Post del primo pomeriggio

Sabato pomeriggio, di fronte al mio the oolong post pranzo, che ascolto il Teatro degli Orrori e stampo l'orario-suicidio del secondo semestre,ancora sprovvisto degli orari dei vari laboratori e attività integrative. I miei se ne sono andati stamattina, dopo un caffè al bar:

- Con crema?

Io (distrattamente):- Sì, sì,

MioPadreIng (preoccupato): - Non lo so, non so se c'era scritto sullo scontrino...

Tipico errore da appena arrivato. E dire che a Roma sarà venuto 100 volte.

Il MioUomo è a casa a festeggiare il padre. Io sono qui. Midori e Dude ancora hanno esami, io devo pensare a studiare per i prossimi. Eh già, meno di una settimana (rigorosamente portato a casa, viva essere in pari!) sono già a pensare al prossimo.

Studere studere post mortem quid valere?

In realtà questi giorni sono stata costantemente FUORI. Fuori di casa, fuori di testa, fuori dal mondo. A tutte le ore di tutti i giorni qualcuno che mi viene a cercare, qualcuno che ha qualcosa da dire, qualcosa da fare. Il MioUomo, i Miei, Dude, Amando, gli altri...

Adesso ho bisogno di stare DENTRO. Dentro me stessa, ho bisogno di tempo per me. Oggi sto un po' con le parti più intime del mio cervello, mi dedico a tutti quei pensieri, quei sentimenti e quelle emozioni soffocati nell'arco di questi mesi di stress e studio e problemi altrui. Ho un bisogno fisiologico di fare ordine dentro, di ritrovarmi. Non che questa volta mi sia persa, ma ne approfitto e dialogo con la mia Io più vera e profonda. Anzi, con le mie varie Io. Voglio riflettere, voglio rilassarmi, raggiungere l'atarassia. E soprattutto voglio fare tutto con CALMA.

Ho il sole che mi inonda la stanza, fa un calduccio che sembra già primavera. Tempo di scaricare le tensioni, tempo di rinascere di nuovo come ogni anno dopo la pausa invernale.

Oggi mi riposo. Mi riposo e mi preparo a ri-partire.

Migliore e più forte di prima. Come sempre del resto.

Alex V