martedì 4 giugno 2013

Goal

Una ragazza, ferma sul marciapiede. Sorride. Sulle spalle uno zaino Eastpack. Nello zaino un libretto. Sul libretto tutti gli esami di una laurea triennale. Gli ultimi due con la data di quello stesso giorno.
Una macchina accosta, la ragazza sale, e ride e canta con l'amica che è venuta a prenderla. Più tardi la ragazza organizza un aperitivo con questa amica ed i due coinquilini, provando infruttuosamente a contattare un'altra amica (irrintracciabile, come sempre).
La sera a letto, la ragazza sorride ancora. E credo si addormenti così.

Alla fine ce l'ho fatta. Vi ho ammorbato da ottobre, ma eccoci qui, gli esami finiti, la tesi work in progress.
Alla fine è vero.
Midori si laurea a luglio.

I festeggiamenti, per lo meno quelli per la fine degli esami sono già iniziati. Oltre allo chicchissimo aperitivo (sic) nel quale ho stappato un prosecchino in offerta a 3.99€, brindando col tè freddo (perché l'antibiotico non perdona), mercoledì si prospetta una giornata da Zzia e sabato...beh, sabato girls night out, io, Zzia e Judoka. Lasceremo che la vita notturna romana ci inghiotta e pace. Ci si rivede domenica mattina in un bellissimo hang over condiviso.

Quando ho stappato la bottiglia, al momento del brindisi, hanno voluto un discorso (prendendomi palesemente in giro). Eppure io il discorso l'ho fatto, perché ogni tanto divento sentimentale:
"Grazie di essere qui accorsi. E adesso brevemente, vi dico solo che se esistesse una figura di testimone di laurea, voi e Zzia, la grande assente, sareste i miei.". E poi basta, che altrimenti ci si alzava la glicemia in una maniera mortale.

Mi fa strano pernsare che una fase della mia vita si sta per concludere. Mi fa ridere il fatto che ogni esame sia come il primo.

I primi esami della mia vita sono stati quelli della primina e quelli di inglese. Dai sei anni almeno un esame all'anno (Mutti era una madre tigre da prima del boom dell'omonimo libro. Una madre tigre hipster, quindi).
Ogni volta, da quando ho sei anni aspetto davanti alla porta della stanza nella quale si terrà l'esame, le emozioni e le risposte fisiologiche ed ormonali sono le stesse.
Prima l'ansia, un'ansia terribile, che sale dallo stomaco ed arriva alla gola. L'adrenalina che sale e poi, di colpo, il nulla. Il vuoto, dentro il quale mi muovo, la schiena perfettamente dritta, a voce all'improvviso calma.

Anche ieri è andata così. E così sempre andrà.

                                          Midori

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