giovedì 17 maggio 2012

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce

Alla luce delle recenti linee guida proposte dall'Agesci in materia di omosessualità, e della scoperta fatta parlando con un mio amico di giurisprudenza, che studiando il libro di filosofia del diritto si è imbattuto in simpatiche ma soprattutto attuali definizioni di omosessualità ("ha smesso di essere considerata una malattia, ma ciò non significa che non sia una malattia), visto che oggi è la giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia,  per contrappasso propongo un test a tutti gli eterosessuali dichiarati:

Per favore cerca di rispondere alle domande il più sinceramente possibile. Le tue risposte saranno raccolte in via del tutto confidenziale e la tua anonimità completamente protetta.

1. Cosa pensi abbia causato la tua eterosessualità?

2. Quando e in che modo hai deciso di essere eterosessuale?

3. È possibile che la tua eterosessualità sia solo una fase passeggera?

4. La tua eterosessualità potrebbe derivare da una paura nevrotica delle persone del tuo stesso sesso?

5. Se non sei mai stato a letto con una persona dello stesso sesso, come puoi essere sicuro/a che non lo preferiresti?

6. A chi hai confidato le tue tendenze eterosessuali? Come ha reagito?

7. Perché gli eterosessuali sentono il bisogno di convincere altri ad adottare il loro stesso stile di vita?

8. Perché insisti nell'esibire apertamente la tua eterosessualità? Non potresti semplicemente essere quello che sei in maniera discreta?

9. Vorresti che i tuoi figli fossero eterosessuali, sapendo a che problemi andrebbero incontro?

10. La stragrande maggioranza dei pedofili sono uomini eterosessuali. Consideri sicuro esporre i tuoi figli a insegnanti, pediatri, preti e capi scout maschi eterosessuali?

11. Con tutto il supporto che la società dimostra al matrimonio, il numero di divorzi è in continua crescita. Perché ci sono così poche relazioni stabili tra eterosessuali?

12. Perché gli eterosessuali danno così tanta importanza al sesso?

13. Considerando la minaccia di sovrappopolazione, come potrebbe l'umanità sopravvivere se tutti fossero eterosessuali?

14. Pensi che uno/a psicoterapista eterosessuale potrebbe essere oggettivo? Non temi che potrebbe influenzarti verso le sue stesse inclinazioni?

15. Gli eterosessuali notoriamente si assegnano (a sé stessi e tra loro) rigidi e stereotipici ruoli sessuali. Perché dovresti abbracciare una così poco salubre performance di ruolo?

16. Date le condizioni di vita sessualmente segregata nell'esercito, l'eterosessualità non è forse incompatibile con il servizio militare?

17. Come puoi vivere un'esperienza emozionalmente soddisfacente con una persona dell'altro sesso quando ci sono così grandi differenze tra voi? Come può un uomo sapere cosa appaga sessualmente una donna e viceversa?

18. Non dovresti chiedere ai tuoi compari estremamente out, come gli skinhead e i born-against (gruppo hardcore punk di estrema sinistra, n.d.t.), di fare meno chiasso? Non ti aiuterebbe ad avere un'immagine migliore?

19. Perché gli eterosessuali sono così promiscui?

20. Perché attribuite l'eterosessualità a così tante lesbiche e gay famosi? È per giustificare la vostra stessa eterosessualità?

21. Come puoi sperare di attuare il potenziale omosessuale che ti è stato dato da Dio se limiti te stesso/a a un'esclusiva, compulsiva eterosessualità?

22. Sembra che ci siano davvero pochi eterosessuali felici. Sono state sviluppate tecniche che potrebbero aiutarti a cambiare se davvero lo vuoi. Dopotutto, non hai mai deliberatamente scelto di essere eterosessuale, no? Hai mai considerato una terapia preventiva o gli Eterosessuali Anonimi?

 (©1972, Martin Rochlin.)*

Pensateci su. Pensateci su anche in relazione alla frase di Pascal nel titolo. E dopo aver pensato, AMATE CHI VI PARE


Alex V

*il "questionario" l'ho trovato tradotto su fb, tra le note di un'amica, che si è presa la briga di tradurlo autonomamente dall'inglese. 

1 commento:

  1. Riconosco molte delle domande che mi sono state fatte! Ho sempre risposto tranquillamente, senza riuscire del tutto a trattenere un sorriso: mi suscitano sempre un misto di compassione e divertimento. Non c'è scudo migliore dell'ironia contro ignoranza e pregiudizio.

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