lunedì 14 maggio 2012

Giorni

In questi giorni il Rufo mi è venuto a trovare.
Questa strana intimità, queste prove di convivenza hanno del dolce e dell'amaro.
Nonché sono all'origine di liti assurde.
La causa principale sta nella nostra diversa concezione di ordine.
E nella mia richiesta di non toccare assolutamente nulla delle mie cose, perché io nel mio caos mi oriento divinamente. Ma lui no. Lui mette in ordine tutto. E la cosa mi fa smattare. Seriamente.
Altro guaio è il dormire insieme. Nel letto ad una piazza si riesce anche a stare comodi volendo, insomma, io sono piccola e comprimibile, fate un po' voi.
Il problema è che fa caldo. E lui si riscalda tipo stufa. Ed io lì che sudo e soffro. Poi lui se la prende se non lo abbraccio mentre dormiamo. Sfido io.
Quante liti poi per il mangiare. Mangio troppo o troppo poco.
E lui dice che lo ammorbo per lo studio. 
E che gli ho messo in disordine la valigia cercandogli dei calzini puliti.
E quindi litighiamo.
E poi facciamo pace.
Facendo dei patti.
Io mi impegno a buttare giù la pancetta se lui la smette di mangiarsi le unghie.
Se mai conviveremo io avrò una stanza biblioteca e lui un tavolino del salotto che riproduce un motore di automobile.

Al mattino gli preparo la colazione.
E lui mi gratta la schiena.
Io lo sfotto per la carnagione bianca stile mozzarella.
E lui fa la lotta con me.

Penso che mi mancherà quando sarà partito.

                                            Midori

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