia (!!), Russia (!!!), Tedeschia e Gran Bretagna. 
Noi*, cari lettori, vi adoriamo, sia che siate fedeli divoratori di tutte le cazzate che pubblichiamo qua sopra, sia che siate finiti qui per caso, e magari stavate cercando tutt'altro (come conferma per altro la sezione "Parole chiave per la ricerca", ma questa è un'altra storia).
In ogni caso, oggi va una menzione speciale a chi ci ha letto dal Giappone (che speriamo diventi molto presto meta di un nostro viaggio!- la speranza, si sa, è l'ultima a morire): non pensavamo di riuscire ad arrivare fino al paese del Sol Levante.
Anche se, neanche troppo in fondo, ci speravamo, e Midori più di me.
Che gioia!


Alex V


*: no, non è il pluralis maiestatis, è che semplicemente 'sta volta scrivo anche da parte di Midori

(Dis)Parità

Oggi ero in lab per un corso che sto facendo da un po'.
Per caso oggi ero l'unica donna. Così per caso oggi ho potuto confermare l'impressione che avevo avuto anche le altre volte, quando c'erano con me altre ragazze:
- No, lascia stare, faccio io
- Non ti preoccupare, faccio io
- Sì, ma ho già fatto
- No, dai siediti, no ti preoccupare
E via così. 
Ora, noi siamo studenti, e non ci paga nessuno per andare a fare manovalanza in lab, al massimo qualche credito indipendente dal numero di ore effettivo che ci passiamo. Io ci vado perché mi interessa e poi di solito mi diverto. 
Il problema è che non c'è un'atmosfera tranquilla: c'è tensione, è come se al minimo tuo errore l'altro fosse contento, è come se già si giocasse a farsi le scarpe.
Mi avevano detto di come medicina fosse un ambiente un po' così, di stronzi, ma in aula ancora questa cosa non si sente,e soprattutto questo che sto facendo non è il tirocinio in reparto dove tutti fanno a gara per ingraziarsi il professore e assicurarsi il posto in specializzazione. E' semplicemente un corso opzionale, che a dire la verità è più da futuri biologi che da futuri medici. 
E nonostante questo, si sente la competizione. Il che vuol dire che se hai un'idea per fare qualcosa, o se vuoi fare qualcosa, la devi cominciare da solo e poi dare ordini a destra e a manca per farti passare le cose, perché altrimenti c'è il serio rischio che non solo ti freghino l'idea, ma ti estromettono anche dalla sua realizzazione (che intanto loro stanno portando avanti).
Insomma, c'è da sgomitare. 
E io sgomito. 
Solo che mi fa un po' girare le balle essere lì ed essere trattata come una rincoglionita, solo perché non ho il pene, soprattutto quando le cose le so fare come loro, se non meglio.
Esempio (è una stronzata molto indicativa nella sua stupidità): arrivo, poso le cose, saluto (io sono sempre amichevole e sorridente con tutti), e dico: 
- Allora, che state facendo?
- Mah, niente...
- Come niente?
- Eh, no, c'è un dottorando che adesso arriva e con cui dobbiamo fare una cosa...poi c'è da pulire questo che è macchiato ma non riesco a pulirlo, ho provato con tutti i tipi di detergente, pure con l'alcool...Solo che abbiamo solo quello e mi serve...
- Ok, guarda,mentre voi fate quello che dovete fare (visto che tanto avete già deciso che non parteciperò) lo pulisco io
- Lascia stare, tanto non viene...
Tempo due minuti e il contenitore era come nuovo. 
Ma oltre al fatto di esser messa a pulire, e pure con riserva perché fosse stato per loro avrei anche potuto fare niente, mi tocca in più anche sorbirmi i vari sfoggi, a più riprese, di mascolinità: "ah, io stasera vado qui, vado lì, mi faccio questa, quella, l'altra" ammiccando, oppure "No, perché non ce l'ho con lui perché è frocio, è che la mia eterosessualità è troppo marcata per sopportarlo" o anche "Ma comunque noi del sud siamo più caldi dei ragazzi del nord" etc etc. In poche parole (dal mio punto di vista):
Pick up the girls: you're doin' it wrong
Comunque i miei colleghi non sono cattivi, sono solo individualisti.
E se proprio devono scegliere un altro a cui affidare un lavoro, scelgono un altro maschio. 


Alex V



Spiacevoli per sempre

Pronta e scattante per una serata come si deve in compagnia del MioUomo. Arriva finalmente la tanto attesa telefonata.
- Pronto amore?
- Ciao bella, so cosa stai pensando ma no, non ti vengo a prendere
- Come non mi vieni a prendere??
- E sì, non ti vengo a prendere: ho l'Herpes
- Come hai l'herpes!!
Pensa Alex pensa... MA COME FACCIO A PENSARE SE GIA' MI FORMICOLA IL LABBRO!
- Oddio ma se me l'hai attaccato?
Pensa no, non può avertelo attaccato, oggi non ce l'aveva, quindi non era infettivo...Daidaidai pericolo scampato
- Comunque tu magari lavati adesso
- COSA VUOL DIRE LAVATI? Guarda che non è che se tu mi hai attaccato il virus e mi lavo quello viene sciacquato via, non è che mi hai sporcato con la cioccolata!
- No, vabbé, ma magari tu una lavata alla faccia...
- Ti ripeto che o l'ho preso o non l'ho preso! E che se l'ho preso ormai è troppo tardi per fare qualsiasi cosa...
- Sì ma io intendevo che
- Te l'ho detto mille volte che l'HERPES E' COME IL DIAMANTE: E' PER SEMPRE
- Ecco, allora dovresti essere felice: semmai ti ho regalato qualcosa che durerà veramente per sempre
- Crepa. Tu e il tuo Herpes.
- Sai che da quando studi microbiologia sei diventata ipocondriaca?


Alex V