venerdì 21 settembre 2012

Libero pensiero

Tutto iniziò con la telefonata di MioFratello:
-Ciao Alex, ho deciso di provare a entrare in una Scuola Militare.
Apriti cielo. Squillate trombe. Una lacrima mi trema sul bordo degli occhi.
-Ommioddio Duccio, ma è una cosa bellissima!
Morale della favola: questa idea non è più di un pensiero e io sono già più esaltata di lui. A prescindere, sono orgogliona (un misto tra orgogliosa e cogliona, visto che dopo che me l'ha detto non stavo più nella pelle, manco fossi un'imbecille) e non vedo l'ora che si cimenti con i test.
Bello, bello, bello. Non so se l'ho mai scritto in questa sede, ma io ho una passione per il mondo militare: Lui, il mio ex storico, è un uomo in divisa, e io stessa ho soggiornato per un certo periodo in una caserma (questo è stato subito prima di entrare a medicina, ma è una lunga storia...).
Devo dire, da quando ho vissuto l'esperienza in prima persona, che ho la massima stima per i corpi militari (dall'esercito alla marina, dai carabinieri alla guardia di finanza)

Chiaramente, era una notizia che non potevo tenere per me. E così, mentre a casa la mia zia buddista e pacifista tentava di fargli cambiare idea con argomentazioni quali "Ma quindi tu vuoi andare a uccidere la gente", qui c'era Dude che dalla sua ha commentato:
"Ecco: diventerà un decerebrato".

Allora, mettiamo in chiaro le cose: per quanto possa essere difficile da accettare, le persone che si danno alla vita militare non sono decerebrate. Non tutte, almeno. E no, per quanto sia difficile da accettare, i decerebrati nei corpi militari non sono la maggioranza. 
Imparare ad obbedire agli ordini non vuol dire smettere di pensare, per quanto strano possa sembrare a chi ha visto Full Metal Jacket. E no, obbedire agli ordini non è degradante. E non vuol dire neanche che voglio per forza andare in giro ad ammazzare la gente.
In realtà, per me che sono stata dall'altra parte, spiegare cosa vuol dire essere un militare, o essere al servizio dello stato, e come si arriva a fare una scelta così radicale, e perché, e quanto poco c'entri l'ideologia politica in questo (anche se a Dude piace darmi della fascista- sapendo benissimo che non è vero, perché per sua stessa ammissione se lo fossi non mi frequenterebbe), bhè, ecco, spiegare tutto questo a un civile è difficile.
E non è neanche l'intento di questo post. 
Infatti queste riflessioni me le sono poste dopo. La prima cosa che mi è venuta in mente alla parola decerebrato è stata:

"Ma scusa, perché uno che fa una scelta diversa dalla tua deve sempre essere uno stupido?"
"Eh, no, scusa, ma io sono intollerante su questa cosa, non riesco a vederci nessuna logica"
Ah, e perché tu non ce la vedi,allora non c'è. 
Complimenti,predichi tanto la libertà di pensiero, ma la verità è che predichi la libertà di pensare come la pensi tu. 
Il "tu" in questione per la verità non è neanche Dude:è un "tu" generico, tanto per parlare del grande, immenso, assurdo paradosso della maggior parte di quelli che si professano liberi pensatori:
Tutti devono avere la libertà di pensare come pare a loro, 
però se la pensano troppo diverso da me allora hanno torto
Non esiste il dubbio che la verità stia nel mezzo, non c'è la possibilità che esistano altri modi di vedere le cose e la vita oltre a quello da loro professato.
Poi, quello che odio, sono le generalizzazioni. Di qualunque specie. Di qualunque tipo. Ma è la profonda intolleranza di gente che si proclama progressista e tollerante e open mind che mi manda in bestia.
Che poi io sono la prima a essere intollerante:
sono intollerante con il nuovo inquilino del palazzo, che quando mi incontra per le scale non mi saluta, 
sono intollerante con i commessi che quando chiedi se hanno quella taglia ti rispondono con sufficienza come se fossero lì a farti un favore
sono intollerante con gli atei che trattano chi crede come se fosse l'ultimo scemo sulla terra
sono intollerante con quelli che buttano la sigaretta per terra quando il cestino è a due passi
sono intollerante con Quasimodo, che è brutto come il peccato eppure ogni volta che vede una ragazza la deve giudicare e bollare, 9 volte su 10, come "cesso assurdo" 
sono intollerante con chi non sorride mai e fa la eterna vittima
sono intollerante con il Ricciolo che non vuole ascoltare le mie ragioni
sono intollerante con chi predica la democrazia a tutti i costi ma poi fa "il frocio col culo degli altri"
sono intollerante con te che se uno la pensa diversamente da te, magari non lo prendi a manganellate, però lo prendi per scemo. E questo non è bello.

Alex V

2 commenti:

  1. Come se un po' di disclipina facesse male. Sono perfettamente daccordo con te.

    RispondiElimina