martedì 24 gennaio 2012

Dediche

Ieri sera. Insonnia ansiogena da sessione. Al posto di rigirarmi i pollici nel letto decido di leggere un po'. Avendo appena finito di rileggere "Lo Hobbit" e trovando rassicuranti gli incipit conosciuti, ho iniziato a rileggere "Il signore degli anelli". Con l'ausilio dell'abitudine ho aperto direttamente all'inizio del romanzo, saltando tutte le pagine introduttive. Ho letteralmente divorato i primi due capitoli. Cominciava finalmente a scendermi il sonno, quella sensazione di pesantezza alle palpebre e leggerezza nella testa, ho chiuso il libro che, essendo deformato da anni di riletture, è rimasto aperto alla pagina bianca di fianco al titolo.
C'era la data e la dedica di papà. 25 dicembre 2002.
"Per Midori: per appagare la tua fame di lettura e di fantasia. Ma ricorda: se dai fantasia alla realtà, la vita sarà una fiaba, ma se dai realtà alla fantasia, la vita sarà una penosa collezione di insuccessi".
Mi è stato più facile addormentarmi.
Nel 2022 avevo 10 anni, ero in prima media e semplicemente non mi amalgamavo bene con il paesaggio. Ero una palla di peli, ormoni e secchionaggine, l'unico posto dove mi sentivo al sicuro era nei libri e nelle discussioni con mio padre. 
A volte penso che sia cambiato solo l'ammontare di peli ed ormoni.
                                                                                        Midori

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