domenica 30 settembre 2012

De amicitia

Nella mia vita, mi sono sempre circondata di un sacco di persone per divertirmi e ridere e scherzare. Per confidarmi,invece, ne ho scelte sempre molte di meno.Ora come ora,ne ho più o meno quante le dita di due mani, equamente distribuite tra Roma e casa, e sono felice di costatare che stanno superando bene la prova tempo, e la prova distanza. Devo dire che mi è andata quasi sempre bene, con le amicizie. Insomma, col senno di adesso, non posso lamentarmi. 
Non è che io non abbia commesso i miei, di errori, nei confronti degli amici. Oh, si sbaglia tutti, e io per carattere non sono una che per un errore sbarra la porta o ti toglie il saluto. Adesso però vedo il mio errore più grande nei confronti dei miei amici, soprattutto delle mie amiche del liceo, errore che oltretutto, recidiva,ho commesso per ben due volte di fila: lasciare che l'"amore" soverchiasse l'amicizia. 
Per ben due volte,ho permesso alla mia prescelta metà di inglobare tutto il mio mondo, di diventare il mio unico mondo. Per ben due volte, quando mi innamoravo, non esistevo più per nessuno. 
Ingiustificabile, lo so.Ma ero giovine e stolta.
Non è un caso se quelle relazioni non hanno superato la prova del tempo, e non è un caso che le amicizie più strette, a casa, le abbia costruite dopo aver defenestrato Lui. 
Devo anche dire che con quelle di Roma è stato quasi più facile, le ho coltivate più sapientemente, avevo un po' più di sale in zucca.
Se guardo al passato, mi stupisco che la mia migliore amica sia rimasta al mio fianco sempre e comunque. Facendomi delle lavate di capo (fin troppo leggere!) però è rimasta.
Proprio dalla Orange, ho imparato che l'amicizia e l'amore sono due cose ben distinte, e che non è giusto che l'amore annienti l'altra: le due cose possono felicemente correre sullo stesso binario, lasciandosi spazi e tempi reciproci. Oddio, questa cosa l'ho maturata io adesso, perché per la Orange la questione è molto più elementare: l'amicizia viene prima, punto.
Io le ho ridato il giusto valore,e per certi versi mi confronto più con i miei amici che non con il MioUomo; in effetti forse dovrei fare una revisione anche della concezione che ho dell'amore, perché mi si sono creati certi paradossi che...vabbè, lasciamo stare per ora. 
Comunque, il MioUomo è il MioUomo. E poi ci sono i miei amici, che corrono in parallelo. I miei migliori amici sanno tutto di me, come il MioUomo, più del MioUomo. Che non è il mio migliore amico. E' il MioUomo, ne sono innamorata, ma amicizia e amore sono due cose diverse. Mi aspetto tanto da entrambe, e da entrambe mi aspetto anche cose diverse.
Insomma, da quando ho imparato a coltivare le mie relazioni interpersonali, da quando ho capito che io non sono certo indispensabile, e che le persone diventano amici perché è una cosa bella, bhè, caspita, mi ci impegno. E son felice d'impegnarmi, perché è davvero gratificante, proprio a livello di circuiti neuronali.
Mi rendo anche conto di essere diventata esigente. Mi aspetto che i miei amici ci siano, per me, come io ci sono per loro. Fisicamente e non. Mi aspetto comprensione, consigli, complicità. Non mi aspetto del sesso, ecco, quello no. Neanche lo voglio, visti i risultati disastrosi  che derivano dal mescolare le due cose (a volte tre, ci si infila anche l'amore). Però, come io mi metto in gioco e a loro disposizione, mi aspetto un minimo di ricambio. Anche perché sennò non è amicizia, è sfruttamento. 
Quello che non mi aspetto, è che un mio amico mi tradisca. Cioè, non da un amico amico. Posso sopportare le sviste, posso capire la differenza di carattere. Ma certe cose mi mandano fuori dal brocco.
Cioè, se succede,quando succede, mi incazzo. E non poco. Perché se ti ho raccontato una cosa, e ti ho detto esplicitamente di non dirla, bhè, eccheccazzo, allora vuol dire che non la devi dire. Soprattutto se te l'ho raccontata come confidenza, come sfogo personale, sfogo di rabbia, perché non sapevo proprio a chi raccontarla, e sapevo che il MioUomo non mi avrebbe capito (e in quel momento non volevo minimizzare, volevo proprio solo sfogarmi).
Anche perché poi, che l'hai raccontata, razza di deficiente, lo vengo a sapere. E il minimo che puoi fare, è scusarti. A me non me ne frega una beata minchia del perché e del per come, del fine che giustifica i mezzi, del fatto che tu pensavi e tu volevi e tu non immaginavi che poi e l'hai fatto a fin di bene. Che se guardiamo tutte queste cose, bada che sono d'accordo. Però il punto è un altro: TU QUELLA COSA NON LA DOVEVI DIRE. PERCHE' IO, IN QUALITA' DI TUA AMICA, TI AVEVO DETTO DI NON DIRLA. E TANTO BASTA.
Non è "Votami, ti spiegherò poi", è un "Mi sto sfogando, sei mio amico,'sta cosa te la devo dire perché voglio un appoggio, ho bisogno di un ascolto, e, cazzo, cuciti quella bocca, invece di raccontarla". Invece, per tua presunzione (e questo per tua stessa ammissione), hai pensato che tutto sommato andava detta. In questo modo, non solo mi hai mancato di rispetto (se intendevi comunicarla con tutte le buone intenzioni che mi hai detto ora, bhè, grazie al cazzo, potevi dirmele anche prima di parlare, e io ti avrei anche dato ragione), ma hai pure tradito la fiducia che avevo riposto in te. E BADA CHE MI INCAZZO PERCHE' NON E' LA PRIMA VOLTA CHE SENTO DIRE IN GIRO COSE CHE TI HO DETTO E CHE TI HO DETTO DI NON DIRE (cose, a volte, che pure mi riguardano). Ma che cazzo, ti avevo detto di non dirlo. 
Ti avevo detto "Oh, mi raccomando, questa cosa non dirla. Te la sto dicendo perché mi dovevo sfogare". Ti avevo detto di non dirlo. Ti avevo detto che me la sarei vista da sola. Invece no.
Hai dovuto parlare. HAI DOVUTO FARMI INCAZZARE. 
MI INCAZZO PERCHE' TU TE NE FREGHI. So che siamo amici, e siamo ancora amici, perché io, al contrario di te, le situazioni le capisco. MA MI INCAZZO PERCHE' OGNI VOLTA CHE TI METTO ALLA PROVA, TU PUNTUALMENTE FALLISCI.
E fallisci perché, nella tua infinita presunzione, non ci pensi, che anche gli altri, ogni tanto, possano aver ragione. E io mi incazzo. 
Mi incazzo parecchio, Dude.

Alex V

Bollettino meteo

-Buongiorno
-Ciao! Come va?
Sto andando a buttare la spazzatura e intanto scambio due parole con il ragazzo nuovo del primo piano. E' venuto dall'isola per fare l'università, e dopo averlo salutato un paio di volte, finalmente ha capito che non voglio mangiarlo, e quindi adesso addirittura mi saluta per primo.
-Eh, oggi fa un po' più fresco...
-Sì, oggi si sta bene...
Io sono in jeans e canotta, lui è in jeans e maglia nera a maniche lunghe. Ieri io ero in mini e canotta, e lui in jeans e maglia nera a maniche lunghe. E c'erano 30 gradi all'ombra.
-Ma tu sei freddoloso? Ti ho sempre visto in maniche lunghe,anche con il caldo di questi giorni...
-Eh, è che quando sono salito a casa mia c'erano solo 20 gradi, quindi ho pensato che di conseguenza qui al nord fosse più freddo e ho portato solo roba pesante...
-Ah, qui al nord...non fa una piega...
Mi sa che qualcuno ha confuso Roma con Milano. E con le steppe siberiane.


Alex V


sabato 29 settembre 2012

Confetti (rossi)

Dopo Il matrimonio del fratello del mio migliore amico, non poteva mancare La laurea del fratello del mio migliore amico:

Una figata: la tesi più interessante e divertente (grazie anche ai simpatici siparietti tra i professori) cui abbia mai presenziato, considerando anche il fatto che non sono del settore e solitamente non ci capisco una mazza.

Laurea che è stata seguita da pranzo (perfettamente riassumibile nella frase
-Ah, comunque: lo sai che adesso è ufficiale
-Dude, cosa è ufficiale?
-Che noi due scopiamo. Almeno nella testa dei miei parenti)
e poi da festa di laurea nella campagna romana a casa di amici; e il bello di Roma è anche questo: sei in centro in una città bellissima e meno di un'ora dopo, al ritmo di Enema of the State (non c'è niente di meglio di What's my age again, quando stai andando a una festa di laurea), ti ritrovi in piena campagna, e un trattore ti taglia la strada. Di notte.

Adesso esiste un video di me e altre 10 persone che balliamo Gangnam style: e già questo da solo potrebbe dare un'idea della festa a cui mi sono ritrovata. Ma in realtà sarebbe riduttivo: c'è stato anche il momento musica dal vivo, in cui si sono improvvisati band affermata e hanno cantato le intrepide gesta del neo-laureato. Momenti altissimi, con un bicchiere di vodka lemon in mano. 

E' ufficiale, io i fisici li devo frequentare di più.





Alex V


venerdì 28 settembre 2012

Ordinary Life


Questo per dire che oggi è stata una giornata memorabile, per nulla ordinaria. Anzitutto, perché non capita tutti i giorni che qualcuno si laurei (e che laurea!) e soprattutto il MIOUOMO HA FINITO GLI ESAMI DELLA TRIENNALE!
Con ottimi voti e in tempissimo. Praticamente un parto gemellare, per gli standard di ingegneria. Questo significa che ho bisogno di trovare un vestito per la sua, di lauree. Che non è poco.
Poi ho organizzato una delle mie feste di compleanno...eh sì, perché visto che quest'anno mi obbligano a festeggiare (amo i compleanni altrui ma non i miei), almeno festeggio in grande!
Comunque, organizzo con un'amica che è nata qualche giorno prima di me...e, insomma, un delirio...Poi poi poi ho anche studiato, e bene, e riso, e scherzato,e sono allegra.
Anche se fa un caldo che a momenti svengo.
Ora scappo, che ho una festa di laurea a cui partecipare, io.

Alex V

giovedì 27 settembre 2012

Ancora sull'uguaglianza tra i sessi e altre questioni tecniche

Qualche mese fa, a lezione di fisiologia, vennero fuori un po' di cose interessanti sull'argomento uomini/donne che io avevo riassunto in questo post.
Ora sto riprendendo il mano tutto il malloppone (esame in vista) e l'argomento "ormoni e comportamento" non stanca di affascinarmi a livelli estremi. 
 Esempio estemporaneo: i livelli di ossitocina, nella femmina e nel maschio, influenzano fortemente il comportamento sociale e affettivo, contribuendo a instaurare un senso di fiducia reciproca (non a caso se ne ha un picco durante e dopo l'orgasmo), è responsabile del comportamento materno e anche paterno verso la prole, e pure di un comportamento socievole e non aggressivo. Tant'è che se ne riscontra una carenza in certe forme di autismo.
Ecco, io tutte volte che studio argomenti di questo tipo mi esalto.

Torno a focalizzarmi però sulle differenze tra cervello maschile e cervello femminile, anche perché quest'estate ho lasciato cadere la cosa.E' chiaro che lo schema da me sintetizzato nell'altro post non è altro che una generalizzazione stilata su basi statistica. Riportando i risultati in un grafico, esiste una gaussiana (Aidi, se sbaglio, correggimi), c'è uno standard (anche se in questo campo non so quanto sia corretto parlare di standard, ma tant'è) e poi ci sono le sfumature(più di 50 e non di grigio).  
Ma per tutti quei casi che non si riconoscono in questa "categorizzazione", che si dice? 
La forma mentis di una persona ha davvero una forma fisica (cit. Raffy) e quanto è giusto che ce l'abbia (aggiungo io)?
Eh, bella domanda.Pensandoci e ripensandoci, arrivo alla risposta più scontata: è una questione filosofica alla quale non sono in grado di rispondere (grazie, questo lo si sapeva anche a giugno).In termini teorici,uno bravo potrebbe anche trovare una bella soluzione, ma il fatto è che in termini pratici il chi siamo noi è collegato alla singola individualità di ognuno, all'epigenetica, all'ambiente in cui cresciamo e a tutta quella imprevedibile casistica che rende ognuno una persona unica.  

Al di là di chi siamo, nell'ambito della medicina e della ricerca si sono scervellati i molti e in più campi per capire come e perché diventiamo quello che siamo. Ricollegandoci alla differenza tra lo sviluppo delle varie aree cerebrali maschio/femmina, pare che gli omosessuali abbiano un cervello più simile al "tipo" femminile. E una ricerca condotta sui nati a Berlino nel '45 ha rivelato che vi è una percentuale significativa di omosessuali tra i nati dopo il bombardamento rispetto a quelli nati prima (o molto dopo, tipo nel '46).
Conclusione: il comportamento materno durante la gravidanza influenza il sex brain difference nonché l'orientamento sessuale.
E questo è tutto molto interessante.
Fin qui abbiamo spiegato alla bell'e meglio il maschio (anche se più che darmi risposte, questi studi mi fanno sorgere nuove domande. Ma apprezzo lo sforzo di chi li ha condotti).
Ma per le femmine? Lesbica si nasce o si diventa? La questione a questo punto può essere posta anche in termini inversi, ovvero: etero si nasce o si diventa
E, questione ancora più spinosa: i bisessuali???? (tralasciando poi tutto il campo di transgender e ermafroditi)
Allora, quelli a cui mi sono rivolta mi hanno consigliato di seguire una ricerca danese che sta studiando, appunto, l'omosessualità femminile. 
Già, perché gli studi fin'ora erano focalizzati solo sui maschi. Si sa poco su "come funziona la femmina"  di default, figurarsi se si sa come e quanto contano gli ormoni sul suo orientamento sessuale!
E con questo non voglio dire che del maschio si sappia di più, solo che nell'ultimo secolo del maschio se ne sono occupati di più (e a questo proposito evito la riflessione sul maschilismo imperante della società moderna). A partire da Freud e Jung, che forse qualcosa ci avevano preso. Toppando però su tutto il fronte a proposito del gentil sesso.

Uguali...diversi...sempre animali siamo. E in fondo, per quanto questi studi mi interessino parecchio, sono pur sempre studi. La vita è un'altra cosa, e per fortuna va avanti felice anche nella totale ignoranza del perché la gravità ci faccia cadere a terra anziché sollevarci.

E' per questo che ritengo insensata, anzi, quasi brutale, la decisione di una coppia del Canada, che ha deciso di crescere i propri figli senza rivelarne il sesso (né agli altri, né a loro).
Al di là dell'impossibilità della cosa (materialmente: suvvia dai, ma come fai?...),va bene la parità di trattamento, ma una cosa del genere mi pare un tantino eccessiva!
Che siano rimasti troppo colpiti da Extraterrestre alla pari?

Alex V-studiante



mercoledì 26 settembre 2012

Tendenze del momento- Matteo Renzi

E' giovane, è simpatico, è toscano.
Non c'è dubbio che Matteo Renzi sia la tendenza del momento (almeno dopo il porno) nonché quanto di meglio la sinistra (?) italiana possa sfoggiare. E non c'è neanche dubbio che questo sia il suo momento: i miei amici, sia pdllini storici sia vendoliani convinti, impazziscono per lui. Amato (e quindi temuto) a destra e a sinistra.E così, proprio mentre la Polverini si dimette, Renzi è all'Auditorium a esporre i suoi progetti e i suoi programmi. Io all'Auditorium non c'ero, ma c'era il Virgineo, che ha documentato tutto via twitter, in un modo che neanche l'Ansa!
Precisazione:il Virgineo è monomaniacale.Si fissa su una cosa precisa almeno una volta l'anno.E una volta che il Virgineo si scopre innamorato, chi lo ferma più.Guai a dire qualcosa contro l'oggetto della sua passione! Si finisce sulla lista nera e si rischia il saluto. 
Peccato che l'oggetto dei desideri non sia mai una ragazza...
Quest'anno è Renzi, beato lui. 
Io sono un po' fuori dal giro politico al momento, causa "devo studiare e non perdermi in facezie volgari", quindi mi sta più che bene che il Virgi mi aggiorni e mi tenga informata su tutto quanto Renzi dica o pensi, neanche ci uscisse insieme a prendere il caffè la mattina. Probabilmente è più informato della moglie.

C'è da aggiungere però che io dell'esistenza di Renzi ero a conoscenza già da un pezzo. E' chiaro, no: sono toscana, quello è sindaco di Firenze!
E poi l'episodio in cui ne ho sentito parlare per la prima volta merita proprio di essere raccontato:

Ristorante chic da qualche parte in Versilia. Io sedicenne, in pantalone bianco e camicia, Lui (il mio ex-storico, ma ormai chevvelodicoaffà), uno sfortunatissimo astice, il marmocchio seienne più brutto che abbia mai visto, un tipo sulla quarantina portata malissimo e una bella (ma bella,eh!)donna al fianco. Eh sì, è il 2008 e io, dopo un anno di storia, sto conoscendo la madre e il compagno della madre di Lui. Lui ci tiene particolarmente, anche perché con lei i rapporti si sono fermati anni prima, quando ha deciso di andare a vivere con il padre (chissà perché...ma questo diventerà fin troppo chiaro tra poco).La conversazione viaggia su un binario di superficialità convenzionale. Io parlo il meno possibile e sorrido. Sorrido tanto.
-...mamma, che schifo! quella cosa è verde!
Dice il bimbo additando il mio sfortunatissimo astice. Già. E' verde. E sì, fa schifo anche a me.La sfortuna dell'astice è stata il Compagno, che si è indispettito perché "Non si prende la stessa cosa al ristorante" (io volevo prendere la stessa cosa di Lui e del Compagno). Ma perché non ti fai una padellata di cazzi tua e ci lasci mangiare ciò che ci pare?
-Amore, ognuno mangia quello che gli pare...(evidentemente no, perché sennò io avrei davanti un altro piatto, che ne dici?)...comunque(rivolgendosi a Lui, che all'epoca era all'ultimo anno di alberghiero dopo un paio di bocciature), tuo fratello è bravissimo a scuola, è il primo della classe: si vede proprio che non ha preso da te!
Speriamo abbia preso dal padre, che invece era talmente intelligente che scaricava i film porno dal computer dell'ufficio per metterli su un Cd, darli al tuo figlio maggiore e farli vendere a scuola!(quando il mio ex era alle medie, non erano in molti ad avere il computer con la linea internet a casa. Altri tempi)Invece fingo indifferenza e continuo a litigare con l'astice. Lui risponde:
-Si vede 
Questa volta il mio è un sorriso più che spontaneo: fallo anche scemo, uno bimbo così!La madre subodora una qualche malizia:
-Cosa vuoi dire?...
Il Compagno si rivolge a me:
-Bhè, e tu cos'è che studi, invece?
-Ah, io faccio il liceo classico...
-Ah, io non capisco proprio cosa servano oggi il greco e il latino: sono robe superate, del tutto inutili...voglio dire, al mondo servono le lingue, ma l'inglese, il cinese! Il futuro è il cinese! Non il greco e il latino...che inutile sfoggio poi di cosa?Vanità intellettuale non richiesta.
Invece il tuo esserti fatto piantare un bello scalpo capelluto da Cesare Ragazzi perché sennò eri pelato come una palla da biliardo che è? Un inutile sfoggio. Ma poi di cosa? Tanto cesso eri prima e cesso sei ora, e hai una bella moglie solo perché sei a capo di una ditta, deficiente. Invece mi mantengo calma e rispondo, anche se meno d'impatto, e continuo a sorridere instancabilmente, nonostante la violenza eretica che le mie orecchie sono state costrette a subire.
Questa amabile e fantastica conversazione continua per tutto il pranzo, roba che avrei voluto non solo dar retta a MiaMadre e darmi malata, ma anche averla davvero,quella diarrea fulminante che è tanto in voga tra le scuse ufficiali (vedere Billy Joe e il concerto a Bologna del 4 settembre):
-...ah, che poi adesso si è candidato a sindaco quella sottospecie di comunista sinistroide di Renzi...che scandalo, guarda, io non lo sopporto, con quella faccia da saccente (forse più che la faccia a darti fastidio sono i capelli)...Che roba!
Io non so nemmeno che faccia abbia,'sto Renzi, ma se questi lo disprezzano così tanto, allora non può non riuscirmi simpatico.

E infatti ancora adesso io nutro a pelle un'istantanea simpatia per Renzi.
E' incredibile come certi episodi si fissino nella mente e non se ne vadano più. 

Alex V

martedì 25 settembre 2012

Tendenze del momento- Il porno


Se non fai un video porno, non sei nessuno.
O meglio: anche se fai un  film hard, non sei nessuno, ma siccome se non lo fai sei meno di zero, per essere almeno in pare e non mandare la fama in negativo, bhè, non puoi tirarti indietro.
Nel filmino porno di un semi-Vip c'è un risvolto sociale  (oltre che economico per l'interessato, che magari può continuare a fare serate in disco e a mantenersi così, cavalcando l'onda, e anche qualcos'altro) dettato dalla moda del momento.
il porno che andava oltre il porno...
ammesso che si possa considerare tale

Questo l'ho capito quella volta che s'era tutti spaparanzati nel salotto di Cavallo Pazzo a vedere il porno fatto in casa di Belen e ex-boyfriend, seguita qualche mese fa dal video più comico che altro della Tommasi.
Il mio unico contatto con il porno prima di allora era stato qualche frame del video di Tommy Lee e Pamela Anderson quando ero al ginnasio, sempre a casa di amici, per ridere un po'. Della serie:                        
io o sono video scandalo o non li guardo

[anche se, a quanto dice la mia amica Orange, il porno anni '80 è qualcosa che merita davvero, dove gli sceneggiatori tentano davvero di dare un taglio cinematografico alla cosa,vogliono creare una parvenza di "storia da raccontare" che non sia solamente il vecchio su-e-giù, e gli attori si sforzano di recitare. Insomma, ce la mettono proprio tutta!]


Poi vabbé,non si può non citare, parlando di sesso e affini, le famose "50 sfumature di...", la trilogia mummy porn più in voga del momento (almeno così si dice), di cui però non dirò altro visto che non l'ho letto, e non intendo farlo. Anche perché ci sta pensando Midori per me (io mi sacrificai già a suo tempo per l'intera saga di Twilight,e ancor prima per "100 colpi di spazzola" by Melissa P., nonché per i famigerati "3 metri sopra il cielo". Ora basta ricordare queste cose che poi sennò stanotte ho gli incubi).E comunque di storie a contenuto erotico ce ne sono sicuramente di migliori.
         

Ma torniamo al porno come esperienza visiva, che di sicuro è più interessante (i libri erotici sono generalmente tutti uguali, a parte Moravia e poche altre eccezioni- e straordinariamente, mi riferisco a fumetti- che poi siamo sicuri che i video siano più interessanti? a me sembrano tutti uguali...):vi ricordate quello palestratissimo dell'Isola dei Famosi, che faceva quei video sulla palestra e il fitness e diceva di esser corteggiatissimo e si chiamava Davide di Porto ed era in realtà un Burino con la B maiuscola?
Bhè, io no; né avrei potuto, visto che non avevo la più pallida idea di chi fosse, e non a caso sono 2 anni che evito la tv come la peste.Questo, ovviamente, fino a quando Dude non mi ha coinvolto nell'ultima tra le chicche porno trash mai pensate dalla mente umana:
ebbene sì, iniziate a sbottonarvi, anche Davide Di Porto ha girato un porno! Olè! 
Questo sì che era quello di cui l'Italia aveva bisogno!


Dall'alto della mia esperienza da visionatrice di video scandalo, posso solo dire che il momento più alto di tutto il film (?!?!?) arriva quando lui, nel bel mezzo dell'amplesso, si ferma per far tastare il bicipite alla malcapitata di turno, dicendo "Senti qua!", o qualcosa del genere.


Mah.


Non c'è più Linda Lovelace, non ci sono più i cult alla Gola Pronfonda, che oltre al sesso proponevano ottima musica e pure momenti comici. Che peccato. Lì sì che c'era del genio. Lì sì che c'era dell'arte. Quel film cambia il modo di vedere molte cose. Ed è parecchio più raffinato di una qualsiasi puntata di Drive In, o di una cena a casa di un politico, per fare un esempio dei nostri tempi.
O tempora, o mores!
Altro che Valentina Nappi!

Alex V



La noia

E' una di quelle sere piatte come non se ne vedevano da tempo.
Scusate la monotonia, ma la sessione di settembre, come qualsiasi altra sessione, non porta mai grosse novità, anche perché mi sono auto-confinata all'interno di queste mura.
Le serate di studio solitario poi, sono veramente le più sfiancanti. Mentalmente si intende. Mica perché si combini qualcosa: sono 3 giorni che non riesco a combinare niente. E mi sento in colpa a distrarmi, ad andare in giro e non pensarci. Quindi resto inchiodata alla scrivania e spero che i concetti mi entrino in testa per osmosi se non per altro.

E' una di quelle sere in cui sarei disposta a parlare con chiunque e di qualunque cosa, ma non lo faccio perché in realtà non ho nulla di interessante da dire. I social network, in questi periodi di noia, sono un'arma a doppio taglio: riempiono i tempi morti con le loro cazzate, ma alla fine diventa un loop noioso pure quello. E poi non mi va di attaccare bottone con qualcuno. 
"Sei contropallata"
La mia amica Orange definiva così questo stato di noia e apatia, nonché alienazione totale dalla vita,quando eravamo al liceo. Calza a pennello. E' una smania come quella dei bambini piccoli quando stanno spuntando i dentini. 
Ma la cosa più brutta è che non riesco più nemmeno a toccare un libro che non sia un libro universitario. L'unica cosa che mi vien bene in questi momenti è pensare.
Pensare a qualcosa che esuli del tutto dalle materie di studio, ovviamente. E quindi uno pensa alla vita, all'universo e tutto quanto, poi guarda la nuova fiamma di Caio e Sempronio, pensa all'amore, alle relazioni, alla politica internazionale.
In altre parole, svariono. E svariono a una velocità supersonica
Questo è quello che succede quando qualcosa infrange la barriera del suono.
Si chiamano singolarità, me le ha spiegate il MioUomo stamattina.
Mi piace immaginarmi così quando svariono a velocità supersoniche.

Mi sembra d'essere nell'Ulysses di Joyce, che non ho letto se non per qualche punto al liceo.
E sono fortunata ad avere il frigo vuoto, sennò ingollerei qualsiasi cosa pur di fare qualcosa.
Ma se leggere non aiuta più, direi che pigiare tasti in una parvenza d'ordine di senso compiuto è parecchio terapeutico.

Bah. Sarà che domani cambia il tempo. Sarà la sindrome pre-mestruale. 
Sono basita. Da me stessa, dallo studio che non va,e  da questa situazione.

Alex V

lunedì 24 settembre 2012

Traversate

Dopo aver fatto una puntata lampo per il trasloco a Roma, sono tornata a casa per preparare la definitiva transumanza verso i pascoli invernali.
Presente la scena di Titanic, quella in cui caricano i bagagli di Rose, con bauli, bauli e cappelliere? Ecco, siamo più o meno lì. Io non viaggio leggere quando si tratta di lunghi periodi. Non che io sia incoraggiata a farlo. Laddove il motto di genitori più pragmatici è "se ti serve qualcosa te lo compri sul posto", i miei sono genitori atipici. Loro devono mandarmi tutto, perché se viene da casa è più buono. E allora. 
In questa settimana, allora, dovrò recuperare tutti i miei effetti personali, sparsi in un raggio che dalla mia camera comprende tutta la casa. E poi ho da imparare ad usare il nuovo smart phone. E da sistemarmi i capelli, perchè sono tornata al mio taglio: il mio stupendo carrè riccio, il taglio dei miei diciassette anni. 
Quindi mi perdonerete se in questa settimana sarò un po' assente, ma prometto che dal primo ottobre sarò di nuovo tra voi.

                                                 Midori

Incontro tra pubblico e privato

Oltre ad aver scoperto che la mia compagnia telefonica mi ha addebitato a tradimento un conto salatissimo per l'uso del cellulare in Turchia (della serie "Com'è stato il viaggio a Istanbul?" "Bellissimo, a parte per quei 650 euro spesi non si sa bene come con il telefono" -era meglio quando si stava peggio) stamattina mi sono alzata presto perché...tà-tà-tà-tàn! Bisogna organizzarsi per il calcolo e il pagamento delle tasse universitarie.
Siccome la mia università è differente (sì, differente allo stesso modo dei bambini speciali...) ha deciso di cambiare il metodo di calcolo per le tasse universitarie. Metodo che prevede che io trascini il mio pigrissimo deretano in qualche ufficio pubblico in zona,fornita di tutta la documentazione richiesta per il nuovo calcolo (quanti yacht hai? quante ville in sardegna? quanti appartamenti affittati?), e controlli che tutto venga effettuato. Di buono c'è che l'ufficio in questione è stato appositamente selezionato dall'università stessa, e quindi comunicherà direttamente alla facoltà la stangata finale.
E va bene, ok. Ora, se non voglio finire come ospite d'onore nella fascia più alta, devo fare tutto questo entro la prima decade d'ottobre. Ok. Va bene anche questo. Siccome però sto ancora studiando, raccolgo al volo il consiglio di MiaMadre e provo a telefonare per fissare un appuntamento.

Bene. E così mi alzo presto, e alle nove mi attacco al telefono.
Voce registrata: -Benvenuto,la invitiamo a rimanere in attesa: un operatore le risponderà appena possibile, grazie.
Tutti i nostri operatori sono momentaneamente occupati...la preghiamo di attendere, grazie
Tutti i nostri operatori sono momentaneamente occupati...la preghiamo di attendere, grazie
Tutti i nostri operatori sono momentaneamente occupati...la preghiamo di attendere, grazie
e così ad infinitum.
Poi, la speranza: il loop registrato salta, sento dei rumori, come d'aria, come un'interferenza, come qualcuno di vivo che sta per rispondere, sento addirittura il respiro che precede la risposta e...cade la linea.
...
...
...
Epperò ditelo che mi state a pijà per il culo, dai eh!

Alex V


domenica 23 settembre 2012

Come mandare lo studio a schifìo

-Non so che fare. 
-Esci e lasciami studiare, Dude
-Sono già uscito ieri
-Guarda che non è che se esci due giorni di fila poi muori. 
-Non mi toccare che sei fredda...
-Lo so
-Sei fredda come tutte le donne...
Un attimo di silenzio per riflettere sulla profonda verità di questa frase: è vero, le donne sono fredde. E sanno esserlo molto più degli uomini. Non posso negarlo.
-Cos'è, ti ci vuole del tempo per accettare di essere come tutte le donne?
-No, è che abbiamo un metabolismo diverso
-Vabbè, che c'entra, nessuno ha un metabolismo uguale a un altro
-Dico solo che a parità di età e stato di salute, le donne hanno un metabolismo più basso. Per ragioni fisiologiche
-Ma questo è chiaro! E comunque poi cosa vuol dire metabolismo più alto o più basso?
-Te la faccio semplice: se hai un metabolismo alto consumi di più e più facilmente, se ce l'hai più basso consumi di meno. 
-E come faccio a sapere qual è il mio metabolismo?
-Sai che ti dico? Sei fortunato: lo sto studiando adesso. Allora, per calcolare il metabolismo di base c'è una comoda formuletta che ha un errore intorno al 20%; per essere il più precisi possibile infatti ci sarebbe il metodo della calorimetria diretta, ma è una cosa scomoda lunga e laboriosa, quindi potresti usare un più comodo e pratico calorimetro portatile e...
-Momento momento momento: mi stai dicendo che mi devo infilare qualcosa nel culo?

Poi dicono che gli ingegneri sono persone serie.

Alex V

C'è mattina e mattina



Letta questa vignetta, non servono altre parole.

Oggi è domenica, l'autunno è iniziato, e io sono rimasta l'unica che ancora studia (maledetta-benedetta sessione di settembre spostata a ottobre!).
Certo, potrebbe sempre andare peggio.
Potrei soffrire d'insonnia.
Ma per quello del resto c'è già il MioUomo.

Alex V

sabato 22 settembre 2012

L'ultimo giorno d'estate


Non saprei veramente che dire di quest'estate che se ne va, anche se per me in realtà è finita già da un pezzo. Non saprei trovare parole per quella che è stata la migliore estate da almeno 4 anni a questa parte.
Di sicuro, merito della compagnia: Orange, Gossip, Valerì, Lupetto, Kurt, Mason, la Bionda, e tutti gli altri animatori delle mie giornate di sole male e tante tante danze sotto le stelle.
Amici vecchi, amici nuovi, amici che non sapevo fossero davvero così miei amici.
Non saprei che dire, davvero, se non un grazie di cuore.

MioPadre mi ha chiesto quanto conteranno un giorno queste nottate passate in giro da una festa all'altra. Quanto conterà davvero tra 40 anni esser stata a ballare, aver fatto le 4 in giro per 3 diverse province, a bere a ridere e a scherzare. Giornate spese tra sonno veglia e cazzeggio.
Se ne sarà valsa veramente la pena, divertirmi anziché studiare.

Tra 40 anni mi guarderò indietro e ciò che avrò saranno solamente ricordi. E credo che mi piacerà ricordare anche qualcosa che non sia il muro di fronte alla mia scrivania. 
Almeno per una volta. Almeno per un'estate.

Alex V

venerdì 21 settembre 2012

Libero pensiero

Tutto iniziò con la telefonata di MioFratello:
-Ciao Alex, ho deciso di provare a entrare in una Scuola Militare.
Apriti cielo. Squillate trombe. Una lacrima mi trema sul bordo degli occhi.
-Ommioddio Duccio, ma è una cosa bellissima!
Morale della favola: questa idea non è più di un pensiero e io sono già più esaltata di lui. A prescindere, sono orgogliona (un misto tra orgogliosa e cogliona, visto che dopo che me l'ha detto non stavo più nella pelle, manco fossi un'imbecille) e non vedo l'ora che si cimenti con i test.
Bello, bello, bello. Non so se l'ho mai scritto in questa sede, ma io ho una passione per il mondo militare: Lui, il mio ex storico, è un uomo in divisa, e io stessa ho soggiornato per un certo periodo in una caserma (questo è stato subito prima di entrare a medicina, ma è una lunga storia...).
Devo dire, da quando ho vissuto l'esperienza in prima persona, che ho la massima stima per i corpi militari (dall'esercito alla marina, dai carabinieri alla guardia di finanza)

Chiaramente, era una notizia che non potevo tenere per me. E così, mentre a casa la mia zia buddista e pacifista tentava di fargli cambiare idea con argomentazioni quali "Ma quindi tu vuoi andare a uccidere la gente", qui c'era Dude che dalla sua ha commentato:
"Ecco: diventerà un decerebrato".

Allora, mettiamo in chiaro le cose: per quanto possa essere difficile da accettare, le persone che si danno alla vita militare non sono decerebrate. Non tutte, almeno. E no, per quanto sia difficile da accettare, i decerebrati nei corpi militari non sono la maggioranza. 
Imparare ad obbedire agli ordini non vuol dire smettere di pensare, per quanto strano possa sembrare a chi ha visto Full Metal Jacket. E no, obbedire agli ordini non è degradante. E non vuol dire neanche che voglio per forza andare in giro ad ammazzare la gente.
In realtà, per me che sono stata dall'altra parte, spiegare cosa vuol dire essere un militare, o essere al servizio dello stato, e come si arriva a fare una scelta così radicale, e perché, e quanto poco c'entri l'ideologia politica in questo (anche se a Dude piace darmi della fascista- sapendo benissimo che non è vero, perché per sua stessa ammissione se lo fossi non mi frequenterebbe), bhè, ecco, spiegare tutto questo a un civile è difficile.
E non è neanche l'intento di questo post. 
Infatti queste riflessioni me le sono poste dopo. La prima cosa che mi è venuta in mente alla parola decerebrato è stata:

"Ma scusa, perché uno che fa una scelta diversa dalla tua deve sempre essere uno stupido?"
"Eh, no, scusa, ma io sono intollerante su questa cosa, non riesco a vederci nessuna logica"
Ah, e perché tu non ce la vedi,allora non c'è. 
Complimenti,predichi tanto la libertà di pensiero, ma la verità è che predichi la libertà di pensare come la pensi tu. 
Il "tu" in questione per la verità non è neanche Dude:è un "tu" generico, tanto per parlare del grande, immenso, assurdo paradosso della maggior parte di quelli che si professano liberi pensatori:
Tutti devono avere la libertà di pensare come pare a loro, 
però se la pensano troppo diverso da me allora hanno torto
Non esiste il dubbio che la verità stia nel mezzo, non c'è la possibilità che esistano altri modi di vedere le cose e la vita oltre a quello da loro professato.
Poi, quello che odio, sono le generalizzazioni. Di qualunque specie. Di qualunque tipo. Ma è la profonda intolleranza di gente che si proclama progressista e tollerante e open mind che mi manda in bestia.
Che poi io sono la prima a essere intollerante:
sono intollerante con il nuovo inquilino del palazzo, che quando mi incontra per le scale non mi saluta, 
sono intollerante con i commessi che quando chiedi se hanno quella taglia ti rispondono con sufficienza come se fossero lì a farti un favore
sono intollerante con gli atei che trattano chi crede come se fosse l'ultimo scemo sulla terra
sono intollerante con quelli che buttano la sigaretta per terra quando il cestino è a due passi
sono intollerante con Quasimodo, che è brutto come il peccato eppure ogni volta che vede una ragazza la deve giudicare e bollare, 9 volte su 10, come "cesso assurdo" 
sono intollerante con chi non sorride mai e fa la eterna vittima
sono intollerante con il Ricciolo che non vuole ascoltare le mie ragioni
sono intollerante con chi predica la democrazia a tutti i costi ma poi fa "il frocio col culo degli altri"
sono intollerante con te che se uno la pensa diversamente da te, magari non lo prendi a manganellate, però lo prendi per scemo. E questo non è bello.

Alex V

Chewingum

Certe relazioni sono come le gomme da masticare:

prima le mastichi di gusto, poi ti stufi perché non sanno più di nulla, le sputi e le butti.
Ed è allora che ti si appiccicano sotto la scarpa.

Anche se sei stato rispettoso e ti sei ricordato di avvolgerle ben benino nella apposita cartina, come minimo ti rimane attaccata quella d'un altro.

E allora sei punto e a capo, perché proprio non ne vogliono sapere di venir via!

Alex V

giovedì 20 settembre 2012

Brevi parentesi pomeridiane

A chiacchiera con Brian, che è venuto a vedere casa:
-...e niente, quindi mi scopo questo, ma mi sento un po' usato...sì, mi sa proprio che lo mollo...oddio, mollarlo è una cosa grossa...mica stiamo insieme...
-Insomma, è solo una cosa fisica...
-Guarda, che più fisica non si può! Anche perché in realtà lo trovo abbastanza insignificante. Bella presenza, per carità, ma davvero una persona volgare
-Però fate dell'ottimo sesso
-Oddio, ottimo è una parola grossa! Però direi di sì, che è buono...e poi non si sputa nel piatto in cui si mangia!
-Vabbè, quindi che credi di fare?
-Mah, smettere di rispondere alle sue telefonate per esempio...e ricominciare la palestra per continuare a essere lo splendore che sono...a proposito, penso che mi farò la ceretta per l'occasione
-Dove scusa?
-Sotto le ascelle...
-Mmm approvato
-...e mi sa anche sulle gambe
-No, dai, sulle gambe no! Prova a fare l'uomo per una volta
-Mmm devo trovare un modo per accorciarmeli, perché così lunghi non mi piacciono...comunque guarda che non è detto, sai...
-Dici sulla depilazione? Lo so, lo so, un mio compagno del liceo che conosco da sempre è tutto fuorché gay ma sono almeno 5 anni che si fa la ceretta a gambe e ascelle...e non so se anche altrove!
-Cara, la metrosessualità è un fenomeno in larga espansione, e questo sai a cosa porterà, vero?
-Nel 2050 saremo tutti bisessuali...
-Esatto! Veronesi aveva previsto tutto! E' per questo che sto leggendo il suo libro "Longevità": a 50 anni io ne voglio dimostrare ancora 30!

Alex V

mercoledì 19 settembre 2012

Piove (e stavolta non graffette)

La pioggia di graffette che ha invaso camera di Midori ieri sera doveva evidentemente essere un presagio di quella che si sarebbe scatenata stasera in quel di Roma. Non è un nubifragio, ma è quanto basta per farci rimanere chiusi a casa...a studiare!
Eh sì, se parlo del tempo che fa vuol dire che sono proprio alla frutta...
La verità è invece che io avrei un sacco di stronzate roba interessante di cui scrivere (non ultimo il mio ultimo acquisto in fatto di scarpe...) ma lo studio (mio, del MioUomo e di Dude) mi toglie un sacco di energie.
Quindi mi limito a parlare con Amando dei nostri progetti sportivi, e ad aggiornare Midori. Che, a proposito, è ripartita.
"Cose da prendere, amori da salutare, situazioni da rifinire"
Insomma, neanche fosse una guest star, si è sistemata e se n'è ripartita.
E a me non resta altro che appoggiarmi alla spalla di Amando, e ricominciare a ripetere ad alta voce.

Alex V

ps: perché la gnoccaggine porta sempre un po' di luce anche nelle giornate più buie:


martedì 18 settembre 2012

Piovono graffette colorate

Il MioUomo mi riporta a casa. Il mio è un bacio fugace,
-Ci sentiamo dopo
ed è subito corsa al portone di casa. Lui sorride:
-Salut...
Non fa in tempo a finire la frase che io sono già per le scale, il cuore che batte a mille...Dal terzo piano si odono tonfi familiari, e c'è la porta socchiusa e mille cose imballate sul pianerottolo. 
A questo punto sono già tutta un sorriso. 
Attraverso a passi svelti il corridoio che mi separa dalle camere, prima la mia, poi quella di Amando e...
-SEI/SONO TORNATA CHE BELLO STAI UNA MERAVIGLIA CHE BELLO CHE BELLO MI SEI MANCATA  CI SEI MANCATA TI SONO MANCATA HAI VISTO IL BAGNO CHE BELLO COM'E' GROSSO E LA CAMERA E LA CUCINA E CHE BELLO CHE CI SEI E...
Io e Midori diciamo le stesse cose nello stesso momento mentre cerchiamo di abbracciarci in mezzo al casino di quello che è un trasloco in atto, cioè una valigia che scoppia peggio di una bomba, con vestiti e poster e libri ovunque.
Alla fine, ci ricongiungiamo. Finalmente! Già che c'è, ci abbraccia anche Amando, così facciamo proprio il trio al completo.
-Allora, Midò, ti devo aggiornare, sei bellissima così, ma tu, che mi racconti, che hai fatto...mi sembra un secolo che non ci vediamo!
-Essì, dai, ora che siamo tutti puoi raccontarci
-Eh io in verità vi dico che non molto è successo e ch..


-Ommioddio piovono graffette! Graffette colorate!
-Il Miracolo del Ritorno di Midori!
-Eh ragazzi, come vedete la mia imbranataggine prova che non sono cambiata...

Alex V

lunedì 17 settembre 2012

E.T. Telefono Casa

-Pronto?
-Pronto bella, sono TuaMadre, è un po' che non ci sentiamo; come stai?
-Mah, benino...più che altro sto studiando ma non mi va
-Sì, senti, c'è TuoPadre che ti vuole parlare, tieni, te lo passo...

[...breve flashback esplicativo su quello che è successo a casa mia negli attimi immediatamente precedenti la telefonata:
MioPadre: Ma perché non telefoni alla bimba? Magari ha bisogno di qualcosa..
MiaMadre: Guarda che se ha bisogno, telefona! E poi perché le devo telefonare io, telefona tu, no?
MioPadre: Ma perché non le telefoni tu? E' tanto che non vi sentite...]

-Pronto Babbo?
-Pronto, studi?
-
-Quindi se studi non hai bisogno di soldi...
-No, infatti non ho bisogno di soldi
-Vabbè, via, ti metterò due soldi sulla carta...ti ripasso la mamma...e studia, eh!

-Pronto Mamma?
-Cosa voleva TuoPadre? Non si capisce perché ogni volta che vuole comunicare con te debba tirare in mezzo anche me! ...No, scusa, adesso che me l'hai fatta chiamare ci parlo due minuti, a studiare ci va dopo...Dicevi?
-No, niente: mi ha detto se avevo bisogno di soldi, io gli ho detto di no e lui mi ha detto che me ne avrebbe messi un po' sulla carta. Ma tu lo capisci?
-Non chiedermelo. Dovrebbero darmi una laurea ad honorem in mediazione culturale!

Alex V

domenica 16 settembre 2012

L'amour

La premessa dei tragici accadimenti che sto per raccontare è doverosa. 
Il Rufo è stato cresciuto da sua madre Wonder Woman come una perfetta donna di casa. Lui lava, stira, spolvera e rassetta che manco il migliore butler inglese. La sua passione è però una, bruciante ed ossessiva. L'aspirapolvere. Lo passa dalle tre alle sei volte a settimana, ma non una passata veloce come le mie, che si tratta di uno spostamento della polvere dal punto A al punto B meno visibile. No. Lui, in maniera maniacale fa sparire ogni minima traccia di polvere. Tutta. E alla fine si coccola l'aspirapolvere, pulendo e lavando le spazzole, controllando il sacchetto ed oliando le rotelle.

Tranquillo pomeriggio con il Rufo, a casa sua. Solita formazione: io sul divano a leggere, lui alla scrivania a bestemmiare contro la tesi, contro l'ingegneria, i professori ed il mondo tutto. 
-Basta, devo fare qualcosa che mi appaghi. Mi sa che passerò l'aspirapolvere.
-Eh beh, allora è sicuro che ti rilassi.
-Ah, ah. No comunque non mi ricordo se te l'ho detto ma abbiamo cambiato aspirapolvere.
-Ah si?
-Si, adesso abbiamo quella autonoma, che fa da sola.
-L'aspirapolvere tonda che evita gli ostacoli e si fa tutta la stanza? Quella che noi non possiamo prendere perché altrimenti Nonna P ci litigherebbe e finirebbero ad inseguirsi per tutta la casa?
-Si e vacci piano con le parole.
-Che?
-Lei è un robot, non un'aspirapolvere, anche se a volte per comodità la chiamo così.
-...
-Eccola, sta partendo.
-...
-...
-...
-...
-Rufo, la stai guardando come si guarda un cucciolo o un bimbo che gattona.
-Già... non è meravigliosa?
-Tu mi spaventi.

                                                                                             Midori

Io non dovrei

Io non dovrei andare a serate solo ragazze, perché mi scatta l'ansia del confronto: anche se siamo a casa, le ragazze del gruppo si mettono in tiro in una maniera assurda. Ed io sono in una fase in cui tutto il mio guardaroba o è troppo largo o è troppo stretto. E quindi il mio umore davanti ai cassetti sventrati oscilla tra la soddisfazione del dimagrimento e la rabbia perché ho, effettivamente un armadio  pieno di niente da mettermi.
Io non dovrei sgarrare la dieta con l'aperitivo di noccioline, patatine, olive e litri di Martini. Oltretutto il Martini non mi piace neanche, ad essere sinceri, ma se ho messo i soldi per la spesa, bhè, allora mi bevo anche lo Svelto per i piatti.
Io non dovrei fumare compulsivamente sul balcone, pensando a mille modi per fare male alla Bitchy nostrana (eh si, ne ho una anche qui, solo che non se la tiene stretta come la Bitchy, ma è molto bella e generosa, e, scusate se ho dimenticato di menzionarvelo, l'invadente migliore amica del Rufo), ma sempre in modo che sembri un incidente. E poi lei mi sorride e mi viene ad abbracciare, miagolando non so che puttanata su quando partirò per Roma. Attenta ragazzetta, ti tengo d'occhio.
Io non dovrei essere quella che parla al telefono con la pizzeria, specialmente dopo tre Martini a stomaco vuoto, facendo scompisciare dalle risate le ragazze ed il pizzaiolo. Ma ho scoperto quello che era già stato intuizione tre anni fa, quando feci un compito di matematica brilla e presi 10, ovvero che l'alcool aumenta le mie capacità matematiche ed economiche.
Io non dovrei mangiare pizza e bere birra come se non ci fosse un domani, ma a differenza del Martini io e la birra abbiamo un'intensa storia d'amore.
Io non dovrei guardare film horror e farmi coraggio sempre a suon di birra e vodka redbul (per la red bull stesso discorso del Martini, non mi piace, ma pagai, indi consumai). E se nel film horror c'è un Daniel Redcliff vittoriano non dovrei commuovermi pensando a quanto tempo è passato dall'avventura di Harry Potter e poi morire quando per colpa dei ricordi ho dimenticati di coprirmi gli occhi.
Io non dovrei ritirami a casa ciucca, ma così ciucca che per infilare la chiave nella toppa mi ci debbano volere dai tre ai cinque tentativi. 
Io non dovrei rimanere in bagno a struccarmi perché troppo spaventata dal corridoio buio e farmi sorprendere da dei passi.
Io non dovrei urlare quando mutti di notte entra in bagno, con i capelli avvolti nella retina nera e la faccia deformata da uno sbadiglio.
Io non dovrei andare a letto terrorizzata.
E soprattutto io non dovrei schizzare fuori da quel letto il mattino seguente, perché un insetto non identificato mi sta camminando addosso. 

                                                                                     Midori

Ma tu sei vergine?

No, sono bilancia.

La prima volta che ho sentito fare questa battuta avrò avuto sì e no 9 anni, da un paio di compagni delle elementari. E all'epoca ci ho riso, eccome se ci ho riso!
Alle medie iniziò la damnatio memoriae della DDP (donna del popolo) di turno che aveva osato sbaciucchiarsi tutti e dico tutti quelli in circolazione,e allora giravano leggende quasi mitologiche sulle zozze gesta di queste,e la domanda del titolo veniva fatta con sospetto (infondato, per altro, perché vergini lo eravamo ancora tutti).
Poi i primi anni del liceo la gente ha iniziato a farsi più cauta con i commenti al vetriolo,i pasticci che si combinavano con il tipo di turno era meglio riferirli solo alla migliore amica o tenere la bocca chiusa: la verginità si perdeva in silenzio, e chi s'era visto s'era visto. 
Alla fine del liceo la nostra prima volta l'avevamo avute più o meno tutte, di solito accompagnata da una seconda e una terza, e anzi si parlava di chi non l'aveva avuta, e dei più disparati perché.
E' un po' come con l'emoglobina: legare il primo ossigeno è un processo lento e difficile, ma una volta fatto, gli altri 3 vengon da sé.
Il vero scoglio è il primo: a una ragazza nessuno dice niente, se non le amiche più esperte, ma quando sei la prima della tua compagnia, bhè, non resta che o temporeggiare o buttarsi a pesce. Io mi sono buttata a pesce. La verginità per me non è mai stata un valore, e perderla è stato traumatico solo perché è stato con la persona sbagliata. E nessuno era sceso nei particolari. Ma non mi manca. Era uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo.
Di sicuro, meglio allora che ora.
Anche perché...
ora che l'hai tenuta in serbo non sai per chi e adesso forse saresti interessata a fare il passo, il massimo che riesci a fare è farti tutti quei pipponi mentali, e alla fine rinunci senza provarci nemmeno perché,sinceramente,non sapresti da dove cominciare. E allora speri che la tua cotta si innamori di te perdutamente, e ti faccia recuperare in un colpo solo tutti quei passi che portano dallo stare mano nella mano al distruggere la testiera del letto. Perché farlo con qualcuno a cui non frega niente di te è brutto a 13 come a 40 anni. E questo non vale solo per la prima volta!
Anche perché...
ti ritrovi a parlare con un tuo amico che è sconvolto perché si è messo con l'amica di sempre, coetanea,e ha scoperto che è vergine. E sul più bello non ce l'ha fatta. Né lei, né lui. Perché com'è vero che noi non siamo preparate per la nostra prima volta, il macho della situazione 99 volte su 100 lo è ancora meno.
Anche perché...
ti ritrovi con la Bitchy che si vede che gli piace o questo o quello e non sa assolutamente come fare, cosa fare, quando fare, e allora muore d'imbarazzo e lascia perdere.
Anche perché...
regalarla a 14-15 anni non è certo il modo più sicuro per trovare il principe azzurro; ma neanche tenerla chiusa a doppia mandata fino ai 25, mentre si aspetta il principe azzurro, che non esiste, perché ce lo creiamo noi a ogni relazione (o almeno ci proviamo). 
E quindi, ancora una volta, si riconferma la massima: in medio stat virtus.
Anche perché...
la prima volta, sia con chi sia, è solo la prima. 
E con quel pizzico di consapevolezza, il sesso è decisamente divertente.

Alex V

sabato 15 settembre 2012

Vita di Coppia (?)

-"Senza di te non ci sto più, guardo le nuvole lassùùùùù"
-MioUomo, quanto sei dolce! Però non era "Insieme a te non ci sto più..."?
-Eddai, una volta che faccio il romantico...comunque, io quest'anno ho deciso di iniziare un corso di arti marziali. 
-Ah, maddai! Fiiiigo, cosa?
-Mah...è una roba dal nome strano, comunque ci vado perché il corso lo tiene proprio un mio amico...però in realtà non so...
-Dai sembra bello! Se ci ripensi puoi sempre venire con me: pensavo di andare nella palestra sotto casa, ché fanno un corso di capoeira...
-NO.
-Cosa "no"?
-Nella palestra sotto casa no. Quello è un posto malfamato.
-Vabbè, ma mica vado da sola: vado con Amando...
-Eccheccazzo, già ci vivi con quello! Pure il corso in palestra ci devi fare?
-...e Midori
-No. Io, se fossi in te, non ci andrei. 
-Ma scusa, perché?
-Primo, per la tua incolumità.
-Secondo, perché c'è Amando.
-Guarda, Amando mi infastidisce relativamente. Ma senti, c'è un corso di zumba, ci va la Furba (ma che bella antifrasi mi è venuta fuori!), la mia vicina di casa...
-Sì, peccato sia dall'altra parte della città, se mi dici anche come ci arrivo...
-Ma non ti sei comprata i pesetti e il tappetino per gli addominali?
-Mi stai dicendo che devo stare chiusa in casa perché a te dà fastidio che io vada in palestra?
-Ti sto dicendo che tanto non ci andrai perché quest'anno non avrai neanche il tempo per respirare.
-Ti rendi conto che quello che dici non ha senso?
-Senti, ma se io ti dicessi che vado a fare un corso con la Furba?Eh?
-Mi darebbe fastidio, è chiaro, ma non mi metterei a fare la scenata che stai facendo tu, e soprattutto non ti direi di no

-Se mi chiedessero qual è la cosa che sai fare meglio, di certo risponderei "mettere in crisi la mia fiducia in te"


 -Questo non dovevi dirlo.


-Senti, non è Amando, ma vai in un posto dove non conosci gente, che ne so, magari ti fai l'istruttore*
-Ah, quindi io sono una zoccolona che va in palestra con il fine ultimo di rimorchiare qualcuno...e ovviamente per farlo ci va con l'amico maschio!
-Io mi fido di te, ma non mi metto nelle condizioni di incontrare gente, vedere gente...
-Ma cosa vuol dire? Tutti i giorni siamo incontriamo e vediamo gente nuova, non succede solo a me, succede a tutti!
-Sì, ma...
-"Ma" una bella sega "ma"! Ti rendi conto che se la nostra relazione si basasse sul fatto che io sto con te perché sono impossibilitata a vedere o incontrare altre persone che potrebbero allontanarmi da te, sarebbe una relazione inconsistente?
-Ascolta...
-Ti rendi conto, MioUomo, che tu stai sostenendo una tesi insensata? E ti rendi conto che tu puoi anche impedirmi di uscire di casa negli anni dell'università,ma che io comunque andrò a lavorare in un ospedale? E sai cosa significa questo? Che io passerò ore e ore e ore a incontrare e a parlare con altra gente!!!!

-Comunque guarda, fai quello che vuoi.
-Certo che faccio quello che voglio, ma mica perché voglio farti star male: semplicemente, i tuoi motivi mi sembrano irragionevoli
-L'ultima cosa che voglio fare è vietarti qualcosa.
-A parte Budapest
-Budapest è un altro paio di maniche: io lì non ci andrò mai.
-Allora preparati a ricevere tante belle cartoline con scritto "Baci dall'Ungheria", perché ho intenzione di renderla la meta del mio prossimo viaggio
-Stronza. Comunque mi devi 16 euro (mentre si consumava questo amabile scambio di opinioni stavamo facendo la spesa)
-16? Non è possibile! 
-Sì, cara
-Fammi contare...ecco, lo sapevo: mi hai addebitato quei due quintali di pane che ti sei comprato, e pure uno straccio da vetri...mmm complimenti, ingegnere dei miei stivali, te ne devo 13!
-Fammi un po' vedere?...Mmm sì, hai ragione...taccagna...

La quiete dopo la tempesta.
Torno a casa, apro fb e vedo pubblicata:


Eccheccavolo! Lo sapevo che quando diceva di aver modificato la canzone per me in realtà voleva cantare a squarciagola l'originale!

Alex V

*: maledetta a me e al giorno in cui gli ho raccontato di quando la mia amica Peppermint aveva cominciato yoga e aveva finito con il farsi il maestro!