mercoledì 8 agosto 2012

Londra 2012: Schwarzer, la Kinder e All Their Friends

E' iniziata l'atletica e noi siamo destinati a scendere ancora di più nel medagliere. Alla mal parata, rimaniamo al 7° posto e non se ne parli più. 
Povero Schwarzer, però. E tutto per un po' di Epo. 
Anche se secondo me non era Epo,ma un eccesso di Kinder Pinguì (fa buon sangue, eheh):


E non sapete la fatica per trovare lo spot originale, che è un fioccare di parodie.
Comunque, ripensando alle Olimpiadi, agli atleti e alle merendine Kinder, che ci hanno accompagnato tutti durante l'infanzia (e non solo), non ho potuto non notare la strana accoppiata che la Kinder ama fare con gli atleti disparati, da tempo immemore.
Facciamone un medley:

 bhè, questo spot proprio bello, e ormai è storico, e mi sembra capitare di comune accordo con il doodle google di oggi

Per andare in ordine cronologico, un'altra chicca della serie Kinder Sport:



Seguita a ruota da un altro cammeo di Mamma con Bambino:



E poi vabbé, come dimenticare la pubblicità del Kinder come rompo i coglioni io non li rompe nessuno   Bueno con Andrew Howe
Caro Andrew, farai sì i tuoi soldini a far da sponsor per la Kinder, ma ormai sei ricordato di più come quello che si fa scassare la minchia da una bionda che non per il tuo argento ad Atene.
Le due facce della medaglia, come si dice.

E poi nulla, potrei continuare snocciolando pubblicità con la Sensini (sempre per il gruppo Kinder), con la criticatissima Pellegrini e i suoi pavesini, e la Carolina con i grissini (pubblicità tra parentesi orrenda).

Del resto, Kinder (and co.) i prodotti li ha sempre sbolognati ben bene agli atleti, con accurate operazioni di marketing, come dimostrano anche i vari spot Nutella (scomodando anche il cuoco della Nazionale)...


come a dire: mangiami dopo una corsetta o una nuotatina e sarai alla stregua di un campione.
E sinceramente questa cosa mi ha sempre fatto considerare le mie velleità sportive un tantino più alte di quanto non siano in realtà.

E poi, la Kinder, mantiene comunque una propria dignità: la Kinder Paradiso, quella ad accostarla a un atleta non ci ha mai nemmeno provato.

Almeno finché il Sumo non diventerà lo sport nazionale italiano.

Alex V

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