venerdì 16 agosto 2013

Macedonia di una sera

Grande festa in casa Pa: si festeggiano i 25 anni di matrimonio di Mutti e Baba.
Questo ha implicato tre pomeriggi di fuoco per pulire e sistemare il terrazzo, con me e Lucia che grattavamo via cacche di piccione. Non suona divertente e in effetti non lo è affatto. 
Alla fine però ne valeva la pena: il terrazzo era veramente qualcosa di magico.

Eravamo in tiro. Padre, madre, Lucia ed io. Mi sentivo bellissima e felicissima.

Prima della festa c'è stata la cerimonia in chiesa, con lo scambio degli anelli, la benedizione, il solito insomma. Non so per quale strano motivo non si sia sprigionato un odore di zolfo quando sono stata benedetta con l'acqua santa. O quando obbligata a fare la comunione a "Il corpo di cristo", invece di rispondere "Amen", ho proferito un lietissimo "Grazie".


Poco mi importava di stare ignorando il Buon Partito, il giovane collega di Baba, vedendolo venire attratto nell'orbita di mia cugina, per la disperazione di mia sorella, provetta Mrs Bennett.
Poco mi importava di dovermi andare a nascondere per fumare, per evitare i nonni.
Poco mi importava di non riuscire a trattenere le risate di fronte ad un'amica di mia madre che aveva palesemente indosso una tovaglia.

Ciò che mi importava era che c'era tutta la mia famiglia, che eravamo tutti felici. Cosa avrei potuto volere di più?
Poi la festa è finita, bisognava mettere a posto. 

E dopo un pomeriggio passato a grattare via cacche di piccione, mentre io e Lucia  ci fumavamo una sigaretta finalmente in silenzio, lui è atterrato. Ci ha guardato con aria di sfida e ne ha mollata una enorme davanti a noi.
Piccioni di merda.
                                                                                                                     Midori



Nessun commento:

Posta un commento