giovedì 19 luglio 2012

Sindrome di Stoccolma


Vari eventi sono accaduti da quando i miei partirono alla volta della Big City. Tra cui il cazziatone che mamma ha fatto a zia, che zia ha fatto a nonna p e che  nonna p ha poi scaricato su di me. E sapete il  cazziatone da cosa era originato? Dal fatto che questa settimana è per me una settimana di lavoro come badante. Nonna p ha dunque deciso che doveva punirmi con un misto di muso lungo ed eccessiva dolcezza. Praticamente Annie di Misery non deve morire.
Al giorno 6 di prigionia con la nonna, comincio a manifestare i primi sintomi di Sindrome di Stoccolma, preparandole un ciambellone.
Primo ostacolo: oggi gli alimentari sono chiusi, quindi sarà un dolce senza ricetta, ma con improvvisazioni e quantità dettate dall'animo della sottoscritta.
Secondo ostacolo, l'ansia di mia Nonna che IO dia fuoco alla cucina ( è successo solo una volta che per sbaglio bruciassi uno straccio, ma lei non se ne accorse neanche mentre urlavo e gettavo secchiate d'acqua sullo straccetto ormai zuppo, fumante e per metà carbonizzato). Per fare il dolce ho dovuto aspettare che andasse a fare il riposino.
Yep,gli ingredienti trovati scavando nelle dispense e nel frigo
Il miglior amico di una ragazza

Il piccolo bastardo che all'inizio non cresceva, ma poi si.
 Il ciambellone è facilissimo: anche se sono imbranatissima riesco a sentirmi il boss delle torte. E stavolta mi sono addirittura ricordata di mettere il lievito. Anche se all'inizio il piccolo bastardo non voleva crescere. Adesso la sua fragranza si spande per tutta la casa, ma so che non ne mangerò nemmeno una fetta. Il motivo è semplicissimo: a me piace di più l'impasto. Fare il dolce è una scusa per mangiare l'impasto. Si, lo so che fa male, che fa ingrassare e che mi farà scoppiare il pancino, ma è più forte di me. 
Quando si dice che cucinare riempie...
Ed ecco il risultato finale: 


Nonna P si è poi alzata, ha guardato la cucina, il dolce ed ha già deciso di smistarlo tra le zie e la casa del Rufo, in modo che la madre possa apprezzare le mie doti culinarie. Tenendosene un buon quartino per la merenda e la colazione. 

Annie è contenta ed è la mia fan numero 1.

Would you like a slice of cake?

                                                                      Midori

4 commenti:

  1. Io adoooro fare le torte *_____*
    Ciambelle, si intende. O torte semplici, ecco.
    Non sono proprio un'esperta di cucina e per un periodo ho avuto un problema col forno che non faceva crescere i dolci. Poi mi è stato detto che forse bastava aggiungere un uovo in più -e seguire una ricetta adeguata- e tutto si sarebbe sistemato -provando anche a chiedere scusa al forno che non c'entrava nulla, poveretto.
    E ora, ogni volta che faccio una torta, mi diverto e non vedo l'ora di farne un'altra. Diventerò un'ossessionata delle ciambelle. Una ciambelleinomane! Ma son così buone e quell'odorino che si spande per casa, quando il dolce è in forno, fa così atmosfera di casa! :)

    http://almenounmilionediscale.blogspot.it/

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  2. ma è bellissimo...brava...peccato non poterne sentire il profumo...

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    1. e pensate che per ora nessuno ne è rimasto avvelenato!

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  3. Ahahaha mi è piaciuta questa virata culinaria... :D
    Tra l'altro non dev'essere facile dedicarsi alla cucina quando si è ostaggi in casa propria :P

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