domenica 24 novembre 2013

Addio, e grazie per tutto il pesce!

Ehi tu, tu lì che stai fuori, mi senti?
...
Lo so che mi senti. Non ai mica il diritto di ignorarmi così. Io sono te.
Tu non sei me. Io ti ho creato.
Nono, io sono te, tu mi hai creato come avresti voluto essere.
Al massimo possiamo arrivare ad un accordo, ovvero che tu sei una parte di me, Midori.
Nono, Fra, non dire cazzate. Io sono la parte di te che ti piace di più. Sono quella che non si vergogna a parlare agli sconosciuti. Sono quella che ha la risposta pronta, quando tu stai zitta.
E va bene, sei me.
Ecco, questo non ti giustifica. Mi stai ignorando. Da mesi ormai.
...
Eccoti qua che non parli. Ma tanto io l'ho capito di essere terminale.
Ma se tu sei me ed io sto bene, non stai per morire.
Si, ma io esisto fino a quando esiste questo blog. E non mi sembri la persona più determinata a portarlo avanti.
...
Lo sapevo.
Non è come pensi...
Non siamo in un filmetto scadente. Merito una spiegazione. E più di me i lettori.
...
Non sarà mica perché l'anonimato era saltato?
Anche...
Ti rendi conto che così ha vinto lui?
Non è solo per quello. E lui non ha vinto. In realtà è anche per l'anonimato. Una cosa complicata.
Spiegacelo.

Il fatto è che non mi sento più libera di scrivere, da quando l'anonimato è saltato. Il problema è anche che l'anonimato mi sta stretto, le cose di cui scrivevo mi stanno strette. A volte vorrei dirlo, ad Orso o Watusso, guardate ragazzi, ho scritto questa cosa, che ne pensate? Ma mi devo censurare, perché insieme a questa cosa ci sono altre cose che non vorrei nessuno dei miei amici o conoscenti leggesse mai. Ho delle idee, delle quali voglio scrivere, che voglio condividere e vorrei poterci mettere se non la faccia, la riconoscibilità. Ho scritto questa cosa e non me ne devo vergognare, con nessuno. Ecco quello che cerco.

Francesca, sei sicura?
Si Midori...poi ti devo confessare una cosa...
Cosa?
Devo smetterla di mandare avanti te, e cominciare ad essere io. Non mi metterò a pubblicare col mio nome, sia chiaro, un soprannome, ma basta con l'essere diversa quello che sono in realtà.
...
...
Certo che sei cambiata da quando abbiamo iniziato. Non sto dicendo migliorata, ma cambiata.
...
Almeno l'hai amato questo blog?
Si, disperatamente. E lo sai bene. Ho amato scriverci, coccolarlo, ho amato i lettori, quelli silenziosi e quelli attivi. Ad un certo punto era diventato la cura contro ogni male.Una ragione di vita.
...
...
Sai che sembri pazza a parlare con qualcuno che non esiste, vero?
Lo so.
Si tratta di un addio?
Credo di si.
Ci stiamo comportando come una coppia che si lascia.
Si, Midori, temo di si.
Ok. Ciao, Francesca, allora.
Ciao Midori.

In questo periodo di silenzio non siamo state ferme, anzi: è stato un periodo pieno di cose, pensieri, avvenimenti, emozioni e sentimenti. Solo che...blocco totale. Fine delle comunicazioni tra pensieri e azione.
Ma no, è una fase...intanto ci pensa Midori, ogni tanto capita...
Però nessuna di noi due era più soddisfatta di quello che si scriveva. E neanche di come lo si scriveva.
Quando Midori mi ha proposto di staccare la spina ho detto sì, forse è meglio. E poi no, dai, tu vai, sentiti libera, io magari rimango, la baracca la mando avanti io...ma chi voglio prendere in giro?
Faccio fatica ad ammetterlo, ma quando l'anonimato di Midori è saltato, qualcosa è cambiato. 
Perché? La cosa neanche riguardava me direttamente.
Solo che ha colpito al cuore la ragione per cui è nato questo blog: raccontarsi senza problemi, parlare di tutto senza freni. 
Così, non mi ci sono trovata più. Forse perché ricordo l'allegria e il piacere che ci mettevo prima. Invece adesso anche solo aprirlo per accedere ai blog preferiti, quelli che mi fanno compagnia la mattina mentre vado in università, e la sera nella pausa studio, ecco, basta questo piccolo passaggio qui per infastidirmi. 
Quindi le cose stanno così: questo blog, tanto amato e curato una volta, adesso chiude, perché non è giusto che lo si lasci aperto senza nessuna prospettiva. E anche perché io ho smesso di lasciare le cose in sospeso.

A chi ci ha accompagnato fino a qui diciamo grazie, ma soprattutto: questa non è una fine. Perché questo blog per me in realtà non chiude, ma cambia forma: al suo posto Alex V ne apre uno tutto suo. Del resto, chi non vorrebbe sapere delle mie mirabolanti giornate in corsia? Sempre in anonimato, perché si trova bene così. Francesca ne apre uno, non più completamente anonimo. Perché gli animi sensibili non si turbino: continuiamo a volerci bene e a essere amiche, nonché coinquiline. 


Grazie ancora di averci seguito e sostenuto. 


Adesso non vi resta che trovarci.

  Midori & Alex V -per l'ultima volta- 



4 commenti:

  1. :'(

    Non immagino quanto sia difficile per voi chiudere questo blog, per quanto io stesso sia stato più volte tentato di farlo col mio. Ci avete messo tutte voi stesse e per me è stato un punto di riferimento importantissimo, per quanto non sempre sia riuscito a dimostrarlo o a dirvelo: la vostra complicità e ironia sono state un incredibile stimolo per continuare a scrivere e a impegnarmi, oltre che fonte di tanto divertimento. Forse questa è la conclusione de "Tè agli elefanti", ma sono sicuro, come tra l'altro avete già detto voi, che questo sarà solo l'inizio di nuovi progetti... e non vedo l'ora di scoprire quali.
    Un grande bacio a tutte e "quattro." Con grande affetto, Raffy :*

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  2. :( mi dispiace tantissimo non potervi leggere piú. In bocca al lupo per tutto

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  3. Mi mancherete davvero. Spero mi darete qualche indizio per aiutarmi a ritrovarvi nelle nuove vesti, in fondo la mia email ce l'avete (se vi ricordate di questo post.... http://lecronachedeglielefanti.blogspot.it/2013/04/senza-parole.html)
    In bocca al lupo!
    Un abbraccio,
    Eleonora

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