lunedì 27 agosto 2012

Istanbul: the infinite city

WOW
Questa è stata la mia prima impressione su quella indescrivibile ma soprattutto infinita città che è Istanbul: 13 milioni di persone e sentirli tutti, quando atterri e non vedi altro che case su case e bosforo e case e intorno colline. Anche a guardarla dall'alto già si sente che è una città viva.
Poi atterri, e il tipo che ti controlla il passaporto è uno schianto: siamo sicuri che sia turco?
Ho passato una settimana a sentirmi dire "Ah, adesso vai dai turchi! Bleah!"...Col ca...: quel tipo era uno schianto! E non è mica l'unico! In questo crogiuolo di razze sono venuti fuori di quei tipi che...altro WOW!
E poi di una gentilezza! Altro che fumare come un turco o bestemmiare come un turco (in un bagno alla turca), un cliché che bisognerebbe inventare è Essere ospitali come un turco!
Perché è tutto bellissimo, ma non poteva mancare l'avventura di inzio viaggio: uno dei ragazzi con cui ero in taxi (il target di questa settimana più che medicina sarà social life, sappiatelo) ha deciso di intavolare una conversazione con il tassista, per essere gentile. Cosa da non fare mai (come io già avevo imparato in Cina, ma questa è un'altra storia), visto che non parlano inglese. Soprattutto non aggiungere mai "How far is Taksim Square" perché quelli capiscono che là devi andare e là ti lasciano, anche se tutti gli altri sono a Opkapi (credo si chiami così, poi controllerò). Comunque, alla fine siamo arrivati dove volevamo arrivare, anche grazie a due ragazze del posto che ci hanno aiutato di loro spontanea volontà, scarrozzandoci in giro.
Come prima impressione, non è positiva: di più!
E stasera mi aspetta la degustazione culinaria, e anche lì son proprio curiosa!
I seminari sono interessanti e comprensibili, e poi di giorno farebbe troppo caldo per girare.
L'unica vera pecca è il mio cellulare che non invia e non riceve, ma pazienza (smartphone che sei tutto meno che smart), anche perché in meno di due ore una ragazza belga mi ha detto che il mio è un very good english (si è stupita quando le ho detto che ero italiana) e questo basta a rallegrarmi a pieno la giornata, nonché la settimana.
Appena posso aggiorno,
baci dal bosforo (anche se io sto su una collina ché sembra di essere nel bel mezzo di una foresta tedesca!)
 
Alex V 

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