sabato 19 maggio 2012

La Nausea

Non è bello svegliarsi con una notizia così. Non è bello sentire che la propria terra è stata lacerata e ferita ed uccisa.
Perché è brutto morire a qualsiasi età, ma morire a sedici anni è ancora più brutto.
E ci saranno le dirette dei telegiornali, i caroselli in televisione con Barbara d'Urso che piange e non si capacita, i funerali in diretta tv, prendi un po' di dolore e portalo a casa. E poi il cordoglio di uno stato, Napolitano che segue con apprensione, le autorità sul posto, tutti si stringono alla famiglia nel momento di dolore, non è possibile che questo accada, tutti uniti contro le mafie, si farà lotta senza quartiere! E la solita merda continuerà, invece, perché la mafia è attaccata alla spina dorsale di questo stato. E se non è stata la mafia, chi è stato? Trova il colpevole! Alla berlina! Non si fanno gli attentati ai ragazzini! E processi e circhi in tv, fino a quando non istituiscono un premio, o una borsa di studio a nome della ragazza, non le dedicano una scuola, olè, l'Italia si stringe nel dolore ed intervistiamo ora lo zio della giovane vittima, ad un mese, un anno, cinque dieci anni da questo luttuoso giorno, celebriamo il ricordo di questa ragazza la cui vita è stata tragicamente spezzata...
Ed in questo brusio mediatico monta solo lo schifo, la nausea e la disperazione.
Perché aveva sedici anni.
Perché ad una famiglia mica bastano le condoglianze di Napolitano.
Perché si useranno le stesse parole, trite e ritrite.

                                                                                              Midori

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