domenica 25 marzo 2012

Viaggio: di finlandesi tristi, birre gratis e pavimenti del bagno lerci

Ultima sera a Vilnius, pronti per andare l'indomani mattina a Kaunas. Che si fa, che non si fa, alla fine vince l'idea birretta e poi chi vuole va a ballare (indovinate di che partito eravamo io e Nazi AlexV). 
Ci infiliamo in un pub universitario e ci installiamo. Non c'era un'anima a parte noi, il barista ed un suo amico. Con i due euro canonici ordiniamo il litro di birra a testa. Dovete sapere che la birra lituana oltre ad avere il pregio dell'economicità, ha un sapore buonissimo. Fondamentalmente si può dire che siamo andati avanti a birra.
Dopo un po' gli effetti della birra cominciano a farsi sentire e cominciano le processioni al bagno.
Vediamo Spadino tornare con un'aria abbastanza perplessa.
-No, ragazzi, sono appena stato rimorchiato in bagno da un finlandese che voleva aggiungersi a noi.
-E che gli hai detto?
-No, gli ho detto no. Se uno ti si avvicinasse in bagno e chiedesse di unirsi a te, tu che faresti?
Non passano neanche cinque minuti che si avvicina sto tipo, altissimo, biondissimo e paciocchissimo. 
-Posso unirmi a voi?
Il tutto con un perfetto inglese. Ora, mica puoi rispondere di no ad uno palesemente solo in un locale dove ci sei solo tu col tuo gruppo.  Ci organizziamo, gli facciamo spazio.
-Come ti chiami?
-Henry. (sospriro)
-Di dove sei?
-Finlandia. La parte sfigata. (sospiro)
-Studi?
-Si, economia.
-Ah, che bello. Vivi con i tuoi, con degli amici?
-No, da solo (sospiro).
-(DISAGIO) Con chi viaggi?
-Da solo, i miei amici mi hanno dato buca. (sospirone).
Il ragazzo poi si lancia in un monologo che sto ancora cercando di capire, non per la difficoltà dell'inglese, quanto per l'ampio numero di sospiri che inframmezzavano il tutto. Ad un certo punto mi era calato un male di vivere che non potete immaginare. E poi arriva il barman. E chiede due persone per giocare a biliardino. Prima che chiunque ci possa soffiare il posto io ed AlexV ci precipitiamo, per scappare anche dalla tristezza nordica imperante.
Al biliardino la scena sembra quella da bar americano, noi tutte fighe con le nostre birrozze ed il barman ed il suo amico (che, lo dirò, erano dannatamente carini).
-Mixed Teams?
E sia. IO con il biondino,  AlexV col barman. Ta, ta, ta, la partita finisce. 
-Another? Italy vs Lithuania?
-Sure.
Io ed AlexV ci guardiamo.
-Oh, che dici, la mettiamo la scommessa? Chi vince offre una birra?
-What, what, what?
- If we win you offer us a beer.
-Ok, if We win, you offer us another game.
-Ok.
Ultimo sorso alla birra e cominciamo. 
Per farla breve, noi italiani ci distinguiamo sempre in due campi: il chiasso ed il calcio (sia pure balilla). Anche in questo caso io ed AlexV siamo state italianissime, infliggendo ai tipi una sonora sconfitta, con urla animalesche ed assolutamente poco femminili.Il massimo di urli che hanno tirato giù i ragazzi è stato un "Oh NO" tra i denti. La birra gratis sapete è ancora più buona.
Nel frattempo s'era fatta ora di andare a ballare. Io ed AlexV con un litro e mezzo di birra in corpo eravamo lanciatissime. Poi io ho offerto tre giri di shottini a lei e Dude per il mio compleanno. 
Mentre Dude shekerava AlexV in pista, io intrattenevo il finlandese, che si era attaccato tipo cozza.
Il tipo li guarda che ballano in pista e, sospirando, dice:
-Love is such a beautiful thing.
A quel punto, grazie al cielo non mi ha retto la vescica, così ho recuperato AlexV e siamo andate a porgere i nostri omaggi alla toilette. Le racconto l'uscita del nostro finlandese, ridiamo, poi lei mi si accascia sul pavimento lordo ed io faccio appena in tempo a piazzarle il bidone dell'immondizia davanti. Dude l'aveva shekerata così bene che l'aveva fatta arrivare al vomito lei che non vomita mai.
Siamo rimaste in bagno un bel po', accasciate su quel pavimento lurido, a parlare anche di cazzate, con la testa leggera leggera. 
Poi Dude ha infilato la testa nel bagno delle donne, ci ha recuperato e ci ha portato a dormire. Henry ci ha seguito fin fuori.
-Ed ora dove si va?
Dude l'ha guardato, mentre reggeva AlexV da un lato ed io stavo appoggiata al muro sul punto di addormentarmi.
-Da nessuna parte!
Inutile dire che abbiamo sbagliato svolta ad un certo punto e ci siamo  persi. In albergo siamo crollate a dormire. Ed il giorno dopo alle 7, Nazi AlexV era già in piedi e pronta per fare un ultimo giro prima di partire. Chi non era venuto a ballare o chi non aveva bevuto dormiva ancora. Noi no. Noi eravamo pronte ed operative.
E quella mattina ci siamo congedati da Vilnius.
                                                                                                                     Midori

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