giovedì 31 maggio 2012

La follia della donna

-Oi AlexV, belle quelle espadrillas. Però vaffanculo, così sei troppo alta, non vale.
-Oh, mica è colpa mia. Poi oggi tu ti sei messa anche i sandali raso terra.
-E se non li metto qui dove li metto? Ho realizzato che dopo l'anno scorso avrò seri problemi a metterli per uscire.
-Che è successo l'anno scorso?
-Semplicemente stavo andando da Miss Piggy a studiare ed alla fermata dell'autobus un coglion cretino ha rotto una bottiglia per terra. Cocci ovunque, anche tra il mio piede ed il sandalo. Sanguinavo come un maiale, Amando, non puoi capire. E l'autista si lamentava che gli sporcavo l'autobus.
-Povera...
-Poi mi sono anche dovuta medicare e togliere le schegge la sola, che a Miss Piggy faceva senso.
-Visto? Non c'ero io e ti succedono ste cose. Te lo dicevo di non andare a studiare da Miss Piggy, ma tu nulla.
-Secondo me tu di Miss Piggy sei un po' gelosa. 
-Ma figurati.
-Come vuoi.
-A proposito, ste scarpe mi stanno mezzo numero troppo strette, me le ha date la mia amica Orange ché le voleva buttar via: lei non le usa più e miracolosamente mi vanno.Solo che mi sembra di essere la sorellastra di Cenerentola nella favola dei Grimm. Le vuoi provare?
-Chi, io?
-Si dai, su Midori, calzala. Ecco, tieni.
-Mi va. Mezzo numeretto tropo largo ma mi va.
-Meglio larghe che strette. Io non le metterei mai, stringono. Ma tu puoi. E poi queste le ho uguali ma colorate e del mio numero.
-Ho sempre desiderato un paio di espardillas. Mi commuovi. Poi il mezzo numero in più mi garantisce che Lucia non le metterà.
-Perchè tua sorella non dovrebbe metterle?
-Perchè io ho già mezzo numero in più di lei. Le scarpe mi stanno più larghe di mezzo numero, e questo fa un numero in più de suo. Troppo grandi.
-Ma sei una stronza se non dividi le scarpe con tua sorella.
-No, Amando, tu lo dici perchè hai solo sorelle donne. Mia sorella Lucia è Attila. Presente le mie ballerine bellissime, con tutte le pietre, montate su quel supporto divino?
-Si, le meravigliose che non mi fai neanche guardare a momenti.
-Ecco. Una delle pietre mica è originale. Lucia mise le scarpe per mezz'ora e perse una pietra. Mezz'ora. La volevo uccidere. Sono dovuta andare da un orafo a farle sistemare, dato che erano così delicate.
-Comprendo il tuo dolore.
-Ma queste scarpe...sono solo mie! Grazie, grazie grazie!
-Basta poco per farti felice, eh?
-Si.

Adesso scusate, ma mi devo rimirare le scarpe nuove, che hanno un doppio fascino: belle ed un regalo. Il mio paradiso.

                                                                          Midori
P.S. E lo dico qui per onor di cronaca: oggi sono tre anni che io ed il Rufo stiamo assieme. Eppure sembra ieri. 

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