lunedì 19 marzo 2012

Compagni di letto- Alex V

Allora, anche se avevo detto a Midori che avrei parlato di qualcosa di altamente improbabile al pari dei suoi peluche, tipo le serie tv che mi guardo prima di addormentarmi, parlerò invece dei Compagni di Letto. Perché oh, a me, se mi dicono "compagni di letto", non mi viene in mente altro che quello. Sarà che ho poca fantasia.
Dell'esistenza dei "compagni di letto", per il volgo "trombamici" (per ulteriori delucidazioni vedere il post di qualche giorno fa) , sono venuta a conoscenza più o meno a 14 anni, grazie a un articolo su TU, giornale che io e Orange leggevamo all'epoca. La conoscenza si è fatta parecchio approfondita negli anni successivi, per esperienza indiretta: io ho sempre avuto sfiga con i trombamici.
Cioè, a una ragazza la società, le amiche, i parenti insegnano che "il maschio ti vuole solo scopare". Bene. Fantastisch.
Ora, io non dico "ce l'abbiamo, diamola al mondo" però se tu vuoi scopare, e io "consenzio" (riconoscete la citazione "colta"?) , bene, facciamolo.
Dopo la mia prima relazione seria, e durata un paio d'anni, volevo prendermi del tempo per me. Così inizio la mia vita di adolescente senza uomini (se considerate che la mia prima storia vorrei-tanto-dire-d'amore è iniziata a 14 anni e finita a 16, capirete cosa intendo) e la mia amica Orange esce con me e mi dice che sta tanto bene con il suo trombamico: si fa gli affari suoi, si diverte, nessun regalo alle feste comandate, nessuna rottura se va in discoteca, nessun coinvolgimento al di là dell'amicizia (e del sesso) e 'sticazzi (oggi sono volgare, scusate).
Va bene, dico io, ma non sono il tipo, lo sai che mi affeziono.
Poi esco con la mia amica Pepper e per caso incontriamo il suo allora fidanzato e i suoi amici, tutti cuochi. Conosco Lui. Io parlo, faccio anche un po' la splendida, sì, faccio il classico, sì, vado bene a scuola, sì, mi piace pure la birra ma stasera prendo vodka e redbull (oh, 5 anni fa andava così per le ragazze il sabato sera) e cose così. Poi: passeggiata sul lungomare d'inverno (bello abitare sulla costa), bacio di routine, con la lingua ma senza palpate, bella serata, scambio di numeri, oh, ci si sente, sì sì, ciao!
Lui mi manda un sms il giorno dopo. Io non rispondo. Che mi frega? Neanche mi ricordo che faccia abbia, metti che era tutto frutto della distorsione dell'alcool!
Un mese dopo incontro Pepper: Oh, ma che è, non l'hai più sentito!
Sì, lo so, è che mi è finito il cellulare sotto un autobus e non ho più il numero
Dai, dai, chiamalo ora!! Te lo chiamo io!
Ciao, ciao, domani sei libero? Sì. C vediamo domani pomeriggio? Sì.
Io e Lui usciamo. Andiamo fino a Tirrenia. 100 km così, solo perché non sappiamo dove andare. Tanto c'è la macchina. Parole parole parole. Tante parole.
Sono cuoco ma vorrei fare il carabiniere. Studio al classico e poi vorrei fare medicina. Penso che dovrei andarmene dalla provincia. Sono d'accordo.
Spezzoni di vita buttati là, un po' per caso. Non penso di aver mai parlato così bene con uno sconosciuto. Di essere stata mai stata così sincera con uno sconosciuto, di solito mi metto sulla difensiva.
So che ti sei lasciata dopo una storia lunga. Eh, già.
Torniamo.
Oh, ma ti va di andare a vedere il mare?
Io, come una scema: Sì. Dai. Perché no. Posso anche tornare tardi, tanto i miei sono in Spagna.
Se fossi stata un po' più sgamata avrei capito che vedere il mare era una metafora per Fare IL Sesso. E se i miei fossero stati a casa, non mi sarei mai azzardata a rincasare dopo le otto.
Che non si dovrebbe fare sesso promiscuo lo dice la morale comune e pure la scienza. Bhè, alla morale comune non rimane che bere un bicchiere d'acqua, per tutto il resto (cioè per la scienza) c'è il preservativo.
Era di un'altra città, non conosceva nessuno che conoscevo anch'io e viceversa, non frequentava i posti che frequentavo io e viceversa, era auto/motomunito, non aveva facebook (se è per quello, neanche io), non sapevo nemmeno il cognome: in potenza il trombamico perfetto.
Invece la sera stessa già stavamo insieme.
Io che volevo zero sentimento ho trovato l'amore. La mia prima vera storia d'amore.
Iniziata il 19 marzo del 2008.
Non mi ricordo quand'è che è finita. 2 anni fa, certo, questo lo so. Ma il giorno preciso non lo ricordo.
Penso che se esiste una cosa degna di essere ricordata, è quella del momento in cui ci siamo innamorati. E siamo stati felici. Perché una persona innamorata è una persona tanto, tanto felice.

Alex V

Ps: quando dico che mi è finito il cellulare sotto un autobus: non è una scusa.




3 commenti:

  1. io non mai riuscita a farmi un compagno di letto, devo esser anormale ma o c'è qualcosa di profondo o nada...

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    1. Fidati, siamo noi altre che siamo schizzate...
      Alex V

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    2. Mmm non credo che siete schizzate, nella maggior parte delle volte, come è capitato a te, finisce che ci si innamora!

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